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1. L'ultimo conflitto ideologico

2.4 Costruire un labirinto: genesi del ciclo

Le prime tracce del progetto del Laberinto mágico le troviamo in alcuni appunti del 1938 (Llorens, 2005: 86).85 In essi è presente il manoscritto dell'ultima parte del

racconto El Cojo, ma soprattutto una serie di appunti che Llorens è riuscito a ricondurre a CC e CS. Ciò non deve stupire perché lo scrittore trascorre una buona parte del 1938 a Barcellona per le riprese di Sierra de Teruel. Come afferma Llorens: «Barcelona constituye el espacio donde Aub vivió más de cerca la experiencia bélica […] La propia ciudad y sus habitantes serían sin duda buena fuente de información» (ivi). È inoltre presente nel quaderno una successione di titoli di ipotetiche opere future: «Campo de España/ españoles/ Campo/ camino/ canto».86 In altri appunti,

datati tra il 1938 e il 1939 (Llorens, 2002: 107), Aub scrive la seguente lista: «I. No va más. II. Campo abierto. III. Campo de sangre. IV. Camino de todos y frontera prohibida». Naharro Calderón (Aub, 1999a: 246) aggiunge che due anni dopo lo scrittore allargò questo elenco a: «V. Campo francés. VI. Cadahalso 34. VII. Campo cerrado». I titoli aggiunti fanno riferimento all’esperienza dei campi di concentramento che visse Aub e che lo scrittore colloca in continuità con la guerra civile.

È chiaro quindi che egli avesse in mente un ciclo narrativo sul conflitto quando questo ancora non era terminato. È necessario aggiungere che si tratta di ipotesi di

85 Scrive Llorens: «La consecuencia más relevante de lo que antes afirmábamos es que Max Aub

toma los primeros apuntes y anécdotas que darán lugar a su ciclo narrativo cuando todavía no ha terminado el conflicto. Por ello se puede afirmar que no todo su material y su ulterior reelaboración proceden de la asunción de la derrota en París, sino que buena parte es fruto del testimonio más vivo y directo, cuando Aub mantiene la esperanza en la victoria».

86 Si veda il quaderno 5/21 (FMA-AMA. Mss., cassa 5-ms. 21), conservato presso la Fundación Max

lavori futuri, idee annotate su quaderni e agende. Tuttavia, quello che è interessante segnalare è che con tutta probabilità Aub avrebbe scritto il Laberinto mágico indipendentemente dalla sconfitta repubblicana. Nel 1941, poi, lo scrittore pensa di includere nel ciclo anche la sua esperienza dei campi di concentramento, perché sono una delle conseguenze della guerra. In un certo senso, si potrebbe affermare che il peregrinare di Aub tra i campi di Vernet d'Ariège e Djelfa, e il successivo esilio messicano, non chiusero mai l’argomento guerra civile nella sua vita e nella sua opera.

Queste ipotesi sono in contraddizione con quanto ha sempre affermato Aub (Llorens, 2005: 82), ovvero di aver pensato al ciclo quando la vittoria franchista era già evidente. Tuttavia, l'aspetto interessante è cercare di capire se il Laberinto sarebbe stato lo stesso. O meglio dove, come e quando l’esilio, conseguenza drammatica e a lungo corso della sconfitta, abbia influenzato la scrittura, i temi e i toni del ciclo narrativo.

Le date degli appunti dimostrano che non fu l’esilio la causa scatenante dell’esigenza di Max Aub di fornire la sua versione della “storia dei vinti”, ma la partecipazione stessa alla guerra, anche se limitata alla retroguardia e alla propaganda. Il lungo esilio, e la repressione franchista, invece, furono determinanti per il tono che la scrittura aubiana assunse e per il fatto che alla fine prevalessero l’intento testimoniale e il desiderio di lasciare una traccia.

La primera novela que se publicó fue Campo cerrado en 1943. La primera de las tres notas incluidas en el prólogo dice:

Bajo el título de EL LABERINTO MÁGICO, que le debo a San Agustín, proyecto publicar, amén de ésta, cuatro novelas en las que he de recoger, a mi modo, algunos sucesos de nuestra guerra:

II. Campo abierto III. Campo de sangre IV. Tierra de campos

V. Campo francés (Aub, 2001b: 81)

Il progetto subisce delle modifiche durante i primi anni in Messico e comincia, molto lentamente, ad assumere la sua forma definitiva. Nel 1943, quando in Europa imperversava la II Guerra Mondiale ed era ancora viva una timida speranza di un

ritorno non troppo lontano nel tempo, Aub non aveva ancora previsto un romanzo sull’esilio. CA e CS vengono pubblicati a ordine inverso, rispettivamente nel 1951 e nel 1945.87 Ciononostante, la cronologia dei fatti narrati segue l’ordine riportato nella

citazione che fa riferimento al prologo della prima edizione di CC del 1943. Dato che CS venne pubblicato solo due anni più tardi, è lecito sostenere l’ipotesi di Llorens sul fatto che CA fosse già ampiamente pronto, o quanto meno a buon punto, in quel momento. Infine, il fatto che sotto l’etichetta «sucesos de nuestra guerra», Aub includa le vicende di CF è un’ulteriore conferma della percezione di continuità che avevano i protagonisti dell’epoca tra la guerra civile spagnola e i fatti storici che la seguirono.

