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Costrutti participiali e frasi relative ridotte

Nel documento La sintassi delle frasi relative in russo (pagine 165-169)

Alla luce del quadro teorico sopra delineato (§ 3.1.1) e delle considerazioni preliminari appena svolte riguardo sia la distribuzione lineare rispetto al nome sia le possibili interpretazioni dei costrutti participiali (§ 3.2), si sono prese in esame alcune caratteristiche dei sintagmi aggettivali derivati da frasi relative (Cinque 2010: 25-41) confrontandole in relazione al comportamento dei costrutti participiali russi. L‘analisi comparativa tra costrutti participiali e aggettivi di modificazione indiretta (AP redRC) ha consentito di riscontrare alcune similarità, riportate sinteticamente con una serie di esempi nella tabella qui di seguito.

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AP da Frasi Relative Ridotte Costrutti participiali a. Duplice interpretazione

(156) Иван прекрасный танцор. Ivan prekrasnyj tancor.

‗Ivan è un bellissimo/ottimo ballerino.‘

(157) [Легко кружaщийся на площадке]

танцор

Legko kruţaščijcja na ploščadke tancor. ‗Il ballerino volteggiante leggiadro sulla pista‘

b. Resa col pronome relativo

(158) a. Красивая девушка Kracivaja devuška ‗la bella ragazza‘

b. Девушка, которая красивая

Devuška, kotoraja kracivaja ‗la ragazza che è bella‘

(159)a. Девушка, [лежащая в больнице]

Devuška, leţaščaja v bol‘nice

b. [Лежащая в больнице] девушка Leţaščaja v bol‘nice devuška ‗la ragazza ricoverata in ospedale‘ c. Девушка, которая лежит в больнице Devuška, kotoraja leţit v bol‘nice ‗la ragazza che è ricoverata in ospedale‘

c. Occorrenza predicativa

(160) Студентка умная/ умна. Studentka umnaja/ umna. ‗La studentessa è intelligente.‘

(161) Солдат был убит (*убитый). Soldat byl ybit (*ubytyj). ‗Il soldato è stato ucciso.‘

Tabella13. Costrutti participiali e aggettivi da frasi relative ridotte.

La prima caratteristica comune riguarda la possibilità di avere una duplice interpretazione. L‘aggettivo derivato da frase relativa ridotta in (156) dispone, infatti, sia di una lettura restrittiva di tipo intersettivo (intersective), sia di una lettura avverbiale non-intersettiva (non-intersective). Nel primo caso, prekrasnyj si riferisce all‘intersezione tra l‘insieme delle entità prekrasnye (molto belle) e l‘insieme dei ballerini, e viene quindi interpretato come se fosse applicato all‘estensione o referente di tancor (ovvero ‗Ivan è molto bello217 come persona, ed è un ballerino); nell‘altro caso, prekrasnyj modifica l‘intensione di tancor e la sua interpretazione diventa avverbiale (ovvero ‗Ivan danza in modo bellissimo, ottimamente‘). Allo stesso modo, il costrutto participiale in (157) si presta a una duplice lettura: una restrittiva, se ipotizziamo il ballerino come l‘unico che volteggia leggiadro in un

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L’aggettivo russo prekrasnyj significa propriamente ‘molto bello’, ma anche ‘ottimo’, quindi la frase si potrebbe tradurre anche ‘Ivan è un’ottima persona’.

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contesto discorsivo che preveda la presenza di altri ballerini, e una non-restrittiva, se il ballerino è l‘unica entità presente nel contesto discorsivo e quindi lo si identifica anche senza la precisazione supplementare riguardo al suo volteggiare.

Il secondo fattore comune, già anticipato nella parte introduttiva del capitolo (esempi in (125)- (126)), sta nella possibilità di resa esplicita con il pronome relativo: sia l‘aggettivo in (158a), sia il costrutto participiale (postnominale in (159a) e prenominale in (159b)) possono, infatti, essere esplicitati tramite l‘utilizzo dell‘introduttore relativo который (kotoryj) opportunamente accordato in genere, numero e caso (esempi rispettivamente (158b) e (159c)).

