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Contenzioso NPL

Nel documento Non Performing Loans in Italia (pagine 100-102)

CAPITOLO 4- IL RECUPERO CREDITI

4.3 Recupero giudiziale

4.3.2 Contenzioso NPL

Trascorsi i dieci giorni dall’“ultima allerta” mandata al debitore, qualora questo non abbia provveduto all’adempimento delle sue obbligazioni, la banca ha il diritto di dare il via ad una procedura giudiziale.

Affinché l’azione legale abbia inizio, è indispensabile avere un atto esecutivo. In assenza di quest’ultimo, il creditore non può pretendere di pignorare i beni del debitore. Molte volte questo diventa l’ostacolo principale per la banca, in quanto non è facile convincere un giudice della necessità di ricorrere alle vie giudiziali. La valutazione che quest’ultimi fanno viene influenzata da una serie di condizioni e circostanze. In primo luogo è indispensabile conoscere il debitore e la tipologia del credito. La valutazione non sarà di certo uguale tra un credito secured e unsecured, in quanto nel primo caso si tratta di un debitore che ha possibilità di far fronte ad azioni legali ed i cui beni possono essere pignorati. Nel secondo caso invece si è di fronte a dei soggetti i cui crediti non sono assistiti da nessun tipo di garanzia e quindi un’azione legale non è vantaggiosa e

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conveniente. Anzi, è il creditore in questo caso colui che dovrà affrontare una serie di spese e perdere del tempo in “cerca del nulla”.

Basti prendere come esempio un debitore nullatenente che abbia contrattato anni fa un debito con la banca. Egli non lavora, non ha una casa di sua proprietà e non ha altri beni di valore. La banca però, cerca ad ogni costo di recuperare quello che le spetta, avvalendosi di vie giudiziali. Quest’ultima si trova ad affrontare tutte le spese giudiziali, visto che il cliente è impossibilitato e nullatenente. Inoltre non può in nessun modo avviare un atto di pignoramento in quanto non esiste nessun bene da pignorare.

In caso contrario, cioè quando è possibile accertare i beni del debitore, allora si può, mediante l’atto esecutivo, procedere al pignoramento dei beni, assicurando in questo modo una liquidità che corrisponde alla somma dovuta al creditore. Si tratta semplicemente di convertire in denaro un bene immobile per chiudere la posizione debitoria.

Di particolare interesse sono le modalità che il leader veneto nel mercato dei crediti inesigibili utilizza nel processo di recupero giudiziale. Contenzioso NPL della banca veneta è una realtà composta da tante persone competenti in materie giudiziali, ovvero avvocati e persone aventi una certa esperienza e dimestichezza con il mondo legale. Queste persone preparate rappresentano in qualche maniera il punto di incontro tra debitore e giudice. Si potrebbe dire che gli addetti al contenzioso tentano di convincere il giudice a rivedere una posizione debitoria e a proporre delle vie alternative di risanamento della posizione. Lo scopo è quello di evitare quello che potrebbe derivare da un’azione legale.

Tante società sorgono dal nulla fingendo di operare in modo corretto nell’ambito del recupero crediti. Molte volte disattendono i criteri di eticità facendo credere ai debitori che un loro eventuale inadempimento potrebbe avere delle ripercussioni a livello penale quando in realtà non è cosi. È per questo che le persone che lavorano in questo ambito devono avere delle ampie conoscenze giuridiche e soprattutto devono agire a seconda di valori etici senza ingannare il cliente. Sfortunatamente, vista la situazione d’emergenza in cui si trova il mercato NPL, viene posta più attenzione all’esistenza delle società di recupero piuttosto che alla qualità e professionalità delle stesse.

Dopo una serie di tentativi di recupero con modalità bonarie, la banca si avvale dei suoi professionisti, che, per vie legali, valuteranno, tra le varie alternative, quale sia quella migliore per sanare il debito. La valutazione viene fatta in base alle proprietà che

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il debitore possiede, che siano queste mobili o immobili. Ci sono invece casi particolari in cui un soggetto non possiede beni di proprietà ma un lavoro o una pensione. In questo caso la banca potrebbe decidere di recuperare quanto dovuto avvalendosi di queste due. Ovviamente, per tutelare il cliente e permettergli di fare comunque una vita dignitosa, la legge stessa prevede che la quota presa dallo stipendio non superi il 20%. In caso invece di possesso di titoli, piuttosto che di un conto corrente preso la banca creditrice, allora il recupero può risultare ancora più immediato e facile visto che quest’ultima conosce ancora meglio le caratteristiche dei beni da pignorare.

In realtà Banca IFIS offre diverse modalità per tutti i clienti che intrattengono rapporti attivi. La più frequente prevede un piano di rientro concordato dalle due controparti, con rate di importo e scadenze prestabilite. Tra le alternative che vengono proposte al cliente rientra quella del “saldo e stralcio”131, in cui il pagamento avviene

genericamente in un importo molto inferiore rispetto all’ammontare originario del debito. La banca offre al cliente debitore la possibilità di pagare quanto dovuto parzialmente, dopodiché quest’ultimo sarà liberato da ogni obbligo132. Quello che la

contraddistingue da un pagamento a rate è il fatto che l’importo dovuto viene corrisposto al creditore in un'unica soluzione. Bisogna interrogarsi se questa soluzione convenga alle controparti. Sicuramente il debitore viene agevolato in quanto in un'unica soluzione paga un importo molto inferiore a quello dovuto ed evita la corresponsione di interessi che derivano da un pagamento rateale. Infatti, più si dilaziona il pagamento e maggiori sono gli interessi da pagare. Molte volte tramite questa modalità si è arrivati perfino ad una riduzione dell’ 80% in meno rispetto al valore originario. Per la banca invece, l’unico aspetto positivo è quello di poter sanare la posizione e intascare soldi da un attività che altrimenti si sarebbe aggiunta allo stock dei crediti deteriorati. Per di più l’istituto di credito guadagna liquidità immediata, anziché aspettare un pagamento rateizzato.

Nel documento Non Performing Loans in Italia (pagine 100-102)