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Dario Bianchi: estratti dalla lezione “Franzoni e La processione” 40

9   Allegati

9.1   Dario Bianchi: estratti dalla lezione “Franzoni e La processione” 40

9.1.1 Le categorie dello sguardo e le metodologie di fruizione e di analisi dell’opera d’arte

La fruizione diretta o immediata in grado di determinare quel senso di stupore come primo sentimento che lega un soggetto all’opera. Attraverso questo approccio di tipo proiettivo l’utente, in particolare il bambino sprovvisto di qualsiasi conoscenza circa i contenuti raffigurati, coglie nel quadro delle corrispondenze con i propri vissuti per cui si può affermare che l’opera risveglia in chi la guarda un’esperienza analoga o simile a quella vissuta e rappresentata dall’artista. Questa postura favorisce il soggettivismo interpretativo e una valutazione dell’opera in termini di “mi piace o non mi piace”. Autori di riferimento: Jauss e l’estetica del piacere e del godimento estetico per cui si è letteralmente catturati e affascinati dal quadro. In questa fase, denominata dell’innamoramento, è privilegiato lo sguardo innocente che determina una reazione sul piano emotivo.

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L’approccio culturalmente mediato dove sento il bisogno di approfondire, di conoscere le ragioni per le quali sono attratto da quell’opera in particolare. In questa fase cosiddetta dell’amore o della conoscenza la fruizione avviene attraverso la mediazione culturale; infatti si è solito asserire che chi più sa più apprezza. La figura dell’erudito in grado di tessere tutta una serie di relazioni all’interno della storia dell’arte sottolinea il carattere illusorio dell’accesso diretto. Ricerca di criteri oggettivi di omologazione e di valutazione dell’opera; questa “mi piace perché…”. Autori di riferimento; Adorno e l’estetica dell’ascesi ma soprattutto E.H. Gombrich e l’idea di arte come nozione culturalmente determinata.

La ricognizione percettiva promossa dalla Gestalt o psicologia della forma tendente a considerare l’immagine come una configurazione globale organizzata in elementi e non come una somma di particolari isolati. Secondo gli psicologi della Gestalt la valutazione della bontà di un’immagine nasce dall’azione della percezione in quanto processo attivo che opera per operazioni analoghe a quelle della mente; in tal modo applicando all’interno del campo visivo le leggi della configurazione, cogliamo, di un’immagine, l’intrinseca struttura,l’organizzazione essenziale e di conseguenza i significati correlati. Autori di riferimento; R. Arnheim, Arte e percezione.

Raccontare le storie e la vita dell’autore facilita l’entrata e la comprensione dell’opera favorendo di conseguenza il superamento di quella sorta di smarrimento dovuto al fatto di rimanere ammutoliti di fronte al soggetto raffigurato. L’arte, soprattutto quella del passato, può essere considerata come una “narrazione di storie” che vanno conosciute se vogliamo tentare di capire il significato

dispiegato all’interno di una determinata rappresentazione e le relative modalità grafico-pittoriche di traduzione. Autore di riferimento; Marco Vacchetti, Storie dell’arte.

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Il metodo della pura visibilità messo a punto da K. Fiedler nella seconda metà del diciannovesimo secolo con il suo interesse per gli aspetti formali privilegia un’analisi dei caratteri visivi dell’opera. Una composizione va quindi letta partendo dai suoi specifici elementi, quelli visivi appunto, facendo astrazione dai presupposti significati ad essa collegati. Autori di riferimento; H. Wölfflin e Roberto Longhi.

La lettura storico-sociologica considera l’opera in quanto riflesso o documento di una società entro cui la medesima si è costituita. La comprensione medesima dello stile che la caratterizza è fattibile solo a partire dal legame con la società che indirettamente l’ha resa possibile. In tal modo l’opera è indissolubilmente legata al suo tempo e per meglio comprenderla va ricomposta la stretta relazione tra l’oggetto e la società che lo ha prodotto. Autori di riferimento; A. Hauser, La Storia sociale dell’arte.

