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CRITERI DI CONSOLIDAMENTO

AL BILANCIO CONSOLIDATO

4.6 CRITERI DI CONSOLIDAMENTO

Area di consolidamento

Al 31 dicembre 2019, oltre alla controllante Acotel Group S.p.A., le società incluse nell’area di consolidamento, in quanto detenute direttamente o indirettamente dalla stessa Acotel Group S.p.A., sono le seguenti:

Società Data di

acquisizione

% di controllo del

Gruppo Sede Capitale sociale

AEM Acotel Engineering and Manufacturing

S.p.A. 28 aprile 2000 99,9% Roma EURO 264.000

Acotel Chile S.A. 28 aprile 2000 100% Santiago del

Cile USD 17.330

Acotel Do Brasil Ltda 8 agosto 2000 (1) 100% Rio de Janeiro BRL 1.868.250

Acotel Interactive, Inc. 28 giugno 2003 (1) 100% Wilmington USD 10.000

Flycell Italia S.r.l. 10 luglio 2008 (1) 100% (2) Roma EURO 90.000

Noverca Italia S.r.l. in liquidazione 9 maggio 2008 (1) 100% (3) Roma EURO 10.000

Acotel Interactive India Private Limited 22 agosto 2013 (1) 100% (4) Mumbai INR 100.000

(1) La data di ingresso nel Gruppo coincide con quella di costituzione della società (2) Controllata attraverso Acotel Interactive Inc.

(3) Dal 20 maggio 2013 il Gruppo detiene il 100% del capitale della società.

(4) Dal 31 ottobre 2019 controllata direttamente

Si segnala che nel corso del 2019 il perimetro di consolidamento si è modificato per la perdita del controllo della Bucksense Inc. e di tutte le società direttamente controllate dalla stessa alla data di definizione di tali operazioni (Hera Performance, Acotel Espana); e per effetto della dissoluzione, della controllata Yabox LLC, oramai non più operativa.

Come descritto in diverse parti del presente Bilancio e specificatamente nel seguente Paragrafo 4.7, a cui si rinvia, al 31 dicembre 2019 sono in corso trattative che porteranno Acotel Group S.p.A. alla cessione sia della Acotel Interactive Inc. e di tutte le società direttamente controllate dalla stessa alla data di definizione di tali operazioni ( sia della AEM S.p.A. e della Air S.r.l. direttamente controllate dalla stessa

Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato include il bilancio al 31 dicembre 2019 della Acotel Group S.p.A. e delle imprese da essa controllate. Si ha il controllo su un’impresa quando la società controllante ha il potere di determinare le politiche finanziarie ed operative di tale impresa.

I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell’esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dall’effettiva data di acquisizione o fino all’effettiva data di cessione.

Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati dalle stesse a quelli adottati dal Gruppo.

Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell’integrazione globale sono assunte integralmente nel bilancio consolidato. Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell’attivo e del passivo il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo.

I crediti e debiti tra le società incluse nel perimetro di consolidamento, ivi compresi i dividendi distribuiti nell’ambito del Gruppo, sono eliminati. Gli utili e le perdite, così come i proventi e gli oneri, derivanti da operazioni tra imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati.

I bilanci di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell’ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna società è convertito in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato.

In particolare, le attività e le passività delle controllate estere sono convertite in euro ai cambi correnti alla data di bilancio. I proventi e gli oneri sono convertiti ai cambi medi dell’esercizio. Le differenze cambio emergenti sono riflesse nella voce di Patrimonio Netto “Riserva di copertura e traduzione”. Tale riserva è rilevata nel Conto Economico come provento o come onere nel periodo in cui la relativa impresa controllata esce dal perimetro di consolidamento.

Le quote di patrimonio netto ed il risultato dell’esercizio di competenza di azionisti terzi sono evidenziate in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

Si rimanda al paragrafo “principali fattori di incertezza nell’effettuazione delle stime e assunzioni utilizzate” del presente bilancio, per la definizione dei criteri adottati per la definizione della perdita del controllo di una società appartenete al gruppo

Criteri di valutazione

I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono di seguito evidenziati; nell’applicazione dei criteri di valutazione gli amministratori hanno tenuto conto di quanto indicato al precedente paragrafo 4.2 Valutazione degli amministratori rispetto ai requisiti di continuità aziendale, a cui si rimanda.

