• Non ci sono risultati.

3. PARTE CHIMICA

4.1. Test di uptake nucleare della pirarubicina

4.1.1. Derivati esterei alcanolamminoarilici

composto n+m n m Ar Ar1 [I]0.5 μM αmax

GDE5 8 5 3 a b 0.12 ± 0.02 0.99 ± 0.01 GDE6 5 3 a c 0.04 ± 0.01 0.98 ± 0.02 FRA76 5 3 b a 0.27 ± 0.05 0.97 ± 0.02 FRA77 5 3 c a 0.04 ± 0.02 0.94 ± 0.03 1 6 2 a b 0.19 ± 0.07 0.77 ± 0.04 2 6 2 a c 0.04 ± 0.01 0.94 ± 0.03 3 6 2 b a 0.46 ± 0.07 0.91 ± 0.03 4 6 2 c a 0.20 ± 0.08 0.79 ± 0.06 GDE18 4 4 a b 1.53 ± 0.13 0.62 ± 0.02 GDE19 4 4 a c 0.07 ± 0.01 0.87 ± 0.03 5 9 5 4 a b 0.1 ± 0.04 0.94 ± 0.05 6 5 4 a c 0.03 ± 0.03 0.99 ± 0.01 7 5 4 b a 0.27 ± 0.12 0.99 ± 0.01 8 5 4 c a 0.04 ± 0.01 0.94 ± 0.02 9 6 3 a b 0.24 ± 0.08 0.90 ± 0.04 10 6 3 a c 0.03 ± 0.001 0.99 ± 0.01 11 6 3 b a 0.39 ± 0.12 0.99 ± 0.01 12 6 3 c a 0.04 ± 0.01 0.92 ± 0.03 13 7 2 a b 0.04 ± 0.01 0.99 ± 0.01 14 7 2 a c 0.02 ± 0.01 0.98 ± 0.02 15 7 2 b a 0.07 ± 0.02 0.79 ± 0.04 16 7 2 c a 0.17 ± 0.08 0.88 ± 0.08 17 10 6 4 a b 0.01 ± 0.01 0.99 ± 0.01 18 6 4 a c 0.02 ± 0.01 0.94 ± 0.05 19 6 4 b a 0.07 ± 0.002 0.99 ± 0.01 20 6 4 c a 0.01 ± 0.01 0.95 ± 0.05 21 7 3 a b 0.06 ± 0.02 0.99 ± 0.01 22 7 3 a c 0.01 ± 0.01 0.93 ± 0.04 23 7 3 b a 0.08 ± 0.03 0.97 ± 0.03 24 7 3 c a 0.04 ± 0.01 0.88 ± 0.08 25 8 2 a b 0.02 ± 0.01 0.93 ± 0.03 26 8 2 a c 0.05 ± 0.02 0.99 ± 0.01 27 8 2 b a 0.04 ± 0.01 0.91 ± 0.02 28 8 2 c a 0.04 ± 0.01 0.96 ± 0.02 ME30 5 5 a b 0.80 ± 0.2 0.85 ± 0.02 ME31 5 5 a c 0.10 ± 0.2 0.81 ± 0.02 verapamile - - - 1.60 ± 0.3 0.70 ± 0.02

Tabella 4.1: attività chemiosensibilizzante dei prodotti della serie esterea lineare simmetrica ed asimmetrica con numero totale di metileni (n+m) di 8, 9 o 10.

In tabella 4.1 sono riportati i risultati dei composti esterei lineari con linker

asimmetrico, ovvero due catene polimetileniche di diversa lunghezza, sia già sintetizzati

dal gruppo di ricerca (indicati con sigle) che oggetto di questo lavoro di tesi (indicati

con numeri). Inoltre sono riportati i risultati dei corrispondenti derivati con linker

simmetrico, ovvero due catene polimetileniche di uguale lunghezza, precedentemente

sintetizzati dal gruppo di ricerca, allo scopo di confrontare i risultati ottenuti. Il numero

dei metileni totali delle due catene (n+m) è uguale a 8, 9 o 10.

