Per comprendere meglio la situazione inerente l’introduzione di MCA2 nei Comuni ticinesi, è stato intervistato un rappresentante della Sezione degli enti locali del Canton Ticino. La traccia delle domande che hanno guidato l’intervista sono consultabili nell’allegato 11. Il Signor John Derighetti, intervistato in data 11 agosto 2016, ha voluto subito precisare che allo stato attuale non c’è ancora del materiale ufficiale inerente MCA2 per i Comuni ticinesi. Il materiale che verrà a breve pubblicato ed è in fase di elaborazione.
I lavori veri e propri di comprensione e traduzione del piano dei conti in italiano sono iniziati nel 2015, nonostante ciò già nel 2012 il Signor Derighetti aveva seguito un corso inerente il nuovo modello contabile presso l’Istituto superiore di studi in amministrazione pubblica di Losanna (IDHAP). I lavori si stanno però facendo più concreti adesso che la Sezione degli enti locali è riuscita ad impiegare una mezza unità al tema MCA2. Infatti, entro la fine dell’anno si auspica di avere già un incontro con i Comuni così da poterli informare e discutere della questione. Visto che, oramai si è già oltre la metà del 2016, il rispetto del termine proposto al 2018 quasi sicuramente non verrà rispettato anche perché, il lavoro sembrerebbe essere più laborioso di quanto ci si aspetti. Il Signor Derighetti presuppone quindi che il termine dell’introduzione slitterà al 2019. Gli enti locali, nella persona di Derighetti, non credono ci saranno particolari differenze nell’introdurre il nuovo modello contabile in Comuni di piccole o grandi dimensioni. È però possibile che alcuni documenti richiesti in allegato, non vengano obbligatoriamente chiesti ai Comuni di piccole dimensioni. Per quanto riguarda il supporto, la Sezione degli enti locali si occuperà di fornire tutta la documentazione e di organizzare delle giornate formative per i contabili e per i revisori. L’idea, al momento, è di fornire una formazione per i tecnici piuttosto che per i politici.
Nel gruppo di discussione, che si creerà nei prossimi mesi, si ha l’intenzione di includere anche un rappresentante dei revisori e vi saranno sicuramente dei contatti anche con i rappresentanti dei software AJ Logos e GeCoTi così da sentire anche i loro consigli e la loro opinione. Ai fornitori di software verrà detto come dovrà essere il piano dei conti, a quante cifre e come dovranno risultare gli output di consuntivi e preventivi. Attualmente, con i fornitori di GeCoTi, ci sono già stati dei contatti dato che il Centro di Calcolo di Gordola si occupa di fornire il software anche ad alcuni Comuni del Grigioni italiano che si sono già addentrati nell’adozione di MCA2.
Durante l’introduzione di MCA2 nei Comuni ticinesi l’esperienza vissuta dal Cantone Ticino, ma anche dagli altri Cantoni e da alcuni Comuni, in particolare del vicino Canton Grigioni, potrà sicuramente essere di aiuto. Il Signor Derighetti ha chiaramente detto che “venire dopo gli altri è sicuramente utile”.
Al fine di semplificare l’introduzione verrà creato un manuale, molto probabilmente in forma elettronica così da poterlo aggiornare più facilmente e renderlo sempre consultabile a tutti. Il manuale conterrà anche delle tabelle Excel che illustreranno e spiegheranno il piano dei conti. Le tabelle sono state fornite durante l’incontro e sono consultabili nell’allegato 14, tali
tabelle sono però da considerare solamente come delle bozze sulle quali la Sezione degli enti locali sta al momento ancora lavorando.
Al momento per la Sezione degli enti locali è difficile dire se il modello è accettato o meno dalle amministrazioni comunali, anche perché in molti Comuni gli amministratori non sanno ancora bene che cosa sia MCA2.
Una prima difficoltà indicata dal Signor Derighetti sarà sicuramente la ridefinizione del piano dei conti in quanto passerà da tre a quattro cifre obbligatorie.
