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4. PARERE DELL’ORGANO DI REVISIONE AL BILANCIO D

4.5.9 Contenimento delle spese

L’Organo di revisione prende atto che in relazione ai limiti disposti dall’art. 6, commi da 7 a 10 e commi da 12 a 14, del D.L. n. 78/2010 in materia di contenimento delle spese, tenuto conto del crescente sviluppo delle gestioni associate dei servizi da parte dell’Unione e della contestuale riduzione delle spese relative da parte di ciascun Comune associato, risulta necessario o quanto meno opportuno porre in essere una verifica complessiva (Unione e Comuni associati) del rispetto dei limiti di legge.

Al riguardo, l’Organo di revisione, come riportato nella relazione al bilancio 2016 e formulata anche dal precedente Revisore, invita e suggerisce all’Ente di rafforzare con una maggiore operatività la funzione del controllo di gestione in “forma associata ed integrata” con i Comuni partecipanti, che permetta di evidenziare gli effettivi risparmi di spesa a livello di “Sistema Amministrativo Locale”, sia in fase previsionale ma, in particolare, a livello di consuntivo.

4.6 Tempestività e tracciabilità dei pagamenti

L’art. 9, comma 1, lett. a), del D.L. n. 78/2009, convertito con modificazioni nella Legge n. 102/2009, al fine di garantire la tempestività dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni, e prevenire la formazione di nuove situazioni debitorie, ha previsto che gli enti locali adottino opportune misure organizzative

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per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti. Le misure adottate sono pubblicate sul sito internet dell’amministrazione. Nel rispetto delle suddette misure, il funzionario che adotta provvedimenti che comportano impegni di spesa ha l’obbligo di accertare preventivamente che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di bilancio e con le regole di finanza pubblica.

In merito a tali adempimenti, l’Organo di revisione dà atto che l’Ente ha provveduto ad adottare provvedimenti atti a garantire quanto previsto dall’art. 9, comma 1, lett. a), del D.L. n. 78/2009.

Con l’intento di favorire la tracciabilità dei pagamenti per la lotta all’evasione, è previsto che gli stipendi, le pensioni e i compensi comunque corrisposti dagli enti locali in via continuativa a prestatori d’opera ed ogni altro tipo di emolumento a chiunque destinato, di importo superiore a 1.000 Euro, debbono essere erogati con strumenti diversi dal denaro contante (art. 2, comma 4-ter, D.L. n. 138/2011). La “Legge di stabilità 2016” mantiene fermo per le Pubbliche Amministrazioni l’obbligo di procedere al pagamento degli emolumenti, a qualsiasi titolo erogati, superiori a 1.000 Euro mediante l’utilizzo di strumenti telematici.

4.7 Analisi delle principali poste delle entrate in conto capitale

La voce principale di entrata risulta essere costituita da contributi della Regione per Euro 165.930,03 destinati a rete documentaria, abbattimento barriere architettoniche e sistema informativo, da contributi provenienti dai Comuni partecipanti all’Unione Valdera per Euro 69.639,45, principalmente destinati a protezione civile, rete documentaria e servizi scolastici e da proventi da privati per Euro 60.000,00 (proventi violazioni Codice della strada e vendita di libri usati).

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4.8 Analisi delle principali poste delle spese in conto capitale

Dato che non vi sono lavori e progetti previsti da realizzare a cura dell’Unione Valdera per conto dei Comuni conferenti, il programma delle opere pubbliche non viene presentato, in quanto non è prevista alcuna opera da realizzare nel triennio in esame.

Qualora, nel corso dell’esercizio 2017, vi dovessero essere richieste da parte dei Comuni associati, l’Ente dovrà procedere all’implementazione del Piano delle Opere Pubbliche e, contestualmente, ad una variazione del bilancio dell’Unione. La spesa di investimento prevista nel bilancio dell’Unione ricalca, per destinazione, le voci previste nell’entrata destinata a tale scopo e, quindi, interesserà principalmente i servizi di protezione civile, scolastici, sociali e informatici.

4.9 Organismi partecipati

Nel bilancio di previsione 2017 non sono presenti entrate o spese relative ad aziende partecipate e l’Unione detiene soltanto una quota minima di capitale dello 0,24% della società Pont-Tech.

4.10 Considerazioni finali

L'Organo di revisione dà atto:

➢ che nei Titoli IX dell’Entrata e VII della Spesa “per conto terzi e partite di giro” non sono state previste impropriamente nell’anno 2017 spese classificabili al Titolo I o al Titolo II;

➢ che l’Ente si è dotato di appositi strumenti adeguati a garantire la corretta effettuazione, ai sensi di quanto disposto dal D.Lgs. n. 286/99 e del D.L. n. 174/2012:

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• del controllo di regolarità amministrativa e contabile; • del controllo di gestione;

• della valutazione della dirigenza;

• della valutazione e del controllo strategico;

• del controllo degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione dei residui e della gestione di cassa;

• del controllo della qualità dei servizi erogati (c.d. customer satisfaction).

