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CATALOGO CORSI sezione CORSI A DISTANZA (FaD) ROMA

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Academic year: 2022

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(1)

2022

ROMA

sezione

CORSI A DISTANZA (FaD)

www.ceida.com

(2)

18 CORSI A DISTANZA (FaD)

CF09 Responsabilità del funzionario e del dirigente pubblico 4

CF10 Gli inventari nella Pubblica Amministrazione 6

CF11 La responsabilità e il procedimento disciplinare dopo la riforma Madia 8

CF12 Introduzione al processo amministrativo telematico (PAT) 9

CF13 Introduzione al processo civile telematico (PCT) 10

CF14 L’organizzazione degli eventi nell’era dei social media4 11

CF15 Corso FAD sull’anticorruzione nella legge n.3/2019, trasparenza,

piani triennali 12

CF17 Il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici dopo i decreti

della c.d. “Riforma Madia” 13

CF19 La gestione del patrimonio immobiliare pubblico 14

CF20 L’espropriazione per pubblica utilità: elementi essenziali

sul procedimento e sull’indennizzo 16

CF21 La raccolta fondi nella P.A.: strategie e strumenti

per il reperimento di risorse finanziarie 18

(3)

CF28 Locazione e rilascio degli immobili pubblici e privati 24

CF30 Il nuovo Regolamento europeo in materia di protezione

dei dati personali 25

CF32 L’esecuzione del contratto negli appalti di lavori, forniture

e servizi 26

CF33 Fondamenti di diritto del Lavoro 28

CF34 La disciplina degli appalti pubblici: le norme nazionali

e le linee guida (parte 1) 29

CF35 La disciplina degli appalti pubblici: le norme nazionali

e le linee guida (parte 2) 31

CF36 La disciplina degli appalti pubblici: le norme nazionali

e le linee guida (parte 3) 33

CF38 Anticorruzione, trasparenza e appalti 35

K130 Corso di Alta specializzazione in Diritto amministrativo 36

K131 Diritto costituzionale 39

K132 Diritto dell’UE e delle organizzazioni internazionali 41

K133 Economia politica 42

K134 Politica economica 44

K135 Analisi delle politiche pubbliche 45

(4)

K136 Economia delle Amministrazioni Pubbliche 47

K137 Management pubblico 49

K138 Il testo unico degli enti locali d.lgs. 18/8/2000, n. 267 51

(5)

DOCENTE

Prof. avv. Vito TENORE

Consigliere della Corte dei conti, Professore SNA PROGRAMMA

Le responsabilità del pubblico dipendente.

La responsabilità civile verso terzi della Pubblica Amministrazione e dei suoi dipendenti:

art.28 cost. e d.P.R. n.3 del 1957. La solidarietà passiva e i suoi limiti.

Responsabilità contrattuale, extracontrattuale, precontrattuale.

La condotta dannosa attiva e omissiva: analisi della casistica più frequente: ritardi pro- cedimentali, omessa manutenzione di mobili e immobili, appalti, incidenti stradali, espro- priazioni, omessa vigilanza su minori e su fonti di pericolo, uso imperito di armi da fuoco, errori di sanitari pubblici, danni da culpa in vigilando etc. Danno da atti provvedimenti e da comportamenti illeciti.

L’elemento psicologico: dolo, colpa grave (culpa in vigilando del dirigente).

Il danno risarcibile e il suo progressivo ampliamento. Risarcibilità dell’interesse legittimo (dalla sentenza n.500 del 1999 delle sezioni unite al d.lgs. 2 luglio 2010 n.104).

Concorso di persone nel danno e responsabilità degli organi collegiali.

La responsabilità disciplinare nella pubblica amministrazione dopo il d.lgs. 116/2016 sull’assenteismo, la legge anticorruzione 190/2012 e la riforma Madia 75/2017: il nuovo codice di comportamento dPR 62/2013 ed il suo raccordo con il testo unico sul pubblico impiego (d.lgs n.165 del 2001).

a) le infrazioni (l’assenteismo nel d.lgs. n.116/2016; i nuovi codici di comportamento ex dPR 62/2013 - codice disciplinare ed obbligo di affissione dopo la l. n.15 del 2009 – nuovi illeciti nella l. n.190 del 2012); b) le sanzioni (motivazione, recidiva, gradualità e propor- zionalità; incidenza del nuovo CCNL 2016-2019).

La disciplina del procedimento: i soggetti e le relative competenze (capo-struttura, u.p.d., lavoratore) dopo la riforma Madia.

Le fasi del procedimento: segnalazione del capo-struttura (modalità e termini, respons- abilità da omessa segnalazione), contestazione degli addebiti, convocazione, istruttoria.

Il problema del carattere ordinatorio o perentorio dei termini del procedimento disci- plinare: orientamenti dottrinali e giurisprudenziali. I nuovi termini nei d.lgs 116/2016 e 118/2017 sull’assenteismo.

Il regime delle incompatibilità dopo la legge anticorruzione e rapporti con la responsabil- ità disciplinare.

Rapporti tra procedimento disciplinare e procedimento penale (in particolare l’incidenza del patteggiamento ex art. 444 cod.proc.pen.) dopo la riforma Madia 75/2017. Incidenza del nuovo CCNL 2016-2019.

Responsabilità disciplinare del dirigente alla luce della l. anticorruzione e dei CCNL area

Responsabilità del funzionario e del dirigente pubblico

DURATA

3 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(6)

dirigenza. Inerzie dirigenziali su controlli delle presenze nel d.lgs. n.116/2016.

La responsabilità amministrativo-contabile del pubblico dipendente e il danno erariale:

fonti sostanziali e processuali. Le nuove fattispecie contenute nella legge anticorruzione 190/2012. I dipendenti pubblici e i privati legati da rapporto di servizio alla p.a. (tesor- iere, concessionario, collaudatore, progettista, etc.). I dipendenti e amministratori di società a partecipazione pubblica.

La condotta illecita: condotte attive, omissive, concorso di persone e responsabilità degli organi collegiali. Culpa in vigilando del dirigente.

L’evento dannoso: analisi delle casistiche più frequenti di danno erariale nell’amministra- zione civile e militare (sviamento di finanziamenti pubblici, gare contra legem, ritardi pro- cedimentali, doppi lavori, incarichi non autorizzati, realizzazione di opere inutili, spese della politica, cattiva gestione del personale, inutilizzazione di beni e opere pubbliche, appropriazione di beni e denaro pubblico, spese di rappresentanza, incidenti stradali, furto di beni, indennità di trasferimento e missione, incidenti sul lavoro, cattiva o omessa vigilanza, omessa manutenzione di immobili e arredi, etc.). Il danno da tangente e il dan- no all’immagine della p.a. dopo il c.d. lodo Bernardo (art.17, co.30-ter, d.l.78 del 2009), la legge anticorruzione 190/2012 e il d.lgs. 116/2016. Il potere riduttivo dell’addebito e la valutazione dei vantaggi conseguiti.

L’elemento psicologico: dolo e colpa grave. Nozione e analisi di casistica giurispruden- ziale.

La prescrizione dell’illecito. La trasmissibilità della responsabilità agli eredi.

L’obbligo di denuncia del danno accertato alla Procura della Corte dei Conti e le conseg- uenze del mancato inoltro.

La responsabilità dirigenziale da mancato raggiungimento di obiettivi e da inosservanza delle direttive dopo la legge anticorruzione ed il novellato d.lgs. 30 marzo 2001 n.165 (art.21) e la l. 15 luglio 2002 n.145: presupposti (la valutazione dei dirigenti), procedi- mento, sanzioni (e motivazione), tutela giurisdizionale. Rapporti tra resp. dirigenziale e responsabilità disciplinare (dopo i nuovi CCNL area dirigenza) e c.d. spoils system. Appli- cabilità dello spoils system alla dirigenza militare. Novità nella riforma Madia in itinere Cenni alla Responsabilità penale

(7)

DOCENTE

Dott.ssa Adelia MAZZI

Esperta di processi organizzativi e sistemi contabili delle Pubbliche Amministrazioni.

