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Principi di valutazione (Imposte, ammortamenti e investimenti)

4 La contabilità nei Comuni secondo il nuovo modello contabile MCA2

4.5 Principi di valutazione (Imposte, ammortamenti e investimenti)

In questo capitolo viene spiegato in maniera più esaustiva il funzionamento delle imposte, degli ammortamenti e degli investimenti. Differentemente da quanto esposto nel capitolo 3.4 ammortamenti e investimenti vengono spiegati in contemporanea. Quanto riportato di seguito è tratto dal manuale MCA2 pubblicato dalla Conferenza dei direttori cantonali delle finanze e in particolare dalle raccomandazioni numero 7 e 12 (Conférence des directeurs cantonaux des finances, 2008). Per quanto riguarda il Canton Ticino non essendo ancora stato pubblicato il manuale per i Comuni, le disposizioni saranno in linea con quanto esposto di seguito ma saranno maggiormente definite. Ad esempio, molto probabilmente, gli ammortamenti dovranno essere effettuati unicamente con il metodo lineare e non con il metodo digressivo.

4.5.1 Imposte

Le entrate fiscali devono essere registrate secondo il principio di competenza economica10. Inoltre, se possibile, al fine di presentare i conti in maniera regolare, tutti i tipi di imposta devono essere regolarizzati secondo il principio di delimitazione temporale.

La questione chiave per tutti i tipi di imposta o di tassa è di sapere in quale misura le informazioni sul montante definitivo di ogni credito fiscale sono disponibili al momento della chiusura dei conti. Attualmente esistono tre metodi di registrazione differenti, ovvero:

- Principio di cassa: le entrate fiscali sono contabilizzate quando la somma è

incassata. In questo modo tutte le entrate fiscali che realmente sono state incassate sono contabilizzate alla fine dell’anno. Di conseguenza le entrate fiscali che sono ancora dovute per l’anno corrente, non sono contabilizzate e nessuna stima delle imposte dovute è eseguita. La contabilizzazione secondo il principio di cassa non corrisponde dunque alla contabilità del periodo preso in considerazione.

- Principio di fatturazione: il principio di fatturazione è quello che veniva/viene

utilizzato in MCA1. In questo caso le entrate fiscali non sono contabilizzate al momento dell’incasso, ma al momento della fatturazione. Questo significa che alla fine dell’anno, tutti gli averi fiscali sono contabilizzati nell’anno in cui sono state emesse le fatture, le quali non necessariamente sono già state pagate. Anche in questo caso, come per il principio di cassa, non si mostra in modo effettivo quanto avvenuto durante il periodo contabile, anche perché non viene effettuata nessuna stima che permette di differenziare le imposte ancora da incassare da quelle già incassate. La contabilizzazione secondo il principio di fatturazione avviene nel seguente modo:

Contabilizzazione delle fatture inviate nell’anno n concernenti le imposte dell’anno n: Crediti per imposte (1012) a Ricavi fiscali (40xx)

10 In un determinato periodo fiscale devono essere registrate solamente le entrate e le uscite relative a

Contabilizzazione delle imposte dovute e pagate l’anno n per l’anno n:

Cassa (1000) a Crediti per imposte (1012)

- Principio di delimitazione delle imposte: gli acconti fiscali emessi alla fine

dell’anno hanno spesso un valore provvisorio. Esistono, infatti, delle differenze fra gli acconti fiscali provvisori calcolati sulla base dell’anno precedente e le entrate effettive fiscali fatturate successivamente. La contabilizzazione secondo il principio di delimitazione delle imposte avviene nel seguente modo:

Contabilizzazione delle fatture inviate nell’anno n concernenti le imposte dell’anno n: Crediti per imposte (1012) a Ricavi fiscali (40xx)

Contabilizzazione delle imposte dovute e pagate l’anno n per l’anno n:

Cassa (1000) a Crediti per imposte (1012)

Imposte probabilmente dovute per l’anno n, per le quali alla fine dell’anno n, nessuna fattura è ancora stata inviata:

RRA su imposte (1042) a Ricavi fiscali (40xx)

Scioglimento degli acconti di regolarizzazione da effettuare nell’anno n+1:

Ricavi fiscali (40xx) a RRA su imposte (1042)

Utilizzando il principio della delimitazione temporale delle imposte, i ricavi fiscali che sono effettivamente dovuti per l’anno in questione sono contabilizzati alla fine dell’anno. Siccome è difficile avere dei dati certi nel momento in cui si allestiscono i prospetti contabili, vengono effettuate delle proiezioni e delle stime.

