DISPONIBILI I LANCI QUOTIDIANI, L'AR- L'AR-CHIVIO FOTOGRAFICO, LA RASSEGNA
CONSIGLIO REGIONALE (2) SEMPLIFICA- SEMPLIFICA-ZIONE: PROROGA PER LA PRESENTAZIONE
DEI TESTI UNICI SU AGRICOLTURA, SANITÀ E URBANISTICA. ABROGATO L'ARTICOLO PER LA COSTRUZIONE DI RICOVERI PROV-VISORI PER CANI
Perugia, 23 settembre 2013 – Con 18 voti favo-revoli della maggioranza e 10 contrari dell'oppo-sizione, l'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato la proposta della Giunta che fa slittare i tempi per l'elaborazione e la presentazione all'Assem-blea di Palazzo Cesaroni dei Testi unici su agri-coltura (da novembre 2013 al 1 luglio 2014), sanità ( differito al 31 marzo 2014) e governo del territorio (dal 31 ottobre al 31 dicembre 2013). Approvato con i voti della maggioranza (18), contraria l'opposizione (10) un emenda-mento dell'assessore all'Urbanistica, Fabio Papa-relli, che abroga uno specifico articolo della legge regionale, approvata lo scorso mese di giugno, che detta norme su perequazione, premialità e compensazione in materia di governo del territo-rio, relativo alla possibilità di realizzare ricoveri per cani a scopo ludico-sportivo. La decisione, come lo stesso assessore ha sottolineato, deriva dalle perplessità espresse in proposito dal Go-verno rischiando di incorrere in una possibile impugnativa dello stesso. Il motivo riguardereb-be profili di incostituzionalità circa il riconosci-mento del permesso a costruire a termine. Tut-tavia, Paparelli ha assicurato che l'argomento potrà essere riaffrontato, con apposito atto legi-slativo, alla conclusione dell'iter di approvazione dei Testi unici. Relatore di maggioranza dell'atto è stato il consigliere Luca Barberini (Pd), che si è limitato all'illustrazione tecnica. Per la minoran-za, ha invece parlato il consigliere Massimo Mon-ni (PdL) che non ha mancato di sottolineare co-me nel 2011 la legge regionale sulla Semplifica-zione amministrativa venne votata all'unanimità
“pensando – ha detto Monni - che l'iniziativa legislativa potesse rappresentare una necessità per la comunità umbra, poiché si prefiggeva una concreta sburocratizzazione con la riduzione di importi che la popolazione aveva nei confronti della Pubblica amministrazione. Ora, la proposta di slittamento dei tempi per il conseguimento dei Testi unici la riteniamo inopportuna e per questo il nostro voto sarà contrario”. INTERVENTI OLI-VIERO DOTTORINI (CAPOGRUPPO IDV) ha ricor-dato come in Prima Commissione da lui presie-duta, in merito al Testo unico dell'Agricoltura, dei nove mesi di proroga previsti ne sono stati
con-cessi sei. E dopo aver auspicato, riferendosi alla Giunta, che sulla dilazione dei tempi questa sia l’ultima modifica, ha commentato positivamente l'emendamento che va a abrogare l’articolo 34 bis e cioè la realizzazione di ricoveri per cani a scopo amatoriale, ludico, sportivo e senza fini di lucro. Rimarcando che “è sempre antipatico dire 'l’avevo detto, però già in Commissione c'era stato un bel dibattito su questi mega apparta-menti per cani a uso ludico e sportivo. Oggi la Giunta regionale ci porta un emendamento che corregge questa stortura in quel testo, che ri-guarda non tanto le premialità, quanto la possi-bilità di compensazioni, e quindi questo argo-mento non c’entra assolutamente niente, come molti altri, in quel testo. Per cui voteremo con molta soddisfazione questa proposta, auspican-do, magari, che la prossima volta la Giunta, sen-za farla troppo lunga, ci ascolti subito perché spesso abbiamo ragione noi”. MASSIMO BUCONI (CAPOGRUPPO PSI), “Sull'autorizzazione ai rico-veri per cani il governo ha, di fatto, eccepito quanto dicevo già in