Autrice di pubblicazioni in materia PRESENTAZIONE

Il ruolo del patrimonio pubblico risulta essere il fulcro essenziale per lo sviluppo economico della P.A. e al fine del pieno e soddisfacente utilizzo dei beni pubblici stessi, attraverso il mantenimento dei parametri necessari, che siano in grado di fornire occasioni gestionali per migliorare la qualità del servizio agli utenti e per favorire una corretta e proficua gestione finanziaria ed economica delle attività, eliminando sprechi e razionalizzando le azioni.

Il legislatore (in Armonizzazione contabile, il riferimento normativo è costituito dal d.l.vo 118/2011 e dai Principi contabili applicati, oltre le Circolari della RGS-MEF) ai fini delle norme contabili non ha dato una definizione del patrimonio, ma ne ha elencato le proprie componenti, correlando le stesse ai beni immobili e mobili di proprietà dell’ente, i diritti reali su beni altrui, i diritti di uso civico di qualsiasi specie e natura.

Inoltre le analogie utilizzate nelle norme per estendere i criteri di valutazione e di definizione applicativa delle varie voci a bilancio alle norme civilistiche consentono di ritenere applicabili gli articoli stessi del codice civile alla materia in oggetto.

La capacità di analizzare la propria convenienza economica e la propria sostenibilità finanziaria rappresenta il parametro indispensabile a cui fare riferimento per ogni azione della P.A. e per guidare eventuali percorsi di miglioramento dei sistemi di rendicontazione anche ai fini, anche, delle responsabilità gestionali, nonché per garantire un complessivo miglioramento della significatività dei bilanci e, di fatto, della possibilità di governo economico-finanziario dell’ente stesso.

Il principio della buona amministrazione permette di:

• formalizzare in modo chiaro modalità di funzionamento, competenze e responsabilità, rendendolo così più affidabile, efficiente e idoneo a garantire all’Amministrazione strumenti (informativi, operativi, ecc.) adeguati al supporto della propria attività gestionale;

• rendere più agevole lo scambio informativo tra i vari servizi, sia tecnici che amministrativi, e la funzione preposta alla predisposizione del bilancio, semplificando sia le attività nel corso delle verifiche infra-annuali sia quelle necessarie per la redazione del bilancio d’esercizio;

• facilitare il compito di terzi deputati al controllo sul sistema contabile dell’ente e sui suoi risultati;

• rispettare le aspettative di chiarezza e trasparenza del proprio operato nei confronti dei propri stakeholders.

Gli inventari nella Pubblica Amministrazione

DURATA

3 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(8)

CONTENUTI DEL CORSO La rilevazione inventariale.

1. Definizione inventario e sua connessione contabile al conto del patrimonio

2. I soggetti rilevanti nella gestione dell’inventario 2.1. Il consegnatario

2.2. Il sub-consegnatario 2.3. Gli utilizzatori finali

2.4. Gli addetti alle procedure inventariali Il ciclo delle immobilizzazioni.

1. Le immobilizzazioni immateriali

2. Le immobilizzazioni materiali e gli elementi caratterizzanti della disciplina dei diritti 2.1. Beni demaniali

2.2. I beni patrimoniali indisponibili – immobili 2.3. I beni patrimoniali disponibili – immobili

2.4. I beni patrimoniali indisponibili e disponibili – mobili 3 L’inventario e tipologia dei beni da inventariare

4. Le fasi di inventariazione

5.Inventari del Patrimonio immobiliare e mobiliare 6. Gli ammortamenti economici

La ricognizione.

1. Modalità operative necessarie per la fase di censimento e delle relative variabili da utilizzare nelle rilevazioni di ricognizione

2. La analitica procedura e gli atti di ricognizione dei beni mobili La check list per l’organo di revisione.

(9)

DOCENTE

Prof. avv. Vito TENORE

Consigliere della Corte dei conti, Professore SNA PRESENTAZIONE

Il corso intende aggiornare dirigenti e addetti all’U.P.D. sulle novità della riforma Madia e sulla più recente giurisprudenza della Cassazione. Saranno analizzate le fonti della materia, i principi portanti e il procedimento, con analisi casistica di questioni che vengono al pettine degli organi disciplinari. Saranno forniti utili suggerimenti per evitare errori e omissioni. Il corso è utile per ogni dipendente che voglia aggiornarsi sulla responsabilità disciplinare nella P.A. e per gli Avvocati.

CONTENUTI DEL CORSO

Il procedimento disciplinare secondo il T.U. 165/01, i contratti collettivi e il d.l.vo 150/09.

Incidenza della legge anticorruzione 190/12, della legge Madia 124/15, del decreto anti-assenteisti 116/16 (corretto dal d.l.vo 118/17) e del decreto 75/17 attuativo della riforma Madia. Le sanzioni disciplinari e il nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (attuativo del d.P.R. 62/13). I nuovi illeciti nel decreto Madia 2017.

I principi portanti del sistema disciplinare: obbligatorietà, contraddittorio, tempestività, proporzionalita, ecc. Novità nel decreto Madia 75/17: la riadozione del potere disciplinare in caso di sproporzione. Il procedimento disciplinare e le sue tappe dopo il decreto Madia 75/17: contestazione degli addebiti, istruttoria, sanzione. Le nuove competenze dell’UPD e dei dirigenti, termini più rapidi, snellimento procedimentale e diritto di difesa del soggetto incolpato, i vizi delle sanzioni non invalidanti.

Rapporti tra procedimento penale e procedimento disciplinare alla luce della l. 97/01, del d.l.vo 150/09, della riforma Madia 75/17, del decreto anti-assenteismo 116/16 e della più recente giurisprudenza costituzionale. Il licenziamento rapido degli assenteisti nei decreti 116/16 e 118/17, e l’applicazione a nuove casistiche nel d.l.vo 75/17. La disciplina delle sospensioni cautelari in corso di procedimento disciplinare e di procedimento penale dopo la l. 97/01 e il decreto 116/16.

Le responsabilità dei dirigenti e dei componenti dell’UPD nel caso di omessa o tardiva apertura e/o definizione dei procedimenti disciplinari (d.l.vo 150/09), per omessa o tardiva denuncia alla Corte dei conti di fatti dannosi per l’Erario e alla Procura della Repubblica di fatti penalmente rilevanti. La nuova disciplina del danno all’immagine alla luce della l. 190/12, del d.l. 78/09 e del d.l.vo 174/16 (Codice della giustizia contabile).

Responsabilità e procedimento disciplinare dopo la riforma Madia

- I PRINCIPI PORTANTI DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

- FONTI LEGISLATIVE E CONTRATTUALI DELLA RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE. IL CODICE DI COMPORTAMENTO

- IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE E LE SUE TAPPE E I RAPPORTI CON LA RESPONSABILITÀ PENALE

DURATA

3 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(10)

DOCENTE

Dott. Elia BARBUJANI

Centro Studi Processo Telematico, autore di pubblicazioni in materia. Privacy Officer e consulente della Privacy

PRESENTAZIONE

Dal 1 gennaio 2017 è entrato in vigore il processo amministrativo telematico (PAT). Si trat- ta del primo processo non solo interamente telematico, ma anche interamente digitale:

a differenza del processo civile telematico (PCT), nel processo amministrativo si assiste a un maggiore sforzo verso la digitalizzazione.

Ad oggi, non esiste un solo processo telematico ed è necessario, quindi, studiare le fonti che regolano il processo telematico in ogni giurisdizione. Scopo del corso è introdurre la disciplina del PAT sia sotto il punto di vista comparativo con il PCT, sia rispetto alle prob- lematiche giuridiche e pratiche emerse nei primi mesi di applicazione.

CONTENUTI DEL CORSO

Il documento informatico, la firma digitale, la copia informatica.

Processi telematici a confronto. PCT e PAT quali differenze.

Come formare l’atto nel PAT. Atti digitali, atti cartacei, copie di cortesia, doppio binario.

Come creare e asseverare la procura alle liti.

La notificazione a mezzo PEC.

Le attestazioni di conformità nel PAT.

Il deposito telematico: dimostrazione a video della compilazione del modulo di deposito.

C F12

Introduzione al processo amministrativo telematico (PAT)

DURATA

3 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(11)

DOCENTE

Dott. Elia BARBUJANI

Centro Studi Processo Telematico, autore di pubblicazioni in materia. Privacy Officer e consulente della Privacy

PRESENTAZIONE

Il processo civile telematico (PCT) rappresenta il primo processo telematico italiano: ormai tutti gli avvocati che si occupano di contenzioso civile devono essere avvocati telematici.

