Presidente
Passiamo quindi all’illustrazione del successivo punto all’ordine del giorno, che riguarda la definizione degli assetti immobiliari a presupposto della permuta di area edificabile società immobiliare “La Rosa”. Illustra il provvedimento l’Assessore Quadri.
Assessore Quadri
Io rubo solo un paio di minuti e poi lascio che sia il Dirigente Assolari a relazionare tecnicamente la questione. Un minuto per dire che sia nella relazione, sia nella delibera di Giunta c’è un errore, nel senso che noi chiamiamo la nuova piazza piazza San Pietro, di fatto la piazza non ha ancora un nome e quindi era per facilità di comprensione, è stato messo piazza San Pietro, sostituiremo la delibera con nuova piazza.
L’altra invece è più un indirizzo amministrativo, quindi la scelta amministrativa è stata quella di avere sulla piazza un’area che può in qualsiasi momento e con la volumetria assegnata in questo momento, costituire un presidio dell’Amministrazione all’interno del quartiere che è il quartiere più popolato della Città. Quindi la possibilità di costruire un edificio che riassuma in sé determinati servizi e funzioni. Questa è una possibilità, intanto questa delibera ci consente di acquisire quest’area con una permuta, così come adesso l’Arch. Assolari vi descriverà nella sua forma tecnica. Grazie.
Presidente
Grazie. La parola a Lei, Architetto.
Arch. Assolari
Buona sera. La società immobiliare La Rosa è proprietaria di un’area prospiciente la chiesa di San Pietro, di circa 1.391 mq, che è formata da una serie di mappali di diversa misurazione. Questa Amministrazione
con un proprio atto di indirizzo ha riconfermato l’interesse per l’acquisizione di questa area, al fine di rispondere anche ai bisogni di riqualificazione di questa area, proprio per anche il completamento dei lavori che ormai, come vi sarete probabilmente accorti, è in fase di ultimazione.
Nell’atto di indirizzo, che era stato dato anche in carico al Servizio Urbanistica nel 2007, per redigere apposita variante in modo, su un’area di proprietà comunale, di attribuire un volume edilizio e rendere edificabile quest’area in modo di consentire una permuta con l’area di proprietà dell’immobiliare La Rosa. Con la variante 17 approvata dal Consiglio Comunale, che è divenuta esecutiva ai primi di agosto, è stata classificata quest’area di circa 1.000 mq come zona di contenimento allo stato di fatto B2.2 con un indice di 0,7 mq/mq. Quindi questo 0,7 per 1.000 mq e per 3 ci dà il volume di 2.100 mc di volume residenziale spostato su quest’area di via Magellano.
Va detto che già in precedenza una proposta di permuta era stata sottoposta al Consiglio Comunale con un’area sempre dell’immobiliare La Rosa, con un’altra area di proprietà comunale sita in via Bignamini.
Allora, nel 2004, il Consiglio Comunale non aveva approvato questa proposta di permuta, in quanto aveva ritenuto i termini economici non soddisfacenti. Successivamente quest'area è stata posta all’asta da parte del Comune di Treviglio e aveva spuntato un prezzo di 270 Euro il mc. – Quindi il valore preso a base della valutazione dell’area di proprietà comunale è questo di 270, che per i 2.100 mc. ci dà il valore di 567.000 Euro. Quindi l’area di proprietà di del Comune di Treviglio è stata valutata 567.000 Euro.
L’area di proprietà dell’Immobiliare La Rosa, di come dicevo prima 1.391 mq., ha diverse destinazioni; per la maggior parte è destinata ad allargamento della strada, prolungamento della via San Pietro e della sistemazione della piazza. Gli altri 430 mq. hanno una destinazione in parte residenziale B4 – 2.07 mq. su mq., suscettibile di un ulteriore incremento del 25% e quindi con una possibilità di sviluppo di 1.225,50 mc. – Il valore determinato di quest’area... tra l'altro il valore di 270 mc.
è stato incrementato di un 20%, come previsto tra l'altro dalla delibera di Consiglio Comunale che approva le tabelle dell’ICI e quindi attribuisce i valori alle aree più centrali rispetto a quelle più periferiche e quindi il valore al mc. di 270 Euro è stato incrementato del 20%, quindi ricavando un valore unitario di 324 Euro, che moltiplicato per il volume edilizio, della possibilità edificatoria di quest'area, otteniamo il valore da attribuire a quest'area che è di 397.062 Euro. A questo valore va aggiunta la valutazione effettuata in sede di stima delle aree durante
la procedura di esproprio per il prolungamento della via San Pietro, effettuata dal Tecnico incaricato, il quale aveva attribuito il valore di 11 Euro per ogni mq. di queste aree destinate a strade e a piazza, quindi un valore di ulteriori 10.571 Euro che sommati a quello precedente, ci danno il valore totale di questo immobile, che è pari a 407.633 Euro.