Commissione, e cioè l'im-possibilità di chiedere i permessi provvisori a costruire. Non si dovevano mettere sullo stesso piano i temi generali importantissimi affrontati dal provvedimento sulla perequazione, con la realizzazione dei canili, che rappresentano co-munque una risposta a reali esigenze. Quindi noi ci troviamo a dover cancellare un articolo per evitare un’impugnativa del Governo alla legge sulla perequazione perché gli uffici della Giunta regionale, pervicacemente, hanno fatto fare alla Giunta regionale una cosa che tutti noi riteneva-mo sbagliata, illegittima e fuori norma. Ma c'è un’altra amenità: il comma 3, articolo 52. Avevo proposto di abrogare un lunghissimo elenco di decreti perché comunque erano per legge, ma mi è stato chiesto di ritirare l’emendamento, ed abbiamo inserito anche una norma che consente la realizzazione di questi ricoveri di cani, ma solo a ridosso delle civili abitazioni, anche in campa-gna. Mentre tutti i sindaci dell’Umbria e, credo, d’Italia studiano normative urbanistiche per con-sentire la realizzazione di allevamenti, canili, ricoveri per cani lontani dalle case, noi abbiamo fatto una norma per risolvere il problema che stabilisce che il manufatto, se non sta vicino alle case, non può essere realizzato nemmeno in terreno agricolo. Anche questo, oggetto di con-fronto e discussione con gli uffici, non è venuto fuori. Io sono perché venga rilasciato il permesso a costruire. Non possiamo sottrarre ai sindaci, ai Comuni, ai Consigli comunali la potestà di deci-dere come edificare nel proprio territorio comu-nale nel rispetto delle normative regionali. Sul versante della Regione, la materia è disciplinata dalla legge regionale, quindi i sindaci non posso-no rilasciare nulla in territorio agricolo che posso-non sia il patrimonio rurale esistente. Tanto è vero che è stata fatta questa norma e che, a meno che non mi smentisca l’assessore Paparelli, il Governo non ha eccepito il titolo di chi richiede l’autorizzazione rispetto alla norma regionale, ha eccepito che precario non corrisponde a
permes-so a costruire. Quando il Consiglio regionale ade-rirà alla richiesta della Giunta di cassare, di a-brogare questo articolo per consentire l’iter della perequazione, venga mantenuto il principio dell’articolo 52 sul titolo, così come modificato dall’articolo 52 che avevamo introdotto, che ven-ga lasciato ovviamente il permesso a costruire.
Quello che non mi è chiaro è quali tempi e modi prevederemo per recuperare questa partita, per-ché non è la partita della vita, non è la partita del cuore, ma comunque ci sono molteplici inte-ressi e aspettative. C’è un po’ di confusione, per cui chiederei, se possibile l’assunzione di un im-pegno preciso in tempi e luoghi di quando si riaf-fronta questa partita e si rinorma su questo tipo di materia”. ORFEO GORACCI (COMUNISTA UM-BRO) “Per ritornare sull’emendamento della Giunta che sta suscitando attenzione nel dibatti-to, io non so se l’illustrazione dell’assessore è incompleta o reticente, comunque io voterò l’emendamento. Ricordo al collega Dottorini che non è stato il solo a non condividere questa pro-posta, e voglio riportare un attimo al buonsenso.
Perché il problema non è tanto e soltanto se è una cosa precaria o meno, lo 'scempio' è l’ipotizzare canili da cento metri quadrati. O i proprietari sono allevatori, ma allora mettiamoli su un’altra categoria, perché questa ipotesi, quella che avevate approvato, che prevedeva un'ampiezza di cento metri quadrati, è fuori da ogni buonsenso, quindi va superata. Dopo po-tremo ritornarci sopra, se ci sono attese. Il pro-blema è come sono costruite e recepite le attese.