Immobili, impianti e macchinari

Coerentemente con quanto fatto in occasione della redazione della Relazione finanziaria al 31 dicembre 2018, gli Amministratori, nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 della Acotel Group S.p.A., hanno mantenuto una prudente valutazione per alcune poste dell’attivo patrimoniale. Non sono state infatti capitalizzate le spese sostenute con riferimento a quelle voci direttamente connesse allo svolgimento delle attività operative caratterizzate da perduranti margini

negativi e non sono state ripristinate le svalutazioni effettuate nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2017 ed in quello successivo.

I fabbricati, gli impianti, i macchinari e le attrezzature sono esposti al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore, determinate secondo i criteri previsti dallo IAS 36 illustrati nel successivo paragrafo “Perdite di valore delle attività”. L’ammortamento è calcolato sistematicamente in ogni esercizio in relazione alla stimata vita utile, applicando le seguenti aliquote percentuali:

Fabbricati 4%

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni dei cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al conto economico dell’esercizio.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a Conto Economico.

Gli interventi volti a incrementare i benefici economici futuri ottenibili dalle attività materiali sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

I costi per migliorie su beni di terzi che presentano i requisiti di iscrizione nell’attivo sono rilevati tra le attività materiali e ammortizzati al minore tra la durata residua del relativo contratto di locazione e la vita utile residua del cespite.

Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato vengono eliminati al momento della dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal loro utilizzo o dismissione. L’utile/perdita che emerge al momento dell’eliminazione contabile dell’attività (calcolato come differenza tra il valore contabile dell’attività ed il corrispettivo netto) è rilevato a conto economico quando l’elemento è eliminato contabilmente.

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

Attività immateriali

Coerentemente con quanto fatto in occasione della redazione della Relazione finanziaria al 31 dicembre 2018, gli Amministratori, nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 della Acotel Group S.p.A., hanno mantenuto una prudente valutazione per alcune poste dell’attivo patrimoniale. Non sono state infatti capitalizzate le spese sostenute con riferimento a quelle voci direttamente connesse allo svolgimento delle attività operative caratterizzate da perduranti margini negativi e non sono state ripristinate le svalutazioni effettuate nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2017 ed in quello successivo.

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere l’attività disponibile per l’uso e sono esposte al netto dei relativi ammortamenti cumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo i criteri previsti dallo IAS 36 illustrati nel successivo paragrafo “Perdite di valore delle attività”.

Le attività con vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente a partire dal momento in cui il bene è disponibile per l’uso in relazione alla prevista vita utile.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

I brevetti e i software sono inizialmente iscritti al costo di acquisto e successivamente ammortizzati a quote costanti in base alla loro vita utile.

Le concessioni, licenze e diritti simili includono i costi sostenuti per la messa a disposizione e configurazione delle infrastrutture tecnologiche necessarie all’effettuazione del traffico telefonico da parte dei clienti del Gruppo. Tali costi sono ammortizzati sulla base di una previsione della loro vita utile futura.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un’attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all’attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale.

Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione, in presenza di transazioni commerciali, e il valore contabile dell’attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione.

Partecipazione in società collegate

Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un’influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo

Le considerazioni fatte per determinare l’influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate. La partecipazione del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al fair value. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L’avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Il prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint

venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo

Successivamente all’applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazione nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l’ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nella voce “quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture”

All’atto della perdita dell’influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell’influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico

Attività immateriali generate internamente

Le attività immateriali generate internamente derivanti dallo sviluppo dei software utilizzati dalle società del Gruppo sono rilevate quando il Gruppo è in grado di dimostrare:

• la possibilità tecnica di completare l’attività immateriale, di modo che sia disponibile all’utilizzo o alla vendita;

• l’intenzione di completare l’attività e la propria capacità ed intenzione di utilizzarla o venderla;

• le modalità con cui l’attività genererà benefici economici futuri;

• la disponibilità di risorse per completare l’attività;

• la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all’attività durante lo sviluppo.

