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CAPITOLO SECONDO

PRIMA PARTE

III.1.3. La cultura come motore di rigenerazione nel Plan Canal Il Pôle Culturel Citroën.

Il Plan Canal si è distinto sin da subito per il fatto di attribuire alla cultura un ruolo centrale nella rigenerazione urbana di Bruxelles. Infatti, lo sviluppo culturale permette di conciliare alcuni obiettivi principali del piano urbano, riuscendo allo stesso tempo a promuovere lo sviluppo economico, porre le basi per una città aperta alla diversità, e contribuendo alla creazione di spazi pubblici di condivisione per la riqualificazione del canale e l’integrazione delle popolazioni. Per queste ragioni, tra gli importanti investimenti destinati alla creazione e alla riqualificazione di luoghi pubblici previsti dal Plan Canal41, il

progetto più significativo riguarda la realizzazione di una grande infrastruttura culturale capace di rispondere a questa duplice esigenza di sviluppo economico e sociale del Territorio. Infatti, in primo luogo l’implementazione di una struttura culturale permette di dare un’importante impulso alla trasformazione di Bruxelles in una capitale postmoderna di riferimento nelle economie creative europee – come ambito da “Bruxelles

Métropole 2040” - capace di sfruttare la cultura come motore

principale di crescita economica della città, raddoppiando la frequentazione turistica e moltiplicando il numero di impieghi generati direttamente e indirettamente dal settore. Inoltre, la costruzione di una struttura di questo tipo consente di dotare un territorio sensibile di un importante luogo di incontro,

41 La priorità accordata alla creazione di spazi pubblici di qualità è emersa in seguito a una profonda

riflessione sulla loro funzione sociale. Il Parc Béco, la Passerelle Picard, gli Abbattoir di Anderlecht costituiranno luoghi di convivialità, di incontro e condivisione atti ad abbattere le barriere costituite dal canale.

96 fondamentale per il proprio sviluppo sociale. Infatti, in una città

multiculturale come Bruxelles, caratterizzata da tensioni e disparità sociali, la coesistenza è una realtà quotidiana che ha bisogno di luoghi di sociabilità che innovino, creino e forgino legami, proponendo pratiche culturali che favoriscano la partecipazione, l’emancipazione e l’integrazione delle popolazioni emarginate (Fondation Kanal 2017). Per di più, un luogo di promozione culturale, andando al di là dello spazio materiale, costituisce un luogo di rappresentazione immateriale, fatto di percezioni, impressioni, ambienti e ricordi che sono parte integrante del territorio ed elementi essenziale nel processo di appropriazione territoriale da parte dei nuovi cittadini che trovano spesso nel Territorio del Canal la porta d’accesso alla città (Van Wunnik cit. in Nakhlé e Raynaud 2016). Gli studi preliminari sulla realizzazione di un progetto culturale a ridosso del canale sono iniziati nel maggio 2013 in occasione del primo seminario del governo Rudi Vervoort. In questa occasione è emersa per la prima volta la scelta di implementare un importante infrastruttura culturale al ridosso del Canal attraverso la riqualificazione delle storiche officine Citroën – edificio emblematico del tessuto industriale bruxellois – situate in Place de l’Yser, congiunzione tra il quartiere di Molenbeek e il Pentagono. Per analizzare le potenzialità del sito Citroën Yser, la SAU – operatore diretto nella zona – ha costituito l’équipe “WAM”, riunendo l’architetto olandese de Jonge, l’ufficio immobiliare Advisers e urbanistico MSA con la missione di delineare gli scenari più opportuni per la rigenerazione del sito su base tecnica, economica, urbanistica, patrimoniale, operativa e ambientale. Lo studio individua nel sito Citroën il luogo ideale per la creazione di uno spazio pubblico di produzione artistica adatto alla convergenza degli obiettivi di sviluppo economico e di miglioramento sociale della città postmoderna. Infatti, “La

97 decisione di destinare i 35000 metri quadrati delle officine

Citroën alla creazione e alla diffusione artistica […], dettata dalla convinzione che l’emancipazione e la vita di comunità dipendono dalla cultura” persegue l’ulteriore obiettivo di infondere un nuovo vigore all’economia della Regione. Per questo motivo, l’ambizione di convertire l’economia bruxellois in un’economia creativa capace di generare lo sviluppo economico del Territorio attraverso la valorizzazione e il rispetto delle tipicità culturale e architetturali locali, candida la nuova struttura culturale a rappresentare un primo esempio significativo di urbanizzazione inclusiva di un territorio sensibile. Come annunciato dal Presidente Rudi Vervoort in occasione della presentazione del progetto:

Questo progetto costituisce un vettore di rivitalizzazione del territorio, ricucendo i legami tra le due rive del Canal, ma con la vocazione di diventare un vero e proprio emblema culturale della Regione bruxellois42.

Per adempiere a queste funzioni il Pôle Culturel Citroën è concepito come un polo pluridisciplinare che dedica 15000 metri quadri a un nuovo museo d’arte moderna e contemporanea, 9000 metri quadri al CIVA – Centro Internazionale per la Città, l’Architettura e il Paesaggio – e 10000 metri quadri a spazi pubblici polivalenti dalla dimensione fortemente pedagogica, interdisciplinare e ricreativa. Tale articolazione del progetto si basa su sei principi cardine: contributo all’educazione, miglioramento della qualità di vita, creazione di un’economia di tipo creativo, sviluppo artistico per

42 http://www.lalibre.be/culture/politique/le-pompidou-a-bruxelles-pas-un-simple-musee-pop-up-

98 i cittadini, creazione di comunità, apporto all’industria turistica

(Figura 6).

In conclusione, il Pôle Culturel Citroën è concepito come il progetto faro per la realizzazione degli obiettivi del Plan Canal che, attraverso lo sviluppo economico, l’abbellimento del territorio e la migliore condivisione degli spazi pubblici ambisce alla ristrutturazione dell’immagine interna ed esterna del Territorio del Canal e all’evoluzione dello sconnesso tessuto industriale dei suoi quartieri in spazi misti dove funzioni e cittadini sono sollecitati a convivere e affiancarsi. Come emerge dal comunicato ufficiale del SAU, nel giorno del raggiungimento dell’accordo che dà forma al Pôle Culturel Citroën:

La Région de Bruxelles-Capitale ha deciso di intraprendere questo ambizioso progetto per amplificare la dinamica culturale

99 di Bruxelles, per farne un punto centrale e catalizzatore della

creazione contemporanea bruxellois. Al di là della sua importanza intrinseca, il Pôle Culturel Citroën ha il compito di riqualificare e dinamizzare questo territorio e permettere di tessere deli legami tra le due rive del canale.

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SECONDA PARTE

Il KANAL-Centre Pompidou, una nuova ambizione per Bruxelles

III.2.1 Le premesse del progetto. Il contesto culturale del