Una seconda difficoltà riguarda invece i beni patrimoniali, i quali secondo le nuove regole dovranno subire delle rivalutazioni periodiche al valore venale. Questa questione potrebbe creare alcuni problemi per quei Comuni che possiedono degli immobili. In tal senso si stanno cercando delle soluzioni non troppo complicate e che non portino a rivalutazioni sbagliate con conseguenti correzioni. Per contro si è deciso, a differenza di altri Cantoni, che per i beni amministrativi non verrà effettuato il restatement.
La discussione più accesa sarà però sugli ammortamenti che probabilmente non verranno più fatti con il sistema digressivo, cioè a quote decrescenti, ma con il metodo lineare, ovvero a quote costanti. Questa decisione deve però ancora essere approvata dal Gran Consiglio. Il sistema lineare sarà sicuramente più in linea con il principio del true and fair view, ma è più complicato a livello operativo. Infatti, con il nuovo modello i beni dovranno essere esposti a bilancio per il loro valore iniziale e non più residuo. A bilancio figureranno quindi il valore iniziale e a parte le relative rettifiche di valore. Per ovviare alla possibile problematica di alcuni Comuni di risalire al valore di alcuni beni costruiti molti anni fa, probabilmente si seguirà l’esempio di altri Cantoni. Si metteranno assieme tutti i beni nei quali si è investito fino ad oggi e questi ultimi verranno ammortizzati nel giro di 15-20 anni. Per tutti i nuovi investimenti si seguiranno invece le nuove regole.
Gli enti locali si stanno comunque impegnando nel trovare delle soluzioni che non complichino troppo le cose, essi non vogliono che cambiando il sistema i tempi di registrazione raddoppino. Al fine di ovviare dunque a queste possibili difficoltà sarà importante effettuare una giusta formazione ai contabili così che le nuove regole vengano rispettate da subito.
Passando ai vantaggi, il nuovo modello porterà sicuramente maggiore trasparenza e valori a bilancio più conformi alla realtà. Si riuscirà inoltre ad ovviare al problema che si stava creando negli ultimi anni con alcuni nuovi costi che i Comuni non sapevano più bene in quali conti registrare data l’”anzianità” del vecchio modello.
I dati dei vari Comuni saranno sicuramente più confrontabili, a condizione che tutti rispettino le nuove regole. Dal punto di vista finanziario, a condizione che si passi all’ammortamento lineare, gli investimenti costeranno di meno all’inizio dato che teoricamente i tassi lineari sono circa un quarto di quelli digressivi.
La Sezione degli enti locali non trarrà nessun vantaggio particolare, il manuale elettronico gli permetterà pero di non dover emettere nuove direttive, che con il metodo attuale spesso andavano perse o dimenticate, ma di fornire un manuale sempre aggiornato. Come quando si è introdotto MCA1, la Sezione degli enti locali dovrà inizialmente verificare i piani contabili di tutti i Comuni.
Infine per concludere, gli svantaggi emersi dalla discussione sono che il nuovo modello sarà sicuramente più oneroso in termini di tempo dato che vi saranno più conti, più registrazioni e più regole da rispettare.
7.2 Rappresentanti dei revisori e consulenti comunali
Con l’intento di capire quale sia l’opinione dei revisori dei Comuni, in data 9 agosto 2016, è stato intervistato il Signor Paolo Gattigo, revisore e direttore della filiale di Lugano della società di revisione e consulenza BDO SA. La traccia delle domande dell’intervista è consultabile nell’allegato 12.
Il Signor Gattigo durante l’incontro ha sostenuto che i lavori dovrebbero già essere cominciati da tempo dato che il passaggio da MCA1 a MCA2 è una modifica che richiederà del tempo. Il termine previsto del 2018 difficilmente potrà essere rispettato. In questo momento i Comuni stanno già iniziando a preparare i preventivi del 2017, ma da sua conoscenza nessun Comune di grandi dimensioni sta facendo qualcosa che vada nella direzione di MCA2 e men che meno i Comuni più piccoli, che per la maggior parte non sanno nemmeno bene che cosa sia il nuovo modello contabile.
