• Non ci sono risultati.

6. Suoni di Marca Festival: una realtà culturale locale

6.4. Il consolidamento del format »

Dal 2000 l’evento culturale si stabilizza con il nome finale Suoni di Marca, che accompagnerà il festival per tutta la sua

durata, fino ad oggi. Il termine Marca, associato alla parola Suoni, riflette un duplice significato: promuovere la musica del territorio trevigiano, veicolando al tempo stesso un prodotto musicale di qualità, territoriale ed extra-territoriale. Marca è dunque inteso come mix di territorio e qualità, dove quest’ultima ha come sinonimo “originalità” ed “unicità”: questi sono i valori cardine di Suoni di Marca, utilizzati come filtro nella scelta di tutti gli elementi che compongono il progetto. Prima caratteristica fondamentale e significativa in questa fase temporale della manifestazione è il graduale aumento cui si assiste del network di relazioni ed attori che ruotano attorno al festival: oltre alle attività enogastronomiche, infatti, vengono sempre più coinvolti anche piccoli artigiani e realtà artistiche e culturali locali. È così che sempre più si delineano i contorni di una micro-città culturale nella città, che soddisfa quella necessità di coinvolgimento musicale che ha fatto da perno allo sviluppo del progetto fin dalle sue origini.

Conseguenza prevedibile e necessaria per il sostentamento di un numero sempre più crescente di artisti ed iniziative all’interno del festival è il potenziamento dell’attività di fundraising, della ricerca di sponsor e partner con i quali collaborare per la riuscita del progetto, soprattutto in considerazione del fatto che la maggior parte delle serate del festival sono ad ingresso gratuito.

Si superano dunque le prime barriere locali in termini di partner ed aziende sponsor, cercando sempre di mantenere il precario equilibrio tra linea culturale e soddisfacimento delle richieste, spesso contrastanti, di pubblico e stakeholders. Anche negli anni dal 2000 al 2011 Suoni di Marca ha potuto contare sul Patrocinio di Regione e Provincia, e del conseguente inserimento nella rassegna Estate Trevigiana.

Il pubblico in questa fase conta circa 15.000 presenze annue10, ed ha a che fare con un target eterogeneo, che si aggira attorno ad un range di 20-40 anni. Un primo riflesso delle caratteristiche di qualità e territorialità sopra descritte si ritrova nello studio e nello sviluppo della programmazione musicale, nella quale – compatibilmente con le “energie” disponibili – si dà priorità ad eventi unici ed originali.

In questi anni si ha così un’offerta culturale caratterizzata da artisti quali il duo Paoli–Rea, i concerti al femminile Donà-Meg, la sezione dedicata a De Andrè della PFM, il concerto di Orchestra del Veneto, Buena Vista Social Club, il concerto di Baccini solo piano, e spettacoli virtuosi con contaminazioni tra musica ed altre arti (si veda Figura 6.6), ma anche Ruggeri, Le Vibrazioni, Elio e Le Storie Tese. La proposta culturale degli anni 2000 non è più però prettamente musicale: ci si apre sempre più all’offerta di un percorso enogastronomico ben strutturato, che proponga le tipicità locali della Marca Trevigiana.

La stessa cura e le stesse attenzioni dedicate alla programmazione culturale musicale vengono così poste anche sui criteri di scelta delle attività gastronomiche, per non lasciare nulla al caso: vengono dunque selezionati esercenti le cui proposte soddisfino i requisiti di specialità ed unicità territoriali, perché possano rappresentare sulle Mura la ricercata enogastronomia del territorio trevigiano.

Si inizia a sviluppare dunque una disposizione degli stand ed una organizzazione logistica strategicamente strutturata per aree tematiche, secondo una precisa logica estetica e funzionale: obiettivo è rendere il percorso facilmente fruibile ad un pubblico extra-territoriale che non frequenta abitualmente il festival, in modo che possa abilmente giostrarsi attraverso le varie offerte del percorso degustativo. A musica e gastronomia si affiancano anche la mostra-mercato, per partecipare alla quale gli artigiani locali vengono selezionati secondo peculiarità dei prodotti proposti, e la partecipazione di artisti e fotografi della Marca. In questo modo chiunque può, passeggiando tra i viali della città musicale godere dei manufatti e delle abilità creative delle aziende locali.

