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Nel documento Crema VenezianaOggi apre la mostra (pagine 59-59)

Il Natale... è servito!

Tavole decorate nelle più svariate maniere e i menù

C

ome ogni anno puntualmente ar-riva il Natale e con esso la magia di preparare con tanta cura e amore un cenone o un pranzo speciale che solita-mente ha come valore aggiunto quello di aggregare tutti i parenti, anche quelli che magari si vedono poco.

Ecco che allora il padrone di casa ci tiene a ricreare un’atmosfera calda e ac-cogliente che nelle case di solito è già ben rappresentata dall’angolo dove si è deciso di fare l’albero e il presepe e posizionare tutti i regali. Ma anche la tavola ha la sua importanza.

E le idee per sbizzarrirsi sono innu-merevoli, bianco e rosso oppure rosso e oro sono gli abbinamenti di colori preferiti. A volte basta poco! Come una semplice tovaglia bianca di lino come base e dei tovaglioli e candele rosse... qualche pigna dorata qua e là e il gioco è fatto.

Di contro, una tovaglia rossa, i tova-glioli bianchi un po’ di cotone sparso in giro e dell’agrifoglio faranno l’effetto di una tavola ‘innevata’. Qualche angio-letto o qualche piccolo Babbo Natale può stare bene su tutti i colori e risulta-re simpatico agli occhi dei commensali più piccoli.

Sottobicchieri e sottopiatti rossi con perline possono essere a loro volta un bel decoro natalizio, si possono aggiun-gere anche bacche rosse e il tavolo ri-sulterà di buon gusto. Più impegnative e preziose risulteranno invece le tavole apparecchiate con al centro candelab-bri; a queste non sarà il caso di aggiun-gere ulteriori orpelli per non caricare eccessivamente il risultato. Al centro della tavola molto belle sono anche le composizioni di fiori. Qualche oggetto (come gli angeli, Babbo Natale, oppure renne, stelle comete e tanto altro) può essere adoperato per legare i tovaglioli.

Per renderli particolari basta un bel fiocco di raso rosso oppure oro, ma an-che dei divertenti campanellini. Meglio restare ‘sobri’ con la decorazione della tavola quando si ha un servizio di piatti di ceramica con motivi natalizi, che già

di per sé ‘fanno Natale’.

Le posate sono da preferire in argen-to o di acciaio inossidabile.

La regola vuole che si incominci a utilizzare le posate più esterne al piatto e scalare fino a quella più interna, ma se il vostro menù è molto ricco di por-tate aggiungete solo successivamente le posate mancanti in modo da mantenere sempre la tavola ordinata.

Alla destra dei piatti, vanno posizio-nati il coltello (con la lama rivolta verso l’interno) e il cucchiaio. Alla sinistra dei piatti, una o due forchette e il to-vagliolo. In alto, sopra il piatto, si po-sizionano le posate da dessert (manico della forchettina a sinistra, il coltellino o il cucchiaino con l’impugnatura a de-stra).

Visto che l’occasione è speciale, dei bicchieri di cristallo andranno benissi-mo.

Sono collocati sopra le posate di de-stra e saranno tanti quanti sono i vini che andrete a servire. I bicchieri vanno

disposti mettendo quello dell’acqua alla sinistra di quello del vino.

Passando invece ai menù, cambiano a seconda se si decide di festeggiare il Natale con il cenone del 24 sera oppure con il pranzo del 25 dicembre. Come antipasto gli involtini di salmone, l’in-salata di mare, il capitone o l’anguilla marinata, le frittelle di baccalà e tartine con salsa tonnata. involtini di salmone. Tra i primi piatti: gli spaghetti con le vongole, la pasta al nero di seppia, gli gnocchi ai frutti di mare o le linguine all’astice. Come secondo piatto l’ora-ta al forno, salmone ai funghi, frittura di pesce, gamberoni al sale e i calamari ripieni di verdure.

Come contorno patate al forno, ci-polle ripiene oppure insalata di polpo. Per terminare il cenone, dolci classici, Panettone e Pandoro, eventualmente farcito (tra le possibilità anche quelli artigianali visto che a Crema e dintorni sono parecchi i laboratori e le pastic-cerie dove si possono trovare) oppure

torrone. Cappelletti in brodo e arrosto sono poi il classico per eccellenza del pranzo del 25.

Un menù della tradizione ricco e a base di carne che può essere più ab-bondante di quello serale. Una valida alternativa ai cappelletti in brondo che magari non incontrano il gusto soprat-tutto dei più piccoli, possono essere le lasagne al ragù oppure vegetariane, ma anche semplici fettuccine al ragù con la pasta fatta in casa o un piatto di parmi-giana di melanzane.

Facendo un passo indietro e pen-sando agli antipasti, l’insalata russa, le crocchette di patate, cestini di pa-sta sfoglia ripiena ma anche salumi e

giardiniera. Tra i secondi si prepara il cappone ripieno, l’arrosto al latte, l’a-rista in crosta e il polpettone di carne; come contorni, patate, polenta oppure una semplice insalata. Infine tra i dolci, si riconfermano Panettone e Pandoro (con mascarpone a parte oppure inse-rito a strati formando un albero di Na-tale), ma anche panforte, montebianco e tiramisu. Sorrisi, gioia e amore sono le prime cose da portare sulle tavole im-bandite che abbiamo descritto. Infatti una calorosa atmosfera familiare fatta di confidenze, ricordi e racconti, uniti a una tombola e all’apertura dei regali, dà l’idea della giornata perfetta.

Buon Natale!

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