Cento metri quadrati non sono per i quattro cani che tiene il cacciatore che ne ha già molti. Non è che mi consola sapere se hanno vinto gli uffici della Giunta rispetto a quelli del Consiglio, per-ché poi per l’opinione pubblica regionale è la Regione che fa cose buone o cose meno questa non è stata una cosa buona”.
IN AUDIZIONE IL COMMISSARIO LIQUIDA-TORE DELLA COMUNITÀ MONTANA ORVIE-TANO-NARNESE-AMERINO-TUDERTE – AT-TUAZIONE DELLA “RIFORMA ENDOREGIO-NALE”, LE CRITICITÀ EMERSE
Difficoltà nella gestione della fase di attuazione di una riforma che risente di forti carenze norma-tive e di “un reale spirito riformatore” a livello nazionale; necessità di copertura del fabbisogno finanziario del bilancio 2013; problemi legati alla gestione delle risorse umane per la mancata atti-vazione delle Unioni speciali dei Comuni; assenza di risorse per la gestione del Parco fluviale del Tevere; stallo nella programmazione di interven-ti. Sono i punti centrali dell'audizione del com-missario liquidatore della della Comunità monta-na Orvietano-Narnese-Amerino-Tuderte (Omonta-nat), Stefano Bigaroni e del direttore Gianpiero Lat-tanzi che si è svolta oggi al Comitato di monito-raggio e vigilanza presieduto da Maria Rosi. Con la riunione odierna si completa il programma di audizioni con i commissari delle Comunità
mon-tane avviato il 26 luglio scorso per fare il punto sullo stato di attuazione della legge “18/2011”
(cosiddetta Riforma endoregionale).
Perugia, 26 settembre 2013 - Difficoltà nella gestione della fase di attuazione di una riforma che risente di forti carenze normative e di “un reale spirito riformatore” a livello nazionale; ne-cessità di copertura del fabbisogno finanziario del bilancio 2013; problemi legati alla gestione delle risorse umane per la mancata attivazione delle Unioni speciali dei Comuni; assenza di risorse per la gestione del Parco fluviale del Tevere;
stallo nella programmazione di interventi. Sono i punti centrali dell'audizione del commissario li-quidatore della della Comunità montana Orvieta-no-Narnese-Amerino-Tuderte (Onat), Stefano Bigaroni e del direttore Gianpiero Lattanzi che si è svolta oggi al Comitato di monitoraggio e vigi-lanza presieduto da Maria Rosi. Con la riunione odierna si completa quindi il programma di audi-zioni con i commissari delle Comunità montane avviato il 26 luglio scorso dal Comitato per fare il punto sullo stato di attuazione della legge
“18/2011” (cosiddetta Riforma endoregionale).
La presidente Rosi ha spiegato che le “criticità e le problematiche emerse nel corso degli incontri necessitano di un approfondimento e di una ri-flessione ulteriore, cui sarà dedicata la prossima riunione del Comitato con la partecipazione della presidente Marini, che convocheremo in audizio-ne anche in merito alla legge sulla semplificazio-ne amministrativa (“8/2011”). È indispensabile – ha sottolineato Rosi – verificare tutte le questioni che si frappongono all'attuazione di una riforma incisiva e complessa che sta correndo il rischio di non produrre effetti positivi. Le difficoltà dei commissari liquidatori e dei Comuni debbono quindi trovare una particolare attenzione da par-te dell'Esecutivo regionale per correggere in cor-so d'opera un procescor-so che rischia di arenarsi”.
STEFANO BIGARONI (commissario liquidatore della Comunità montana Orvietano-Narnese-Amerino-Tuderte-Onat) ha sottolineato in primo luogo la “difficoltà dell'attuazione di una riforma così importante come quella definita dalla legge '18/2011' inserita in un contesto normativo ge-nerale in cui manca un reale spirito riformatore a livello nazionale. Con incertezze, ripensamenti e situazioni di stallo come quella relativa al futuro delle Province che incidono negativamente sul processo di riforma endoregionale avviato, con-tribuendo a dilatare i tempi di costituzione delle Unioni speciali. Per non parlare della negativa riproposizione di un neo-centralismo statale.
