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L'UE prende atto delle informazioni concernenti il quadro giuridico in vigore e in particolare il codice penale, il codice di procedura penale, la legge sulla responsabilità penale delle persone giuridiche, la legge sull'organizzazione e la competenza delle autorità governative nella lotta contro la criminalità organizzata, la corruzione e i reati gravi, compresa la contraffazione monetaria, e la legge sulla Banca nazionale di Serbia. L'UE rileva inoltre l'intenzione della Serbia di partecipare alla convenzione internazionale per la repressione del falso nummario e di allineare la normativa nazionale all'acquis, comprese la direttiva 2014/62/UE e la decisione 2001/887/GAI.

L'UE prende atto delle misure amministrative e operative contro la contraffazione adottate dal ministero dell'interno, dal ministero delle finanze e dalla Banca nazionale di Serbia. Osserva altresì che all'interno della Banca nazionale di Serbia esiste una divisione specializzata nei falsi e

nell'analisi monetaria, che opera in buona parte in linea con la decisione 2001/887/GAI. L'UE prende atto dei vari seminari e formazioni previsti allo scopo di familiarizzare con le buone prassi esistenti nell'UE, nonché dell'intenzione della Serbia di intensificare la cooperazione con Europol.

L'UE invita la Serbia ad allineare pienamente con l'acquis il quadro giuridico-istituzionale per la lotta alla contraffazione. Invita la Serbia, in particolare, a stabilire ufficialmente un ufficio centrale nazionale per la lotta alla contraffazione dell'euro.

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Considerato lo stato attuale di preparazione della Serbia e restando inteso che il paese deve

continuare a progredire, attraverso consultazioni inclusive con la società civile e le principali parti interessate nonché attraverso esami parlamentari appropriati avvalendosi di procedure che

garantiscano tale processo in modo adeguato, verso l'allineamento e l'attuazione dell'acquis relativo al capitolo su giustizia, libertà e sicurezza, l'UE rileva che prima di proseguire nei negoziati su questo capitolo dovranno essere soddisfatti i seguenti parametri provvisori:

– la Serbia provvede a seguire da vicino e in modo efficace e permanente l'attuazione del suo piano d'azione su giustizia, libertà e sicurezza attraverso un meccanismo solido e

pluridisciplinare, prestando particolare attenzione all'adeguatezza delle risorse umane e finanziarie, alla capacità istituzionale, ai requisiti in materia di formazione, al rispetto delle scadenze stabilite, a un dialogo autentico con la società civile e a un'adeguata attenzione alle proposte di quest'ultima, provvedendo, se del caso, all'adozione di misure correttive.

La Serbia intensifica gli sforzi per assicurare la conformità ai requisiti dell'UE nel settore della migrazione legale e di quella irregolare. In particolare,

– effettua una valutazione complessiva dei bisogni giuridici, istituzionali, tecnici e formativi nel settore della migrazione legale e di quella irregolare. Su tale base individua con chiarezza le misure da intraprendere per l'attuazione di una politica migratoria conforme all'UE, tra cui:

– un piano di investimenti per soddisfare le esigenze in materia di attrezzature, tecnologie dell'informazione, successiva cattura, identificazione e registrazione dei migranti irregolari, nonché alloggio e detenzione dei migranti irregolari a fini di rimpatrio;

– una strategia e un programma di formazione per le risorse umane;

– lo stanziamento di risorse finanziarie sufficienti per avviare e completare l'attuazione delle suddette misure;

– modifica il codice penale, la legge sull'occupazione degli stranieri e la legge sugli stranieri e allinea la sua normativa all'acquis dell'UE nel settore della migrazione legale e irregolare.

Controlla efficacemente l'attuazione di tale normativa e riferisce al riguardo, adottando misure correttive ove necessario;

– assicura alloggi adeguati per i migranti irregolari intercettati, conformemente alle esigenze, e dedica particolare attenzione ai gruppi vulnerabili. Assicura un'adeguata capacità detentiva e tempistiche procedurali per il rimpatrio dei migranti irregolari conformemente alle loro esigenze e nel rispetto delle norme del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti. Monitora costantemente l'adeguatezza della capacità di alloggio e di detenzione ed è pronta, se necessario, a garantire in tempi brevi capacità supplementari in caso di afflussi improvvisi;

