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DAGLI OBIETTIVI GENERALI AI MACRO-OBIETTIVI

Il presente Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti (PNGR) riveste un ruolo strategico nella definizione delle politiche di gestione rifiuti nell’ambito della transizione verso un’economia circolare dell’Italia e delle sue Regioni e Provincie Autonome nel contesto europeo e, più in generale, considerando anche gli indirizzi delle politiche globali dell’Agenda 2030. Partendo da queste premesse, utilizzando i principi generali del quadro logico (logical framework) il PNGR presenta i seguenti obiettivi generali:

I. Contribuire alla sostenibilità nell’uso delle risorse e ridurre i potenziali impatti ambientali negativi del ciclo dei rifiuti;

II. Progressivo riequilibrio dei divari socio-economici, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti;

III. Rafforzare la consapevolezza e i comportamenti virtuosi degli attori economici e dei cittadini per la riduzione e la valorizzazione dei rifiuti; e

IV. Promuovere una gestione del ciclo dei rifiuti che contribuisca al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica.

Il PNGR è uno strumento di indirizzo e supporto della pianificazione regionale della gestione dei rifiuti, volto a garantire, da un lato, la rispondenza dei criteri di pianificazione agli obiettivi della normativa comunitaria, in ottica di prevenzione del contenzioso, dall’altro la sostenibilità, l’efficienza, efficacia, ed economicità dei sistemi di gestione dei rifiuti in tutto il territorio nazionale, in coerenza con gli obiettivi di coesione territoriale. In tal senso rappresenta una priorità il superamento del gap impiantistico tra le regioni; questo obiettivo è funzionale a garantire su tutto il territorio nazionale una gestione integrata dei rifiuti, per rispettare gli obiettivi europei di riduzione dello smaltimento finale al minimo, come opzione ultima e residua. Verrà inoltre prestata attenzione al contrasto dei fenomeni di smaltimento illecito di rifiuti attraverso il monitoraggio del territorio.

Il PNGR, come già detto, ai sensi dell’art. 198-bis fissa i macro-obiettivi, definisce i criteri e le linee strategiche cui le Regioni e le Province autonome si attengono nella elaborazione dei Piani regionali di gestione dei rifiuti, ferme restando le competenze attribuite agli enti territoriali dall’art. 199 del D.lgs. n.152/2006. In particolare, sulla base del quadro generale, costituito dalle attività svolte per la definizione del PNGR, i macro-obiettivi sono definiti in aderenza alle finalità, i principi e i criteri di priorità definiti rispettivamente dagli artt. 177, 178 e 179 D.lgs. n. 152/2006, nonché a quelli dettati dal quadro europeo delineato nei paragrafi precedenti.

I macro-obiettivi possono quindi essere così descritti:

A. ridurre il divario di pianificazione e di dotazione impiantistica tra le diverse regioni, perseguendo il progressivo riequilibrio socio-economico e la razionalizzazione del sistema impiantistico e infrastrutturale secondo criteri di sostenibilità, efficienza, efficacia, ed economicità per corrispondere ai principi di autosufficienza e prossimità;

B. garantire il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti (di cui all’art. 181 d.lgs. 152/2006), e di riduzione dello smaltimento finale al minimo, come opzione ultima e residua, tenendo conto anche dei regimi di responsabilità estesa del produttore (EPR) per i rifiuti prodotti;

C. razionalizzare e ottimizzare il sistema impiantistico e infrastrutturale attraverso una pianificazione regionale basata sulla completa tracciabilità dei rifiuti18 e la individuazione di percorsi che portino nel breve termine a colmare il gap impiantistico mediante la descrizione dei sistemi esistenti con

18Il nuovo sistema di tracciabilità digitale sosterrà lo sviluppo di un mercato delle materie prime seconde e supporterà le autorità di controllo nella lotta contro l'illegalità. Il Rentri - Registro elettronico Nazionale per la tracciabilità dei rifiuti condurrà a una razionalizzazione delle informazioni già esistenti e consentirà un costante monitoraggio dei flussi dei rifiuti, basato sulla verifica di ogni codice CER (EER) e di ciascun punto di generazione

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l'analisi dei flussi; sostenere la contestuale riduzione dei potenziali impatti ambientali, da valutare anche mediante l'adozione dell'analisi del ciclo di vita (LCA-Life Cycle Assessment) di sistemi integrati di gestione rifiuti;

D. garantire una dotazione impiantistica con elevati standard qualitativi di tipo gestionale e tecnologico, promuovendo una gestione del ciclo dei rifiuti che contribuisca in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica;

E. aumentare la conoscenza ambientale e migliorare i comportamenti ambientali (inclusa la tutela dei beni culturali e paesaggio) per quanto riguarda il tema di rifiuti e l'economia circolare.