Infine, ad accomunare i costrutti participiali ai sintagmi aggettivali derivati da frasi relative ridotte sembra essere la loro particolare caratteristica distribuzionale a base predicativa. Entrambi, infatti, possono occorrere in contesti predicativi (esempi (160) e (161)), anche se l‘alternanza tra forma lunga e forma breve218 è ammessa solo per gli aggettivi, mentre i participi devono trovarsi necessariamente alla forma breve.

Per quanto concerne quest‘ultimo aspetto, va precisato che in russo non è possibile usare né l‘aggettivo di forma breve né la forma breve participiale in posizione adiacente al nome; in contesti predicativi, invece, sono grammaticali entrambe le forme dell‘aggettivo, ma solo la forma breve del participio, come mostrano le coppie di esempi riportate qui di seguito.

(162) a. Новый/ (*нов) дом стоит на горе. (aggettivo in contesto nominale) Novyj/ (*nov) dom stoit na gore.

‗La casa nuova si trova su una collina.‘

b. Дом нов/ новый. (aggettivo in contesto predicativo)

Dom nov/ novyj. ‗La casa è nuova.‘

(163) a. Разбитое/ (*разбито) стекло находится там. (participio nominale)

Razbitoe / (*razbito) steklo nachoditsja tam. ‗Il vetro rotto si trova là.‘

b. Стекло разбито / (*разбитое). (participio in contesto predicativo)

Steklo razbito/ (*razbitoe) ‗Il vetro è rotto.‘

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Sulla differenza semantica che implica l’utilizzo della forma lunga rispetto alla forma breve degli aggettivi si veda Siegel (1976).

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Cinque (2010b: 108-110) riconduce questa differenza al fatto che in russo tutti gli aggettivi in contesti nominali, indipendentemente dal tipo di modificazione (diretta o indiretta) che comportano devono prendere la forma lunga. Punto di partenza dell‘assunto è l‘analisi aggettivale proposta in Siegel (1976) che caratterizza gli aggettivi russi di forma breve come esclusivamente predicativi, semanticamente estensionali ed intersettivi, in contrapposizione ai corrispondenti aggettivi di forma lunga, che sono invece esclusivamente attributivi, semanticamente intensionali e non-intersettivi. L‘occorrenza predicativa degli aggettivi di forma lunga trova spiegazione in Siegel (1976) assumendo l‘ipotesi che tali aggettivi possano ritenersi l‘attributo di un predicato nominale con un nome vuoto ricostruibile dal contesto. A supporto della propria analisi, Siegel (1976: 297) adduce la diversa interpretazione semantica associata alle due forme aggettivali in posizione predicativa: la forma breve indicherebbe una caratteristica generale, in termini assoluti ((162b) ‗Дом нов‘ si dovrebbe intendere come ‗la casa è nuova in generale‘), mentre quella lunga significherebbe che la caratteristica espressa deriva dal confronto con altre entità che la condividono ((162b) ‗Дом новый‘ dovrebbe equivalere a ‗la casa è nuova rispetto ad altre case‘, ovvero ‗la casa è una (casa) nuova‘).

Cinque (2010b) propone una revisione dell‘analisi offerta da Siegel (1976) suggerendo una duplice fonte strutturale per gli aggettivi di forma lunga: una di modificazione diretta (intensionale, non-intersettiva...) e una di modificazione indiretta, dalle interpretazioni opposte. Dunque, un aggettivo che derivi da una frase relativa ridotta in contesti nominali prenderà necessariamente la forma lunga, esattamente come fanno i costrutti participiali, che nei contesti nominali (163a) ammettono solo la forma lunga, svelando così la loro natura strutturale relativa.

Benché le affinità di comportamento finora riscontrate ci inducano a formulare una prima ipotesi di derivazione dei costrutti participiali russi dalla struttura relativa (quali frasi relative ridotte) piuttosto che da quella propriamente aggettivale, passiamo ora a verificare quale sia la collocazione sintattica dei costrutti (prenominali) all‘interno della gerarchia di costituenti che caratterizzano la proiezione estesa del sintagma nominale, così come proposto in Cinque (2010: 63).

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Nel documento La sintassi delle frasi relative in russo (pagine 165-169)