– intraprende negoziati e adotta misure per concludere accordi di riammissione, tra l'altro con un numero maggiore di paesi di origine e di transito. Promuove e fornisce sostegno efficace per il rimpatrio volontario dei migranti irregolari nei rispettivi paesi d'origine e sviluppa la capacità istituzionale per attuare un solido meccanismo per il rilascio di nuovi documenti e il rimpatrio in linea con l'acquis e la politica dell'UE in materia di rimpatrio. Fornisce riscontri sui primi risultati in materia di rilascio di nuovi documenti e rimpatrio dei migranti irregolari;

– attua misure che determinino una sensibile riduzione del numero delle domande di asilo ingiustificate presentate dai suoi cittadini nell'UE. Sviluppa e attua campagne di

sensibilizzazione e di informazione, in particolare tra le principali comunità locali di origine interessate, e mette a punto un percorso parallelo per una migliore inclusione sociale di tali comunità nella società serba;

– adotta tutte le iniziative necessarie per far sì che siano predisposte misure supplementari per consentire ai servizi di contrasto di affrontare e smantellare efficacemente le organizzazioni criminali responsabili del traffico di migranti nel suo territorio. Mostra primi risultati concernenti indagini efficaci, azioni penali e condanne definitive a carico di trafficanti di esseri umani, compresa l'avvenuta confisca dei relativi proventi di reato.

La Serbia intensifica gli sforzi per assicurare la conformità ai requisiti dell'UE nel settore dell'asilo. In particolare,

– mette a punto un solido meccanismo di allerta rapida, preparazione e gestione delle crisi e lo attua correttamente nelle situazioni di crisi. Istituisce una capacità adeguata per la

registrazione e la determinazione della necessità di protezione internazionale degli sfollati;

– adotta e attua una nuova legge sull'asilo che sia nella massima misura in linea con i l

pertinente acquis dell'UE e funga da base per la registrazione dei primi risultati relativamente all'attuazione di una procedura di asilo conforme all'UE che assicuri:

– il libero accesso alla procedura;

– una durata ragionevole del trattamento delle domande di asilo;

– un miglioramento nella qualità delle decisioni adottate;

– tassi di riconoscimento comparabili con la media dell'UE;

– alloggi, assistenza e integrazione sufficienti per i richiedenti asilo (comprese le categorie vulnerabili) nella società;

– misure efficaci per prevenire eventuali abusi dei diritti da parte dei migranti, comprese procedure di ricorso rapido;

– il rimpatrio effettivo e rapido dei richiedenti respinti nel paese d'origine o nel paese terzo di transito;

– un adeguato quadro giuridico e disposizioni in materia di immigrazione per i richiedenti asilo respinti e i migranti irregolari che non possono essere allontanati rapidamente dalla Serbia;

– potenzia in misura significativa la sua capacità istituzionale di trattare in modo efficace le domande di asilo e assicura la sostenibilità finanziaria delle istituzioni interessate, comprese le autorità amministrative e giudiziarie competenti a livello locale e nazionale. In particolare, – la capacità dell'ufficio per l'asilo di trattare in modo adeguato e tempestivo le domande

di asilo è potenziata mediante l'assunzione di personale supplementare e mediante la formazione completa, lo sviluppo e la valutazione periodica di tale personale;

– la capacità del Commissariato per i rifugiati è ulteriormente potenziata in linea con i requisiti individuati, anche tramite formazioni periodiche;

– le autorità giudiziarie incaricate di esaminare i ricorsi in materia di immigrazione e di asilo ricevono una formazione al riguardo;

– sviluppa la capacità di aumentare ulteriormente la sua capacità di alloggio sulla base di un monitoraggio costante delle tendenze migratorie e delle esigenze dei migranti irregolari sul suo territorio.

La Serbia intensifica gli sforzi per assicurare la conformità ai requisiti dell'UE nel settore della politica dei visti. In particolare,

– effettua una valutazione complessiva dei bisogni in preparazione delle pertinenti parti del piano d'azione Schengen richiesto;

– cessa di rilasciare visti in frontiera e allinea la politica dei visti con i requisiti dell'UE al riguardo.

