Questo circuito puòessere mon
tato in un contenitore oppure in
serito direttamente nel registrato re. Nel caso si optasse per la pri ma soluzione è consigliabile im piegare un contenitore metallico in modo da schermare tutto il circuito. Infatti, poiché il segnale viene prelevato dalla sezione pre-amplifìcatrice del registratore e viene inviato al nostro circuito per uscire e andare alla sezione am-plifìcatrice è necessario che questo passaggio venga effettuato nel mo do più corretto cioè con cavetti
ss
schermati e schermando anche il circuito del limitatore perché al
trimenti si introducono fastidiosi ronzìi come vi sarà capitato di ve
rificare, ad esempio,quando un ca vettodi collegamento non è scher
mato.
Se noi usiamo un contenitore metallico collegato elettricamente alla massa, questo inconveniente viene eliminato completamente. Il pannello frontale avrà quindi due prese jack da 3,5 mm o di altro tipo a seconda dei cavetti che a- vete a disposizione, da un inter
ruttore per inserire e disinserire
il circuito e dal potenziometro di regolazione, se preferite avere avere questo comando accessibile dall’esterno. E’ sconsigliabile in
vece inserire anche una lampadi na spia perché se il circuito è ali mentato con una batteria, la lam padina finirebbe per scaricarla quasi subito, dato ài suo notevole assorbimento. Invece senza alcu
na lampadina di segnalazione, la batteria può durare molti mesi, considerato il bassissimo assorbi
mento del circuito.
Bisognerà prestare un po’ di at tenzione nel montare il circuito
nel contenitoreessendoquesto me tallico è necessario che nessuna parte dello stesso, tranne la mas sa, venga a contatto col conteni
tore stesso.
Se si preferisce inserire il cir cuito nel registratore, si può evi
tare di schermare il circuito con la scatoletta metallica usando sem pre però cavetti schermati.
In questo caso si può alimenta
re il nostro circuito con l’alimen tatore del registratore, se le due tensioni sono identiche e con il negativo a massa. Se la tensione di alimentazione del registratore
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In alto, schema indicativo per l'inserzione del dispositivo nel registratore. E' necessario separare lo stadio di preamplificazione da quello finale. Ailati due esempi di come inserire e
disattivare il circuito dell’attenuatore. A sinistra filtro inserito, a destra
circuito bypassato.
Sotto, undispositivo per la demagnetizzazione delle cassate di tipo compact molto usato fra gli amatori del settore
magnetico.
è maggior di 9V è necessario ab bassarla fino a questo valore con un semplice partitore di tensione resistivo. Basterà calcolare il va
lore delle resistenze. Data la ten
sione di alimentazione delregistra
tore che chiameremo V, e che sup
poniamo di 12 V, la tensione di alimentazione del nostro circuito che chiameremo Ve e che è di 9 V e la corrente circolante nelle due resistenze RI e R2, che pos
siamo stabilire per esempio a 5 mA cioè di valore doppio di quel la di assorbimento del limitatore per semplicità di calcolo,possiamo ricavare il valore della resistenza RI conoscendo la caduta di ten-sion eais uoi capi, che deve esse
renel nostro caso di 3V (12—9 = 3 V) e la corrente da cui è per
corsa, cioè 5 mA.
3 V
R 1=---= 600 ohm 5m A
Ora possiamo calcolare il va lore della resistenza totale data dalla somma di RI col parallelo della resistenza R2 ai capi della quale preleviamo la tensione e del circuito che vogliamo alimen
tare che sarà data da
V, 12 V
R.=---=---= 2400 ohm
1 5 mA
e quello precedente ci darà il va lore della resistenza risultante dal parallelo di R2 con il circuito da alimentare, cioè
La differenza tra questo valore R = R>—9 1 =(2400—600) ohm=
1800 ohm Ora siccome abbiamo scelto un valore di corrente doppio rispet
to a quello di assorbimento del circuito del limitatore, la corrente che passa nella resistenza R2 sarà di 2,5 mA. Quindi se le due cor
renti hanno lo stesso valore anche le resistenze avranno valori ugua li e più precisamente avranno un valore doppio di quello risultan
te dal parallelo di R2 con il cir cuito da alimentare, cioè
R2 = 2x R = 2x 1800 ohm = 3600 ohm poiché, come certamente saprete, il parallelo di due resistenze u- guali è una resistenza di valore dimezzato rispetto a quello delle resistenze stesse.