Inoltre, in quei Comuni che attualmente sono confrontati o hanno appena concluso altri progetti, come ad esempio Lugano che è da poco passato da 14 a 7 dicasteri (uno per ogni municipale), un nuovo progetto e cambiamento come quello relativo al nuovo modello contabile non è di sicuro fattibile nell’immediato.
La data ritenuta sicuramente più fattibile per l’introduzione è il 2020, ma ora è sicuramente importante che la Sezione degli enti locali e lo Stato fissino dei termini e che si parta concretamente con il progetto.
L’esperienza vissuta dal Cantone, nonostante utilizzi il programma SAP e non i due programmi utilizzati dalla maggior parte dei Comuni, ovvero AJ Logos e GeCoTi, potrà sicuramente essere utile per l’introduzione nei Comuni. Sarà però importante capire se il modello applicato a livello cantonale sarà replicabile quasi allo stesso modo anche nei Comuni. Sempre secondo il revisore il modello MCA1 applicato attualmente dalla maggior parte dei Comuni ticinesi è già un ibrido di quello che sarà MCA2 dato che già quasi tutti i Comuni presentano il conto dei flussi di liquidità. Rispetto alle difficoltà avute dal Cantone in merito ai conti creditori e debitori, i Comuni dovrebbero averne meno.
Per quanto riguarda l’implementazione la differente dimensione dei Comuni non dovrebbe rappresentare una difficoltà dato che eccetto Lugano che è strutturato su 7 dicasteri, tutti gli altri Comuni hanno più o meno la stessa struttura. Infatti, per quanto riguarda Lugano bisognerà vedere cosa si vorrà fare, la soluzione probabilmente sarà di fare in modo che i programmi informatici permettano di trasformare la loro contabilità da 7 a 10 dicasteri così da poterla confrontare con gli altri Comuni.
Per ora i revisori non sono stati coinvolti in nessun modo, le loro conoscenze in merito al nuovo modello contabile armonizzato derivano dal fatto che offrendo un servizio non solo di revisione, ma anche di consulenza, essi nelle loro formazioni interne ed esterne e per interesse personale si stiano informando. È sicuramente ritenuto importante che gli enti locali nei lavori iniziali di implementazione coinvolgano alcuni rappresentanti delle società di revisione così da sentire anche la loro opinione e i loro consigli.
Il fatto di dover presentare l’allegato è sicuramente una buona cosa dato che permetterà di comprendere e chiarire meglio i dati presentati.
I vantaggi che il nuovo modello porterà saranno sicuramente una maggiore informazione e trasparenza per i cittadini e per i politici (alcuni saranno più contenti di altri). Inoltre, vi sarà la possibilità di migliorare i paragoni che sono già comunque effettuati con i dati che attualmente la Sezione degli enti locali raccoglie.
Un punto che bisognerà chiarire, è se sarà possibile, confrontare i dati dei due anni a cavallo fra il passaggio da MCA1 a MCA2, ovvero se i dati dell’ultimo anno con MCA1 verranno anche convertiti in MCA2 così da poterli confrontare con il primo anno in cui i dati saranno presentati secondo il nuovo modello contabile armonizzato.
Per quanto riguarda gli svantaggi, al momento, da parte del revisore non ve ne sono.
Infine l’approccio da parte dei revisori rimarrà lo stesso, sicuramente le revisioni richiederanno però leggermente più tempo dato che la documentazione da analizzare aumenterà.
7.3 Rappresentanti della società che fornisce il software
informatico GeCoTi
Un altro stakeholder coinvolto nell’introduzione del nuovo modello contabile armonizzato sono i fornitori di software informatici relativi alla tenuta della contabilità dei Comuni. In Ticino i Comuni si affidano principalmente ai software AJ Logos e GeCoTi. Alcuni grandi Comuni come Lugano utilizzano SAP, prodotto utilizzato anche dalle aziende del settore privato. Per questioni di tempo si è deciso di intervistare, in data 9 agosto 2016, unicamente un rappresentante del Centro di Calcolo Elettronico di Gordola (CCE), il Signor Giorgio Dresti, che si occupa di fornire il software GeCoTi. La traccia dell’intervista è consultabile nell’allegato 13.