Tali attività immateriali verranno ammortizzate in quote costanti, a partire dalla data in cui il risultato generato dal progetto è disponibile all’uso sulla base della vita utile stimata dei costi capitalizzati (3 esercizi). Durante il periodo di sviluppo l’attività è oggetto di verifica annuale dell’eventuale perdita di valore (impairment test).

Se le attività internamente generate non possono essere iscritte in bilancio, i costi di sviluppo sono imputati al conto economico dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

Quando le attività immateriali generate internamente si riferiscono allo sviluppo di un software, che può essere considerato parte integrante dell’hardware cui è collegato, sono trattate come attività materiali ed incluse nella voce Immobili, impianti e macchinari.

Perdite di valore delle attività

Le attività materiali e immateriali sono analizzate almeno una volta l’anno per determinare se vi siano indicazioni di eventuali riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l’ammontare recuperabile di tali attività per determinare l’eventuale importo della svalutazione.

Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l’attività appartiene.

L’ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d’uso. Nella determinazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri stimati sono scontati utilizzando un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore del denaro e dei rischi specifici dell’attività di ciascuna unità generatrice di flussi finanziari. Come previsto dal documento n. 4 del 3 marzo 2010 emesso congiuntamente da Banca d’Italia – Consob – Isvap, i test di impairment sono sottoposti all’approvazione del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo.

Se il valore recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. La perdita di valore è rilevata nel conto economico immediatamente ed imputata in primo luogo a riduzione del valore contabile dell’eventuale avviamento e, quindi, a riduzione delle altre attività in proporzione al loro valore contabile.

Le significative incertezze connesse alla continuità aziendale ela consuntivazione di perduranti margini negativi da parte delle attuali attività operative, hanno portato gli Amministratori a mantenere una valutazione particolarmente prudente delle Attività Materiali ed Immateriali direttamente funzionali all’espletamento delle stesse, coerentemente con quanto fatto in occasione della redazione del Bilancio consolidato 2018. In particolare non sono state ripristinate le svalutazioni effettuate negli esercizi precedenti e non sono state capitalizzate le spese sostenute nel corso del 2019 con riferimento a quelle voci direttamente connesse allo svolgimento delle attività operative caratterizzate da perduranti margini negativi.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell’attività (o della unità generatrice di flussi finanziari), ad eccezione dell’avviamento e delle altre attività aventi vita utile indefinita, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico dell’esercizio in cui viene rilevata tale ripresa di valore.

Attività finanziarie

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione.

I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l’espediente pratico sono valutati al prezzo dell’operazione determinato secondo l'IFRS 15.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato nell’utile complessivo, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal

capitale e dagli interessi sull’importo del capitale da restituire (cosiddetto solely payments of principal and interest (SPPI)). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione.

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

• Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);

• Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);

• Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell’eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);

• Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

I fair value delle attività finanziarie quotate sui mercati attivi sono determinati sulla base dei prezzi di offerta ufficiali del mercato di riferimento. Quando il fair value di un’attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere misurato basandosi sulle quotazioni in un mercato attivo, il fair value viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire il fair value. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti delle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.

Il Gruppo utilizza la seguente gerarchia per determinare e documentare il fair value degli strumenti finanziari basato su tecniche di valutazione:

Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) in un mercato attivo per attività o passività identiche;

Livello 2: altre tecniche per le quali sono osservabili, direttamente o indirettamente, tutti gli input che hanno un effetto significativo sul fair value;

Livello 3: tecniche che utilizzano input che hanno un effetto significativo sul fair value, che non si basano su dati di mercato osservabili. Tra le tecniche di valutazione rientranti nel livello 3 sono utilizzati metodi comparabili basando la valutazione su prezzi e altre informazioni rilevanti generate da transazioni di mercato relative ad attività identiche o comparabili o in alternativa metodi reddituali che prevedono la conversione di importi futuri (flussi di cassa o reddituali) in un singolo ammontare attualizzato.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La voce relativa a cassa e mezzi equivalenti include le giacenze di cassa, dei conti correnti bancari e

La voce relativa a cassa e mezzi equivalenti include le giacenze di cassa, dei conti correnti bancari e