4.5.2 Investimenti e ammortamenti

La contabilità delle immobilizzazioni e la presentazione contabile particolare dei beni d’investimento, all’interno del loro conto apposito, forniscono degli indicatori dettagliati sull’evoluzione di queste poste. Le cifre riassunte figurano nel bilancio. Gli attivi (inclusi i prestiti e le partecipazioni) che sono utilizzati per più anni vengono registrati anch’essi all’interno del conto investimenti in quanto beni d’investimento.

I beni d’investimento si suddividono secondo le seguenti categorie d’investimento: - Terreni

- Edifici e terreni edificabili - Lavori del genio civile

- Impianti di smaltimento delle acque e impianti di trattamento dei rifiuti - Beni mobili, veicoli e macchine

- Immobilizzazioni immateriali - Istallazioni informatiche - Scorte

- Sovvenzioni d’investimento - Prestiti

- Partecipazioni

Prima valutazione delle immobilizzazioni del patrimonio finanziario

La prima valutazione delle immobilizzazioni nel patrimonio finanziario avviene al costo di acquisto. Se l’entrata è gratuita, la valutazione avviene al valore venale al momento della registrazione.

Valutazioni successive delle immobilizzazioni del patrimonio finanziario

Le valutazioni successive delle immobilizzazioni del patrimonio finanziario avvengono invece al valore venale (di mercato). Per questo motivo, sono necessarie periodicamente delle rivalutazioni. Infatti, se è prevedibile una riduzione durevole di valore, l’immobilizzazione del patrimonio finanziario, deve essere immediatamente rivalutata.

Valutazione delle immobilizzazioni del patrimonio amministrativo

Le immobilizzazioni del patrimonio amministrativo, per contro, sono iscritte a bilancio al costo di acquisto o di fabbricazione. In assenza di costi, o se non è stato pagato nessun prezzo, a bilancio viene riportato il valore venale.

Per iscrivere all’attivo una spesa è necessario comprendere se si tratta di un investimento o di un consumo. I due concetti si distinguono come segue:

- investimento: gli investimenti sono delle spese che creano degli attivi con una durata di utilizzo su più anni. Anche le spese per la creazione o il miglioramento di beni pubblici sono considerati investimenti;

- consumo: il consumo concerne le spese che non hanno come finalità la creazione di attivo durabile negli anni. Si tratta dunque di spese concernenti i beni che saranno rivenduti direttamente o che verranno detenuti per una durata limitata.

Metodo di ammortamento

Gli ammortamenti possono essere lineari o digressivi. Una volta scelto un metodo esso deve essere mantenuto. I tassi di ammortamento lineare e digressivo sono entrambi calcolati sulla durata di utilizzo del bene. Il metodo di ammortamento deve riflettere il deprezzamento dell’immobilizzo. Gli ammortamenti devono iniziare da quando l’investimento è concluso, ovvero da quando si inizia effettivamente ad utilizzare il bene. I tassi di ammortamento delle differenti categorie e la durata di vita in anni11 sono rappresentati nella tabella 7.

Tabella 7: Tassi di ammortamento dei beni amministrativi e patrimoniali secondo MCA2

Durata di vita in anni Tasso di ammortamento in %

Lineare Digressivo

Terreni Nessun ammortamento

Stabili e terreni edificabili 25-50 2-4% 8-15%

Lavori del genio civile Strade 40-60 1.66-2.5% 7-10% Canalizzazioni 40-60 1.66-2.5% 7-10% Ponti 40-60 1.66-2.5% 7-10% Beni mobili, macchine e veicoli Beni mobili 4-10 10-25% 35-60% Macchine 4-10 10-25% 35-60% Veicoli 4-10 10-25% 35-60%

Fonte 24: traduzione dal francese, SRS-CSPCP recommandation n°12, pp.67-68

L’illustrazione 18 presenta sotto forma grafica come i due metodi di ammortamento si comportano. Si può notare che l’ammortamento secondo il metodo lineare porta il bene a zero, mentre quello digressivo ad un valore che tende a zero.

Figura 18: Confronto metodi di ammortamento

Fonte 25: traduzione dal francese, SRS-CSPCP recommandation n°12, p.68

11 Le prescrizioni relative alla durata di vita in anni corrispondono ai tassi di ammortamento indicati nel

manuale “Modello di contabilità analitica armonizzato per i Cantoni e i Comuni” (SRS-CSPCP recommandation n°12, 2008, pp.66-67)

5 L’introduzione del nuovo modello contabile MCA2

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