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della geonemia di una specie infestante alloctona

Nel documento Biologia Ambientale (pagine 75-78)

Moreno Dutto1, Luciano Süss2

1 Collaboratore Entomologia Medica, Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle - 12100 Cuneo. 2 Via Valle Aurina 7 - 20152 Milano.

* Referente per la corrispondenza: moreno.dutto@gmail.com

Riassunto

Nel presente articolo gli Autori forniscono una serie di segnalazioni circa la presenza di Periplaneta americana (Linné, 1758) in Piemonte. Dall’analisi della letteratura, ad oggi la presenza di questa specie non risulta accertata sul territorio piemontese, mentre ne è ampiamente segnalata la presenza nelle aree costiere e portuali italiane. In un’infestazione analizzata a Saluzzo P. americana è risultata stabilmente insediata da circa 4 anni determinando forti infestazioni sia negli ambienti esterni che negli ambienti interni. In tutti i casi segnalati la presenza è stata osservata in aree industriali o del commercio all’ingrosso e verosimilmente l’introduzione è riconducibile ad importazione attraverso merci o mezzi di trasporto (container) infestati. PAROLECHIAVE: Periplaneta americana / insetti infestanti / commercio / importazioni / blatta americana

Periplaneta americana (Blattaria, Blattidae) (Linné, 1758) in Piedmont, Italy: Contributions toward better

understan-ding the distribution of an allochthonous pest

In the present article the authors report their findings on the presence of Periplaneta americana (Linné, 1758) in the Piedmont region of Italy. Although a survey of the available literature does not ascertain the current presence of this species in the Piedmont, it has been found in other areas of Italy, namely the coasts and in ports. A study of a P. americana infestation determined that the area had been overrun for 4 years, resulting in both indoor and outdoor infestation. All cases where P. americana infestation was observed occurred in industrial or commercial areas in which it was likely that the insects were introduced via infested containers used in shipping.

KEYWORDS: Periplaneta americana / pest / trade / imports / American Cockroach.

INTRODUZIONE

Periplaneta americana Linné,

1758 (definita dagli AA anglosasso-ni American cockroach) è una spe-cie di blatta originaria delle aree tropicali dell’Africa; dal 1625 è sta-ta introdotsta-ta per la prima volsta-ta nel continente americano attraverso le merci giunte con le navi mercantili

(BELL e ADIYODI, 1981) e

successiva-mente, sempre attraverso le vie na-vali e gli scambi commerciali, è

divenuta specie cosmopolita (FON -TANA et al., 2002).

I dati circa la distribuzione in Italia sono alquanto imprecisi e frammentari e la specie risulta se-gnalata in tutta Italia (FONTANA et

al., 2002), nonostante la sua

massi-ma diffusione si trovi nelle città marittime dell’Italia peninsulare (DELLA BEFFA, 1949; SÜSS, 2004).

Per quanto riguarda la

biolo-gia e il ciclo di sviluppo, P.

america-na ha uno sviluppo eterometabolo

paurometabolo ed è prettamente ovipara. Il ciclo di sviluppo com-prende lo stadio di uovo, gli stadi di neanide e ninfa, per un totale di 8-14 età (7-13 mute) e di adulto.

Il ciclo di sviluppo e il numero di mute è fortemente influenzato dalla temperatura ambientale e dal-la disponibilità di cibo e acqua. A

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differenza di Blatta orientalis L. pre-senta maggiori esigenze termo-igro-metriche amando microclimi caldo-umidi con un optimum termico di circa 30°C (FONTANA et al., 2002).

Ogni femmina depone un’oo-teca (contenente in media 14-16 uova), ogni 7-10 giorni (5-9 giorni a 28°C), nonostante nel periodo di massima attività possa arrivare a produrne 2 a settimana. Il periodo di deposizione si aggira intorno a 10 mesi per un totale massimo di 40 ooteche. In Italia il periodo di maggiore attività va da giugno ad agosto per un totale di 12-24 oote-che. Lo sviluppo embrionale richie-de 5-8 settimane e lo sviluppo post-embrionale all’incirca 12-18 mesi; quindi il ciclo uovo-adulto richiede mediamente 400-600 giorni (BELL

e ADIYODI, 1981; BARBARA, 2000).

