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Corso di alta specializzazione in diritto amministrativo

DURATA

80 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 300,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

la perdita di tempo in sé ed il concreto pregiudizio da allegare, gli oneri probatori;

14. silenzi amministrativi di natura provvedimentale: silenzio assenso e silenzio diniego;

15. Il silenzio assenso “verticale” nel diretto rapporto cittadino-PA (art. 20 legge 241/90) ed il silenzio-assenso “orizzontale” nelle relazioni istruttorie fra amministrazioni (art. 17 bis legge 241/90);

16. La SCIA (art. 19 legge 241/90) e la tutela del terzo; come operare in caso di diffide del terzo ad azionare controlli e ad inibire l’attività oggetto di segnalazione;

17. la motivazione del provvedimento (art. 3 legge 241/90) e la partecipazione al procedimento (artt. 7 e segg. legge 241/90) nell’atto discrezionale e nell’atto vincolato;

condotte in concreto alla luce dell’esperienza giurisprudenziale;

18. Il responsabile del procedimento, gli accertamenti tecnici ed il soccorso istruttorio (art. 6 legge 241/90); la proposta di provvedimento del responsabile del procedimento ed eventuali dissensi con il titolare del provvedimento;

19. Il conflitto d’interesse del funzionario pubblico: ipotesi concrete e procedimento di astensione (art. 6 bis legge 241/90). La ricusazione. Le conseguenze giuridiche sul funzionario e sull’atto amministrativo della mancata astensione. Spostamento di competenze in caso di astensione;

20. I vizi dell’atto amministrativo; l’illegittimità e la nullità (artt. 21 octies comma primo e 21 septies legge 241/90); esempi in concreto di atto amministrativo nullo e relative conseguenze;

21. L’autotutela amministrativa: per motivi di merito (revoca, art. 21 quinquies legge 241/90) e di legittimità (annullamento, art. 21 nonies legge 241/90); il ripristino della legalità e l’interesse pubblico specifico; oneri motivazionali e partecipativi; il limite temporale di diciotto mesi dall’adozione del provvedimento da rimuovere e relative deroghe;

in particolare il caso della documentazione non veridica e delle false autodichiarazioni (art. 21 legge 241/90); l’autotutela nei confronti di provvedimenti scaturiti da silenzi significativi; adempimenti procedimentali negli esempi giurisprudenziali;

22. L’efficacia, l’esecuzione e l’esecutorietà dell’atto amministrativo; ipotesi di sospensione dell’atto ad iniziativa della PA (artt. 21 bis e segg. legge 241/90);

23. La responsabilità dell’amministrazione e dei suoi funzionari, l’art. 28 della costituzione;

24. La responsabilità verso terzi, la responsabilità disciplinare e la responsabilità erariale;

25. La natura giuridica della responsabilità della PA verso terzi (contrattuale, extracontrattuale, mista): conseguenze pratico-applicative; (nds, ampia trattazione all’interno delle sentenze ENGLARO, nds) 26. La tutela risarcitoria negli interessi pretensivi ed oppositivi (nds, trattata più volte, ma da sviluppare ancora in modo organico e riassuntivo, nds);

27. Risarcimento del danno per equivalente ed in forma specifica; la responsabilità precontrattuale dell’amministrazione secondo l’Adunanza Plenaria 5/2018; collegamenti fra la forma specifica e l’annullamento dell’atto negli interessi oppositivi (nds, da sviluppare ulteriormente, manca ancora l’AP 5/2018, nds);

28. Il dolo e la colpa della PA e dei suoi funzionari: differenze. La responsabilità oggettiva

ho trattato approfonditamente l’AP 2-2017 sulla sopravvenuta impossibilità di esecuzione in forma specifica del giudicato, devo ancora fare una trattazione generale e complessiva sull’esecuzione del giudicato, nds);

31. Gli ordinamenti sovranazionali e la loro incidenza su atti interni incompatibili:

differenza fra Unione Europea e CEDU secondo la Corte Costituzionale;

32. La (prudente) disapplicazione degli atti amministrativi in contrasto con l’ordinamento comunitario, secondo l’ultima giurisprudenza del consiglio di Stato (Consiglio di Stato n.

677/2018).

33. L’applicazione delle direttive e dei regolamenti comunitari. Il caso delle direttive self executing;

34. L’attività contrattuale della pubblica amministrazione; il nuovo codice degli appalti, principali problematiche applicative, con particolare riguardo alle procedure, al soccorso istruttorio, ai controlli, al subappalto, all’antimafia alla tracciabilità, alla gestione del contenzioso. Appalti sociali e clausole sociali (nds, la materia degli appalti, compresi gli aspetti risarcitori, è stata trattata in modo diffuso in alcune pronunce poste a commento, in primis Adunanza Plenaria 2-2017 prima segnalata; devo però integrare la trattazione di altri, specifici, istituti fondanti del codice 50/2016, quali controlli, subappalto, antimafia e soccorso istruttorio, nds) 35. La giustizia amministrativa

36. La tutela pubblicistica del diritto fondamentale e il conseguente risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale per la sua violazione all’interno della giurisdizione amministrativa.

37. Anticorruzione (con specifico riguardo ai protocolli di legalità nelle gare di appalto, cfr. vicenda EXPO Milano 2015).

38. La specifica problematica della culpa in eligendo e della culpa in vigilando, nonché i suoi incerti confini (anche sotto il profilo del riparto di giuridizione GA-AGO) fra illiceità ed illegittimità dell’attività amministrativa.

RELATORE

Prof.ssa Fabrizia COVINO

Professore aggregato di Istituzioni di diritto pubblico, facoltà di Economia “Sapienza - Università degli studi di Roma”

OBIETTIVI

Il metodo didattico, sfruttando la ormai multidisciplinarità delle discipline giuridico-economiche mira a fornire un approccio dal taglio pratico (case method), in modo da consentire al discente (già laureato e spesso già dipendente della Pubblica Amministrazione) di poter sfruttare al meglio il tempo a disposizione e consentirgli quindi di acquisire un background che si estende ben oltre i confini della preparazione manualistica accademica, apprendendo un metodo di insegnamento del diritto di stampo socratico, che non parta dalle regole generali, ma spinga a ricavare la regola dai casi concreti.

La preparazione conseguita consentirà di affrontare al meglio diverse tipologie di concorsi.

METODO DIDATTICO

● Trattazione a livello pratico, con ampi riferimenti giurisprudenziali,mirata e funzionale allo svolgimento delle prove scritte

● Aggiornamento legislativo e giurisprudenziale nelle materie di interesse per il concorso PROGRAMMA

1. Il sistema delle fonti nell’evoluzione dell’ordinamento giuridico statale.

2. Le antinomie ed i criteri per la loro risoluzione.

3. Il pluralismo “esterno”: il rapporto tra fonti interne e fonti dell’Unione europea; il rapporto tra diritto interno e diritto internazionale, con particolare riferimento alla CEDU;

il dialogo tra giudici interni (comuni e costituzionale), Corte di Giustizia e Corte europea dei diritti dell’uomo.

4. La Costituzione come norma sulle fonti; le leggi costituzionali e le leggi di revisione costituzionale.

5. La Costituzione come norma sostanziale: applicazione diretta e modi di risolvere il conflitto tra legge e Costituzione; il ruolo dei giudici comuni e della Corte costituzionale.

6. Le fonti primarie: la legge formale.

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