Dall’analisi dei dati riportati, si può osservare che la nostra ipotesi di lavoro è stata

confermata, in quanto la maggior parte dei prodotti presenta una buona attività anti-

MDR e mostra una potenza più alta del verapamile (composto di riferimento) sia in

termini di potenza che di efficacia (fig.4.1).

Per quanto concerne i prodotti con linker simmetrico, ovvero due catene di uguale

lunghezza (di 4 o 5 termini ciascuna), i risultati indicano che i derivati recanti il residuo

cinnamoilico (a) in combinazione con il residuo antracenilico (c) (GDE19 e ME31)

sono dotati di attività superiore rispetto ai composti che possiedono il residuo

cinnamoilico (a) in combinazione con quello trimetossibenzoilico (b) (GDE18 e

ME30).

Per semplicità, analizzeremo i risultati dei derivati con linker asimmetrico in base al

numero totale di atomi di metileni delle due catene, che può essere pari ad 8 (ottenuto

dalla combinazione di catene rispettivamente a 5 e 3 metileni o 6 e 2 metileni), a 9

(ottenuto dalla combinazione di catene rispettivamente a 5 e 4 metileni o 6 e 3 metileni

o 7 e 2 metileni) oppure a 10 (ottenuto dalla combinazione di catene rispettivamente a 6

e 4 metileni o 7 e 3 metileni o 8 e 2 metileni).

1) Nei composti con un totale di 8 metileni, i risultati indicano che anche in questo caso,

come nei derivati simmetrici, i derivati recanti il residuo cinnamoilico (a) in

combinazione con quello antracenilico (c) (GDE6, FRA77, 2 e 4) sono più attivi, ad

eccezione del composto 4. Inoltre sono dotati di attività superiore rispetto al

corrispondente derivato simmetrico GDE19, sia in termini di potenza che di efficacia.

In particolare la potenza è nel range nanomolare e l’efficacia è prossima a 1, cioè i

derivati sono capaci di revertire completamente l’estrusione della pirarubicina Pgp-

dipendente. I composti GDE5, FRA76, 1 e 3, che possiedono il residuo cinnamoilico

(a) in combinazione con il residuo trimetossibenzoilico (b) sono meno attivi dei

precedenti come già detto, ma sempre più attivi del corrispondente derivato simmetrico

GDE18.

2) Anche nei prodotti con un totale di 9 metileni, ritroviamo lo stesso trend quando le

catene polimetileniche utilizzate sono a 5 e 4 termini o 6 e 3 termini. Infatti i derivati

recanti il residuo cinnamoilico (a) in combinazione con il residuo antracenilico (c) 6, 8 e

10 sono dotati di attività superiore rispetto ai composti 5, 7 e 9, che possiedono il

residuo cinnamoilico (a) in combinazione con il residuo trimetossibenzoilico (b).

Quando le catene polimetileniche utilizzate sono a 7 e 2 termini i derivati,

indipendentemente dalla combinazione di residui aromatici utilizzati, sono tutti dotati di

ottima potenza (nel range nanomolare) e, tranne il derivato 15, di efficacia prossima a 1.

3) Nei prodotti con un totale di 10 metileni entrambe le combinazioni di residui

aromatici hanno dato risultati eccellenti. Infatti tutti i composti sono dotati di ottima

potenza (nel range nanomolare) e di efficacia prossima a 1 (tranne nel caso del derivato

24 che ha attività leggermente inferiore).

