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Finalità, fonti e metodologie della ricerca

Nel documento La sintassi delle frasi relative in russo (pagine 78-81)

Alla luce del quadro teorico esposto in questo primo capitolo, in cui, nonostante l‘impostazione prettamente generativista, si è cercato di rendere conto della complessità sintattica, semantica, formale e tipologica delle costruzioni relative, il presente paragrafo intende circoscrivere le finalità di uno studio dedicato alla sintassi della relativizzazione in russo, precisare poi le fonti che hanno consentito la raccolta dei dati linguistici per la creazione di un corpus appropriato ed, infine, esporre i presupposti metodologici di una tale indagine.

Scopo principale della ricerca è quello di offrire un‘analisi sintattica delle frasi relative della lingua russa contemporanea data l‘assenza151

, allo stato attuale, di un contributo scientifico che indaghi le costruzioni relative in un‘ottica generativista specificatamente per il russo. Si è posta innanzitutto una necessità di ordine pratico: dovendo limitare la mole di un lavoro che, senza alcun taglio, correrebbe il rischio di pervenire a risultati poco pregnanti, si è scelto di concentrare l‘attenzione sulla caratterizzazione sintattica di alcuni aspetti della relativizzazione in russo, come le strategie di relativizzazione, gli introduttori relativi, i costrutti participiali, le possibili interpretazioni restrittive/non-restrittive e il fenomeno di resumption, tralasciando altri aspetti (come i fenomeni di ellissi o le costruzioni relative infinitive), comunque trattati nella letteratura anche se con approcci teorici diversi.

Nello specifico, dopo aver descritto le principali strategie di relativizzazione del russo contemporaneo, si cercherà di tracciare una panoramica generale degli introduttori di frasi relative in russo quale presupposto preliminare per una caratterizzazione più specifica della distribuzione contrastiva degli stessi, studiata in relazione alla tipologia dei possibili antecedenti, alla dicotomia tra l‘interpretazione restrittiva e non-restrittiva, alla strategia di assegnazione di caso e, infine, in relazione al fenomeno di resumption, ovvero di ripresa pronominale nel sito di

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L’assenza è stata tarata relativamente al lavoro di ricognizione bibliografica svolto in questa sede. Infatti, nonostante la vastissima letteratura di riferimento, anche generativista, sulla relativizzazione, non sono stati rinvenuti contributi esaustivi per la lingua russa, a parte quello di Spencer (1993) che, nella sua tesi di dottorato, ha discusso alcune proprietà delle frasi relative russe, soffermandosi sul fenomeno di ellissi (del pronome relativo e dell’eventuale proposizione reggente) tipico della lingua colloquiale, fenomeno che viene spiegato su un piano prevalentemente semantico - pragmatico, ma che non viene indagato con le implicazioni sintattiche che esso comporta.

Baylin (2012: 108), più recentemente, conferma la necessità di approfondire lo studio delle frasi relative in russo: “*…+ details of the analysis of Russian relative clauses require further investigation”.

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relativizzazione, attestato esclusivamente nella lingua parlata tramite indagine sul campo durante il soggiorno a Pietroburgo (Capitolo II).

Lo studio verrà esteso anche alla strategia di relativizzazione implicita consentita dal russo in forma di costrutto participiale, allo scopo di testare l‘ipotesi di una possibile derivazione di tali costrutti dalla struttura relativa piuttosto che da quella propriamente aggettivale, verificandone inoltre, tramite l‘elaborazione di una serie di test di cooccorrenza, l‘ordine relativo rispetto alla gerarchia di costituenti che caratterizzano la proiezione estesa del sintagma nominale (Capitolo III).

Per quanto riguarda la fonti da cui sono stati tratti – e talvolta adattati – gli esempi utilizzati nell‘analisi delle frasi relative della lingua russa contemporanea, va precisato che la ricerca è stata condotta per la maggior parte sul Nazional’nyj korpus

russkogo jazyka (www.ruscorpora.ru), contenente per l‘appunto il Corpus nazionale

di lingua russa; alcune frasi sono state poi fornite direttamente dai parlanti nativi russi ai quali sono stati sottoposti i test di cooccorrenzaper definire l‘ordine relativo tra i vari elementi che costituiscono la proiezione estesa del sintagma nominale; infine, un numero molto limitato di frasi proviene da grammatiche russe tradizionali di tipo normativo. Nel trattamento delle occorrenze si è scelto poi di privilegiare un‘analisi qualitativa dei dati sia pur a scapito di un‘indagine quantitativa, rinunciando a presentare tabelle sulla frequenza d‘uso degli introduttori relativi o delle occorrenze delle interpretazioni restrittive e non-restrittive in quanto ritenute di scarso interesse visti gli scopi di indagine che ci si prefigge di perseguire.

