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dati sui principali Sistemi coinvolti dalle lesioni.

Secondo i dati ottenuti dagli esami necroscopici dei cani analizzati, riassunti nel grafico 6.1, risulta che la causa più frequente di morte è rappresentata da malattie infettive. Il numero di cani deceduti in seguito ad una malattia infettiva è di 41 (16%) e tra questi in 22 casi l’agente eziologico è risultato essere Parvovirus, tra i restanti casi, in percentuali nettamente più basse, gli agenti virali riscontrati dai test virologici sono stati Morbillivirus (agente eziologico del cimurro) e Herpesvirus canino. I soggetti colpiti da parvovirosi rientrano tutti in un range di età compreso tra 45 giorni e 12 mesi. La differenza più evidente riscontrata, sulle cause di morte, è quella riferita alle fasce di età, infatti in cuccioli e cani giovani le cause di morte sono principalmente

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caratterizzate da malattie infettive virali e batteriche e anomalie congenite, mentre nei cani anziani le cause più frequenti di morte sono rappresentate da processi degenerativi gravi (8%) rappresentati soprattutto da endocardiosi valvolari, da infiammazioni gravi di varia natura e neoplasie.

Secondo i nostri risultati su 24 cani (9%) deceduti in seguito a neoplasia, 20 avevano un’età compresa tra gli 8 ed i 15 anni. La neoplasia riscontrata maggiormente è stata l’emangiosarcoma. All’interno della categoria infezioni batteriche (13%), l’apparato più colpito è risultato essere quello respiratorio. Sono stati riscontrati 18 casi di anomalie congenite (8%), rappresentate maggiormente da anomalie cardiache, seguite da idrocefalo, quest’ultimo riscontrato in cuccioli appartenenti a razze toy, in particolare chihuahua. Nelle infiammazioni di varia natura riscontrate nella ricerca (6%), l’apparato più colpito è risultato il gastroenterico. Nel corso dell’indagine sono stati inoltre rilevati 5 casi di parassitosi grave (1.9%); 16 decessi per traumi di varia natura (6%); 12 morti causate da reazioni di natura immunomediata (4.7%), 1 endocrinopatia grave a carico della tiroide. In 13 casi la morte è sopravvenuta per una combinazione di cause concomitanti che agivano su diversi apparati. Le morti conseguenti a paratopie sono state 15 (6%), 11 delle quali per “sindrome da dilatazione e torsione gastrica” e 4 per volvolo intestinale; i cani colpiti da queste lesioni sono tutti soggetti appartenenti a razze di taglia medio-grande e gigante. Relativamente alle percentuali ottenute, colpisce il dato che riguarda la categoria intossicazione, che rappresenta la seconda causa più frequente di morte, dopo le malattie infettive. I cani morti per ingestione di sostanze tossiche sono 36 (14%) e dalle analisi tossicologiche è stato appurato che in 21 di questi casi l’avvelenamento è stato causato da sostanze ad effetto anticoagulante, in due casi da metaldeide, in un caso da fosfuro di zinco, un caso di intossicazione acuta da sale, negli altri casi

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nonostante fosse evidente dall’esame necroscopico che il decesso fosse stato causato da un tossico, gli esami tossicologici eseguiti per la ricerca delle principali sostanze non hanno permesso di risalire a quella specifica.

Non sono state riscontrate differenze sostanziali nel confronto tra le cause di morte tra i due sessi, infatti tranne casi di metastasi di carcinoma mammario e 2 casi di morte post intervento di ovarioisterectomia, in generale le cause di morte in soggetti di sesso maschile e femminile sono sovrapponibili. Riguardo la provenienza e quindi l’habitat non è stato possibile fare un confronto tra le cause di morte riscontrate in cani di proprietà, che vivono in ambienti domestici e cani che invece vivono in canili, allevamenti o in condizioni di randagismo, perché i cani inclusi in queste ultime categorie erano poco rappresentati all’interno del campione di popolazione canina esaminato. Per quanto riguarda i sistemi, gli organi e gli apparati coinvolti dai processi morbosi, come si può notare dai dati riscontrati, riassunti nel grafico 6.2, gli apparati più colpiti risultano essere il respiratorio, il gastroenterico e l’apparato cardiovascolare, seguiti dagli altri sistemi in percentuale variabile ma nettamente inferiore. Nello specifico, l’apparato respiratorio ed il gastroenterico risultano (vedi tabella1 appendice) principalmente coinvolti da processi infettivi di natura virale e batterica. L’apparato respiratorio è stato spesso sede di disseminazioni metastatiche di processi neoplastici in stadio avanzato. Le patologie gastroenteriche sono state riscontrate maggiormente in cuccioli e soggetti giovani. Il sistema cardiovascolare è principalmente coinvolto da processi degenerativi, endocardiosi valvolari; neoplastici, emangiosarcoma, chemodectoma e cardiomiopatie nei soggetti di età avanzata, mentre nei cuccioli le patologie con coinvolgimento dell’apparato cardiovascolare, che abbiamo riscontrato, sono generalmente legate a malformazioni e anomalie di origine congenita.

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Le lesioni a carico del sistema nervoso, seppur in percentuale inferiore rispetto ad altri sistemi, sono state determinanti nel decesso in molti dei casi esaminati. Tra le lesioni riscontrate a livello neurologico, oltre l’edema cerebrale di varia natura che è stata la lesione maggiormente rilevata, sono state riscontrate lesioni di natura tossica, causate da sostanze xenobiotiche, oppure tossico-metaboliche nei casi di gravi alterazioni epatiche, renali o di qualche anomalia congenita in soggetti di giovane età (shunt porto-sistemico). Frequenti sono stati i processi infettivi ad eziologia virale, herpesvirus, encefalomieliti da virus del cimurro e un caso di encefalomielite da malattia di Aujeszky. Nei cuccioli appartenenti a razze toy, è spesso stato riscontrato idrocefalo di origine congenita. Il resto delle lesioni a carico del sistema nervoso sono da ricondursi a cause traumatiche.

Per quanto riguarda gli altri organi/sistemi coinvolti, fegato, urinario, endocrino, genitale, tegumentario, generalmente le lesioni riscontrate a carico di questi ultimi non hanno avuto un ruolo preponderante nel decesso, ma sono stati spesso organi sede dell’origine di una lesione, oppure coinvolti secondariamente da processi patologici che hanno avuto ripercussioni su molti apparati. Resta importante sottolineare che è comunque difficile, soprattutto in casi di lesioni multiorgano risalire con precisione alla lesione ultima, causa del decesso o dell’eutanasia in una animale.

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Capitolo 7 – CONFRONTO CON ALTRI STUDI

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