Secondo Lluch (2010: 40), Tierra de campos doveva essere il romanzo di transizione tra la guerra e l’esilio, con un passaggio intermedio nei campi di concentramento. Il testo non venne mai pubblicato e al suo posto oggi troviamo CM e CAL, rispettivamente del 1963 e del 1968.

Negli anni tra il 1951 e il 1963 Aub continua a prendere appunti e a scrivere racconti sulle stesse tematiche. Le narrazioni brevi, tanto quelle che scrisse in quest’epoca come le precedenti degli anni ’40, verranno a loro volta incluse nel Laberinto mágico, il quale diventa un ciclo formato da testi di generi diversi, dove confluiscono due forme di narrazione distinta: il racconto e il romanzo. A prova di questa poliedricità, Lluch (2010: 45) incontra il seguente passo tra gli appunti aubiani:

Bajo el título, dijimos, de Los Campos podrían reunirse todos según el orden cronológico de los sucesos que los motivaron:

I Campo cerrado. II Campo abierto. III El cojo. IV Cota. V. Una canción. VI

Manuel, el de la Font. VII. La ley. VIII Un asturiano. IX Santander y Gijón. X Alrededor de una mesa. XI Teresita. XII Campo de sangre. XIII La espera. XIV Enero sin nombre. XV Campo de los almendros Los Traidores. XVI Historia de Alicante. XVII Una historia cualquiera. XVIII Enrique Serrano Piña. XIX Historia

87 Secondo quanto sostiene Llorens i due romanzi dovevano essere uno solo. Inoltre, lo studioso

riesce a retrodatare i primissimi appunti di Campo abierto all’8 di agosto del 1939: «L4 /8.39 Una novela de la juventud. Muchachos y muchachas de 15 a 18 años. La FUE. Agosto-6 de noviembre. Valencia. Madrid. El Búho. Los sindicatos. El teatro. La juventud que de pronto se encuentra con la posibilidad de realizar sus sueños. Influencia de los jóvenes en los ministros. Las ejecuciones y lo constructivo. Las armas de fuego. La negación del amor. Los matrimonios. Abolición del sentimentalismo. La juventud, la vida. El periódico. Los viejos al retiro. /p. 23/ El Búho por las iglesias, los pueblos. /p. 24/» (Llorens, 2003: 470).

de Vidal. XX Otro. XXI Un traidor. XXII Ruptura. XXIII Morir por cerrar los ojos Campo francés. XIV Los creyentes. XXV Historia de Jacobo. XXVI El limpiabota del padre eterno. XXVII Yo no invento nada. Apéndice: Diario de Djelfa.

I titoli XV e XVI fanno riferimento rispettivamente a Campo del moro e Campo de los almendros. Il numero III, El Cojo, si riferisce alla prima pubblicazione del ciclo datata 1938. Il Diario de Djelfa, invece, rappresenta l’unico testo sui campi di concentramento che Aub scrisse interamente durante la sua prigionia. Come si nota, nella lista ci sono sia romanzi che racconti, che coprono un arco temporale che va dalla Seconda Repubblica (CC) all’esilio. La citazione risulta molto interessante nel momento in cui bisogna stabilire il corpus di testi che compongono il Laberinto mágico, ora in parte fissato dalle Obras completas. Esso comprende i sei Campos e una quarantina di racconti (Aub, 2006b).88 A mio avviso è bene includere anche il

diario GC che Aub scrisse dopo il suo viaggio in Spagna del 1969. Il testo, come scrive Aznar Soler (Aub, 1995), si può considerare come l’ultima pubblicazione del ciclo narrativo:89 i temi che affronta e le numerose relazioni con gli altri testi del

Laberinto confermano l’ipotesi di un ultimo romanzo con protagonista lo stesso scrittore e quindi l’unico ad essere interamente autobiografico.

88 I romanzi sono tutti riuniti in Aub (2001b e c; 2002a e d), mentre i racconti sono raccolti in Aub

(2006c).

3. Entre ruptura y tradición: ecos de la literatura y del arte españoles en el