Studiare le fonti, sia di normazione primaria che regolamentare, è quindi compito di ogni difensore. Il PCT rappresenta anche un’opportunità per la digitalizzazione dello studio legale e per una maggior speditezza negli adempimenti.

Scopo del corso è fornire un punto di vista sintetico e chiaro sull’intera disciplina del PCT, con esempi pratici e il richiamo agli ultimi orientamenti giurisprudenziali.

CONTENUTI DEL CORSO

Il documento informatico, la firma digitale, la copia informatica.

Processi telematici a confronto. PCT e PAT quali differenze.

Come formare l’atto nel PCT. Atti digitali, atti cartacei, Cassazione e GDP.

La notificazione a mezzo PEC.

Le attestazioni di conformità.

Il deposito telematico.

Procedimenti monitori e procedure concorsuali.

Introduzione al processo civile telematico (PCT)

DURATA

2,30 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(12)

DOCENTI

Dott. Mauro FACONDO

Esperto di formazione manageriale, marketing e comunicazione, organizzazione eventi e new media

Dott.ssa Flavia TRUPIA Esperta di comunicazione OBIETTIVI

L’evento è uno degli strumenti più efficaci della comunicazione istituzionale e di prodotto.

Il corso intende illustrare le modalità e le tecniche per organizzare un evento di successo nella Pubblica Amministrazione così come in qualsiasi altra azienda.

Partendo da un’analisi degli eventi nel loro valore strategico, il seminario fornisce gli strumenti per ideare, progettare e gestire gli eventi, integrando i nuovi media digitali.

DESTINATARI

Il videocorso è destinato sia a coloro che vogliono lavorare nell’ambito dell’organizzazione degli eventi che a coloro che già lavorano in questo campo e vogliono approfondire le opportunità offerte dal mondo dei social network.

PROGRAMMA

L’evento come strumento di comunicazione per la P.A. e l’impresa. Definizione del target e mappatura dei fattori influenzanti. Come progettare un evento in relazione agli obiettivi di comunicazione. Modelli e metodi operativi di gestione degli eventi. La pianificazione di un evento: dal brainstorming alla realizzazione. Le diverse tipologie di evento: istituzionali e di prodotto. Le fasi di preparazione: dalla creatività alla produzione.

Briefing & brainstorming management. Budget e time planning. Ufficio stampa e gestione dei social media. Strumenti e tecniche di misurazione dell’efficacia di un evento.

Eventi 4.0: i social media a sostegno degli eventi. Progettare l’evento pensando al ruolo dei social; piattaforme on line; App e strumenti collaborativi a sostegno dell’organizzazione e della promozione di eventi nelle varie fasi, prima durante e dopo.

C F14

L’organizzazione degli eventi nell’era dei social media

DURATA

4 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(13)

DOCENTE

Dott. Paolo PASSONI

Presidente di Sezione Tar Campania PROGRAMMA

La legge anticorruzione 190/2012: ratio, finalità, ambito applicativo. Anac e Responsa- bile anticorruzione: ruoli e compiti. Principi portanti: trasparenza, rotazione incarichi, conflitti di interesse, inconferibilità e incandidabilità, incarichi a pensionati, pantouflage, Le novità introdotte dalla legge anticorruzione n. 3 del 2019. Il Daspo per corrotti e corruttori. L’innalzamento delle pene per i reati di corruzione per l’esercizio della fun- zione. La previsione di sconti di pena e di una speciale clausola di non punibilità per chi denuncia volontariamente e fornisce indicazioni utili per assicurare la prova del reato e individuare eventuali responsabili.

L’aggiornamento del PNA effettuato dall’Anac con delibera n. 1074 del 21 novembre 2018. Le indicazioni in materia di privacy, rotazione, pantouflage.

La tutela del whistleblower dopo la l. n. 179/17: adempimenti consequenziali.

La trasparenza. Gli obblighi di pubblicazione: disciplina generale. Rapporti tra pubblicazi- one obbligatoria e facoltativa. La tutela della privacy dopo il Regolamento UE 2016/679 nelle varie tipologie di pubblicazione. I singoli obblighi di pubblicazione. Gli atti di carattere normativo ed amministrativo generale: l’estensione della pubblicazione agli atti organizzativi in materia di anticorruzione e trasparenza e agli atti degli OIV. La pubblicità degli incarichi conferiti dall’amministrazione ai propri dipendenti e ai terzi: differenze rispetto agli appalti di servizi. La pubblicazione in forma aggregata dei dati concernenti i rapporti di lavoro e tempo determinato e non.

Gli atti delle procedure concorsuali: necessità che la pubblicazione non interferisca con il regolare svolgimento del concorso. La pubblicazione degli atti concernenti gli enti vigilati, partecipati e controllati: le novità introdotte dal d. lgs. n. 97/2016.

Le novità in materia di pubblicazione degli atti di controllo. La pubblicità degli atti concernenti i servizi erogati. La pubblicazione degli atti concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali.

L’equiparazione di trattamento operata dal nuovo testo dell’art. 14 d. lgs. n. 33/16.

La determinazione ANAC n. 241 dell’08/03/17. La questione di legittimità costituzionale sollevata dal TAR Lazio in relazione alla posizione dei dirigenti. Le indicazioni dell’ANAC sulle attuali modalità di pubblicazione degli atti concernenti i dirigenti.

Le responsabilità (penale, civile ed amministrativa) del pubblico dipendente anche nei rapporti tra Rup, dirigente ed organo che cura l’istruttoria. Obblighi di denuncia.

Le varie tipologie di accesso: documentale, civico e generalizzato: principali novità.

L’intervento della Corte Costituzionale con sent. n 20/2019.

Novità anticorruzione nella legge n.3/2019, trasparenza, piani triennali

DURATA

6 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 240,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(14)

DOCENTE

Prof.ssa Maria GENTILE

Professoressa della Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA) PRESENTAZIONE

I decreti legislativi n. 74 (valutazione e performance) e n. 75 (riforma del Testo unico pubblico impiego), del 25/5/17, emanati in attuazione dei principi e criteri direttivi di cui alla legge n. 124 del 2015, innovano la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, intervenendo sul testo unico di cui al d.l.vo 165/01 e sul d.l.vo 150/09, in materia di misurazione e valutazione della performance.

Il videocorso ha l’obiettivo di dare conto di tali innovazioni attraverso l’illustrazione e l’approfondimento delle nuove disposizioni.

CONTENUTI DEL CORSO

La disciplina delle fonti: i rapporti tra la legge e la contrattazione collettiva. Le competenze della contrattazione collettiva

Organizzazione degli uffici e fabbisogni di personale. Il piano triennale dei fabbisogni:

procedimento di adozione e contenuto.

Il reclutamento del personale: le nuove regole.

Il rapporto a tempo determinato e le forme di lavoro flessibile. Le disposizioni sul superamento del precariato nelle P.A. Le misure di sostegno alla disabilità.

La responsabilità disciplinare: le sanzioni; le nuove regole del procedimento. Le fattispecie di licenziamento disciplinare.

La disciplina delle assenze per malattia di cui all’art. 55-septies del d.l.vo 165/01 e il Polo unico per le visite fiscali.

Le conseguenze del licenziamento illegittimo del dipendente pubblico.

L’armonizzazione dei trattamenti accessori del personale pubblico. Le attività di misurazione e valutazione della performance e gli strumenti di valorizzazione del merito. I compiti degli organismi indipendenti di valutazione.

Il sistema di distribuzione delle risorse destinate a remunerare la performance.

C F17

Il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici dopo i decreti legislativi attuativi della c.d. “Riforma Madia”

DURATA

4 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(15)

DOCENTE

Avv. Marco MORELLI

Avvocato cassazionista del Foro di Roma. Docente per il Master universitario di II livello sul diritto dell’ambiente dell’Università di Roma” La Sapienza”

PRESENTAZIONE

Il videocorso intende analizzare da vicino il tema del patrimonio immobiliare pubblico alla luce delle novità normative degli ultimi mesi.

A tale riguardo si parte dallo studio delle diverse tipologie di beni della P.A. (demaniali, patrimoniali disponibili e indisponibili), per poi passare in rassegna i temi della difesa del patrimonio immobiliare pubblico, della sua gestione, della valorizzazione e della dismissione.