Nel quadro sinottico di Figura 6 sono articolati gli obiettivi generali, che sono declinati in macro-obiettivi i quali a loro volta vengono attuati tramite macro-azioni. Questi elementi accompagnano il PNGR e supportano l'elaborazione dei Piani di gestione dei rifiuti delle Regioni e delle Province Autonome.

In particolare, i principi guida del programma sono basati sull’equilibrio tra specificità territoriali e necessità di indirizzo degli strumenti di pianificazione, collaborazione interistituzionale e coinvolgimento attivo dei soggetti che compongono il sistema di gestione dell’intero ciclo dei rifiuti.

Rimane, pertanto, operativo il “Tavolo interistituzionale per il Piano della Gestione dei Rifiuti” istituito dal Ministero della Transizione Ecologica nel 2020, di cui al paragrafo 1.3, al fine di monitorare gli sviluppi del piano, identificarne i possibili interventi di aggiornamento e promuovere l’elaborazione e l’adozione di linee guida e di strumenti operativi che possano rafforzare il raggiungimento degli obiettivi e l’implementazione delle macro-azioni previste nel PRGR.

Il Tavolo è convocato dal MITE almeno tre volte all’anno, e in ogni caso è data la possibilità di richiesta di convocazione straordinaria da parte del coordinamento della Commissione “Ambiente, Energia e Sostenibilità” della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, per approfondire specifici argomenti.

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Figura 6 – Quadro sinottico concettuale degli obiettivi e macro-azioni del PNGR

I. Contribuire alla sostenibilità nell’uso delle risorse e ridurre i potenziali impatti ambientali negativi del ciclo dei rifiuti II. Progressivo riequilibrio dei divari socio-economici, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti

III. Rafforzare la consapevolezza e i comportamenti virtuosi degli attori economici e dei cittadini per la riduzione e la valorizzazione dei rifiuti

IV. Promuovere una gestione del ciclo dei rifiuti che contribuisca al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica

1. Promozione dell’adozione dell’approccio basato sulla analisi dei flussi come base per l'applicazione del LCA (→ capitoli 1 e 9)

2. Individuare e colmare i gap gestionali e impiantistici (→ Tabella 28)

3. Verificare che la pianificazione delle Regioni sia conforme agli indirizzi e ai metodi del PNGR (→ capitolo 9) 4. Promuovere la comunicazione e la conoscenza ambientale in tema di rifiuti ed economia circolare (→ capitolo 11) 5. Promuovere l’attuazione delle componenti rilevanti del PNRR e di altre politiche incentivanti (→ paragrafo 1.4)

6. Minimizzare il ricorso alla pianificazione per macroaree (→ capitolo 10)

7. Assicurare un adeguato monitoraggio dell’attuazione del PNGR e dei suoi impatti (→capitolo 12) A. Ridurre il divario di pianificazione e di dotazione impiantistica tra le diverse regioni e aree del territorio nazionale (→ v.

Paragrafi 1.4 e 0, e paragrafo 8.12)

B. Garantire il raggiungimento degli obiettivi di preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti (di cui all’art. 181 d.lgs. 152/2006) e di riduzione dello smaltimento finale al minimo, come opzione ultima e residua (→ v. Tabella 1)

C. Razionalizzare e ottimizzare il sistema impiantistico e infrastrutturale nazionale secondo criteri di sostenibilità, inclusi quelli relativi alla tutela dei beni culturali e paesaggistici, efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto dei principi di

autosufficienza e prossimità

D. Garantire una dotazione impiantistica con elevati standard qualitativi di tipo gestionale e tecnologico, promuovendo una gestione del ciclo dei rifiuti che contribuisca in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica E. Aumentare la conoscenza ambientale e migliorare i comportamenti ambientali (inclusa la tutela dei beni culturali e

paesaggio) per quanto riguarda il tema di rifiuti e l'economia circolare

OBIETTIVI GENERALI

MACRO-OBIETTIVI

MACRO-AZIONI

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4 IL QUADRO CONOSCITIVO: DATI DI PRODUZIONE, IMPIANTI, FLUSSI IMPIANTISTICI E