In particolare, alcuni stand sono prettamente riservati agli artisti locali, con i quali ogni anno il festival intraprende iniziative ed attività di collaborazione.

10 Statistica fornita dall’organizzazione

Figura 6.3: mappa del festival Suoni di Marca (2000-2011). La manifestazione prende di anno in anno sempre più dunque le sembianze di una città, radunando tutte le tipicità culturali e virtuose della zona in una circoscritta e simbolica area del centro storico.

Ben saldo nella sua location strategica il festival è andato espandendosi sempre più sulle Mura tra il 2000 e il 2011: tre palchi in tutto, tra main stage e due palchi secondari, aree tematiche divise per zone, ed il coinvolgimento di sempre più numerose attività locali.

La Figura 6.3 riporta a tal proposito in modo schematico lo sviluppo dell’area in espansione, evidenziandone le zone tematiche e i palchi, da confrontare con la Figura 6.2 rappresentativa dei primi anni nella nuova location sulle Mura di Treviso. Si tratta ovviamente di una riproduzione semplicistica, ma ben aiuta il lettore a figurarsi la disposizione logistica dell’area ed il suo sviluppo.

Sono dunque anni di fermento e crescita per la location, anni di sperimentazione logistica indispensabile per arrivare alla forma stabile del festival dei giorni d’oggi. Si possono dunque facilmente individuare in Figura 6.3 i due palchi secondari ed il palco principale: i palchi secondari sono del tutto riservati ad artisti locali ed emergenti, compromesso efficace per poter ampliare la propria offerta culturale sfruttando il main stage per artisti affermati – che garantiscono un buon afflusso in termini di pubblico – restando comunque fermamente coerenti alla linea culturale del festival, ovvero sensibilizzare il pubblico ad musica originale e di qualità, offrendo anche un trampolino di lancio agli artisti emergenti del territorio.

Si forma dunque in maniera embrionale in questi anni anche quello che nel format finale sarà il Percorso del Gusto: un’offerta enogastronomica a tutto tondo delle prelibatezze di osterie e ristoranti trevigiani, oltre ai primi spazi per espositori ed aziende che credono e collaborano con il progetto Suoni di Marca.

La durata media del festival in questi anni è di circa una settimana, con un aumento graduale sempre più consistente man mano che si procede negli anni.

Sia a livello di partner ed attori che collaborano all’organizzazione del progetto, sia per quanto riguarda il pubblico, sia a livello di artisti ospiti della programmazione musicale si assiste sempre più ad un’espansione del festival da dimensione locale a dimensione nazionale, capace di coinvolgere sempre più personalità esterne dal territorio prettamente locale, in grado di garantire più possibilità al festival sia in termini di capacità economiche (si pensi a partner e sponsor), sia in termini di qualità artistiche (in riferimento soprattutto alla musica).

Si allega a tal proposito nella Figura 6.4 il flyer dell’edizione 2005 del festival, come esempio per ciò detto finora.

Arrivati a questo punto emergono già le potenzialità del progetto, capace di rimanere sempre fedele alla propria linea culturale raggiungendo ogni anno compromessi tra le contrastanti forze di pubblico, economicità e stakeholders.

CAPITOLO 7

Fase attuale: la gestione del successo

Nel 2012 si giunge dunque alla fase finale di Suoni di Marca, alla stabilità del format: si dà vita alla prima edizione lunga ben diciotto giorni.

Da questo momento in poi la manifestazione avrà tutte le caratteristiche e le tipicità che la rendono così originale.

La città è tale in quanto vissuta da chi la abita, da chi ci lavora e da chi la visita; il micro-cosmo umano all'interno del festival è il medesimo: si hanno dunque i cittadini di Treviso, frequentatori abituali, che “abitano” per diciotto giorni il Festival, gli operatori che lavorano per tutto il periodo della manifestazione, i tantissimi visitatori che arrivano da fuori città, provincia e regione per visitarlo, tutte le attività territoriali che partecipano al progetto portando la loro creatività lungo le Mura, gli stakeholders locali ma anche nazionali, gli organizzatori che lavorano durante tutto l’anno per portare a termine l’evento.