Quanto alla difesa del patrimonio, spazio alle indicazioni provenienti dal Ministero dell’Interno: con la direttiva del 18/7/17 e la circolare del 1/9/17, infatti, sono state date attuazioni specifiche alle prescrizioni normative del d.l. 20/2/17 n. 14, convertito in l. 48/17 nel quadro delle iniziative tese alla difesa dalle occupazioni arbitrarie di beni pubblici.

Quando si parla di immobili della P.A., soprattutto in periodo di economie di spesa non può non assumere una veste centrale la problematica delle dismissioni e delle valorizzazioni del patrimonio immobiliare pubblico. Il tema verrà trattato nel corso della giornata formativa con specifico richiamo alle interpretazioni offerte dalla giurisprudenza, dall’Agenzia del Demanio e gli sviluppi della prassi nonché gli indirizzi della Corte dei conti riguardo sulle responsabilità di funzionari e amministratori nella gestione del patrimonio immobiliare pubblico. Infine saranno affrontati anche i temi delle locazioni e dei comodati d’uso di immobili delle P.A. e delle condizioni operative per il loro utilizzo.

CONTENUTI DEL CORSO

1. Il patrimonio immobiliare pubblico. Istituti e problematiche in materia demaniale e patrimoniale. Distinzione patrimonio disponibile e indisponibile. Beni demaniali. Regime giuridico, concessione, locazione, canoni, indennizzi, forme di valorizzazione (piano alienazioni, federalismo demaniale, concessione migliorativa, fondi di investimento immobiliare), gara ad evidenza pubblica per la scelta dei concessionari.

2. La difesa del patrimonio immobiliare pubblico. La direttiva del 18 luglio 2017 del Ministero degli Interni. La circolare del 1/9/17 del Ministero degli Interni. L’analisi delle prescrizioni, a difesa del patrimonio immobiliare pubblico, sancite dal d.l. 20/2/17, n.

La gestione del patrimonio immobiliare pubblico

- LA SUA DIFESA ALLA LUCE DELLE DIRETTIVE DI LUGLIO E SETTEMBRE 2017 DEL MINISTERO DELL’INTERNO E DELLA LEGGE 18/4/17 N. 48

- LA GESTIONE, VALORIZZAZIONE E DISMISSIONE DI BENI PUBBLICI

DURATA

3 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(16)

14, convertito in l. 48/17. Il ruolo dei Comuni e quello delle Prefetture nella difesa del patrimonio immobiliare pubblico. Il Comitato metropolitano per la difesa dei beni pubblici.

Le azioni di sgombero: presupposti e modalità operative.

3. Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Comuni e altri Enti locali. le nuove politiche per la valorizzazione. Le nuove politiche del patrimonio immobiliare pubblico. Le indicazioni dell’Agenzia del demanio. I veicoli finanziari e societari per incrementare il valore economico e sociale dei patrimoni immobiliari pubblici (artt. 33 e 33 bis del d.l. 98/11). Processo di valorizzazione del territorio per il miglior utilizzo del patrimonio immobiliare pubblico (art. 3 ter d.l. 351/01 e s.m.i.). Federalismo demaniale e valorizzazione culturale degli immobili dello stato (articolo 5, comma 5, d.l.vo 85/2010).

Art. 56-bis del decreto “del fare” del Governo Monti.

4. Dismissioni, locazioni e comodati d’uso di immobili dalle P.A. L’attuazione dei progetti di valorizzazione di immobili pubblici: la cooperazione istituzionale tra Agenzia del Demanio e gli Enti territoriali e statali preposti alla tutela del patrimonio pubblico. Il ricorso agli strumenti e ai procedimenti (Programmi unitari di valorizzazione territoriale, concessioni di lunga durata, veicoli societari e finanziari) previsti dal d.l. 351/01, convertito dalla l. 410/01, come modificati e integrati dai più recenti interventi normativi (artt. 33 e 33-bis del d.l. 98/11, conv. dalla l. 111/11, art. 6 della l. 183/11, art. 27 del d.l. 201/11 convertito dalla l. 214/11). Piano di alienazione e valorizzazione degli enti territoriali (art. 58, d.l. 112/08 conv. in l. 133/08) come modificato dalla Manovra Monti (d.l. 201/11 art. 27, conv. in l. 214/11). L’incidenza della normativa sulla c.d. spending review sulle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Cenni su riferimenti europei e metodi di selezione della società di Gestione del risparmio (sGr) quale principale partner privato per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. La locazione di immobili dalla P.A. e gli immobili in comodato d’uso: le condizioni per il loro utilizzo.

5. La responsabilità di dirigenti, funzionari e amministratori per la gestione del patrimonio immobiliare pubblico. Gli indirizzi in materia di responsabilità amministrativa e contabile della Corte dei conti riguardo la gestione del patrimonio immobiliare pubblico.

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RELATORE

Avv. Marco MORELLI

Avvocato amministrativista del Foro di Roma, patrocinante in Cassazione. Docente per il Master universitario sul Diritto dell’ambiente, Università di Roma La Sapienza

Il videocorso passa in rassegna il procedimento espropriativo nella sua interezza, soffer- mandosi in particolare sui seguenti aspetti: i vincoli espropriativi; la dichiarazione di pub- blica utilità; l’indennità di espropriazione; la procedura legittima e le occupazioni illegit- time. Quindi una vera e propria disamina dell’intera problematica espropriativa, tematica da studiare anche per evitare di incorrere nelle forme patologiche e in illegittimità.

PROGRAMMA

Inquadramento generale del tema: riferimento alla normativa nazionale, alla normati- va regionale, alla luce di progetti di riforma.

La competenza espropriativa. I protagonisti degli espropri. Il ruolo dell’autorità espro- priante, del promotore e del beneficiario. Quando e come delegare i poteri espropriativi a privati. La delega di poteri e la delega di funzioni espropriative: differenze. Chi deve fare cosa nel procedimento ablativo. Gli atti di delega: cosa debbono contenere.

L’espropriazione per P.U. Il procedimento; le varie fasi. Applicazione a casi specifici.

Il vincolo preordinato all’esproprio: cosa è e quando e dove nasce. Possibile esproprio senza vincolo? Il vincolo conformativo: la necessità di variante. La differenza tra vincoli espropriativi e conformativi nella giurisprudenza. La durata limitata nel tempo dei vincoli espropriativi e quella illimitata dei conformativi. La decadenza dei vincoli espropriativi, le zone bianche e l’obbligo di ripianificazione. La reiterazione del vincolo: istruttoria, motivazione, indennizzo, copertura finanziaria. La partecipazione degli interessati. Le comunicazioni avvio procedimento: avvisi pubblici o raccomandate a/r?

La dichiarazione di pubblica utilità. Come e quando viene apposta la D.P.U. La pubblica utilità discendente dai piani attuativi: la necessità di ultimazione interventi nei limiti piano. La pubblica utilità discendente dal dato progettuale: quale valore per i progetti preliminari, definitivi ed esecutivi.

Le procedure ordinarie e le procedure accelerate. Gli artt. 20, 22 e 22-bis T.U.: analogie e differenze. L’occupazione d’urgenza preordinata all’esproprio. Le procedure acceler- ate: collocazione nell’ambito del procedimento espropriativo.

L’indennità di esproprio. Il procedimento per la determinazione ed il pagamento dell’in- dennità provvisoria e definitiva. Indennità per le aree edificabili, edificate e agricole.

La conclusione del procedimento: decreto e cessione volontaria. Il decreto di espro-

L’espropriazione per pubblica utilità: elementi essenziali sul procedimento e sull’indennizzo

DURATA

3 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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prio: presupposti, contenuti ed effetti. Esecuzione con immissione in possesso, lo stato di consistenza ed i relativi verbali. La trascrizione, registrazione, volturazione, pubblica- zione del decreto di esproprio. La cessione volontaria: presupposti, operatività, termini, forma.

Le occupazioni illegittime. Quando scattano e i principali rimedi. Cenni.

(19)

DOCENTE

Dott.ssa Annalisa LALUMERA

Consulente in comunicazione e marketing, fund raising, organizzazione eventi PRESENTAZIONE

La raccolta fondi nella P.A. è una determinante strategica per il raggiungimento di obiettivi sociali e funzionali ai bisogni della comunità. Le ragioni che ci portano a considerare di raccogliere fondi per sostenere progetti ed eventi risiedono proprio nel tipo di bisogni di cui le amministrazioni necessitano.

