3. PARTE CHIMICA
4.2. Valutazione dell'attività citotossica della doxorubicina in presenza e assenza
Dati gli interessanti risultati ottenuti nel test di uptake nucleare della pirarubicina nella
serie di esteri a struttura N-cicloesil-N-alchilamminica, due tra le coppie di
stereoisomeri, ovvero cis 42A e trans 42B e cis 44A e trans 44B, sono state selezionate
per essere sottoposte ad un ulteriore approfondimento farmacologico, ovvero ad un test
di citotossicità. Questo è stato effettuato dalla Dott.ssa M. Coronnello del Dipartimento
di Scienze della Salute dell’Università di Firenze sulla stessa linea cellulare
eritroleucemica K562 utilizzata nel test dell’uptake della pirarubicina. In particolare gli
effetti dei prodotti selezionati sono stati misurati sia sulla linea cellulare parentale
sensibile (K562) che su quella resistente alla doxorubicina (K562/DOXO).
4.2.1. Citotossicità intrinseca delle due coppie di isomeri in studio
Prima di valutare la capacità revertante dei modulatori selezionati, cis 42A e trans 42B
e cis 44A e trans 44B, sono stati eseguiti esperimenti per verificare la tossicità
intrinseca dei composti alle concentrazioni standard generalmente utilizzate in questo
tipo di test. Per la prima coppia di isomeri sono state usate le concentrazioni 1 μM e 3
μM, mentre per la seconda coppia di isomeri anche la concentrazione aggiuntiva 0.1
μM. Gli esperimenti sono stati condotti sulla linea cellulare parentale (K562) e
resistente al chemioterapico antineoplastico doxorubicina (K562/DOXO).
I risultati ottenuti sono riportati in fig.4.4. Per quanto riguarda la coppia di stereoisomeri
cis 42A e trans 42B, i dati dimostrano che sulla linea parentale i composti non hanno
tossicità intrinseca a nessuna delle concentrazioni testate. La tossicità è nulla anche
nella linea resistente ad eccezione della concentrazione 3 μM che causa circa un 20% di
tossicità. Per quanto riguarda la seconda coppia di stereoisomeri cis 44A e trans 44B, si
osserva che nella linea parentale l’entità della tossicità per l’isomero cis 44A è
nell’ordine del 20% alla concentrazione 1 µM e 3 µM, come anche per l’isomero trans
44B, ma a tutte le concentrazioni testate. Nella linea resistente le due molecole non
mostrano tossicità intrinseca a nessuna delle concentrazioni testate. Si osserva lo stesso
trend anche per il tariquidar (composto di riferimento) in entrambe le linee cellulari.
Questi dati permettono di escludere che l’attività sulle cellule resistenti successivamente
trattate sia dovuta a una tossicità delle nostre molecole, ma che la loro attività è
effettivamente
correlata
al
potenziamento
dell’attività
del
chemioterapico
cosomministrato.
Figura 4.4: istogrammi relativi alla tossicità intrinseca dei modulatori in studio e del tariquidar (composto di riferimento) sulla linea parentale e sulla linea resistente. Le percentuali sono state definite rispetto al controllo non trattato a cui è stato attribuito il 100% della proliferazione cellulare. I dati sono
4.2.2. Potenziamento degli effetti citotossici della doxorubicina in
presenza delle due coppie di isomeri in studio
Le due coppie di stereoisomeri cis 42A e trans 42B e cis 44A e trans 44B sono state
testate alle concentrazioni 0.1, 1 e 3 μM in associazione alla doxorubicina per valutare
la loro attività anti-MDR.
In tabella 4.6 sono riportati i valori di IC
50della doxorubicina testata sulle linee K562 e
K562/DOXO, da sola e nelle varie associazioni con i modulatori in esame, e i valori di
RF calcolati come descritto nella sezione farmacologica sperimentale (cap.6.2).
Composto K562 K562/DOXO IC50μM IC50μM RF Doxorubicina 0.025 ± 0.007 2.2 ± 0.059 Doxorubicina + 42A 0.1 μM 0.045 ± 0.001 0.79 ± 0.15 2.6 Doxorubicina + 42A 1.0 μM 0.025 ± 0.008 0.48 ± 0.12 4.3 Doxorubicina + 42A 3.0 μM 0.021 0.063 ± 0.008 32.7 Doxorubicina + 42B 0.1 μM 0.036 ± 0.012 0.66 ± 0.084 3.1 Doxorubicina + 42B 1.0 μM 0.011 ± 0.003 0.17 ± 0.055 11.9 Doxorubicina + 42B 3.0 μM 0.013 ± 0.001 0.044 ± 0.021 46.8 Doxorubicina + 44A 0.1 μM nd 1.4 ± 0.005 1.6 Doxorubicina + 44A 1.0 μM 0.013 ± 0.006 0.40 ± 0.11 5.5 Doxorubicina + 44A 3.0 μM 0.018 ± 0.009 0.15 ± 0.02 14.7 Doxorubicina + 44B 0.1 μM nd 0.97 ± 0.011 2.3 Doxorubicina + 44B 1.0 μM 0.051 ± 0.014 0.067 ± 0.04 32.8 Doxorubicina + 44B 3.0 μM 0.036 ± 0.015 0.038 ± 0.004 57.9 Doxorubicina + tariquidar 0.1 μM 0.061±0.04 0.074 ± 0.036 29.7 Doxorubicina + tariquidar 1.0 µM 0.033 ± 0.007 0.073 ± 0.02 30.1
Tabella 4.6: effetti dei modulatori in studio sulla citotossicità della doxorubicina sulle cellule K562 e K562/DOXO. Valori di IC50 ottenuti dalla media di 3 esperimenti eseguiti in quadruplicato, con il
relativo errore standard, o dalla media di due esperimenti eseguiti in quadruplicato; per la linea K562/DOXO sono riportati i valori di RF (Reversal Fold).