Nella costruzione dei contenuti della riforma en-doregionale è mancato inoltre un reale protago-nismo e coinvolgimento degli enti locali che ri-schiano ora di vivere queste innovazioni più co-me onere che coco-me risorsa. La Regione ha tenta-to di avviare un profondo processo riformatenta-tore, ma la carenza di strumenti e indirizzi normativi precisi a livello nazionale rischia di pregiudicarne i possibili benefici. La costituzione dell'Agenzia forestale, se da un lato ha semplificato la
gover-nance e ottimizzato le risorse, dall'altro sta fa-cendo venir meno quel rapporto diretto con i territori che fino a oggi ha prodotto interventi di qualità. La dilazione dei tempi di costituzione delle Unioni comporta la estrema difficoltà di attivare programmi di lungo termine. Il quadro incerto e i riferimenti non chiari sulla gestione del personale hanno comportato il mancato ap-porto di personale qualificato alle costituende Unioni comunali”. GIANPIERO LATTANZI (diretto-re Onat): “La nostra Comunità montana si trova in una situazione meno difficile di altre. Il perso-nale attualmente in forza, dopo il trasferimento di una quota all'Agenzia forestale regionale, è numericamente adeguato ed equilibrato, nel rap-porto tra ruoli direttivi ed operativi, per le future piante organiche delle costituende Unioni specia-li, in particolare per quella del Ternano-Amerino-Narnese. Certamente la mancata coincidenza dell'avvio dell'Agenzia regionale e delle Unioni speciali ha comportato la 'perdita' di risorse pro-fessionali 'interessanti' per le Unioni. Il personale attualmente in forza è costituito da 37 unità, di cui tre in corso di trasferimento ad altri enti.
L'esercizio 2012 si è chiuso con un disavanzo di 1milione 291 mila euro, tutte riferite a spese di esercizio e di personale, salvo una parte di 543mila euro da mancata alienazione di patri-monio. Gli indirizzi regionali individuano nell'alie-nazione di patrimonio la possibilità di copertura dei disavanzi. Nel bilancio 2013, redatto riducen-do all'osso le spese, registriamo 325mila euro in meno rispetto al fabbisogno, a cui andrebbe a sommarsi l'eventuale mancato introito delle quo-te associative che alcuni Comuni hanno già di-chiarato di non poter versare. Il fabbisogno per la nostra Comunità montana, come per altre del resto, è quindi superiore a quel 15 per cento in meno che la Regione non ha riconosciuto nel fondo 2013. E stimiamo che per le cinque Comu-nità sia di 2milioni 100mila euro circa”. Sollecita-to da alcune richieste di chiarimenSollecita-to del consi-gliere Andrea Smacchi (PD), sulla questione mu-tui, contenzioso, e gestione Parchi, Lattanzi ha spiegato che il contenzioso della Onat ammonta a “300/400 mila euro, per sanzioni e oneri con-cessori non pagate”. I mutui in essere sono tutti coperti dallo Stato eccetto una piccola parte nel territorio del Monte Peglia e Ripa di Meana per interventi su singoli Comuni “e questo dell'accollo dei mutui ai Comuni – ha ricordato Smacchi - rimane un problema aperto per i limiti posti dal patto di stabilità”. Sulla questione relativa alla gestione dei Parchi regionali (Parco fluviale del Tevere), Lattanzi ha spiegato che le risorse at-tuali sono pari a zero e che il personale è compo-sto di due unità di cui una utilizzata per le infor-mazioni turistiche e l'altra a supporto delle attivi-tà generali dell'ente.
“CRITICITA' PER I POSTI LETTO NEGLI