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polmonare. Sono stati inclusi pazienti provenienti dal Pronto Soccorso con diagnosi di embolia polmonare incidentale diagnosticata mediante TC multidetettore, pazienti sintomatici o asintomatici per embolia polmonare. I dati anagrafici dei pazienti sono stati utilizzati come chiave di ricerca nell’archivio digitale della Medicina d'Urgenza Universitaria del presidio ospedaliero di Cisanello. Sono stati così individuati 75 pazienti per i quali è stato possibile recuperare la corrispondente lettera di dimissione e gli esami ematochimici eseguiti durante il ricovero con il fine di raccogliere le

dolore toracico o emottisi)

• storia di embolia polmonare o TVP

• presenza di eventuali fattori predisponenti l'evento embolico: allettamento,deficit coagulazione, presenza di cancro attivo

• eventuale presenza di tumore e caratteristiche del tumore al momento del riscontro di embolia polmonare incidentale

• concomitanza di un trattamento oncologico attivo, o comunque effettuato nei 4 mesi precedenti al ricovero

• esami ematochimici con il valore del D-Dimero all'ingresso in Reparto e alla dimissione dal reparto, il valore del fibrinogeno all'ingresso ed alla dimissio]ne e quando presenti il valore del BNP e della Troponina Hs.

7.

RISULTATI E DISCUSSIONE

Dei 75 pazienti reclutati l'eta' media e' stata 70 anni con un range compreso tra 21 anni e 95 anni (Grafico 1).

Grafico 1: Rappresentazione eta' dei pazienti con embolia polmonare

Dei 75 pazienti reclutati che hanno eseguito l'accesso al Pronto Soccorso dell'Ospedale Cisanello nessuno presentava sintomi di shock o ipotensione, un sottogruppo di 42 si presentavano sintomatici per EP con sintomi quali la dispnea o il dolore toracico mentre 32 pazienti si presentavano asintomatici per embolia polmonare (Grafico 2). Di questi ultimi 18 pazienti risultavano asintomatici effettivi ovvero giunti in Pronto Soccorso inviati dalle U.O. di

Eta' media: 70 anni

E ta ' d ei p z

Grafico 2: Rappresentazione del numero dei pazienti sintomatici, asintomatici o inviati in PS in seguito al rilievo di EP alla TC eseguita per follow up oncologico

Tra i 75 pazienti reclutati 30 pazienti (40%) avevano fattori di rischio quali storia di tromboembolia polmonare oppure l'allettamento mentre 39 pazienti (52%) si presentavano con un cancro in forma attiva, 6 pazienti non presentavano alcun fattori di rischio noto (Grafico 3).

Grafico 3:pazienti con fattori di rischio per embolia polmonare

Storia di tromboembolia polmonare e/o allettamento Cancro attivo

Nessun fattore di rischio per EP 39 52% 30 40% 6 8%

sintomatici asintomatici Follow up

42

Dei 39 pazienti con cancro attivo, circa 1/3 (11 pazienti) avevano neoplasia polmonare, 7 pazienti presentavano un neoplasia pancreatica (Grafico 4).

Grafico 4: neoplasie rappresentate nei pazienti neoplastici con EP

Nel gruppo dei 42 pazienti sintomatici, per quanto riguarda i sintomi che hanno condotto il paziente presso il Pronto Soccorso, la dispnea e' risultato il sintomo di esordio piu' rappresentato presente nel 95% dei casi, confermando i dati disponibili in letteratura; il 41% dei casi presentava dolore toracico, il 12% presentava febbre, il 5% presentava tosse ed infine soltanto un paziente (ca 2% sul campione) mostrava emottisi (Grafico 5).

95

41

al

or

Se consideriamo invece lo score di Wells, possiamo osservare che soltanto 42 pazienti dei 75 pazienti reclutati presentava uno score di Wells positivo ovvero ≥4 come mostrato nel grafico 6.

Questo dato conferma innanzitutto l'importanza del sospetto clinico rispetto alla positivita' degli scores e la probabile difficolta' diagnostica di una patologia eterogenea e complessa come l'embolia polmonare.

Considerando i vari fattori di rischio per embolia polmonare i pazienti che potevano avere indicazione alla profilassi antitrombotica erano 58 (tra questi compresi pazienti allettati, con storia recente di tromboembolia polmonare o TVP, con cancro in forma attiva o in trattamento oncologico chemioterapico); di questi soltanto 11 eseguiva terapia profilattica domiciliare (Grafico 7).

Grafico 6: % di pazienti con wells score positivo

Score Well's<4 Score Well's>4

33

44% 42

Grafico 7: pazienti con indicazione alla profilassi antitrombotica

Tutti i pazienti sono stati dimessi con diagnosi di embolia polmonare e non sono stati riscontrati decessi con prima causa questa patologia. Per quanto riguarda la dimissione sono stati presi in considerazione un miglioramento degli scambi respiratori e quindi del valore dell'02 e della sintomatologia

clinica in generale.