Quindi confrontando le due valutazioni, le due valorizzazioni, quella del Comune naturalmente è maggiore, perché è superiore il volume della possibilità edificatoria insistente su quest'area, 567.000 Euro, detratto il valore dell’area di proprietà dell’Immobiliare La Rosa, di 407.633, otteniamo la differenza a conguaglio che deve essere corrisposta al Comune di 159.367 Euro. Su questa proposta di permuta, su questa valorizzazione abbiamo ottenuto anche il parere favorevole da parte della proprietà, dell’Immobiliare La Rosa. Con questa proposta si chiede quindi al Consiglio Comunale l’autorizzazione alla permuta, cioè da un lato l’autorizzazione alla vendita dei mille metri quadrati di proprietà comunale all’Immobiliare La Rosa e dall’altro all’acquisizione al patrimonio comunale dell’area di proprietà dell’Immobiliare La Rosa, con la compensazione di questa differenza, che è indicata in 159.367 Euro, secondo uno schema che è stato sopra riportato, ma che è stato da me predisposto. Si propone altresì al Consiglio Comunale che quest'area venga destinata a funzioni pubbliche o di pubblico interesse.
Avrei concluso.
Vice Presidente Bonfichi
Grazie Architetto. La parola alla Consigliera Siliprandi.
Consigliera Siliprandi
Grazie. Credo che il Comune non debba comunque fare l’immobiliarista, per cui non è il problema il prezzo, il problema è cosa se ne fa e il timore della Lega Nord è che non diventi una specie di UPIM piccolo bis. Nel senso che voi dite costruiamo per destinazione pubblica, è ovvio, è ovvio perché sennò cosa fate, gli speculatori? Non credo e non interessa ai cittadini, ma destinazione pubblica in che senso? Cosa ci fate esattamente? Ma soprattutto quando e con quali soldi. Perché finché si dice allarghiamo via San Pietro, sistemiamo piazza che non si chiama niente, ma dovrebbe essere piazza San Pietro, va be’, possiamo anche capirlo, ma ci sembra a questo punto che costi troppo, perché diventi solo piazza e perché diventi solo allargamento di via San Pietro e quindi lo riteniamo quasi un danno erariale. Non vorremmo sconfinare in questo. Allora noi vorremmo essere certi e vorremmo che venisse messo in delibera cosa si intende per destinazione pubblica, cosa si
vuole fare, quanto si spende e quando soprattutto si realizza. Con queste premesse noi siamo d'accordo.
Vice Presidente Bonfichi
Grazie Consigliera Siliprandi. Consigliere Gatti a Lei la parola.
Consigliere Gatti
La permuta ipotizzata è di fatto l’acquisizione da parte del Comune di un'area di proprietà dell’immobiliare La Rosa di mq. 1.391, 961 metri destinati a strade e piazza, al prezzo di 11 Euro il me, per un totale di Euro 10.500 – 430 mq. di area edificabile al prezzo di Euro 324 il mq., per complessivi Euro 397.062. Il costo totale dell’acquisizione del bene dell’Immobiliare La Rosa è pari a Euro 407.000. Contestualmente, sono due operazioni, il Comune vende un’area edificabile di mq. 1.000 – mc.
2.2100, a prezzo di Euro 270 il mc., per complessivi 567.000 Euro.
Nella duplice operazione di permuta il privato, Immobiliare La Rosa, verserà al Comune solo la differenza, pari ad Euro 159.367. Nella proposta di delibera non riesco a capire se in tale somma è precisata l’IVA o altro, magari poi l’Assessore Quadri – se c’era l’Assessore Stucchi l’avrei chiesto a lei, magari l’Assessore Quadri potrà poi precisarmelo.
È un’operazione importante quella che stiamo facendo, perché non mi risulta sia stata preannunciata nel programma di mandato, come non mi pare sia stata inclusa nel Bilancio 2008 e nel triennale 2008-2010.