La vita media dell’adulto si aggira intorno ai 15 mesi (FONTANA

et al., 2002) e questo stadio è

parti-colarmente resistente all’assenza di acqua e cibo (BELL e ADIYODI, 1981). Il regime alimentare è pretta-mente onnivoro e a differenza del-le altre specie, quali ad esempio

Blatta orientalis che anch’essa

infe-sta i locali industriali e gli ambien-ti peridomesambien-tici, frequenta e sfrut-ta con maggior successo le crepe e gli spazi ipogei (RUST et al., 1991). In effetti P. americana si caratteriz-za per occupare una nicchia clep-toparassitaria affine a B. orientalis, ossia peridomestica caratterizzata dalla proliferazione in ambienti prossimi alle unità abitative, quali possono essere gli ambienti e i mi-croambienti esterni propriamente detti (caditoie e pozzetti stradali, fognature, fessurazioni della pavi-mentazione, ecc.), le pertinenze abitative (garage, magazzini, scan-tinati, ecc.) e i locali commerciali/ industriali.

All’interno delle abitazioni sono tipiche le intrusioni acciden-tali, mentre le infestazioni attive

tendono a verificarsi qualora sussi-sta un’elevata carica infesussi-stante ne-gli ambienti vicini. La presenza nel-le abitazioni, o comunque negli ambienti chiusi, è più frequente in autunno ed è legata alle migliori condizioni microclimatiche, alla dimensione della popolazione in-festante e alla vicinanza delle abi-tazioni agli habitat di proliferazio-ne tipici (BRENNER e PIERCE, 1991). L’interesse sanitario di P.

ame-ricana non differisce dalla restanti

specie, avendo un ruolo di vettore meccanico di agenti patogeni (BELL

e ADIYODI, 1981) e un ruolo

allergiz-zante, quale fonte di asma allergi-ca (TUNGTRONGCHITR et al., 2004).

REPERTI IN PIEMONTE

La presente nota riferisce in merito alle località dov’è stata ac-certata la presenza di P. americana in territorio piemontese.

Inoltre, al fine di verificare l’esistenza di materiale relativo a reperti inediti precedenti, sono sta-te analizzasta-te le collezioni entomo-logiche dei Musei di Storia Natura-le di Alba e Carmagnola e dell’Isti-tuto agrario di Alba e Verzuolo.

Gli esemplari ritrovati sono stati determinati attraverso le chia-vi dicotomiche di FONTANA et al. (2002).

Nel complesso, per quanto ri-guarda le località e la cronologia relativa ai reperti di P. americana in Piemonte, sono emersi i seguen-ti elemenseguen-ti.

Alba (CN)

Un esemplare raccolto in ago-sto 1974, nel magazzino di un’in-dustria alimentare, depositato pres-so il Museo Civico di Storia Natura-le “F. Eusebio” di Alba (Fig. 1); un esemplare proveniente da un importatore di frutta esotica, depositato presso la collezione en-tomologica dell’Istituto Professio-nale di Stato per l’Agricoltura.

Saluzzo (CN)

settembre 2008, infestazione dei locali di un complesso abitati-vo adiacente ad un importatore di legnami (infestazione risultata at-tiva fino a luglio 2011). In questo caso l’infestazione era sostenuta anche da B. orientalis.

Santena (TO)

giugno 2011, infestazione in un magazzino import/export di merci varie.

Rivalta Scrivia (AL)

settembre 2010, infestazione in un magazzino import/export di merci varie.

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Dai reperti riscontrati si può concludere che P. americana in Pie-monte è presente in modo punti-forme ed è legata agli ambienti in cui è stata introdotta accidental-mente, presumibilmente attraver-so materiali e derrate alimentari. In un caso (Saluzzo) si è potuto accertare che la specie ha determi-nato un’infestazione pluriennale stabile, caratterizzata da un

eleva-Fig. 1. Esemplare di Periplaneta

ameri-cana (collezione Museo “F. Eusebio”, Alba). Foto M. Dutto.

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Informazione&Documentazione

to numero di adulti, individuabili nelle ore notturne in associazione a Blatta orientalis.

Dal punto di vista applicati-vo nelle industrie alimentari, in particolare quelle soggette ad

im-port/export, è necessario compren-dere questa specie nella valutazio-ne dei rischi infestanti all’interno del piano di autocontrollo e nel caso di riscontro di questa specie nelle operazioni di monitoraggio

sono necessarie maggiori attenzio-ni nelle operazioattenzio-ni di disinfesta-zione, considerato che la specie riesce a sfruttare una maggior ti-pologia di ambienti artificiali ipo-gei.

BARBARA K.A., 2000. American cock-roach, Periplaneta americana (Lin-naeus) (Insecta: Blattodea: Blattidae). University of Florida, IFAS Exten-sion. EENY 141. http://entomol-ogy.ifas.ufl.edu/creatures.

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Biologia Ambientale, 27 (n. 2, 2013)

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