Dei 75 pazienti raccolti in questa tesi, 6 pazienti rappresentativi dell'8% sul campione presentava agli esami ematochimici all'ingresso in Reparto un

58 77% 17 23% indicazione alla profilassi non indicazione alla profilassi 11 19% 47 81% profilassi no profi- lassi

Grafico 8: pazienti con valore del D-Dimero positivo all'ingresso in Pronto Soccorso I valori del BNP e della Troponina Hs (valore normale del BNP fino a 100 pg/mL e Troponina Hs fino a 14 ng/L) non sono stati presi in esame come indice prognostico per embolia polmonare visto che non sono stati inviati in tutti i pazienti esaminati e non e' stato possibile considerare le eventuali comorbilita' cardiologiche presenti; tali valori sono risultati comunque elevati rispetto al suddetto range di normalita' in 22 pazienti.

Per quanto riguarda il trattamento eseguito presso il Reparto di Medicina d'Urgenza Universitaria, sono stati suddivisi i pazienti in due gruppi: i pazienti non oncologici ed i pazienti con cancro attivo.

In ciascun gruppo il trattamento farmacologico maggiormente impiegato e' stato il trattamento con eparina a basso peso molecolare a dosaggio anticoagulante con Enoxaparina; i NAO hanno recentemente trovato un valido impiego sia nel paziente neoplastico che nel paziente non neoplastico.

69 92%

6 8%

Pazienti con D-dimero positivo

Pazienti con D-Dimero negativo

Trattamento farmacologico pazienti neoplastici

Farmaco somministrato Pazienti trattati (ntot= 39)

Enoxaparina n10 Bemiparina n6 Nadroparina calcica n6 Eparina Calcica n2 Fondaparinux n7 Warfarin n3 Dabigatran n3 Rivaroxaban n2 Apixaban n0

Trattamento farmacologico pazienti non neoplastici

Farmaco somministrato Pazienti trattati (ntot= 36)

Enoxaparina n6 Bemiparina n1 Nadroparina calcica n2 Eparina Calcica n1 Fondaparinux n5 Warfarin n9 Dabigatran n6 Rivaroxaban n3 Apixaban n3

pazienti trattati con fondaparinux la riduzione del D-dimero e' risultata modesta.

Per quanto riguarda l'utilizzo dei Nuovi Anticoagulanti Orali nei pazienti neoplastici, attualmente il loro utilizzo non e' raccomandato in questi pazienti per mancanza di studi.

Tuttavia recentemente e' stato fatta una meta-analisi sulla loro efficacia in termini di prevenzione del tromboembolismo venoso anche nel paziente neoplastico:6 studi sono stati inclusi in questa meta-analisi (2 con dabigatran, 2 con rivaroxaban, uno con edoxaban e uno con apixaban); il TEV aveva una ricorrenza del 3,9% e del 6,0% dei pazienti trattati rispettivamente con NAO e con il trattamento convenzionale mentre le emorragie maggiori hanno avuto un'incidenza rispettivamente del 3,2% e del 4,2% nei pazienti che hanno ricevuto un NAO e il trattamento convenzionale. In questo studio pertanto i NAO si sono dimostrati adeguati e sicuri al pari del trattamento convenzionale per la prevenzione del TEV nel paziente neoplastico nonostante altri trials debbano necessariamente ancora essere eseguiti per confermare tali risultati[31].

8.

CONCLUSIONI

L'embolia polmonare ad oggi rappresenta una patologia complessa, eterogenea per eziopatogenesi e per manifestazioni cliniche; l'avvento della TC mutidetettore e le numerose indagini TC eseguite per follow up dei pazienti oncologici negli ultimi anni ha visto una sempre maggior incidenza di embolia polmonare anche di natura incidentale nella popolazione generale e questa percentuale e' comunque verosimilmente sottostimata . Scopo di questa tesi e' stato quello di raccogliere tutti i pazienti ricoverati con diagnosi primaria di embolia polmonare presso la Medicina d'Urgenza Universitaria del presidio ospedaliero di Cisanello nell'arco di 45 mesi valutandone la presenza o meno di sintomatologia clinica, le modalita' di trattamento ed i vari fattori di rischio e osservando se fosse stata eseguita profilassi antitrombotica nei pazienti che potevano avere indicazione a tale trattamento.

Nonostante l'alto valore predittivo negativo del D-Dimero la cui negativita' non imporrebbe ulteriori approfondimenti mediante indagini strumentali TC, un sottogruppo di 6 pazienti (l'8% del gruppo in esame) presentava un valore del D-Dimero sotto la soglia della positiva' laboratoristica. In questo

Anticoagulanti Orali nei pazienti oncologici che ne permettano il loro estensivo utilizzo, la prospettiva futura e' quella di poter impiegare tale terapia anche in questo gruppo di pazienti, sia per la prevenzione che per il trattamento della complicanza tromboembolica.

9.

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