Il corso intende fornire ai partecipanti un quadro il più possibile esaustivo degli strumenti teorici e pratico-operativi per attivare e gestire le raccolte fondi all’interno della Pubblica Amministrazione. Illustrerà i principi di base delle tecniche di raccolta fondi: dalla progettazione, ai mercati, alla stesura di una richiesta di sponsorizzazione al contratto, dal fundraising alla sponsorizzazione, la pubblicità, l’art Bonus e il crowdfunding, al fine di promuovere lo sviluppo delle competenze degli operatori che intendono attivare o gestire tali progetti.

DESTINATARI

Dirigenti, funzionari, assessori e loro collaboratori responsabili dei finanziamenti per progetti in Regioni, Comuni, Province, Università, Sanità, Scuole. Responsabili del settore raccolta fondi, comunicazione, bilancio; organizzatori di eventi sportivi, culturali, sociali che vogliono investire sull’acquisizione di competenze oggi irrinunciabili per governare al meglio una comunità.

CONTENUTI DEL CORSO

1. Il contesto: la scarsità di risorse.

2. Dal mecenatismo al co-marketing.

3. La Sponsorizzazione e il Fundraising.

4. La Raccolta fondi in Italia e all’estero.

5. Cos’è la sponsorizzazione.

6. L’Art Bonus.

7. Quadro normativo vigente.

8. Sponsorizzazione, Cause Related Marketing, Pubblicità e Fund Raising nelle Pubbliche Amministrazioni come risorsa finanziaria aggiuntiva.

9. Sponsoring o fundraising: scelte strategiche.

10. La sponsorizzazione pura,tecnica e mista.

11. La sponsorizzazione per lo sponsor.

La raccolta fondi nella P.A.: strategie e strumenti per il reperimento di risorse finanziarie alternative

DURATA

3 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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12. La ricerca dello sponsor:come presentarsi e come costruire una relazione.

13. L’importanza del Piano di comunicazione.

14. La Progettazione strategica.

15. Analisi dei mercati e degli strumenti di riferimento.

16. Gli eventi.

17. Come rendere sponsorizzabile il proprio progetto.

18. L’etica e la sponsorizzazione nella P.A.

19. 10 regole per sapersi presentare in modo professionale.

20. Struttura di una proposta.

21. Vendere una sponsorizzazione.

22. La presentazione istituzionale.

23. L’adozione di un regolamento per le sponsorizzazioni.

24. Il bando di gara.

25. Il contratto.

26. Limiti soggettivi alla sponsorizzazione.

27. La verifica dei risultati.

28. Valore della sponsorizzazione.

29. Il sito web e i social network.

30. Il crowdfunding.

31. Le Fondazioni bancarie e d’impresa.

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RELATORE

Prof. Carmine COSSIGA

già Direttore generale del Comune di Pozzuoli - Professore incaricato di Economia delle Amministrazioni pubbliche, Università “Parthenope”, Napoli – Esperto Corte dei conti PROGRAMMA

1. Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi. Gli strumenti dell’armonizzazione: a) Regole contabili uniformi, b) Piano dei conti integrato, c) Schemi di bilancio comuni, d) Bilancio consolidato.

Gli strumenti della programmazione pluriennale: il Documento unico di Programmazione (DUP) e la nota di aggiornamento. La classificazione delle entrate e delle spese: le missioni e i programmi. I macroaggregati.

2. I vincoli di finanza pubblica. Gli atti prodromici a supporto del bilancio. Il prospetto della concordanza tra bilancio di previsione e rispetto del saldo di finanza pubblica (pareggio di bilancio).

3. Bilancio politico e bilancio gestionale o piano esecutivo di gestione. Unità di voto e unità elementare del bilancio. Il piano delle performance. Le previsioni di cassa. La gestione provvisoria e l’esercizio provvisorio alla luce dell’armonizzazione contabile. Le diverse competenze degli organi politici nelle variazioni di bilancio e la competenza dei dirigenti nelle variazioni al bilancio gestionale o al PEG. L’assestamento del bilancio e la verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio.

4. La gestione del bilancio. Il nuovo principio di competenza finanziaria: definizione di accertamento e impegno e loro imputazione. Esempi di contabilizzazione delle principali voci di spesa e di entrata. I residui attivi e passivi quali crediti e debiti scaduti.

6. Il riaccertamento dei residui e il connesso fondo pluriennale vincolato. La nuova formulazione del risultato di amministrazione: gli accantonamenti e i fondi vincolati.

7. Enti locali deficitari o dissestati. Le patologia di entrata: i residui attivi. Le patologie della spesa: i debiti fuori bilancio. Il deficit di cassa e il costante ricorso alle anticipazioni di tesoreria e/o all’utilizzo in termini di cassa dei fondi a specifica destinazione. La tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale e i controlli sugli enti deficitari. Enti locali in predissesto e procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. L’esame del PRFP e i controlli periodici della Corte dei conti. Il dissesto finanziario e conseguenze della dichiarazione di dissesto. L’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato e i controlli della Corte dei conti sul permanere degli equilibri.

8. L’avvio della contabilità economico-patrimoniale armonizzata nelle Regioni e negli enti locali: Nozioni essenziali di contabilità economico-patrimoniale. Differenze ed eventuali collegamenti fra contabilità finanziaria e contabilità economico-patrimoniale.

L’armonizzazione dei sistemi contabili nelle Regioni, Enti locali e loro organismi

DURATA

4 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(22)

Rilevazione ed imputazione in contabilità economica. Le scritture di assestamento e il conto economico. Il primo stato patrimoniale: criteri di valutazione; Il Piano dei conti integrato. Cenni al bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società e altri organismi controllati.

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DOCENTE

Avv. Francesca PETULLÀ

Avvocato amministrativista in Roma

I c.d. “altri servizi legali” riferibili alle prestazioni di un avvocato e non connessi al contenzioso, sono, al contrario, oggi, inclusi nell’Allegato IX, per il quale il nuovo Codice prevede l’affidamento con l’applicazione integrale delle norme di cui al d.l.vo 50/2016, tranne una semplificazione relativa alla fase di pubblicità preventiva.

L’ANAC ha proposto delle linee guida in cui la legge professionale è messa a dura prova tanto che il CNF è intervenuto in modo pesante.

Il videocorso vuole inquadrare le diverse problematiche e prospettive per poter arrivare alla costituzione legittima di elenchi e all’espletamento di procedure corrette e contratti eseguiti.

PROGRAMMA

I principi dell’art. 4 del Codice dei Contratti.

Le differenti tipologie di attività rientranti nei servizi legali.

I servizi di consulenza legale.

I servizi di supporto al RUP.

La disciplina degli incarichi esclusi dall’art. 17.

L’individuazione dei servizi legali per la gestione del contenzioso giudiziale e stragiudizia- le.Le modalità di affidamento degli “altri” servizi legali: l’affidamento dei servizi legali inclusi nell’allegato IX del Codice dei contratti. Le criticità degli appalti dell’All. IX.

La definizione di un sistema per l’affidamento dei servizi legali per la gestione del contenzioso. Le linee guida ANAC. La posizione della Avvocatura. Le pronunce dei giudici.

Il sistema di qualificazione dei legali. La costituzione di un albo di legali: le criticità delle short list.

Le posizioni della giurisprudenza: la recente sentenza del TAR Puglia (Bari), Sez. II, 11 dicembre 2017, n. 1289.

I requisiti e i criteri di selezione.

La definizione degli importi: tariffe, equo compenso, corrispettivo zero.

Il contratto legale.

Gli affidamenti degli incarichi ai legali tra Codice, ANAC e CNF:

una metodologia operativa

DURATA

3 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(24)

RELATORE

Avv. Francesca PETULLÀ

Avvocato amministrativista in Roma. Esperto in appalti

Il nuovo Codice degli appalti dedica gli articoli 140, 141, 142, 143 e 144 alla materia specifica degli appalti nei servizi sociali e agli altri servizi specifici di cui all’allegato IX.