Quindi è opportuno che venga indicato in modo preciso qual è lo scopo dell’acquisizione dell’area. Già in Commissione ebbi a dire che l’indicazione che l’area interesserebbe per ragioni di opportunità e pubblico interesse, mi sembrava un po' semplice, cioè che ci sia interesse pubblico ad acquistare bonariamente dell’immobiliare La Rosa le parti di aree sulle quali si sta realizzando la piazza e la strada, è scontato, tant'è vero che le si doveva cedere per convenzione, forse anche gratuitamente. Rimane da capire quale sia l’interesse pubblico per l’acquisto dell’area su cui i 430 mq., sui quali è dovere dei Consiglieri Comunali conoscerlo ed eventualmente indicarlo.
Mi fa piacere stasera sentire dalle parole dell’Assessore Quadri che probabilmente anche frutto della elaborazione fatta in seconda Commissione, sembrerebbe essere scartata l’idea di allargare la piazza o comunque di non costruirci. Questo perché giustamente è una piazza di 4.000 mq. circa, dove calcolando che ci può stare una persona ogni mezzo metro quadro, potremmo fare anche i concerti tranquillamente dei Pink Floid o di Laura Pausini, perché 8-10.000 persone ci stanno
tranquillamente, allagarla ulteriormente sarebbe forse ancora più difficile riempirla. Così come sarebbe difficile spiegare ai cittadini lo spendere 1.000 Euro al mq. per realizzare magari un’aiuola di 430 mq., diventa un po' difficile. Per cui concordo pienamente con lui sul fatto che l’area venga acquisita, perché il Comune realizzi un suo fabbricato, come da lui stesso detto, di tre piani con porticato sulla piazza di circa 140 mq. per ogni piano, con destinazione d’uso non diversamente reperibile in zona ed utile al quartiere.
Per cui il problema a questo punto 6, chiedeva la Siliprandi, cosa fare.
Io mi permetto qui di fare una proposta, eventualmente se poi sarà necessario presenterò una risoluzione in base all’art. 72 del Regolamento, nella quale dico chiaramente quali sono secondo me le funzioni importanti e immediate da realizzare nel quartiere e cioè al piano terra biblioteca, un presidio dei vigili urbani data l’alta densità abitativa del quartiere e l’ambulatorio medico. Ai piani superiori, visto anche lo stato dei lavori della piazza, fare 9 minialloggi per anziani ancora autosufficienti. Ritengo che questa sia la proposta che io faccio all’Amministrazione, a questo Consiglio Comunale, visto che siamo noi deputati a dare queste indicazioni, ed è importante farlo perché questa è una piazza importante, la prima vera piazza che nell’ultimo secolo viene progettata, è una piazza di ampie dimensioni ed è opportuno che venga consegnata dopo anni di attesa ai cittadini quanto prima nel suo modo completo, così come progettato. Anche perché non si ripetano i rinvii poliennali di lavori previsti ad esempio nell’area della ex Chiesa dei Cappuccini che non è molto lontana, ma che da anni doveva diventare il fulcro del quartiere, ma è nella situazione in cui conosciamo.
Concludo dicendo che stasera serve una decisione tempestiva e definitiva sulla questione. Una decisione chiara che convinca i cittadini e che sia concretamente attuabile e anche non solo nel rispetto dei cittadini, ma anche per rispetto verso il privato che ha acquistato dalla Parrocchia San Pietro il bene nel 2003, per realizzare un programma costruttivo, rispettoso delle tuttora vigenti previsioni urbanistiche.
Vice Presidente Bonfichi
Grazie Consigliere. Consigliere D'Auria a Lei la parola.
Consigliere D'Auria
No, non avevo preso la parola.
Vice Presidente Bonfichi
Avevo una prenotazione. Consigliere Mancini.
Consigliere Mancini
Io l'ho presa, ne ho voglia, perché purtroppo mi tocca, nel senso che mio malgrado mi trovo ancora qui a discutere su un argomento del quale avevamo già discusso due o tre anni fa in questo Consiglio e forse in quell’occasione appunto avevo guadagnato la inimicizia dell’interessato, mio malgrado ripeto, io sono qui soltanto per dire la mia idea e da un punto di vista politico e da un punto di vista...
In ogni caso rilevo che qui viene proposta una delibera che ha appena illustrato l’Ingegnere, che in estrema sintesi dice questo: la proprietà che noi andiamo ad acquistare vale 324 Euro al mc., la proprietà che noi andiamo a vendere vale 270, in virtù di un’asta, paragonando quel valore a un’asta preposta 3-4 anni fa, su un terreno limitrofo. Allora il Comune arbitrariamente ha ritenuto che quello sia il valore. Io mi permetto di ricordare che tutte le aste producono un valore in relazione al momento in cui vengono fatte, in relazione al posto e agli interessi che il bene suscita. Quindi mi domando per prima cosa come mai il Comune non ha ritenuto giusto, come penso io doveva fare, anzi mi riservo di fare qualche ulteriore passo, non abbia ritenuto mettere all’asta anche il terreno che lui dice di vendere.