La Serbia intensifica gli sforzi per assicurare la conformità ai requisiti dell'UE nel settore dell'acquis di Schengen e delle frontiere esterne. In particolare,

– adotta una piano d'azione Schengen che le permetterà di predisporre con efficacia le misure necessarie (anche riguardo a investimenti in infrastrutture ed attrezzature, bisogni in termini di personale e formazione nonché di rafforzamento istituzionale, disposizioni giuridiche) per attuare le parti pertinenti dell'acquis di Schengen al momento dell'adesione o, in caso, dell'adesione allo spazio Schengen. La Serbia assicura, al momento dell'adozione del piano d'azione Schengen, i fondi necessari per la sua attuazione;

– adotta e attua una strategia modificata per la gestione integrata delle frontiere in linea con il concetto dell'UE. La Serbia dedica particolare attenzione al miglioramento dello scambio di informazioni e al coordinamento tra agenzie di frontiera e sviluppa ulteriormente la sua capacità di analisi dei rischi nel quadro della polizia di frontiera;

– realizza buoni progressi nella modernizzazione delle infrastrutture ed attrezzature ai valichi e tra questi, in particolare per quanto riguarda le frontiere maggiormente interessate dal traffico di beni e persone;

– intensifica la cooperazione operativa con tutto il vicinato per prevenire efficacemente gli attraversamenti illegali delle frontiere e, in particolare, adotta iniziative per chiarire lo status di tutte le rotte alternative con i paesi vicini, impedendo il passaggio ovvero formalizzando tali punti di attraversamento delle frontiere mediante la conclusione di accordi in materia di attraversamento delle frontiere a livello locale;

– affronta la doppia minaccia rappresentata dalla corruzione e dalla criminalità organizzata alle sue frontiere attraverso l'attuazione di un piano specifico anticorruzione e fornisce i primi risultati conseguiti con il seguito riservato ai casi individuati.

La Serbia intensifica gli sforzi per assicurare la conformità ai requisiti dell'UE nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile, commerciale e penale

– La Serbia svolge una valutazione d'impatto complessiva riguardante la cooperazione giudiziaria in materia civile, commerciale e penale e su tale base modifica il suo piano d'azione in modo da fornire:

– una chiara sequenza delle tappe necessarie per allinearsi all'acquis in questo settore;

– una panoramica delle esigenze in materia di personale e formazione;

– dettagli delle spese e delle fonti di finanziamento per tali riforme.

– La Serbia assume e forma un numero adeguato di esperti, sia nel ministero della giustizia sia in tribunali e uffici della procura in linea con gli obiettivi fissati di assicurare la qualità e un

– La Serbia adotta le modifiche necessarie alle leggi pertinenti in modo da allineare la sua normativa nella massima misura all'acquis dell'UE nel settore della cooperazione giudiziaria in materia penale, civile e commerciale e assicura che siano predisposte le condizioni materiali per garantire un'attuazione corretta.

– La Serbia conclude un accordo di cooperazione con Eurojust per il quale deve essere adottata e attuata una legge sulla protezione dei dati in linea con l'acquis dell'UE.

– La Serbia ottiene i primi risultati di un trattamento efficiente delle richieste di cooperazione giudiziaria in materia civile e penale e dell'applicazione delle convenzioni multilaterali e degli accordi bilaterali in questo settore.

La Serbia intensifica gli sforzi per assicurare la conformità ai requisiti dell'UE nel settore della cooperazione di polizia e della lotta alla criminalità organizzata

– La Serbia svolge un'analisi globale e su tale base modifica il proprio piano d'azione in modo da fornire:

– una chiara sequenza di tappe necessarie per allinearsi agli strumenti della cooperazione di polizia dell'UE;

– una panoramica delle esigenze in materia di personale e formazione, incluse, se del caso, le misure per affrontare le carenze critiche;

– una chiarificazione delle procedure per la cooperazione operativa tra i vari dipartimenti del ministero dell'interno e con i servizi di intelligence;

– una garanzia delle condizioni materiali per uno scambio agevole e sicuro dei dati pertinenti;

– dettagli sulle spese e sulle fonti finanziarie sostenibili necessarie per attuare efficacemente tali riforme;

– iniziative dettagliate per la messa a punto di solide salvaguardie atte a garantire che l'integrità della polizia sia rafforzata e che le forze di polizia siano indipendenti, sotto il profilo operativo, dagli interessi politici e al riparo da condizionamenti esercitati dalla criminalità.

– La Serbia attua l'accordo operativo con Europol in maniera soddisfacente e applica

efficacemente la metodologia della Valutazione nazionale della minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata dell'UE al fine di sviluppare un quadro strategico dei rischi e delle minacce connessi alla situazione della criminalità organizzata nel suo territorio. La Serbia sta utilizzando la Valutazione nazionale della minaccia rappresentata dalla criminalità

organizzata per definire le priorità della sua politica di sicurezza e attuarle.