A differenza della disciplina previgente, che qualificava i servizi sociali tra i servizi esclusi dall’ambito di applicazione del Codice, il d.l.vo 50/16 prevede l’applicazione agli stessi delle norme del nuovo Codice al superamento della soglia prevista dall’art. 35 (appalti di importo pari o superiore a 750.000 euro) e introduce un regime differenziato soltanto per quanto concerne la pubblicazione degli avvisi (art. 142) e la possibilità di affidamento riservato alle organizzazioni del Terzo settore (art. 143).

Il seminario intende fornire agli operatori del settore le indicazioni operative per individuare il fabbisogno e applicare le regole di selezione dei prestatori di servizi delle cooperative, alla luce del d.l.vo 50/16 e della normativa di settore, in modo da garantire la corretta gestione, la qualità dei servizi resi e stimolarne la produttività, evitando di incorrere negli errori più comuni.

PROGRAMMA

Gli appalti sociali nel codice. La scomparsa dell’all. II b e il nuovo allegato IX. Il ruolo dell’ANAC, quale Autorità di regolazione, nel settore dei servizi sociali: a) delibera n.

32 del 20 gennaio 2016, linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali; b) delibera n. 911 del 31/8/16, sulla persistente validità della delibera n. 32 e sugli obblighi di aggregazione e centralizzazione delle committenze; c) comunicato del 14/9/16, indicazioni operative alle stazioni appaltanti e agli operatori economici in materia di affidamento di servizi sociali.

Le disposizioni degli artt.142 e 143, Il sottosoglia e il soprasoglia degli appalti sociali come modificato nel correttivo al codice. Le norme dell’art. 112: la riserva a favore di chi. L’apertura all’impresa e gli artt. 30 e 50. Il ricorso al MEPA. Le procedure ordinarie.

I requisiti di partecipazione: la localizzazione e l’esperienza pregressa.

Limiti all’affidamenti all’uscente: la difficile rotazione. La giurisprudenza sulla capacità tecnici per gli SPAR. L’avvalimento; spunti critici. La suddivisione in lotti.

C F27

Appalti sociali e clausole sociali

DURATA

3 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

(25)

DOCENTE

Avv. Valerio ARMATI

Avvocato in Roma - Specialista in materia PROGRAMMA

La locazione dal codice civile alle leggi speciali. Costituzione del rapporto locatizio:

Autonomia privata e norme imperative limitative. Conclusione del contratto e forma: le fattispecie di prescrizione della forma scritta ad substantiam.

Locazione e P.A. Destinazione contrattuale e destinazione urbanistica: ipotesi di nulli- tà contrattuale. Obblighi del locatore e norme di sicurezza. Locazione dell’usufruttuario;

limiti durata. Locazione al comproprietario ed esecuzione dell’obbligazione di rilascio.

Registrazione fiscale, cedolare secca ex art. 3, co. 1 d.l.vo 23/11 per le locazioni abita- tive: conseguenze per l’omissione. Locazioni abitative.- Regime giuridico: dalla l. 392/78 alla l. 431/98. Le locazioni escluse. Libera determinazione del canone e clausole sulla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile locato. La rilevanza della destina- zione catastale dell’immobile. Convenzione nazionale ed accordi locali per le locazioni concordate, locazione transitorie e per studenti universitari: aggiornamento Istat della fa- sce di oscillazione ex art.1 d.m. 13/7/04. Aggiornamento ISTAT del canone pattuito nella misura del 75% o del 100%: condizioni e metodo di calcolo. Legittimità di canoni differen- ziati: condizioni e limiti. Rilevanza del regolamento di condominio e partecipazione del conduttore alle assemblee condominiali. Manutenzione ordinaria e straordinaria nella locazione. La nullità dei patti contrari alla legge. Ipotesi di prelazione reale, obbligato- ria e convenzionale. Riscatto: condizioni oggettive, temporali e pagamento del canone.

Cessazione: Scadenza naturale, rinnovo tacito e novazione. Clausola risolutiva espressa.

Clausola penale. Clausola arbitrale. Risoluzione per inadempimento. Mutamento dell’uso pattuito.

Locazioni non abitative. - Disciplina del canone e del suo aggiornamento. Condizioni per l’applicazione dell’aggiornamento ISTAT nella misura del 100%. Legittimità di canoni dif- ferenziati e limiti. Durata e rinnovazione obbligatoria. Locazione stagionale e per attività particolari.

Prelazione reale e riscatto: condizioni e decadenza. Indennità di avviamento ed esegu- ibilità del provvedimento di rilascio. Indennità di avviamento suppletiva. Prelazione per nuova locazione. Affitto d’azienda. Risarcimento danni per ritardata riconsegna.

Locazione e rilascio degli immobili pubblici e privati

DURATA

3 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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RELATORI

Prof. Giovanni CREA

Università Europea di Roma, Istituto italiano per la privacy e la valorizzazione dei dati OBIETTIVI

Il corso ha lo scopo di fornire gli strumenti teorico-pratici per orientarsi nella pre- disposizione/aggiornamento della documentazione necessaria all’adeguamento delle strutture pubbliche e private alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679. A tal fine, esso è articolato in due parti: la prima è rivolta a illustrare agli operatori il quadro giuridico di riferimento; la seconda, strutturata in due sessioni, è interamente dedicata alle modalità di elaborazione della documentazione richiesta dal Regolamento europeo.

PROGRAMMA

Parte 1a - Inquadramento generale della materia. Dal diritto alla privacy al diritto alla protezione dei dati personali. Il contesto normativo di riferimento. L’impatto del Regola- mento europeo in materia di protezione dei dati (Reg. n. 2016/679) sul Codice in materia di protezione dei dati personali (d.l.vo 196/03), alla luce del d.l.vo 101/18 che adegua la normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE. Il ruolo dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Parte 2a -Tecniche di redazione della documentazione prevista dal Regolamento eu- ropeo. La designazione di responsabili del trattamento. La designazione del DPO. La designazione dei soggetti autorizzati al trattamento. L’informativa agli interessati. La compilazione dei registri delle attività di trattamento. La valutazione di impatto sulla protezione dei dati (DPIA): simulazione sul software messo a disposizione dall’Autorità francese per la protezione dei dati (CNIL). La notifica di una violazione dei dati personali all’autorità di controllo (Data Breach).

C F30

Il nuovo Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali

- GUIDA PRATICA ALLA PREDISPOSIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE RILEVANTE AI FINI DELL’ADEGUAMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E DELLE AZIENDE AL REGOLA-

MENTO (UE) 2016/679

DURATA

7 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 240,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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RELATORE

Avv. Francesca PETULLÀ

Avvocato amministrativista in Roma. Esperto in appalti PROGRAMMA

La esecuzione del contratto nell’inquadramento del dlgs. 50/2016. La previsione dell’art.

101 relativi ai soggetti della stazione appaltante che intervengono nella esecuzione del contratto. Le criticità superate nel d. m.49/2018: il ritorno al capitolato prestazionale.

Lavori.

Inquadramento normativo dello specifico argomento dell’esecuzione contrattuale. Dall’ag- giudicazione alla stipula del contratto: l’importanza del capitolato e del contratto. Dire- zione dei lavori: cosa fa il RUP nei confronti del DL. I documenti contabili.

L’avvio delle prestazioni contrattuali. La consegna dei lavori. Possibili criticità. Sospen- sione dei lavori e dell’esecuzione contrattuale. Sospensioni legittime e illegittime. Conse- guenze. Proroghe del termine di esecuzione. Penali per inadempimento.

Varianti e modifiche contrattuali. Varianti necessarie e modifiche facoltative. Limiti; co- municazioni ad ANAC; integrazione regolamento con disposizione del codice.

Pagamenti a favore dell’appaltatore: il caso delle ATI. Interessi di mora.

Subappalto. Le criticità del subappalto Fattispecie assimilate: il cottimo la associazione in partecipazione, gli affidamenti ai soggetti in collaborazione.

Subappalto. Autorizzazione e pagamento diretto da parte del committente.

Cenni sul collaudo dei lavori. Mancanza del regolamento specifico. Cenni su riserve e con- tenzioso: Accordo bonario: dove iscrivo le riserve?

La perdita dei requisiti dell’appaltatore in corso di esecuzione: controlli e determinazioni della SA. Il caso di commissariamento dell’impresa e dell’appalto ad opera di ANAC.

Le comunicazioni all’ANAC e il regime giuridico sanzionatorio. Le responsabilità fonti di danno erariale, effetti delle inadempienze sulle gare successive e sull’albo fornitori, se- gnalazione delle inadempienze e comunicazioni all’ANAC.