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L’approccio descrittivo per permettere dapprima un’indagine completa e necessaria di ciò che effettivamente appare all’interno della cornice prepara la successiva formulazione di congetture interpretative che trovano una loro parziale conferma in un continuo andirivieni tra ciò che si ipotizza e ciò che effettivamente si vede come elemento probatorio in grado di confutare gli interrogativi sollevati. Autori di riferimento; Marco Dallari.

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La lettura iconografica o analisi del soggetto analizza i modi attraverso i quali viene codificata un’immagine al fine di cogliere gli aspetti prominenti rapportabili ad una particolare tradizione o scuola. All’iconografia spetta il compito di descrivere e classificare i soggetti dell’arte cercando, in modo sincronico e rispettivamente diacronico, di individuarne le varianti e la continuità. L’interesse dal dato puramente contenutistico, il tema o soggetto, al significato è alla base della lettura iconologica che afferma la presenza di uno stretto legame tra le trasformazioni stilistiche e le

Descrizione preiconografica: elencazione di ciò che si vede, “una donna in piedi vicino al

tavolo…”;

Descrizione iconografica: il dipinto rientra nel tipo iconografico della “pesatrice d’oro”; Interpretazione iconologica: la donna è la personificazione della Giustizia divina. La presenza di

alcuni particolari rilevanti come il quadro raffigurante il Giudizio universale sullo sfondo, il bilancino per l’oro in mano alla donna, l’azione del pesare che rimanda alla pesa delle anime, la presenza dei preziosi sul tavolo e dello specchio sulla parete alludono alla caducità, o Vanitas, della vita umana avvalorano questa tesi.

Metodo del copiare un dipinto al fine di ripercorrere in prima persona il processo di messa in forma del medesimo. Autori di riferimento; J. Iten, L’étude des oeuvres d’art.

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Metodo della valutazione produttiva basato sul principio che un’opera artistica svela i suoi possibili significati se questa viene letta non solo attraverso il canale privilegiato della vista ma attraverso un fare che si esplicita tramite operazioni volte a modificare la configurazione originale per mettere a punto delle varianti in grado di suggerire ulteriori orizzonti di senso. Autore di riferimento; F. De Bartolomeis, Il colore dei pensieri e dei sentimenti.

Predisporre il fruitore all’incontro con l’opera attraverso un cerimoniale finalizzato a definire un’atmosfera volta a enfatizzare ed evidenziare i contenuti espressi rendendoli maggiormente suggestivi e appetitosi.

L’approccio sinestetico in grado di favorire le corrispondenze sensoriali; un’immagine può suscitare il coinvolgimento tattile, uditivo, olfattivo e gustativo per stabilire delle relazioni tra i diversi canali percettivi.

Ricostruzioni fisiche, corporee e scenografiche dell’opera.

Gli atelier pensati e allestiti direttamente nel museo al fine di favorire esperienze con materiali e tecniche analoghe a quelle proposte dagli artisti presenti (Munari). Dopo la visita i bambini hanno la possibilità di sperimentare alcune pratiche suggerite dalle opere osservate.

L’opera d’arte come documento o testo visivo che permette di avviare un percorso conoscitivo interdisciplinare finalizzato alla scoperta e allo studio di una realtà particolare.

La circolarità dell’arte o il “vedere la realtà nei termini di un’immagine” (Gombrich, Arte e illusione, 1962) favorisce un prolungamento del momento fruitivo ben al di là della recezione

immediata. Il fatto stesso di ritrovare nella relazione quotidiana con le cose che ci circondano l’opera che a un tempo ci aveva incantato e che ora ci soccorre nel mentre torniamo a godere dell’incontro che per interposta figura assume quell’aurea che solo l’arte riesce ad infondere, eleva il nostro disattento guardare a livello di un’autentica e significativa esperienza del mondo. Allora accompagnati dalla cara compagna dell’arte le cose svelano tutto quanto il loro potenziale estetico e si trasformano in interlocutori privilegiati ma soprattutto in vere e proprie occasioni di conoscenza. L’arte in tal modo ritorna alla vita e il cerchio si chiude; l’immagine che il pittore costruisce distillando per via percettiva le sensazioni provenienti dal di fuori aiuta a comprendere meglio la realtà che ha reso possibile la costituzione stessa dell’opera. Autori di riferimento; Alberto Argenton.

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