4.11 Giudizio finale

Sulla base di quanto in precedenza evidenziato, l’Organo di revisione,

nell’invitare il Consiglio comunale e la Giunta a tener presenti le osservazioni formulate nell’ambito della relazione, al fine di assicurare l’attendibilità delle impostazioni adottate e migliorare l’efficienza, la produttività e l’economicità della gestione dell’Ente, visto l’art. 239, del D.Lgs. n. 267/2000, tenuto conto del

parere espresso dal Responsabile del servizio finanziario dell’Ente, delle variazioni rispetto all’anno precedente, dell’applicazione dei parametri di deficitarietà strutturale, esprime parere favorevole alla proposta di bilancio di previsione

2017-2019 e dei documenti ad esso allegati, avendo rilevato la congruità, la coerenza e l’attendibilità contabili delle previsioni in esso contenute.

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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

La complessa realtà dell’Unione Valdera ha dato origine nel suo percorso a numerosi ostacoli che hanno impedito la piena realizzazione di quegli obiettivi di partecipazione e di efficiente organizzazione nello svolgimento di funzioni e servizi.

Sotto il profilo organizzativo, non è stato pienamente realizzato quel modello a rete che prevedeva poli di back office e front office, comunicanti attraverso le nuove tecnologie di comunicazione e gli strumenti web. Infatti, accanto ai back office di Pontedera, si sono in realtà aggiunti back office nei vari Comuni, creando così dei doppioni e allontanando l’Unione Valdera dalla realizzazione degli obiettivi di efficienza sotto questo profilo

La situazione differenziata all’interno dell’Unione Valdera, dovuta oltre che alla presenza di Comuni di diversa dimensione anche alle loro capacità economico- finanziarie sensibilmente divergenti, ha reso necessario un percorso di integrazione complessa, dovuta alla disomogeneità degli enti. Infatti, l’integrazione tra enti molto diversi presenta maggiori difficoltà rispetto all’integrazione tra simili e richiede soluzioni di tipo solidaristico in modo da non gravare troppo sui Comuni di minori dimensioni. Questo non ha impedito il tentativo di uniformare i servizi per i cittadini della Valdera ma, allo stesso tempo, non vi sono stati interventi solidaristici volti ad impedire ai piccoli Comuni di adeguarsi ad un modello strutturale di costi per loro inadeguato e, di conseguenza, anche per tali motivi, non si è realizzato un modello organizzativo efficiente.

Sotto il profilo economico, vi è stata fin dall’inizio la percezione che l’Unione Valdera, come del resto la maggior parte delle Unioni di Comuni, non generasse risparmi sulla spesa rispetto alle situazioni antecedenti. Certo è che in mancanza di un sistema di contabilità analitica, i singoli Comuni non sono posti in condizione di dimostrare l’effettiva spesa sostenuta dalle Unioni. Nonostante ciò, non è del tutto infondato sostenere che le spese dell’Unione Valdera siano aumentate, in virtù del fatto che, in questi anni, si è ampliata la sfera delle funzioni conferite all’Unione. Un sistema di contabilità analitica avrebbe permesso di misurare

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l’aumento di spesa dell’Unione in correlazione alla diminuzione della spesa sostenuta dai singoli Comuni e giustificata dal conferimento di funzioni e servizi all’Unione. Per quanto riguarda l’andamento della spesa di personale, anch’essa risulta essere notevolmente aumentata in favore, tuttavia, della progressiva diminuzione della medesima spesa per i Comuni appartenenti all’Unione. Talvolta, però, va ricordato, l’atteggiamento restio dei singoli Comuni a cedere all’Unione Valdera unità di personale, che ha comportato, da parte dell’Unione stessa, l’assunzione di personale esterno e, di conseguenza, maggiori costi.

La presenza dei piccoli Comuni dell’Alta Valdera è stata, fin dal principio, una sorta di “mina vagante”, che sarebbe potuta esplodere da un momento all’altro. Infatti, i Comuni che avevano costituito l’originario Consorzio Alta Valdera (Peccioli, Chianni, Lajatico, Terricciola, Capannoli e Palaia) erano già di per sé una realtà associata molto solida che ha faticato ad inserirsi in un contesto più ampio e i piccoli Comuni, per le loro caratteristiche demografiche, geografiche ed economiche, hanno maggiormente risentito rispetto agli altri delle scelte organizzative adottate. A prova di quanto affermato, si deve ricordare che i Comuni di Peccioli, Chianni, Lajatico e Terricciola, nel 2016, hanno manifestato la loro volontà di recedere dall’Unione Valdera per costituire l’Unione Parco Alta Valdera.

L’articolazione delle criticità fino ad ora considerate è il frutto, nella maggior parte dei casi, di scelte politiche mosse da esigenze campanilistiche che hanno ostacolato il percorso dell’Unione Valdera. I Comuni hanno faticato a condividere le funzioni e a realizzare l’obiettivo di un’Unione frutto di una solida partecipazione di tutte le forze in gioco.

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