Quindi si conferma la bontà della struttura di base costituita da un atomo di azoto basico

collegato tramite due linker polimetilenici a due residui esterei aromatici

polimetossilati. Si conferma inoltre anche la bontà dei gruppi aromatici scelti, in quanto

i nuovi composti hanno dato ottimi risultati in termini di potenza e di efficacia nel

revertire la MDR, in linea con i risultati precentemente ottenuti. Inoltre i derivati

asimmetrici sono risultati generalmente più attivi dei corrispondenti derivati simmetrici

analoghi, ovvero con lo stesso numero totale di metileni e recanti le stesse combinazioni

di residui aromatici. Le molecole con numero totale di metileni pari a 10 sono tutte

dotate di ottima attività.

4.1.1.2. Esteri N-(metilalcanol)-N-(alcanol)amminoarilici

Composto Configuraz.

assoluta n Ar [I]0.5 μM αmax

29 (S) 3 a 0.09 ± 0.07 0.75 ± 0.04 30 (R) 3 a 0.14 ± 0.03 0.99 ± 0.01 31 (S) 3 b 0.18 ± 0.02 0.79 ± 0.09 32 (R) 3 b 0.08 ± 0.03 0.99 ± 0.10 33 (S) 5 a 0.08 ± 0.02 0.99 ± 0.01 34 (R) 5 a 0.40 ± 0.01 0.99 ± 0.30 35 (S) 5 b 0.03 ± 0.07 0.79 ± 0.01 36 (R) 5 b 0.08 ± 0.03 0.88 ± 0.03

Tabella 4.2: attività chemiosensibilizzante dei prodotti della serie esterea recanti una ramificazione su una delle due catene polimetileniche.

Per quanto riguarda i risultati delle molecole chirali (in quanto caratterizzate da una

ramificazione a livello di una delle due catene polimetileniche) si osserva che nelle

varie coppie di enantiomeri uno dei due è più potente dell’altro, evidenziando quindi

una interessante enantioselettività nell’interazione di questi derivati col sito attivo della

Pgp. Questo è da sottolineare in quanto non si riscontra di frequente. Generalmente

l’enantiomero dotato di migliore attività è quello a configurazione assoluta (R), tranne

nel caso della coppia di enantiomeri (S)-31 e (R)-32, dove il più potente è invece quello

Confrontiamo ora i risultati dei derivati in esame con i corrispondenti composti

caratterizzati dalla stessa combinazione di residui aromatici e dallo stesso numero di

metileni nelle catene, ma privi di ramificazione.

Dal confronto dei dati del test farmacologico delle coppie di enantiomeri (S)-29/(R)-30,

e (S)-31/(R)-32,con i corrispondenti analoghi ST26 e ST44 (fig. 4.2), si può affermare

che ciascuna coppia enantiomerica ha attività superiore rispetto all’analogo non chirale.

Figura 4.2: strutture e risultati del test di uptake della pirarubicina degli analoghi non chirali rispettivamente delle coppie di enantiomeri (S)-29/(R)-30 e (S)-31/(R)-32.

Invece, sia per la coppia di enantiomeri (S)-33/(R)-34, analoghi di FRA76 (tabella 4.1),

che (S)-35/(R)-36, analoghi di FRA77 (tabella 4.1) gli enantiomeri più potenti, ovvero

quelli a configurazione assoluta (R), hanno attività leggermente inferiore rispetto a

quella dei corrispondenti composti non metilati in catena. Mostrano comunque

un’ottima potenza nel range nanomolare. Gli enantiomeri (S) hanno invece attività

inferiore, anche se sono sempre migliori del composto di riferimento verapamile.

Quindi possiamo concludere che l’introduzione di una ramificazione in catena, che

introduce uno stereocentro nella molecola ma anche un vincolo alla libertà

conformazionale di una porzione di molecola, porta in alcuni casi ad un ulteriore

aumento nella potenza ed efficacia dei composti in quanto sono risultati essere più attivi

dei corrispondenti derivati non chirali. Inoltre è molto interessante notare la comparsa di

enantioselettività nell’interazione dei composti col sito attivo della proteina, in quanto

uno dei due enantiomeri è sempre dotato di maggiore attività.