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CAPITOLO SECONDO

PRIMA PARTE

III.1.2. Dal DCC al Plan Canal: una svolta nella rigenerazione urbana di Bruxelles

La marginalità economica e sociale dei quartieri centrali racchiusi nel territorio che borda il canale causata dalla deindustrializzazione e dalla disoccupazione di massa che hanno sedentarizzato una popolazione dalla forte componente straniera, è stata favorita dall’immobilità dei poteri pubblici che non hanno saputo adottare politiche sociali capaci di risanare la spaccatura che stava dividendo Bruxelles in due parti asimmetriche, generando segregazione e discriminazione. L’inefficacia dell’azione pubblica è dovuta principalmente al complesso e macchinoso funzionamento istituzionale belga che divideva l’amministrazione della capitale Bruxelles tra le due regioni – la Vallonia e le Fiandre – che, divise per lingua e cultura, si contendevano competenze e priorità nei progetti riguardanti la capitale, soprattutto nel campo dell’urbanismo e del

37 A Molenbeek sono legati l’attentato al Museo ebraico del 2014 a Bruxelles, la cellula jihadista di Verviers,

un fallito attentato in un treno francese (2015) , l’attacco al supermercato kosher dopo l’assalto a Charlie Hebdo (2015), gli attentati di Parigi (2015) e l’attentato all’aeroporto di Bruxelles (2016).

92 rinnovamento del territorio. Per cercare di ovviare a tale

inefficienza istituzionale, nel 1989, in seguito a un processo di federalizzazione dello stato cominciata negli anni ’70, fu istituita una terza regione bilingue – la Région de Bruxelles–Capitale - che comprende i 19 comuni della capitale belga. In effetti, dal momento della creazione della Regione le attenzioni pubbliche verso le importanti questioni sociali di Bruxelles hanno ricevuto un nuovo vigore. In particolare, si è iniziata a sviluppare il consenso istituzionale sul valore strategico del Territorio del Canal e una visione d’insieme regionale sul futuro dei propri quartieri.

Lo sviluppo, la riconversione e la rigenerazione del Territorio del Canal si sono operate in maniere graduale, progressiva e incrementale. Dalla sua identificazione come zona strategica necessitante un grande investimento pubblico, la sua evoluzione è stata il frutto di dispositivi mirati, iniziative settoriali e opportunità private che hanno saputo dare un nuovo vigore a questa zona sensibile. L’azione pubblica, attraverso alcune operazioni di rigenerazione, ha aperto la strada a una riflessione trasversale e a una pianificazione strategica per il Territorio del Canal. Il primo “schema direttore”, voluto dall’esecutivo regionale nel 1991, inaugura una nuova metodologia nell’implementazione dei progetti urbani identificando l’organismo pubblico – BXL Developpement Urbain (amministrazione regionale per la pianificazione), sostituito in seguito da Perpective Brussels – responsabile di definirne uno sviluppo a lungo termine attraverso la negoziazione con la totalità degli attori coinvolti. Lo schema direttore identificava inoltre nell’Agence de Developpement Territorial (ADT), al quale è subentrato successivamente la Société d’Amenégement Urbain (SAU), l’attore pubblico incaricato della realizzazione dei vari progetti. In questo contesto gli strumenti di rinnovamento

93 urbano, in particolare i Contratti di Quartiere38, hanno costituito

e costituiscono il trampolino di lancio delle trasformazioni dei quartieri del Territorio in parallelo a una serie di progetti di sviluppo economico e coesione socio-territoriale, messi in campo da vari attori regionali, sostenuti dal programma FEDER39. Per ottimizzare il processo di collaborazioni e far

fronte alla dispersione degli interventi locali, il Governo della Région de Bruxelles-Capitale approvò nel 2013 il “Plan Régional

de Développement Durable” (PRDD), un piano guida per la

rigenerazione urbana che rafforzò la partnership tra dispositivi pubblici e iniziative private per lo sviluppo sostenibile di tipo socio-economico di perimetri specifici, denominati “Zone di Rigenerazione Urbana” (ZRU), accomunati da parametri statistici inferiori alla media regionale e concernenti i redditi, la disoccupazione e la densità della popolazione. Il PRDD è il risultato di una serie di lavori preparatori denominati “Bruxelles

Métropole 2040” elaborati da tre équipe internazionali. Questo

studio, finalizzato all’elaborazione di una visione territoriale metropolitana a lungo termine attraverso l’implementazione di strategie nel corto-medio periodo, ha individuato nel Territorio del Canal il principale asse strategico per lo sviluppo glocale della città, determinando l’elaborazione di un ulteriore piano di rigenerazione, il Plan Canal.

Il Plan Canal si pone l’obiettivo primario di mobilitare il potenziale del Territorio del Canal, definendo un perimetro operativo di 700 ettari (di cui 300 di suolo pubblico) e formando un’équipe apposita che riunisce diversi organismi pubblici. Tale

38 I Contratti di Quartiere sono dei programmi specifici adottati congiuntamente dalla Regione e dai comuni

che, a partire dal 1994, tentano di rivitalizzare i quartieri che presentano una serie di difficoltà di ordine socio-economico, operando nel campo delle abitazioni, degli spazi pubblici, dell’impiego, delle

infrastrutture.

39 Il FEDER (Fondi Europei di Sviluppo Regionale) è uno dei fondi strutturali europei, destinato a rinforzare la

94 squadra, incaricata della governance del progetto, sotto l’egida

del Ministro presidente della Regione40, è composta in prima

istanza dal Maitre Architecte/Bouwmeester della Regione, garante della supervisione del Plan Canal per garantire un alto livello di qualità architetturale e urbanistica, e a capo dell’équipe Research by Design che contribuisce all’evoluzione dei piani dei progetti. La missione di pianificazione, elaborazione e controllo del quadro regolamentario dei progetti è affidata all’Ufficio Bruxellois della Pianificazione – “perspective.brussels”. In aggiunta, l’équipe Plan Canal in seno a “Bruxelles Patrimonio e Urbanismo” ha il compito di istruire le domande per l’ottenimento dei permessi regionali e delle autorizzazioni urbanistiche per operare all’interno del perimetro stabilito. Infine, un gruppo di chief di progetto appartenenti alla SAU – “Société d’Aménagement Urbain” – ha il compito dell’implementazione operativa del Plan Canal, giocando un ruolo di coordinatore, abilitato in alcuni casi a incaricarsi direttamente della realizzazione dei progetti. Le ambizioni che guidano il lavoro di questa équipe si esplicitano in quattro punti al fine di restaurare le funzioni urbane, economiche, sociali e ambientali nel rispetto delle caratteristiche architetturali e culturali proprie del territorio: sviluppo dell’attività economica, creazione alloggi adatti alle risorse di tutti i profili famigliari, creazione di spazi pubblici conviviali per la valorizzazione del patrimonio locale e la definizione del canale come legame tra quartieri, creazione delle condizioni per una città aperta a diverse funzione e differenti popoli in un territorio tradizionalmente luogo d’accoglienza di nuove popolazioni. Infine, la metodologia operativa stabilita dal Plan Canal è rappresentata dalla co-costruzione dei progetti tra attori

40 La priorità alla rigenerazione del Territorio è stata accordata nell’ambito delle dichiarazioni di politica

95 pubblici e privati al fine di garantire il rispetto dei principi del

Piano e la fattibilità dei progetti.

III.1.3. La cultura come motore di rigenerazione nel Plan