Era così bella, pulita, limpida la situazione, vendiamo quello e se c’era l’interesse pubblico ad acquisire, come mi sembra ci sia, la proprietà dell’immobiliare La Rosa, con i soldi realizzati, si acquistava la proprietà dell’Immobiliare La Rosa. Non è stato fatto così, ne prendo atto, io ritengo che sia una procedura assolutamente sbagliata, viene leso l’interesse del Comune, lo dico e lo pubblicherò su tutti i posti, viene leso l’interesse del Comune, perché sono straconvinto che il valore di 270 Euro al mc. dato alla nostra proprietà, inteso come nostra il Comune, è assolutamente inferiore al prezzo di mercato che oggi c'è lì in quel posto e comunque per provarlo bisognava indire un’asta pubblica. Dopodiché si potevano fare tutti i ragionamenti dell’interesse pubblico ad acquisire l’area di proprietà dell’immobiliare La Rosa.
Rilevo inoltre che oggi è stata fatta una piazza lì, col compiacimento di tutti i trevigliesi e degli abitanti del posto e io sono uno di quelli, ritengo che sia una cosa buona, ma la piazza viene costruita su un terreno anche che non è suo, perché una parte di quel terreno dove oggi si sta edificando la piazza, il piastrellato lì è dell’immobiliare La Rosa.
Abbiamo l’adesione del proprietario a che noi possiamo costruirci sopra? Domando al Dirigente pubblico, all’Assessore dei Lavori
Pubblici, perché a me sembra che una parte almeno del sottosuolo è di proprietà dell’immobiliare La Rosa.
Comunque io contesto assolutamente la procedura messa in atto, perché non è stata fatta l’asta pubblica e rilevo una scorrettezza, la scorrettezza di procedura, per usare un eufemismo. Quindi se proprio-proprio si vuole dare, perché da qualcuno ho sentito che c'è l’urgenza, l’urgenza da parte di chi? Giustamente da parte del proprietario che rivendica il diritto a costruire su un’area da lui legittimamente comprata, quindi è giusto e forse lo stanno prendendo un po' in giro da 4-5 anni e non gli fanno fare quello che deve essere fatto, quantomeno parificare per una dignità diciamo dell’atto economico, dicendo vale il tuo terreno quanto vale il mio. Qui si è detto ma siccome quello è più centrale, vale di meno la nostra area rispetto alla tua. Io sceglierei in quanto abitante del quartiere, non abiterei mai sotto le campane della Chiesa perché non si può dormire, per cui secondo me è un minus, si dovrebbe dare un minor valore all’area dell’immobiliare La Rosa e non all’altra. Noi invece abbiamo fatto l’opposto. Rilevo la scorrettezza, la stigmatizzo e ne chiedo contezza al Sindaco. Grazie.
Vice Presidente Bonfichi
Grazie Consigliere Mancini. Consigliera Siliprandi, Lei è prenotata per il secondo intervento. Però scusi, il secondo intervento dovrebbe essere da Regolamento una risposta, per cui a seguito delle risposte che verranno date dalla Giunta.
Consigliera Siliprandi – fuori microfono
Allora lo pospongo, non c'è problema. ... parlo dopo, è uguale, non cambia niente. La sostanza è uguale.
Vice Presidente Bonfichi
La parola al Sindaco. Risponde il Sindaco o l’Architetto? A seconda delle domande che sono state poste. A Lei la parola Assessore.
Assessore Quadri
Non ho molto da dire, nel senso che rispondo a Gatti dicendo che le cifre che sono state qui iscritte non comprendono l’IVA, quindi l’IVA è una valutazione successiva. Rispondo al Consigliere Mancini, Mancini se la procedura non La convince, siamo in Consiglio Comunale e in Consiglio Comunale il Consigliere Comunale vota sì o no rispetto a una delibera proposta dall’Amministrazione. In questo caso è evidente che
Lei credo non sia d'accordo e può votare tranquillamente no. Per quanto riguarda cosa andremo a realizzare all'interno di quest'area, credo che il Piano delle opere pubbliche sia il documento che poi darà luce e voce a questa delibera.
La delibera parla di permuta di un’area con una volumetria iscritta e quindi all'interno del Piano delle opere dovrà trovare soddisfazione.
