• Non ci sono risultati.

3 – Contenuti e rilevanza delle iniziative

Nel documento Sulcis - Una risposta culturale (pagine 142-147)

L’attività proposta si articola in una serie di iniziative che puntano a valorizzare, attraverso l’integrazione creativa della narrativa teatrale, della fotografia e dei sapori, il territorio nell'intento di sensibilizzare la popolazione, e soprattutto le giovani leve, alla cultura, alla memoria storica e all'identità, nella piena consapevolezza che il rilancio economico del territorio debba partire dal presupposto di un ripristino di quei processi di integrazione e di quel legame con la comunità territoriale, fattori costitutivi dell'individuo e colonne portanti della tipicità della zona.

A – Il Tema

Il tema fondamentale del progetto è la valorizzazione dei siti archeologici e degli impianti minerari dismessi facenti capo al Parco Geominerario,

patrimonio UNESCO mai gestito e promosso in maniera appropriata.

Il percorso tematico è pertanto l'atto di valorizzazione come recupero della memoria storica, dell'identità territoriale e del patrimonio ambientale mediante lo strumento della narrativa teatrale che porterà sulla scena le storie, le tradizioni, i racconti e le vicende che hanno segnato l'evoluzione, dall'antichità ai giorni nostri, del territorio del Sulcis/Iglesiente. Le zone da valorizzare fanno capo al perimento archeologico di Monte Sirai, proprietà del Comune di Carbonia. Lo strumento necessario per giungere a tale valorizzazione sarà un'indagine preliminare sugli elementi costitutivi della tradizione orale del Sulcitano, che scaturiranno nella messa in scena di quattro spettacoli a tema, rappresentanti quattro momenti chiave della storia del territorio. Questo lavoro verrà svolto dall'attore in primis, coadiuvato dagli esperti del settore.

La valorizzazione del perimetro di Monte Sirai intende essere un messaggio non solo alla comunità locale, chiamata a tutelare il patrimonio ambientale e culturale, ma anche alle istituzioni, alle quali si richiede di promuovere la cultura della sostenibilità ambientale nei processi economici.

B – La Narrazione teatrale

Rappresenta il fulcro dell'iniziativa e si basa sull'idea di portare in scena, con intenti di promozione e valorizzazione del territorio, quattro spettacoli teatrali della durata di quaranta minuti ciascuno. Le quattro rappresentazioni attingono da fonti scritte e orali. La prima messa in scena parte da un lavoro di indagine preliminare dell'attore sulle fonti riguardanti il periodo nuragico, intorno al XVII secolo prima della nascita di Cristo, nell'intento di portare sulla scena i rituali, gli usi e i costumi della popolazione dei nuraghi prima dell'invasione fenicia. Il secondo spettacolo farà leva invece sull'evento principale della dominazione romana, ovvero lo scontro civile tra Pompeo e Cesare, che vide la città di Sulci (S. Antioco) coinvolta nel conflitto in qualità

di supporto dell'esercito pompeiano. La successiva sconfitta sancirà anche il declino inesorabile della città e il successivo riscatto di Calaris (Cagliari). Un ulteriore spettacolo sarà incentrato sulle invasioni dei mori, a partire dall' VIII secolo dopo Cristo, che costrinsero la popolazione locale alla fuga nell'entroterra col repentino abbandono dei porti. L'evento rappresenta un'importanza epocale dato che segnerà il declino del Sulcis come centro portuale del Mediterraneo. E' in questo stesso periodo che nel territorio comincia a diffondersi quella tipicità di insediamento, cosiddetta ad Habitus disperso, che troverà riscontro a partire dal XV secolo nei numerosi furriadroxius della zona.

L'ultima messa in scena si basa essenzialmente su una serie di interviste realizzate dallo stesso attore/autore ai membri della comunità locale, incluse quelle famiglie di ex minatori e operai, nucleo centrale del comparto produttivo dell'intera provincia. L'intenzione è di dar voce a un territorio, gravato dalla condizione dei minatori prima (si pensi allo sciopero del 1904 represso nel sangue dal governo italiano) e degli operai del petrolchimico oggi, la quale salute risulta fortemente penalizzata dalle esalazioni degli impianti oltre che dalle dure condizioni salariali.

I quattro spettacoli verranno inscenati durante l'arco della giornata, a partire dal pomeriggio. Tra una rappresentazione e l'altra, sarà possibile intraprendere il percorso fotografico ed enogastronomico.

C – La mostra fotografica

L'idea della mostra fotografica come elemento complementare alla narrativa teatrale nasce dalla consapevolezza che qualsiasi tentativo di valorizzazione/promozione del Sulcis/Iglesiente debba essere accompagnato da una denuncia delle condizioni in cui versano il suolo e sottosuolo del territorio.