Suoni di Marca si propone di soddisfare le esigenze di tutti gli “abitanti” della micro-città musicale: nel primo caso, quello dei cittadini di Treviso, l'obiettivo è quello di farli sentire a casa propria, privilegiando quindi tutto ciò che deriva dalla città e dal territorio a partire dalla musica, con serate sul main stage dedicate ai gruppi più rappresentativi della Marca Trevigiana, ma assicurando al contempo continuità durante ogni serata ai gruppi locali emergenti.

La selezione musicale che il Direttore Artistico – assieme agli altri organizzatori – attua, predilige gruppi che abbiano un proprio repertorio, che facciano musica propria e originale, in totale controtendenza rispetto ad altri eventi musicali che, soprattutto per motivi commerciali, privilegiano cover o tribute band.

È così che il festival cerca di dare voce a quelle tantissime realtà musicali del territorio che faticano a trovare uno spazio per far conoscere la propria musica, fermo restando comunque i criteri di qualità ed originalità che contraddistinguono il festival. Nell' edizione 2013 Suoni di Marca ha così dato voce per diciotto giorni a 42 gruppi e artisti organizzati sui due palchi secondari, ed oltre 12 musicisti sul palco principale, per un totale di 54 tipi differenti di musica originale del territorio trevigiano11.

Per i visitatori extra-locali Suoni di Marca vuole essere accogliente e di impatto: il turista che visita occasionalmente il festival deve poter essere accolto come un ospite ed orientato (come avverrebbe in qualsiasi città), in maniera tale che egli lasci la micro-città con un ricordo positivo e la voglia di tornare.

In questo caso il primo contatto con la location – e dunque con le mura rinascimentali – è già di per sé un originale biglietto da visita: un festival immerso nel verde ed inserito nel centro storico della città.

Ma la bellezza del contesto nel quale si svolge obbliga l’organizzazione ad un’attenzione rigida e costante ad alcuni aspetti che in altri simili eventi culturali risultano ordinari, e che in questo caso possono invece dimostrarsi problematici a livello economico: la distribuzione logistica degli spazi deve risultare estetica ma soprattutto funzionale al corretto svolgimento della manifestazione, tenendo conto degli spazi naturali sui quali non si può ovviamente intervenire, come le aree occupate da alberi e strutture fisse delle Mura. Ma soprattutto, il riguardo che la location storica nella quale il festival si svolge richiede, impone un continuo controllo – indispensabile e quasi maniacale – nel rispetto dell’ambiente e della natura, e necessita della collaborazione di tanti cooperatori attivi e ben istruiti durante tutta la manifestazione per la gestione della raccolta differenziata. A tal proposito, il festival collabora da tanti anni con Contarina S.p.A., azienda che si occupa di gestione dei servizi ambientali e dei rifiuti in 50 Comuni della provincia di Treviso, attraverso un sistema integrato che considera il rifiuto dalla produzione alla raccolta, al trattamento e recupero, producendo un impatto positivo sia sulla natura che sulla vita dei cittadini.

L’ecosostenibilità è un punto forte e fondamentale per la filosofia di Suoni di Marca, tanto che l’edizione 2016 si è chiusa con l’85% di raccolta differenziata, guadagnandosi il nome di più grande festival ecosostenibile del Triveneto. Grazie a questo risultato il festival ha guadagnato la classificazione di Tariffa Zero, oltre che l’attestato di Evento EcoSostenibile Virtuoso.

La presenza di oltre cento volontari volonterosi e ben preparati rappresenta uno dei punti di forza di questa attività, la cui collaborazione è significativa non solo per la gestione efficiente dei rifiuti ma anche per la sensibilizzazione dei visitatori in merito all’ambiente e all’ecosostenibilità e al presidio dei ben 13 EcoPunti predisposti all’interno della manifestazione.

L'idea fondante che sta alla base dell’offerta culturale di Suoni di Marca si sostanzia nella convinzione che la musica, in ogni sua espressione, sia una forma d'arte. Sulla base di questo principio il festival è strutturato in modo tale da offrire al pubblico ogni giorno un tema musicale diverso, con il proposito di includere nel ventaglio dell'offerta culturale quanti più generi musicali possibili. Ovviamente questa volontà deve essere necessariamente mediata e calibrata alle numerose variabili che entrano in gioco nell’organizzazione di un evento, come ad esempio le risorse economiche a disposizione, i gusti del pubblico, i regolamenti e la capacità della location che ospita il festival.

