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5 APPENDICE

5.1 Cartografia storica utilizzata

5.1.1 Descrizione delle mappe georeferenziate

Mappa della Treviso Medioevale, tratta dall’omonimo volume di Angelo Marchesan, p. 1.

Si tratta della ricostruzione della città di Treviso in epoca medioevale, elaborata dallo studioso attraverso un attento studio cartografico, consistenti ricerche e spogli di documenti inediti. In questa ricostruzione sono segnalati, oltre che tutte le principali chiese ed edifici pubblici della città, anche alcuni ospedali. E’ suddivisa in cinque zone, definite riparti, i cui confini perimetrali sono segnati dalle mura e quelli interni dai rivi.

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Documento n.2

Copia manoscritta della cosiddetta “pianta di Amsterdam”256

del 1796-1802, facente parte di un Atlante, conservata presso la biblioteca del Seminario vescovile. E’ stata tirata ad Amsterdam dall’editore Pieter Mortier. L’incisore è anonimo. Questa mappa è assai utile per una ricostruzione fisiognomica di molti edifici ormai scomparsi o trasformati, perché utilizza la proiezione prospettica. Il Terraglio presenta ancora il suo originale tracciato pre-napoleonico, che compiva il lungo giro per entrare da porta Altinia. Fuori da questa è situato ancora il casello dei dazi, e all’interno del grande piazzale, il quartiere dei militari, che avevano alloggio nella caserma di san marco, eretta sul finire del dominio veneto, quando fu abbandonato il castello medioevale. Al posto del dazio fu costruita la caserma di san Marco. Nella zona sud occidentale, dietro S. Teonisto, si nota una forma diversa rispetto al tracciato odierno: lo sprone ovest fu demolito nel 1892, rettificando la fossa esterna, in seguito alla costruzione di Viale Trento e viale Trieste con il ponte di ferro. Il canale di Cantarane figura nel tracciato medioevale: le rettifiche furono realizzate per la costruzione della città giardino e per la realizzazione di viale Battisti. Il canale delle Convertite risulta tutto allo scoperto; è del 1808 la formazione della piazza del mercato. Manca l’isola della Pescheria, realizzata dall’architetto Francesco Bomben nel 1856. Importante lo schema della muraglia dietro San Martino, con le tre torri ancora esistenti, che saranno abbattute all’inizio del 1900 (nella planimetria Amsterdam 2 non sono più presenti). Ancora presente nella planimetria il convento di SS. Quaranta, oggi distrutto, e il complesso Santa Maria Nova, che invece è ancora presente. La carta è a proiezione zenitale. Dimensioni: 417x587257.

256 BSTv, Vol.I, f. XXXV,edizione Pieter Mortier , Amsterdam 1796

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Grande aiuto è stato offerto dal volume di Anna Zanini e Luisa Tiveron, volontarie presso la biblioteca del Seminario di Treviso, che hanno curato un’interessante raccolta di vedute e cartografie della città. Alcuni tra i dati qui inseriti provengono da tale catalogo.

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Figura 25: Treviso, BSTv, Pianta di Amsterdam 1976. L’immagine è tratta da Zanini A., Tiveron

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Documento n.3

Pianta di Bernardo Salomoni e Giovanni Battista Gagliardo del 1811.

Realizzata nell’ambito del catasto napoleonico, si tratta della prima pianta di Treviso eseguita con metodo di rilevamento scientifico258. Tale volontà è rilevabile dalla redazione di una guida specifica per quei topografi incaricati della realizzazione delle mappe, le Istruzioni della direzione generale

del censo ai geometri, recentemente ripubblicato in ristampa anastatica dell’edizione del 1811259. L’originale veneziano260

, del 1811, è un grande foglio manoscritto in scala 1: 1000, dimensioni 854x547, dal quale Bernardo Salomoni trasse nel 1824 la prima261 e nel 1826262 la seconda edizione a stampa per incarico del comune di Treviso. Nel presente lavoro è stata utilizzata l’edizione a stampa del 1826, dimensioni 647x908, conservata presso la Biblioteca Comunale di Treviso. La pianta della “regia città” è di una precisione ed esattezza incredibili: è identificabile l’esatta posizione di alcuni edifici ormai scomparsi: la pianta delle chiese di San Pancrazio di cui oggi solo rimane il campanile, San Lorenzo, San Giovanni di Riva, San Michele, San Bartolomeo, di cui oggi rimane la facciata, in via Manzoni. Irriconoscibile l’attuale riviera Garibaldi, tra il ponte Santa Margherita e il ponte Dante: il porticato chiamato la nave, il ponte dell’ospedale sul Cagnan delle Beccherie e il casello della Dogana, davano un aspetto singolare, assieme alle folcloristiche vele dei burchi, rappresentati in molti dipinti di Medoro Coghetto. Giovanni Netto263 anatomizza il documento nelle sue tre versioni e lo confronta con carte precedenti, la cosiddetta “mappa di Amsterdam” del 1795 e la mappa di Basilio Lasinio del 1804 (cfr. p.97), ricavandone preziose informazioni, molte delle quali vantaggiose alla presente ricerca. In particolare esamina la toponomastica e la topografia della città, dal 1796 al 1826, riportando puntualmente le denominazioni conservate, quelle modificate, le demolizioni ed altro ancora.

258A Parigi nel 1802 era stata indetta una Commissione di esperti ingegneri-geografi , che per la prima volta

codificarono le regole della scienza topografica. L’esito dei lavori riguardò quattro temi principali: l’adozione del sistema metrico, l’adozione esclusiva dell’orientamento a Nord, divieto di mescolare tipologie di rappresentazioni differenti, la normalizzazione di segni convenzionali adattati alla scala. Con l’editto napoleonico del 13 aprile 1807 furono attivate le operazioni di rilevamento catastale in Italia, che si conclusero, per quanto concerne la parte triveneta del territorio, solo nel 1817. Per ciascun comune censuario (amministrativo) fu realizzata una mappa (talvolta in due o più fogli), disegnata secondo rigorosi criteri geometrico-particellari. Alla mappa si accompagnava il sommarione, registri contenenti il numero di particella (mappale), il nome del possessore, il toponimo, la destinazione d'uso del terreno o fabbricato, la superficie. Da Repele M, Rossi M., Tonetti E., 2011, pp. 24-33

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Istruzioni della direzione generale del censo ai geometri. Incaricati della misura dei terreno e formazione delle

mappe e dei sommarioni, in esecuzione dal regio decreto 13 aprile 1807. Ristampa anastatica del edizione del 1811, a

cura di Repele M, Rossi M., Tonetti E., 2011; on - line al link http://www.veneto.beniculturali.it/sites/default/files/Istruzioni%20ai%20Geometri.pdf

260 Salomoni B., Gagliardo G.B., Treviso città centrale del Dipartimento Tagliamento, disegno acquerellato, mm.

1776x2382, 1066. ASV, Mappe napoleoniche, 1066. Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Archivio di Stato di Venezia, Catasto napoleonico, Mappe della città di Venezia, Venezia, Marsilio, 1988.

261 ASTv, Prefettura b. 2350, c.c.n.n. , fascicolo di Bernardo Salomoni.

262 BCTv, Salomoni B., Pianta della Regia Città di Treviso, acquaforte, 647x908, foglio sciolto, Treviso 1824 263

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Figura 26: Treviso, BCTv, Salomoni B., Pianta della Regia Città di Treviso, acquaforte, foglio

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5.1.2 Atlante delle vedute e delle mappe usate per la vettorializzazione di elementi d’interesse