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VERSO UNA SCUOLA AMICA (ATTIVITÀ' PROMOSSA DALL’UNICEF) Azioni realizzate/da

realizzare • Attività didattiche

Risorse condivise • Risorse professionali

Soggetti Coinvolti • Altre scuole Altri soggetti

Ruolo assunto dalla scuola

nella rete: Partner rete di ambito

Approfondimento:

Il progetta ha come obiettivo formativo: imparare a  partecipare, per realizzare uno dei diritti più innovativi della Convenzione ONU sui diritti dell'Infanzia e

dell'adolescenza. 

Risorse condivise • Risorse professionali Risorse strutturali

Autonomie locali (Regione, Provincia, Comune, ecc.)

Ruolo assunto dalla scuola

nella rete: Partner rete di ambito

Approfondimento:

Il progetto si inserisce nel quadro delle attività svolte dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca per dare attuazione art.1, comma 7, lettera 1 della legge 107 del 13 Luglio 2015 la “Buona Scuola”e alle azioni contenute nel Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola

        Secondo il livello di bisogno rilevato nel percorso suggerito, la scuola arriverà

ad elaborare un progetto personalizzato tramite un percorso guidato (Piano di Azione)

        E’ necessario indicare i punti di forza e di debolezza della scuola e dare

l'ordine        di        priorità        delle        azioni        da        intraprendere. Per la r ealizzazione del Progetto ( Piano d'Azione) ci si avvarà del supporto - senza oneri di spesa - nella scuola, di uno o più incontri con gli operatori messi a disposizione.

Dopo un processo di autovalutazione per la costruzione di una e-policy e per l’adozione di regolamenti interni volti a prevenire e gestire situazioni problematiche, come il bullismo e il cyberbullismo

SCUOLA CHE PROMUOVE LA SALUTE ADESIONE ALLA RETE DI SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE LOMBARDIA

Azioni realizzate/da realizzare

Formazione del personale

Attività didattiche

Risorse condivise • Risorse professionali

Soggetti Coinvolti

Altre scuole

Enti di ricerca

Enti di formazione accreditati

Autonomie locali (Regione, Provincia, Comune, ecc.)

• ASL

Ruolo assunto dalla scuola

nella rete: Partner rete di ambito

Approfondimento:

- Mettere in atto processi in relazione ad un determinato ambito, con lo scopo di migliorare il benessere psico-fisico degli studenti. 

-Favorire negli alunni un approccio sensibile e partecipativo ai temi relativi alla salute.

-Aiutare gli alunni a compiere scelte appropriate nell'ambito del proprio stile di vita e della prevenzione di alcune dipendenze.

-Promuovere un uso consapevole della rete.

-Promuovere  un  atteggiamento  consapevole  e    positivo  nei        confronti  della sessualità (alunni classi 3^ scuola secondaria).

RETE PROGETTO COME PIETRE NELL'ACQUA Azioni realizzate/da

realizzare • Attività didattiche

Risorse condivise • Risorse professionali Risorse strutturali

Soggetti Coinvolti

Altre scuole

Altre associazioni o cooperative ( culturali, di volontariato, di genitori, di categoria, religiose, ecc.)

Autonomie locali (Regione, Provincia, Comune, ecc.)

Altri soggetti

Ruolo assunto dalla scuola

nella rete: Partner rete di ambito

Approfondimento:

 Il progetto intende sviluppare competenze di vita e di cittadinanza  per gli  adolescenti  offrendo loro  l'opportunità  di affrontare    esperienze  che possano     ridurre  le diseguaglianze determinate da situazioni di povertà educativa, permettendo ad ognuno di far emergere desideri, vocazioni e talenti.Si tratta di un progetto in rete rivolto agli adolescenti che vivono nel territorio compreso tra i comuni di Cologno Monzese, Pioltello e Segrate, situati nella zona a nord est della Città Metropolitana di Milano. I tre insediamenti registrano una popolazione complessiva di circa 120.000 abitanti e, seppur ognuno con le proprie specificità, riportano tratti di omogeneità sia per quanto concerne alcuni aspetti di carattere demografico sia per aspetti di carattere sociale che ne caratterizzano in particolar modo alcuni quartieri popolari. In questa area si conferma negli ultimi anni un aumento di richieste dell'Autorità Giudiziaria e degli altri enti coinvolti (Uonpia, scuole, etc.) a favore di minori e di inserimenti in struttura . Si segnala inoltre  l’aumento dei reati minorili che sta ad indicare la presenza  di un disagio che nasce dalle famiglie, dalle relazioni deboli fra adolescenti e contesto sociale.

Obiettivi generale del progetto è contrastare gli elementi di  disagio evolutivo e di incidenza dello svantaggio socio-culturale attivando percorsi promozionali di accompagnamento educativo orientato allo sviluppo delle competenze. In questo modo si vuole ridurre le diseguaglianze determinate da situazioni di povertà educativa attraverso l’attivazione di percorsi tra scuola e comunità territoriali capaci di far emergere e sostenere desideri, aspirazioni, vocazioni e talenti degli adolescenti.

Il progetto è pensato per promuovere una “comunità di apprendimento” che vede la scuola come fulcro, ma che  si diffonde nel territorio. Pertanto le attività proposte  si realizzeranno non solo direttamente negli spazi scolastici ma anche negli spazi e nei luoghi del territorio(Centri di Aggregazione Giovanile, Centri Diurni, Spazi Giovani, Oratori, Biblioteche, Sale Consiliari, attività produttive ed artigianali).