– Sulla base dei risultati di un'analisi prevista degli organi competenti, la Serbia modifica la legge sull'organizzazione e la competenza delle autorità governative nella lotta contro la criminalità organizzata, la corruzione e altri reati particolarmente gravi, e rafforza la sua capacità istituzionale:

– garantendo un coordinamento efficace e una cooperazione fruttuosa tra polizia e

pubblici ministeri in linea con il codice di procedura penale, che definisce chiaramente i rispettivi ruoli, doveri e responsabilità;

– colmando le rimanenti carenze di personale nella procura per la criminalità organizzata e nel dipartimento per la lotta contro la criminalità organizzata del ministero

dell'interno;

– assicurando che le esigenze in materia di formazione del personale della procura per la criminalità organizzata e del dipartimento per la lotta contro la criminalità organizzata siano definite con chiarezza e affrontate;

– migliorando le condizioni materiali della procura per la criminalità organizzata, in particolare attraverso un moderno sistema di gestione dei casi e un nuovo software analitico e garantendo l'interoperabilità dei sistemi informatici con le banche dati di altre istituzioni pertinenti;

– assicurando un approccio più coerente all'interno della polizia per la raccolta e la condivisione di informazioni, anche mediante la modernizzazione degli strumenti informatici;

– La Serbia istituisce un sistema di raccolta periodica di statistiche unificate sulla criminalità con riferimento alla classificazione internazionale dei reati per fini statistici dell'UNODC.

– Ridefinisce il ruolo del servizio di intelligence nella procedura d'indagine penale per

assicurare una chiara separazione dei mandati e dei regolamenti riguardanti l'intercettazione di comunicazioni ai fini dell'indagine penale da un lato e a fini di sicurezza dall'altro, e

predispone un solido meccanismo di controllo in modo da evitare abusi.

– Allinea la propria legislazione con le 40 raccomandazioni FATF, attua la sua strategia in materia di indagini finanziarie, anche provvedendo alla formazione necessaria sul concetto di indagine finanziaria e conduce sistematicamente indagini finanziarie in parallelo con indagini penali sulla corruzione e la criminalità organizzata.

– Adotta una nuova normativa sul recupero dei beni - che sia in linea con l'acquis dell'UE ma che preferibilmente vada al di là dello stesso -, istituisce un ufficio per il recupero dei beni, che dovrebbe anche essere in grado di gestire correttamente tali beni ed è dotato di risorse adeguate in termini di personale, attrezzature e bilancio. Ottiene i primi risultati relativamente al numero e quantità maggiori di proventi di reato confiscati, in particolare nei casi di

criminalità organizzata e riciclaggio dei proventi.

– Intensifica la lotta contro il riciclaggio dei proventi, in linea con le recenti raccomandazioni formulate dal comitato MONEYVAL nella sua relazione di valutazione sulla Serbia, e ottiene i primi risultati relativamente a un numero maggiore di operazioni sospette segnalate all'Unità di informazione finanziaria ed assicura che questi dati siano usati in modo proattivo nelle indagini penali.

– Adotta e attua una strategia e un piano d'azione in linea con la strategia dell'UE contro la tratta degli esseri umani, nel rispetto di un approccio basato sui diritti umani. Allinea la propria normativa al pertinente acquis dell'UE, rafforzando la sua capacità operativa, garantendo un atteggiamento maggiormente proattivo delle autorità investigative, concentrando gli sforzi di prevenzione anche su gruppi vulnerabili quali minori e Rom, prevenendo la rivittimizzazione nel corso delle indagini, delle azioni penali o dei processi e fornendo formazioni su quanto sopra a tutti i servizi e le organizzazioni pertinenti, compresi i servizi che possono contribuire alla rapida identificazione delle vittime e/o delle potenziali vittime.

– Elabora, adotta e attua una strategia e un piano d'azione per affrontare efficacemente la criminalità informatica, in linea con l'approccio strategico e operativo dell'UE contro la criminalità informatica. Rafforza la sua capacità operativa (in termini di personale e

attrezzature dell'unità di lotta alla criminalità ad alta tecnologia) per affrontare la criminalità informatica e allinea la sua normativa al pertinente acquis dell'UE, anche per quanto riguarda gli abusi sessuali online su minori, fornisce formazioni specializzate e sensibilizza i funzionari pubblici e l'opinione pubblica sulla criminalità informatica.