Da questa miscela nasce, in ogni edizione, un calendario che offre per ogni serata un genere musicale differente e diversificato in base a differenti range di età ed educazione musicale (si pensi a serate di musica classica alternate al rock, al cantautorato, all'hip hop o alla musica folk).

La selezione di gruppi e cantanti viene inoltre equilibrata in modo tale da ottenere una bilanciata alternanza di nomi noti sia a livello locale che nazionale, di serate culturali di spicco e di serate popolari, nella volontà di creare sia interferenze nelle scelte e nei gusti musicali individuali del pubblico competente, sia di instillare curiosità verso la musica in quello meno consapevole.

Analizzando in modo panoramico l’intero sviluppo del progetto, si osserva che questo si muove sulla continua ricerca di molteplici equilibri:

− equilibrio tra componenti musicali ed extra-musicali

implica la gestione del programma musicale in maniera tale che esso sia il polo di attrazione principale dell’offerta del festival, senza però prevaricare le altre componenti;

− equilibrio tra territorio ed extra-territorio

significa rispettare il nome stesso della manifestazione, ovvero riuscire a proporre serate di richiamo e di promozione del territorio trevigiano con la co-partecipazione di esponenti locali, star nazionali ed artisti internazionali;

− equilibrio tra qualità del prodotto offerto e contesto

indica lo studio di una scaletta di situazioni musicali che permetta di ottenere un ottimo ritorno in termini di pubblico ma non un eccesso di presenze, nel rispetto delle diverse fasce di età di cui si compone l'eterogeneo range di presenze a Suoni di Marca e della capacità massima della location;

− equilibrio tra generi musicali differenti

significa pesare le offerte musicali proposte in modo da riuscire a presentare un panorama musicale il più articolato possibile e senza preclusioni, tenendo sempre ben presente i caratteri di originalità e qualità;

− equilibrio tra presenza di operatori e qualità dei prodotti

significa vincolare la presenza dei locali e delle attività locali ad aree tematiche e a vincoli prefissati sulle tipologie e sulla qualità dei prodotti, in modo tale da valorizzare sia i locali stessi (impegnandoli a promuovere le loro specialità) sia l'offerta gastronomica all'interno del festival, con ritorno di immagine tanto per il festival quanto per la città di Treviso e per il suo territorio nei confronti del “pubblico visitatore” che viene da fuori Provincia o Regione.

Negli ultimi anni il festival è così arrivato ad offrire una kermesse musicale che conta più di cento spettacoli a edizione, quattro palchi e circa seicento artisti nazionali ed internazionali.

In questa prospettiva si selezionano i musicisti in base allo stampo cantautoriale del loro lavoro artistico, prediligendo nomi che hanno saputo portare un contributo significativo al mondo della musica. Questa attenzione alla qualità dell’offerta è stata mantenuta negli anni sia nella scelta degli headliner, quanto nella valutazione delle band emergenti.

Componente molto importante all’interno del festival è il ricercato Percorso del Gusto, che accompagna il pubblico in un’esplorazione enogastronomica composta da più di trenta ristoranti locali ed etnici.

A livello logistico, il percorso dispone di più di 2.000 posti a sedere ed è suddiviso in sei spazi tematici per rendere il percorso più fruibile ai visitatori (Figura 7.1):

− Osterie tipiche − Ristoranti e pizzerie

− Grigliate e fritture di carne e pesce − Locali etnici

− Pub e finger food − Dolci, caffè e frutta − Cocktail bar

Quello che si può subito notare dalla figura 7.1 è il significativo aumento che il festival ha avuto in termini di distribuzione sul territorio, occupando un’area sempre maggiore delle Mura. Di conseguenza, sensibile è stato anche lo sviluppo del Percorso del Gusto e del coinvolgimento di un sempre maggiore numero di attività culinarie del territorio trevigiano, siano esse di produzione enogastronomica tipica, quanto di prodotti etnici appartenenti ad altre culture e tradizioni.