Servizi e forniture.

Dall’aggiudicazione alla stipulazione del contratto per forniture e servizi. I controlli sulla stipula del contratto. Le cause di nullità. I documenti contrattuali: applicazione e inter- pretazione. Le problematiche delle stipulazioni MEPA. La figura del DEC (direttore dell’e- secuzione del contratto): competenze e responsabilità.

L’avvio dell’esecuzione del contratto: casi di esecuzione anticipata o ritardata del con- tratto. Eventuali sospensioni dell’esecuzione del contratto. La gestione dell’esecuzione del contratto: le modifiche in corso di esecuzione.

Le modifiche dei prezzi. Le modifiche strutturali della prestazione.

L’esecuzione del contratto negli appalti di lavori, forniture e servizi

DURATA

4 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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Le modifiche temporali: proroghe e rinnovi contrattuali e prosecuzione di prestazione. Le modifiche “di necessità”. Il rispetto delle clausole sociali. Il subappalto e avvalimento e RTI nell’esecuzione.

Le verifiche di conformità e di regolare esecuzione. I controlli sui pagamenti e le regole della tracciabilità: il DURC con l’incidenza della manodopera.

Le inadempienze dell’appaltatore, reazioni della stazione appaltante, penali e la risolu- zione del contratto. La perdita dei requisiti dell’appaltatore in corso di esecuzione: con- trolli e determinazioni della SA. Il caso di commissariamento dell’impresa e dell’appalto ad opera di ANAC. Le comunicazioni all’ANAC e il regime giuridico sanzionatorio.

Le responsabilità fonti di danno erariale, effetti delle inadempienze sulle gare successive e sull’albo fornitori, segnalazione delle inadempienze e comunicazioni all’ANAC.

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RELATORE

Prof. Avv. Ilario ALVINO

Professore Associato di diritto del Lavoro presso Sapienza Università di Roma – Facoltà di Giurisprudenza

DESTINATARI

Il corso è rivolto ai concorsisti.

PROGRAMMA

1) Partizioni della materia e fonti del diritto del lavoro alle dipendenze di datori di lavoro privati

2) Il contratto collettivo

3) Lavoro subordinato, autonomo, coordinato e etero-organizzato

4) Diritti e obblighi delle parti del rapporto di lavoro subordinato. Poteri datoriali e relativi limiti

5) Mansioni del lavoratore, luogo di lavoro e lavoro agile 6) Potere di controllo

7) Potere disciplinare

8) Retribuzione e trattamento di fine rapporto di lavoro 9) Orario di lavoro

10) Contratto di lavoro a tempo parziale, contratto di lavoro intermittente 11) Cessazione del rapporto di lavoro: dimissioni, risoluzione consensuale e licenziamento individuale

12)Tutele in caso di licenziamento illegittimo

Fondamenti di diritto del Lavoro

DURATA

7 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 240,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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RELATORE

Avv. Angelita CARUOCCIOLO

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli. Esperta in contrattualistica pubblica.

Componente tavoli tematici coordinati da ANAC per la redazione del Piano nazionale Anticorruzione.

SINTESI PROGRAMMA DEL CORSO

Data la necessità di affrontare tutti i profili della materia, l’intero corso (costituito da tre macro argomenti) si compone di 3 giornate di 4 ore ciascuna.

Al termine di ogni incontro saranno offerte indicazioni circa le tecniche di redazione degli atti da predisporre nei diversi appalti e sarà dato ampio spazio alle esemplificazioni e alla partecipazione dei presenti.

I PARTE

Dalla programmazione alla predisposizione della procedura selettiva Il quadro normativo dei pubblici appalti

Il D.Lgs. 50/2016, il Decreto Semplificazione (D.L. 76/2020) e la legge di conversione (L.

120/2020)– Il ritorno ad un unico regolamento e ruolo di ANAC– Analisi della bozza del regolamento unico– Cosa rimane delle linee guida– Cenni alla L. 241/90 sul procedimento amministrativo, con particolare riferimento al procedimento di gara d’appalto

Bandi-tipo, capitolati-tipo, contratti-tipo ed altri strumenti di regolamentazione flessibile.

Le disposizioni del Decreto Semplificazione: procedure temporanee accelerate– Il termine (31 dicembre 2021) per le procedure derogatorie– I termini per la conclusione degli affidamenti– L’accelerazione delle procedure: profili di responsabilità del RUP per mancato raggiungimento del risultato– Le deroghe dalle disposizioni di legge (eccetto la

C F34

La disciplina degli appalti pubblici: le norme nazionali e le linee guida. Analisi dei singoli istituti e tecniche di redazione degli

atti di gara. Le responsabilità (parte 1)

- DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA PREDISPOSIZIONE DELLA PROCEDURA SELETTIVA.

IL QUADRO NORMATIVO DEI PUBBLICI APPALTI

DURATA

4 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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semplificazione.

Il collegio consultivo tecnico– Rapporti tra Collegio e RUP La gara– Il prototipo della gara sopra soglia.

Le procedure ordinarie: procedura aperta e ristretta– Le procedure complesse: procedura competitiva con negoziazione; partenariato per l’innovazione tecnologica, dialogo competitivo– L’accordo quadro con un solo operatore e l’accordo quadro multiplo– I principi in materia di anticorruzione, trasparenza e pubblicità degli atti di gara.

Le fasi delle procedure di affidamento– Bandi, lettere d’invito, capitolati, disciplinari–

La redazione degli atti di gara. I bandi-tipo redatti da ANAC– La determina a contrarre.

– I requisiti per la partecipazione alle gare: requisiti generali e requisiti speciali– Analisi ragionata dell’art. 80 e dell’art. 83, alla luce delle modifiche introdotte dal decreto semplificazione.

Il sistema di qualificazione dei lavori pubblici nel nuovo regolamento– La partecipazione plurima: ATI, consorzi, avvalimento e subappalto.

Le modifiche alla compagine associativa durante la celebrazione della gara: ambito e limiti– Ammissione dei concorrenti e soccorso istruttorio.

La gara con l’inversione procedimentale: un nuovo modello semplificato di affidamento.

I criteri di aggiudicazione: art. 95 D.Lgs. 50/2016.

Offerta economicamente più vantaggiosa, prezzo più basso e costo del ciclo della vita.

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RELATORE

Avv. Angelita CARUOCCIOLO

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli. Esperta in contrattualistica pubblica.

Componente tavoli tematici coordinati da ANAC per la redazione del Piano nazionale Anticorruzione.

SINTESI PROGRAMMA DEL CORSO

Data la necessità di affrontare tutti i profili della materia, l’intero corso (costituito da tre macro argomenti) si compone di 3 giornate di 4 ore ciascuna.

Al termine di ogni incontro saranno offerte indicazioni circa le tecniche di redazione degli atti da predisporre nei diversi appalti e sarà dato ampio spazio alle esemplificazioni e alla partecipazione dei presenti.

II PARTE

La fase di scelta del contreaente.

La commissione o seggio di gara e la commissione giudicatrice– Le competenze specifiche dei commissari– Ruolo della commissione nell’aggiudicazione– Composizione della commissione e procedure di nomi– Le fasi dell’attività della commissione.

Valutazione delle offerte tecniche ed economiche– Carenze dei requisiti minimi, mancata comprova di quanto promesso – collaudi verifiche funzioni– Rideterminazione del punteggio in caso di esclusione– Conseguenze della mancata conferma delle offerte–

Attribuzione dei punteggi (riparametrazione, confronto a coppie).

L’anomalia dell’offerta– Procedimento di verifica delle offerte anomale– Il ruolo del RUP ed il ruolo della commissione– L’analisi del costo della manodopera– Valutazioni degli altri elementi di composizione dell’offerta.

I contratti sotto soglia comunitaria alla luce delle norme derogatorie introdotte dal Decreto “Semplificazione” DL 76/2020– Analisi delle principali novità introdotte dal

C F35

La disciplina degli appalti pubblici: le norme nazionali e le linee guida. Analisi dei singoli istituti e tecniche di redazione degli

atti di gara. Le responsabilità (parte 2)

- LA FASE DI SCELTA DEL CONTREAENTE

DURATA

4 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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euro e la soglia comunitaria– La procedura negoziata con il richiamo all’art. 63 D.Lgs.