In questo percorso si prevede un coinvolgimento attivo delle famiglie con lo scopo di gettare le basi di un patto di corresponsabilità reale che nasca da una maggiore partecipazione individuale alla vita della comunità scolastica e territoriale , tenendo conto dei  principali bisogni formativi della comunità genitoriale.Quindi il progetto intende sviluppare nei tre comuni “Comunità educanti” che, a partire dall’obiettivo di restituire visibilità e centralità alle domande di “vita” e di “futuro” dei propri adolescenti, restituisca anche dignità, protagonismo e diritti ai giovani, rimettendoli al centro dell’interesse pubblico, indipendentemente dalla condizione socio economica e culturale di provenienza.

Ci  si propone  quindi, di sviluppare nella comunità adulta dei tre comuni partner consapevolezza, autoriflessività, autoreattività, intenzionalità nei confronti della condizione giovanile attraverso: azioni di formazione e sensibilizzazione (rivolte a docenti, genitori, operatori sociali) e azioni di protagonismo a fianco ed in favore dei propri ragazzi.

RETE SPERIMENTAZIONE MIGLIORARE L'ORGANIZZAZIONE DIDATTICA (MODI) Azioni realizzate/da

realizzare • Attività didattiche

RETE SPERIMENTAZIONE MIGLIORARE L'ORGANIZZAZIONE DIDATTICA (MODI)

Soggetti Coinvolti • Altri soggetti

Ruolo assunto dalla scuola

nella rete: Partner rete di scopo

Approfondimento:

L' accordo di rete ha ad oggetto la collaborazione fra le istituzioni aderenti per la progettazione ed realizzazione delle seguenti attività:

    Area A). Proposta di riorganizzazione dell’orario di insegnamento - Il modello a    “cicli ritmici”

    Area B). Personalizzazione e stili di apprendimento – Personalità e    temperamento     Area C). L’apprendimento della scrittura e della lettura

    Area D). Didattica delle discipline. 

La finalità più ampia a cui mira il progetto di sperimentazione è quella di migliorare la qualità dell’offerta formativa di integrazione e inclusione destinata agli alunni con fragilità, con l’intento di renderla più efficace nel tempo e omogenea tra i diversi istituti, agendo anche sulle modalità di gestione e organizzazione delle risorse interne dell’organico dell'autonomia, tutto ciò nell’ambito del miglioramento generale delle condizioni che favoriscono l’apprendimento e l’innalzamento della qualità degli interventi educativo-didattici per tutti gli alunni, in un’ottica inclusiva.

ASPETTI ORGANIZZATIVI GENERALI _ SINERGIE E PARTNERSHIP

Coordinamento generale: Dott. Raffaele Ciambrone- Dirigente MIUR, Direzione Generale per lo studente, la partecipazione e l’integrazione

1.

Ufficio X dell'USR Lombardia o - Ambito Territoriale di Milano;

2.

Rete di scopo di Inter-Ambito Territoriale 3.

Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano - CEDISMA 4.

Ordine degli Psicologi della Lombardia 5.

RETE FAMI Azioni realizzate/da

realizzare • Formazione del personale

Risorse condivise • Risorse materiali

Soggetti Coinvolti • Università

Ruolo assunto dalla scuola

nella rete: Partner rete di scopo

Approfondimento:

Il MIUR ha presentato all’Autorità Responsabile del Fondo FAMI – Fondo Asilo Migrazione Integrazione – a titolarità del Ministero dell’Interno - il progetto “Piano pluriennale di formazione per la qualificazione del sistema scolastico”, di durata pluriennale, ricevendone l’approvazione ed il conseguente finanziamento complessivo di 4 milioni di euro, finalizzato alla formazione del personale della scuola che opera in contesti ad elevata complessità multiculturale.

Il progetto, per il quale è stata costituita la rete, ha, quale obiettivo generale, quello di implementare e rafforzare le competenze dei dirigenti e del personale scolastico in relazione alla multiculturalità, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’inclusione scolastica. Nello specifico, il progetto si pone i seguenti obiettivi:

individuare e diffondere modelli efficaci di formazione continua dei dirigenti scolastici, caratterizzati da alta interattività e approccio di ricerca-azione; - aumentare le competenze dei docenti nella gestione della classe plurilingue e plurilivello e nella didattica multiculturale; - dotare gli insegnanti di competenze specifiche nell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda; - assicurare l’informazione e la formazione del personale ATA anche attraverso l’utilizzo di vademecum e piattaforme on line; - assicurare, già in sede di formazione, il coinvolgimento delle agenzie del territorio (servizi sociosanitari, associazionismo, volontariato, ecc.), in modo da facilitare l’integrazione dei servizi in ambito 1.

scolastico.

individuare e diffondere modelli efficaci di formazione continua dei dirigenti scolastici caratterizzati da alta interattività e approccio di ricerca-azione;

2.

aumentare le competenze dei docenti nella gestione della classe plurilingue e plurilivello e nella didattica multiculturale;

3.

dotare gli insegnanti di competenze specifiche nell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda;

4.

assicurare l’informazione e la formazione del personale ATA anche attraverso l’utilizzo di vademecum e piattaforme on line;

5.

assicurare, già in sede di formazione, il coinvolgimento delle agenzie del territorio (servizi sociosanitari, associazionismo, volontariato, ecc.), in modo da facilitare l’integrazione deiservizi in ambito scolastico.

6.

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