L’enogastronomia è una caratteristica tipica del territorio trevigiano, che ne caratterizza l’offerta locale – come visto precedentemente nel paragrafo 6.1 – ed è proprio per questo che assume un carattere così importante anche per l’evento culturale in sé, nel suo intento di riproduzione di una micro-città culturale nella città. Mappe del Gusto simili a quella riportata in figura 7.1 vengono posizionate in

Figura 7.1: mappa del Percorso del Gusto riferita a Suoni di Marca 2016. molteplici aree del festival, in modo da indirizzare più efficacemente il pubblico e renderne più facilmente godibile il percorso.

Accanto al Percorso del Gusto, Suoni di Marca negli ultimi anni ha radicalmente sviluppato anche la sua Mostra-Mercato, coinvolgendo più di sessanta tra artigiani ed espositori locali, distribuiti lungo uno spazio dedicato di circa 2000 mq. Pregiate opere artigianali in legno, cera, stoffa, pietra, pelle e ceramica riempiono le bancarelle, arricchite anche da accessori, abbigliamento, opere di design e di riciclo, arrivando fino al mondo del collezionismo con dischi, rari strumenti musicali, oggetti vintage ed etnici.

Gli espositori sono dunque di vario tipo: si passa dall’artigianato locale vero e proprio a commercianti, associazioni ed operatori del proprio ingegno. A questi si aggiungono gli spazi gratuiti messi a disposizione di realtà non profit che operano sia a livello locale che internazionale.

In questo modo il festival sostiene infatti il mondo del volontariato e dell’associazionismo sociale e sportivo, permettendo a queste organizzazioni di promuovere a rotazione la propria attività, siano esse associazioni socio-sanitarie e di volontariato, di tutela dell’ambiente, di sviluppo economico, di cultura e spettacolo, di attività ricreative, sportive o di promozione del turismo.

All’arte nella sua accezione più ampia viene inoltre dedicato uno spazio gestito da giovani artisti, fotografi e studenti del territorio, con i quali il festival promuove cooperazioni creative durante i diciotto giorni di festival, oltre a collaborazioni attive durante l’anno nella fase organizzativa dell’evento.

In questo modo Suoni di Marca raggiunge un triplice fine: sensibilizzare i cittadini al volontariato e all’arte in tutte le sue forme, offrire attività d’intrattenimento per bambini ed adulti durante il festival, ed infine aiutare organizzazioni e artisti locali a promuoversi in un luogo di grande affluenza territoriale ed extra-territoriale. L’offerta esperienziale di Suoni di Marca viene arricchita anche dalla collaborazione con varie associazioni territoriali operanti nel campo dell’infanzia. Durante i diciotto giorni di manifestazione infatti, in un’area appositamente circoscritta e messa in sicurezza, queste associazioni si alternano con diverse attività creative e laboratori pensati appositamente per i piccoli spettatori.

In questo modo il festival può mettere a disposizione del pubblico un’offerta culturale e creativa a tutto tondo, indirizzata ad un vasto target, grazie alla cooperazione con personale locale altamente specializzato.

Figura 7.2: mappa del festival Suoni di Marca 2016. Queste differenti collaborazioni ed attività sono ben rappresentate in figura 7.2, che fornisce una rappresentazione esaustiva del format finale di Suoni di Marca:

Figura 7.3: parcheggi e tempi di percorrenza di Suoni di Marca Festival 2016. Per una buona fruizione del festival da parte del pubblico extra-territoriale, estraneo all’organizzazione stradale della città, l’organizzazione di Suoni di Marca ha predisposto assieme alla polizia locale negli anni un’efficiente mappa dei parcheggi gratuiti e delle relative distanze dal festival, diffuse attraverso tutta la comunicazione online e cartacea dell’evento. La figura 7.3 riporta a tal proposito i parcheggi ed i relativi tempi di percorrenza utilizzati nel 2016 dalla manifestazione:

Questo testimonia quanto l’organizzazione si sia adeguatamente specializzata nella gestione strategica di tutte le variabili da prendere in considerazione, con tutte le difficoltà di un evento di durata così lunga.

Questa efficienza organizzativa è sicuramente da osservare in funzione della capacità dimostrata in questi ventisei anni nell’intessere relazioni con una molteplicità sempre più vasta di partner, sponsor, attori, volontari e collaboratori adeguatamente

Documenti correlati