50/2016– I criteri di aggiudicazione– Le modifiche all’art. 95 D.Lgs. 50/2016– Il criterio del minor prezzo negli appalti sotto-soglia come criterio alternativo all’OEPV– La disciplina sulle offerte anomale– I criteri di calcolo.

La procedura negoziata con bando e la procedura negoziata senza bando; una nuova formula: la procedura competitiva con negoziazione– Analisi della casistica introdotta dall’art. 63 D.Lgs. 50/2016– La nuova casistica delle procedure d’urgenza per l’emergenza Covid-19– Procedure negoziate per forniture e servizi infungibili– Trattativa privata diretta e confronto concorrenziale informale– Come si conduce una negoziazione.

Elementi di diritto privato ed elementi di diritto pubblico– Il limite delle trattative– La trasparenza e il rispetto della par condicio tra i concorrenti– Disciplina delle proroghe e dei rinnovi contrattuali– Varianti nel quinto d’obbligo e quelle che eccedono il quinto– Le responsabilità della stazione appaltante e dei dirigenti derivanti da affidamenti diretti illegittimi.

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RELATORE

Avv. Angelita CARUOCCIOLO

Avvocato amministrativista in Roma e Napoli. Esperta in contrattualistica pubblica.

Componente tavoli tematici coordinati da ANAC per la redazione del Piano nazionale Anticorruzione.

SINTESI PROGRAMMA DEL CORSO

Data la necessità di affrontare tutti i profili della materia, l’intero corso (costituito da tre macro argomenti) si compone di 3 giornate di 4 ore ciascuna.

Al termine di ogni incontro saranno offerte indicazioni circa le tecniche di redazione degli atti da predisporre nei diversi appalti e sarà dato ampio spazio alle esemplificazioni e alla partecipazione dei presenti.

III PARTE

La fase di esecuzione dei contratti pubblici.

Aggiudicazione del contratto e verifica requisiti– La proposta di aggiudicazione come esito della gara– L’approvazione dell’aggiudicazione come esito del procedimento nato con la determina a contrarre– L’aggiudicazione efficace previa verifica dei requisiti.

La verifica dei requisiti.

Il sistema AVCPASS e la BDOE: periodo transitorio.

Le novità introdotte dal decreto semplificazione.

Verifiche antimafia e i protocolli di legalità: regimi semplificati ed accelerati– Conclusione e stipulazione dei contratti: introduzione del termine essenziale– La consegna in via d’urgenza– Le impugnazioni dei provvedimenti di gara– Modifiche delle regole processuali–

Introduzione di ipotesi tassative di sospensione dei lavori.

L’esecuzione del contratto nel nuovo regolamento generale– Lo svincolo progressivo della cauzione– Le figure fondamentali nell’esecuzione del contratto RUP e Direttore dei

C F36

La disciplina degli appalti pubblici: le norme nazionali e le linee guida. Analisi dei singoli istituti e tecniche di redazione degli

atti di gara. Le responsabilità (parte 3)

- LA FASE DI ESECUZIONE DEI CONTRATTI PUBBLICI

DURATA

4 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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subappalti– L’autorizzazione al subappalto: procedimento, condizioni e limiti.

Il subappalto non autorizzato: conseguenze civili e penali– Le modifiche contrattuali e le varianti in corso d’opera– Analisi sistematica delle casistiche introdotte dall’art.

106 del D.Lgs 50/16: modifiche, variazioni e varianti contrattuali– Limiti quantitativi–

Comunicazione all’ANAC.

Risoluzione, recesso e interpello– Risoluzione del contratto per fattispecie diverse da quelle previste nell’art. 106– Risoluzione del contratto per perdita dei requisiti– Risoluzione del contratto per inadempimento– Risoluzione del contratto per grave ritardo.

Il recesso del contratto: facoltà ipso iure– Modalità per l’esercizio– Il raggiungimento del 4/5– L’indennizzo dell’appaltatore– L’interpello della graduatoria per fallimento, risoluzione e/o dichiarazione di inefficacia del contratto– Procedura da seguire: termini e criticità.

(36)

RELATORE

Avv. Francesca PETULLÀ

Avvocato Amministrativista in Roma e Milano co-founder e senior dell’omonimo studio legale e della società Law Lab.

PROGRAMMA 1 modulo

I profili dell’anticorruzione nella gestione dei procedimenti che interessano i contratti La predisposizione del Piano Anticorruzione per i contratti

La ricostruzione dei procedimenti e dei processi

La individuazione dei responsabili e degli attori del procedimento e dei processi Le fasi del procedimento e l’individuazione del rischio

La gestione del rischio tra inconferibilità incompatibilità e conflitti di interessi Il contributo della giurisprudenza e la posizione di anac

I regolamenti interni 2. modulo

I profili della trasparenza nelle gestione dei procedimenti che interessano gli appalti La pubblicità istituzionale

L’accesso civico, generalizzato e l’accesso agli atti Il contributo della giurisprudenza

La pubblicità delle sedute e le procedure telematiche La segretezza delle offerte

I verbali di gara

I provvedimenti e la loro comunicazione L’Accesso e la privacy

3. modulo

Antiriciclaggio e appalti Le situazioni critiche Le situazione sospette

C F38

Anticorruzione, trasparenza e appalti

- LA FASE DI ESECUZIONE DEI CONTRATTI PUBBLICI

DURATA

4 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 140,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

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RELATORE

Dott. Paolo PASSONI Presidente TAR Pescara PROGRAMMA

1. La nuova trasparenza amministrativa: riflessi sul procedimento; l’accesso partecipativo (art. 10 legge 241/90), l’accesso difensivo (art. 22 e segg. legge 241/90), l’accesso civico (d.l.vo 33/2013 e successive modifiche)

2. L’efficienza amministrativa e la class action pubblica ex dl.vo 298/2009: l’ottimizzazione delle risorse ed il ripristino degli standard ottimali della performance nel sindacato di efficienza del GA ex decreto legislativo 298/2009;

3. Il divieto di aggravamento e l’abuso del procedimento nella più recente giurisprudenza;

gli obblighi di leale cooperazione a carico della PA e dei privati;

4. L’attività non autoritativa delle PPAA fra diritto privato e speciali garanzie pubblicistiche (art. 1 comma 1 bis legge 241/90), in particolare il caso degli oneri di urbanizzazione nella recente adunanza plenaria 12/2018;

5. L’attività autoritativa modulata attraverso strumenti pattizi e para-privatistici: il caso degli accordi preparatori e sostitutivi del provvedimento (art. 11 legge 241/90);

gli accordi organizzatori (art. 15 legge 241/90) e gli accordi istruttori fra amministrazioni (art. 17 bis legge 241/90); la nuova conferenza servizi (artt. 14 e segg. legge 241/90);

7.L’attività amministrativa discrezionale e vincolata, la discrezionalità mista e tecnica; il regime dell’atto politico ed i suoi delicati confini con l’atto di alta amministrazione;

8. La discrezionalità di risultato: il pragmatismo “funzionale” ed i suoi rapporti con la sanatoria dei vizi formali ex art. 21 octies, comma 2, legge 241/90;

9. La discrezionalità di risultato (segue): i poteri impliciti ed il principio di legalità con particolare riguardo al caso delle autorità indipendenti;

10.L’attività funzionalizzata di interesse pubblico degli organismi privati (art. 1 comma 1 ter); le regole del procedimento amministrativo nelle società partecipate (art. 28 legge 241/90); il caso dell’Ente Poste e della disposta chiusura di piccoli uffici postali non redditizi; connessioni fra articolo 41 (libertà di impresa) ed art. 97 della Carta (imparzialità dell’amministrazione);

11. Il cd. provvedimento (negativo) breve (art. 2 legge 241/90): la “facilità” decisionale e gli oneri istruttori semplificati;

12. Il silenzio inadempimento ed i ritardi a provvedere (art. 2 legge 241/90): conseguenze e responsabilità dei funzionari; l’avocazione delle funzioni agli organi apicali dell’ente pubblico;

13. Risarcimenti ed indennizzi per il danno da ritardo, differenze (art. 2 bis legge 241/90);

Corso di alta specializzazione in diritto amministrativo

DURATA

80 ore QUOTA DI PARTECIPAZIONE

euro 300,00 + IVA (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

Riferimenti

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