Quindi se questa Amministrazione riterrà, come ho precedentemente detto, ritiene che quell’area vada edificata e che vadano previste lì dentro delle funzioni, quali saranno, dipenderà molto dalle necessità complessive del quartiere, il Piano delle opere pubbliche 2009-2011 comprenderà l’edificazione di quest'area e quindi lì dentro troveremo le voci, gli stanziamenti e quindi la soddisfazione di tutte le domande fatte sia dal Consigliere Gatti, sia dalla Consigliera Siliprandi. Grazie.
Vice Presidente Bonfichi
Consigliere Gatti a Lei la parola.
Consigliere Gatti
Per un chiarimento sulla risposta, quindi non entro nel merito. La risoluzione eventualmente la presento dopo. Era per capire, cioè la valutazione dell’IVA in che senso viene fatta dopo? Volevo dire, l’IVA o è dovuta o non è dovuta. Se è dovuta, la cifra che è riportata in delibera o è al netto o è al lordo. Non mi sembra che ci siano valutazioni da fare, ma comunque...
Vice Presidente Bonfichi
Le cifre sono al netto dell’IVA. Architetto, aveva delle repliche, delle risposte da dare? A Lei la parola Architetto Assolari.
Arch. Assolari
Volevo rispondere al Consigliere Mancini riguardo al perché del 270 Euro e delle perplessità che aveva. Allora volevo dire che noi abbiamo preso come valutazione l’ultima asta disponibile che è stata fatta nel 2005, è vero, però questo valore non è che è stato adottato solo per l’area di proprietà del Comune, ma è stato adottato anche, con gli opportuni adeguamenti, anche per l’area del privato. Quindi il valore preso a riferimento vale per una e anche per l’altra area. Dopodiché l’incremento a cui è stata assoggettata l’area del privato, è l’incremento per l’area centrale rispetto a una più periferica. Poi voglio dire che sono di più di 100 metri, perché sono 800 metri e se andiamo a misurarla
sono... una è in via Magellano e l’altra è dalla parte di piazza San Pietro e solo la piazza San Pietro sono quasi 100 metri e ad attraversala tutta si fa in fretta a fare... non l'ho misurata, però credo che siamo più vicino a...
Comunque la questione della centralità dell’area rispetto all’ambiente circostante, è una questione soggettiva, nel senso che noi prendiamo...
però siccome quando si fanno le valutazioni e si esprimono dei giudizi, la centralità comunque ha un significato. La Chiesa di San Pietro è centrale rispetto al quartiere Nord, quindi voglio dire che non posso dire che la via Magellano è centrale rispetto a un'altra e se le indicazioni sono dal centro, anche le zone censuarie catastali vanno dall’area centrale più pregiata a quelle meno pregiate periferiche. Quindi il principio adottato è lo stesso... (intervento in sottofondo) – voglio dire che però quello è un quartiere di oltre 3.500 abitanti e ci sono città che hanno meno di 3.000 abitanti qui nel circondario. Quella però è una questione soggettiva, ma se noi applichiamo un criterio che non ho inventato io, è un criterio di dire l’area centrale... se Lei va a comprare un appartamento al mq. in via Roma, credo che lo paghi forse il doppio rispetto a uno in via Magellano credo. Questi sono prezzi che si possono vedere. Lo stesso discorso vale per un quartiere dove è stata realizzata una piazza e ha quella centralità rispetto al quartiere e quindi
però siccome quando si fanno le valutazioni e si esprimono dei giudizi, la centralità comunque ha un significato. La Chiesa di San Pietro è centrale rispetto al quartiere Nord, quindi voglio dire che non posso dire che la via Magellano è centrale rispetto a un'altra e se le indicazioni sono dal centro, anche le zone censuarie catastali vanno dall’area centrale più pregiata a quelle meno pregiate periferiche. Quindi il principio adottato è lo stesso... (intervento in sottofondo) – voglio dire che però quello è un quartiere di oltre 3.500 abitanti e ci sono città che hanno meno di 3.000 abitanti qui nel circondario. Quella però è una questione soggettiva, ma se noi applichiamo un criterio che non ho inventato io, è un criterio di dire l’area centrale... se Lei va a comprare un appartamento al mq. in via Roma, credo che lo paghi forse il doppio rispetto a uno in via Magellano credo. Questi sono prezzi che si possono vedere. Lo stesso discorso vale per un quartiere dove è stata realizzata una piazza e ha quella centralità rispetto al quartiere e quindi