Prima di entrare nel merito della ricerca vera e propria, si rende necessario chiarire la metodologia di lavoro adottata nell‘elaborazione dei test sottoposti ai parlanti nativi. L‘indagine, infatti, si è svolta adottando diverse tipologie metodologiche, ideate sia allo scopo di valutare le possibili interpretazioni associate ad una particolare costruzione frasale, sia allo scopo di determinare le possibili posizioni reciproche tra i vari elementi propri della gerarchia strutturale nominale. Una prima modalità operativa prevedeva la formulazione di frasi contenenti quegli elementi che estendono l‘NP (quantificatori universali, dimostrativi, numerali, aggettivi), ovviamente in concomitanza alla presenza di una costruzione relativa (participiale), nell‘ordine ritenuto più naturale. Un‘altra metodologia proponeva al parlante nativo un‘eventuale correzione di frasi già formulate in precedenza, tratte

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del Corpus nazionale di lingua russa, e alterate a sua insaputa. Infine, ai parlanti interpellati sono state fornite della frasi contenenti un costrutto participiale prenominale ma prive di uno degli elementi sopraelencati (ovvero prive di un quantificatore, di un dimostrativo, di un numerale, di un aggettivo) ed è stata loro richiesta l‘inserzione dell‘elemento mancante nella posizione che sembrava loro più naturale.

Le metodologie descritte sono state impiegate soprattutto per la verifica dell‘ordine gerarchico proprio del sintagma nominale. Per la caratterizzazione della distinzione semantica tra relative restrittive e relative non-restrittive il metodo della semplice interpretazione si è rivelato piuttosto problematico, in quanto strettamente dipendente dalle intenzioni comunicative del parlante, l‘unico a poter scegliere di operare una modificazione piuttosto che un‘aggiunta informativa nei confronti dell‘antecedente. Per questa ragione, nella creazione di contesti inequivocabilmente non-restrittivi si è cercato di selezionare antecedenti specifici, determinati o autoreferenziali come i nomi propri, mentre per la creazione di letture restrittive si è optato, quando possibile, per la scelta di contesti discorsivi più ampi.

I parlanti nativi ai quali sono stati sottoposti i test sono originari principalmente della Federazione Russa (Mosca, San Pietroburgo), in parte dell‘Ucraina. Molti vi risiedono tuttora, mentre una buona parte degli intervistati vive in Italia da circa una decina d‘anni, ha trascorso gran parte della giovinezza, fino ai venticinque anni circa, in patria e attualmente vi ritorna almeno una volta all‘anno per un periodo di circa un mese. Un tale criterio di scelta dovrebbe garantire, per quanto riguarda le intuizioni delle persone interpellate, l‘assenza nella lingua d‘origine di interferenze provenienti dalla lingua del paese in cui risiedono. Nonostante il prolungato periodo di tempo trascorso in Italia, i parlanti convenuti hanno attestato un elevato livello di ‗immersione‘ nella lingua natale, come dimostra il fatto di parlare russo in ambito domestico, di leggere libri o guardare film in russo.

È utile precisare, infine, che ci si è avvalsi di giudizi di grammaticalità forniti dai parlanti nativi in merito a frasi non sempre contestualizzabili, poiché il metro di analisi che sottende questo lavoro esula dalla correttezza grammaticale intesa nel tradizionale senso formalista. Quanto attestato ha riguardato, infatti, le intuizioni del parlante nativo in merito a una sequenza di dati linguistici non necessariamente

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conformi alla grammatica normativa prescrittiva, ma che potevano risultare più o meno ‗accettabili‘ secondo il meccanismo mentale152

coinvolto nella comprensione e nella produzione del linguaggio.

Nel documento La sintassi delle frasi relative in russo (pagine 78-81)