Nella linea sensibile (tabella 4.6, fig.4.5) tutti i composti testati in associazione alla
doxorubicina non hanno determinato variazioni significative sui valori di IC
50dell’antraciclina a nessuna delle tre concentrazioni di modulatore, attestando una buona
selettività in vitro di questa classe di chemiosensibilizzanti nei confronti della linea
resistente. Le curve di citotossicità relative alla linea sensibile sono mostrate nella
fig.4.5.
Figura 4.5: curve di citotossicità della doxorubicina, ottenute con la linea parentale. Le curve sono rappresentative di una serie di almeno tre esperimenti eseguiti in quadruplicato. In ciascun grafico sono
riportate le curve della doxorubicina testata da sola e in associazione ai modulatori in studio.
Per quanto riguarda la prima coppia di isomeri cis 42A e trans 42B, dai risultati si
evince che nella linea resistente K562/DOXO hanno mostrato diversa attività
chemiosensibilizzante, specialmente a concentrazioni superiori allo 0.1 μM (tabella 4.6,
fig.4.6). I due isomeri presentano un'attività dose-dipendente che risulta paragonabile
alla concentrazione più bassa (0.1 μM) con valori di RF che si attestano al di sotto di 5.
Alla concentrazione intermedia (1 μM) e a quella più alta (3 μM) l’isomero trans 42B
mostra un'attività nettamente maggiore rispetto all’isomero cis 42A. Dal confronto dei
valori di RF, l’isomero trans 42B alla concetrazione 1 M risulta tre volte più attivo
rispetto all’isomero cis 42A e questa differenza si riduce alla concetrazione 3M alla
quale trans 42B è circa 1,5 volte più attivo rispetto al cis 42A. Le curve di citotossicità
relative alla linea resistente sono mostrate nella fig.4.6.
Riguardo alla seconda coppia di isomeri cis 44A e trans 44B, nella linea resistente
(tabella 4.6, fig.4.6), analogamente alla coppia di isomeri precedenti, hanno mostrato
diversa attività chemiosensibilizzante con un andamento dose-dipendente. Alla
concentrazione 0.1 µM entrambi gli isomeri hanno un’attività molto bassa con valori di
RF di circa 2. L’isomero trans 44B risulta essere più potente, con valori di RF di 32.8
alla concentrazione 1 µM e 57.9 a 3µM, attestandosi 6 e 4 volte più attivo dell’isomero
cis 44A alla concentrazione 1 µM e 3 µM.
Confrontando i due isomeri cis, ovvero cis 42A e cis 44A (tabella 4.6), si nota come
l’attività anti-MDR sia equivalente alle concentrazioni 0.1 µM e 1 µM, ma alla
concentrazione 3 µM cis 42A risulta essere 2 volte più attivo di cis 44A. Confrontando i
2 isomeri cis con i 2 isomeri trans, si nota che gli isomeri cis sono meno attivi dei trans.
La comparazione dei due isomeri trans è sempre a favore di trans 44B con valori di RF
di circa 3 volte superiori alla concentrazione 1 µM e quasi sovrapponibile alla
concentrazione 3 µM.
Figura 4.6: curve di citotossicità della doxorubicina ottenute con la linea resistente. Le curve sono rappresentative di una serie di almeno tre esperimenti eseguiti in quadruplicato. In ciascun grafico sono
riportate le curve della doxorubicina testata da sola e in associazione ai modulatori in studio.
Il tariquidar, composto di riferimento (tabella 4.6, fig.4.7), testato alle concentrazioni
0.1 e 1 µM, mostra un comportamento indipendente dalla concentrazione con un valore
di RF di 29.7 alla concentrazione 0.1 µM e di 30.1 alla concentrazione 1 µM.
Confrontando i valori di RF del tariquidar con quello degli isomeri oggetto di questo
paragrafo, si vede come gli isomeri cis 42A e cis 44A e l’isomero trans 42B siano meno
attivi ad entrambe le concentrazioni. Invece l’isomero trans 42B risulta essere il più
interessante tra quelli testati in quanto alla concentrazione 1 M è equipotente col
tariquidar.
Figura 4.7: curve di citotossicità della doxorubicina ottenute con le linee cellulari parentale e resistente. Le curve sono rappresentative di una serie di almeno tre esperimenti eseguiti in quadruplicato. In ciascun grafico sono riportate le curve della doxorubicina in presenza e in assenza del tariquidar