Come possiamo vedere dalla figura 19 GeCoTi è un sistema informativo integrato di moduli che permettono di coprire tutti i processi svolti dall’amministrazione comunale, fra i quali anche la tenuta della contabilità.
Figura 19: Moduli GeCoTi
Fonte 26: CCE Gordola, s.d.
Il software fornito dal Centro di calcolo di Gordola è attualmente utilizzato da circa 55 Comuni del Canton Ticino, una decina di Comuni del Canton Grigioni, una decina di Patriziati e una decina di Consorzi. Gli altri Comuni, con alcune eccezioni come ad esempio Lugano che utilizza SAP, utilizzano principalmente l’altro software AJ Logos.
Per quanto riguarda il termine che si era fissato al 2018 se venga o meno rispettato il Signor Dresti ha preferito non pronunciarsi, ma ritiene che cercare di rispettare tale data non abbia molto senso dato che se si vogliono fare le cose bene è meglio andare con calma. Sostiene che il Cantone dovrà dare il tempo sia a loro per adattare il programma, che ai contabili per capire come procedere.
Sostanzialmente non dovrebbero esserci grosse differenze fra l’introdurre il sistema in un Comune piccolo e in un Comune grande. Probabilmente i Comuni più piccoli saranno un po’più facilitati nella gestione degli investimenti dato che generalmente ne hanno di meno. In generale però il funzionamento non cambierà. Sulla questione del dover esporre il valore iniziale dei beni e non più il valore residuo e su come fare a risalire al valore iniziale di vecchie opere, il Signor Dresti immagina che per semplicità verrà creato un conto “vecchie opere” e che queste verranno ammortizzate su un numero di anni stabilito.
Oltre a fornire il software il Centro di calcolo elettronico si occuperà di fornire assistenza all’uso e consulenza. Lo spunto principale sia per il software, che per l’introduzione in Ticino di MCA2, saranno in particolare le esperienze vissute dai Comuni del Canton Grigioni. Il programma a oggi, grazie al fatto che è utilizzato in alcuni Comuni grigionesi, è già abbastanza sviluppato, ma per molte cose gli informatici di GeCoTi stanno attendendo le direttive della Sezione degli enti locali del Canton Ticino. Inizialmente, infatti, alcune cose, come ad esempio il conto dei flussi, verranno gestite con Excel e successivamente verranno poi automatizzate e integrate nel programma.
Per quei Comuni che attualmente non utilizzano GeCoTi per la contabilità, e che intendono introdurlo, si devono stimare 2-3 mesi di pratica per apprenderne il funzionamento e 2 o 3 mezze giornate di istruzione.
La prima principale difficoltà consisterà inizialmente nel ridefinire i conti, questa sarà anche l’occasione per i contabili di rivedere alcuni conti e magari eliminare quelli non più utilizzati facendo un po’di pulizia. La seconda grande difficoltà sarà definire il bilancio di apertura, attualmente non si sa ancora se gli attivi verranno rivalutati o meno13.
Il conto che creerà sicuramente maggiori difficoltà sarà quello degli investimenti in particolare nella definizione dei valori iniziali.
Un vantaggio che il nuovo modello contabile porterà e sicuramente l’armonizzazione a livello federale che permetterà di effettuare dei confronti. Inoltre con il nuovo modello la gestione degli investimenti dovrebbe essere più definita e meno libera.
Infine gli svantaggi principali sono rappresentati dal cambiamento, infatti, inizialmente vi saranno perdite di ore o giornate di lavoro nel comprendere il nuovo modello e nell’introdurlo. Molto probabilmente non vi sarà la possibilità di confrontare i dati con l’ultimo anno MCA1 e in generale il nuovo modello prevederà più vincoli rispetto ad oggi.
13 Dall’intervista svolta con il Signor Derighetti della Sezione degli enti locali è emerso che il