– Intensifica la lotta contro lo stoccaggio, la vendita e il possesso di armi da fuoco illegali (in particolare in connessione ad attività terroristiche), attua la nuova legge sulle armi e le munizioni e adotta e attua la strategia e il piano d'azione futuri sulle armi leggere e di piccolo calibro (SALW) per il periodo 2016-2021. Intensifica la sua capacità operativa (compreso per quanto riguarda la raccolta di intelligence, l'analisi e lo scambio di informazioni), allinea ulteriormente la sua normativa al pertinente acquis dell'UE, istituisce un sistema centralizzato per la registrazione delle armi sequestrate e scambia informazioni su di esso, e assicura lo stoccaggio e la distruzione sicuri delle armi confiscate.

– Sulla base dei risultati di una valutazione d'impatto, fornisce personale, formazione e

attrezzature supplementari all'unità per la protezione dei testimoni del ministero dell'interno.

– Registra i primi risultati di indagini, azioni penali e condanne efficaci ed efficienti in casi di criminalità organizzata, compresa la confisca di proventi di reati.

La Serbia intensifica gli sforzi per assicurare la conformità ai requisiti dell'UE nel settore dell'antiterrorismo

– Adotta e attua una nuova strategia per prevenire e combattere il terrorismo in linea con la strategia antiterrorismo dell'UE, allinea la sua normativa nella misura massima al pertinente acquis dell'UE, continua a sviluppare la sua capacità operativa, compie sforzi effettivi per prevenire la radicalizzazione e l'estremismo e intensifica la cooperazione concreta e lo scambio di informazioni con i servizi specializzati nell'UE e nei suoi Stati membri.

La Serbia intensifica gli sforzi per assicurare la conformità ai requisiti dell'UE relativamente alla cooperazione nel settore della droga

– La Serbia prosegue l'attuazione della strategia in materia di abuso di stupefacenti (2014-2021) e del relativo piano d'azione (2014-2017) e controlla la qualità e gli effetti della loro

attuazione.

– Adotta misure intese a rafforzare la capacità operativa degli organismi coinvolti nella lotta contro il traffico di stupefacenti, in particolare il servizio per la prevenzione delle

tossicodipendenze e l'eliminazione del traffico di stupefacenti del ministero dell'interno, che dovrebbe disporre di personale e formazione completi per consentirgli di svolgere indagini proattive in maniera sistematica.

– Garantisce una regolare cooperazione tra i vari organi responsabili della prevenzione

dell'abuso di stupefacenti e il coordinamento complessivo della politica nazionale contro gli stupefacenti. Assicura che non vi siano sovrapposizioni dei mandati.

– Assicura un'agevole cooperazione con l'Osservatorio europeo delle droghe e delle

tossicodipendenze (OEDT) tramite l'osservatorio nazionale delle droghe presso il ministero della salute e riferisce periodicamente all'OEDT.

– Ottiene i primi risultati relativamente a un maggior numero di sequestri di stupefacenti e assicura lo stoccaggio sicuro e la distruzione effettiva degli stupefacenti e dei precursori confiscati in linea con le norme UE. Assicura che le condanne definitive per narcotraffico siano sistematicamente corredate di decisioni di confisca dei proventi illeciti dei criminali condannati.

Il controllo dei progressi compiuti nell'allineamento all'acquis e nella sua attuazione continuerà in tutto l'arco dei negoziati. L'UE sottolinea che seguirà con particolare attenzione tutte le questioni specifiche summenzionate - anche per mezzo di missioni di valutazione inter pares - al fine di assicurare la capacità amministrativa della Serbia. Conformemente alle disposizioni del quadro di negoziato, la Commissione esprime l'intenzione di proporre parametri provvisori aggiornati,

ogniqualvolta debitamente giustificato. Al riguardo, le misure per adeguare l'assistenza preadesione possono essere prese soltanto in conformità delle norme e procedure applicabili. Particolare

attenzione deve essere prestata ai nessi esistenti tra il presente capitolo e altri capitoli di negoziato.

La valutazione finale della conformità della legislazione della Serbia rispetto all'acquis e della sua

La valutazione finale della conformità della legislazione della Serbia rispetto all'acquis e della sua

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