Con questo sistema si può eli minare la batteria da 9 V avendo così dimensioni ancora minori.
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Il montaggio deH’apparecchio non è difficile, anche elettronici alle prime armi potranno realizzare il dispositivo con successoe, con un attento ascolto, in questo caso magari in
cuffia, si possono ascoltare i risultati.
Il circuito ha un’impedenza di uscita di circa 10 Kohm, quindi sarà opportuno per avere il mi
gliore rendimendo accoppiarlo con un amplificatore con la mede
sima impedenzad’ingresso. Questa impedenza caratteristica è quella che normalmente presentano le se zioni amplifìcatrici dei registratori portatili a transistor, quindi un ac coppiamento del genere può dare eccellenti risultati. Si sconsiglia di usare amplificatori a valvole che normalmente hanno impedenze di ingresso più elevate. Se si dispo
ne di un registratore predisposto per il collegamento con un altro amplificatore o con una cuffia ad altaimpedenza si può prelevare il segnale da questa presa e collega r-si direttamente all’amplificatore.
Se lo si vuole inserire diretta-mente in un registratore di tipo commerciale, bisogna intervenire
■all ’interno dello stesso senza per altro dover effettuare notevoli modifiche. Infatti è sufficiente ri cercare il potenziometro del vo lume e una volta individuato scol legare la pista o il filo che arriva dalla sezione preamplificatrice e che normalmente va al terminale
esterno del potenziometro, e col
legarlo all’entrata del nostro limi tatore, la cui uscita andrà colle gata al terminale del potenziome tro al quale andava il conduttore o la pista che abbiamo scollegato.
Per riconoscere il terminale del potenziometro a cui collegarsi ba sta osservare attentamente questo componente; si vedrà così che ha tre terminali, di cui uno, esterno, è collegato a massa, uno centrale va alla sezione amplificatrice e l’altro, quello che ci interessa, è connesso con la sezione preampli
ficatrice.
Se si volesse inserire e disinse rire il limitatore si può usare un doppio interruttore d cui una se zione servirà per interrompere la alimentazione e l’altra per corco- circuitare l’unità aggiunta in mo
do da riportareil tutto alle norma
li condizioni di funzionamento. Il doppio interruttore dovrà avere una sezione con j contatti normal mente aperti e una con i contat ti normalmente chiusi. Infatti quando il circuito resta inserito il contatto di alimentazione deve essere chiuso e il contatto di cor
tocircuito deve essere aperto, men
tre quando il circuito deve essere disinserito le posizioni dei contatti devono risultare invertite.
Con questo sistema avrete la possibilitàdiinserire il circuito so
lo quando vi sembrerà più oppor tune.
Il nostro limitatore d.i fruscio può essere impiegato anche per attenuare i disturbi e i soffi pre
senti nei radioricevitori, eliminan do così buona parte di quegli ele
menti disturbatori che sono pre senti molto spesso nelle ricezioni radiofoniche.
Se poi siete in possesso di un radioregistratore, con un solo cir cuito otterrete un migliore ascol
to dei programmi radiofonici e allo stesso tempo dei nastrimagne
tici. Le modalità di inserzione so
no sempre le medesime in quanto questo circuito deve essere inse rito sempre prima della sezione amplificatrice.
L’operazione di taratura è mol
to semplice e non richiede parti colari attenzioni, ma solo un po’ di ’’orecchio”. Il potenziometro P 1 regola il punto in cui l’atte nuatore entra in funzione; il modo migliore per trovare questo punto di funzionamento è di provare di versi punti di .intervento e solo dopoalcune prove potrete sceglie re il punto che preferite in cui av venga il taglio del fruscio.
Se questo punto è scelto troppo in basso, l’attenuatore taglierà gli acuti anche ad ahi livelli sonori.
Siccome la scelta del punto di funzionamento può essere varia
bile da un tipo di musica all’al
tro o da esigenze specifiche, si può lasciare questo potenziometro di regolazione accessibile all’ester
no in modo da essere regolato quando necessario.
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CON L’ETICHETTA IN LABORATORIO