La fotografia in questo senso intende farsi voce di quel grido di aiuto che arriva dalle popolazioni limitrofe alle sedi degli impianti del petrolchimico, in particolare quelli nelle vicinanze delle zona industriale di Portovesme, laddove, svariati carotaggi nel territorio hanno dimostrato la vasta presenza nelle falde freatiche di metalli pesanti dovuti al perdurare dell'attività industriale. La zona appare bonificabile in non meno di trent'anni e si attende ancora una risposta, in termini di fondi dalla Regione Sardegna.

Ai pannelli fotografici il compito di mostrare immagini scioccanti, relative alla contaminazione dell'aria, oramai invasa dalle polveri inquinanti di piombo, manganese e zinco che imperversano senza soluzione di continuità da circa quaranta anni e che incidono pesantemente sulla salute dei cittadini: la zona presenta tassi di mortalità per deficit respiratori del 65% superiori alla media e casi molto frequenti di piombemia (piombo nel sangue) che nei bambini crea grossi deficit cognitivi e motori.

Verranno illustrati impietosamente i risultati dei carotaggi sul terreno del Sulcis/Iglesiente nell'atto di informare e soprattutto mobilitare per auspicare un cambiamento.

La fotografia, in questo senso, intende abbracciare l'essenza della libera informazione nella sensibilizzazione alla tutela ambientale ponendosi come anelito di giustizia e benessere.

Oltre alle finalità di denuncia, i pannelli raccoglieranno le testimonianze archeologiche e minerarie della zona e ad essi saranno collegati dei dispositivi bluetooth dotati di software bluecasting che permetteranno di visualizzare le informazioni storiche e le curiosità relative al pannello visualizzato.

D – Il percorso enogastronomico

Rappresenta sicuramente il versante meno originale della manifestazione, dal momento che si ricalcherà pienamente il canovaccio della formula Sagra,

già fortemente presente in tutta l'Isola e che sempre garantisce successo in termini di affluenza. L'unica novità del nostro percorso di sapori sarà rappresentato dalla totalità delle vocazioni enogastronomiche presenti nel territorio: l'ampia gamma della produzione casearia, l'olio di Villamassargia, il vino Carignano Doc, autentico patrimonio della zona, il tonno di alta qualità carlofortino insieme alle varietà artigianali della provincia.

E – Le altre iniziative

L'evento offrirà l'occasione di imbastire un tavolo in cui alimentare un dibattito sulla situazione economica del territorio. S'intende, in questo senso, coinvolgere un discreto numero di attori pubblici e privati impegnati nel settore dello sviluppo nell'ottica di creare le premesse per un confronto costruttivo tra gli organi istituzionali, il ramo imprenditoriale e le comunità locali anche in funzione di un maggior coinvolgimento collettivo al malessere socioeconomico del territorio e nell'ambito propositivo di percorsi alternativi di crescita. Ci sarà l'opportunità di fare il punto della situazione e di mostrare i problemi che attanagliano le imprese del sulcitano, la salute pubblica, l'occupazione giovanile e la cultura del territorio.

4 - Obiettivi

a) Sensibilizzazione della comunità alle tematiche legate alla tutela del patrimonio ambientale.

b) Salvaguardia della tipicità culturale del territorio del Sulcis dalla tendenza all'omologazione culturale della società globale.

c) Incoraggiare percorsi alternativi di sviluppo rispetto alla sola industrializzazione, nociva per la salute della popolazione e dell'ambiente. d) Incoraggiare la bonifica dei terreni soggetti a inquinamento da reagenti chimici, per quanto concerne le zone minerarie, e da metalli pesanti per

quanto riguarda la zona esposta al petrolchimico.

e) Promuovere il linguaggio della teatralità come vettore di comunicazione dell'unicità culturale del territorio e migliorare la promozione in termini di comunicazione.

f) Dare impulso alle imprese del territorio, in particolare a quelle impiegate nei settori agroalimentari ed enogastronomiche affinché cooperino tra loro nell'otticadi una futura creazione di sinergie tra comparti produttivi che includano il fattore turistico.

g) Fomentare lo sviluppo di una tipologia turistica culturale come nuovo fattore su cui imperniare politiche di sviluppo alternativo.

h) Recupero di fondi da devolvere per attività di interesse collettivo.

i) Promuovere l'uso della tecnologia per il perfezionamento della gestione dei siti turistici.

l) Rilancio in termini di spessore comunicativo del marchio territoriale “SI”.

Nel documento Sulcis - Una risposta culturale (pagine 142-147)

Documenti correlati