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1 DETERMINAZIONE DEL SESSO E DELL’ETA’ ALLA MORTE

La determinazione del sesso e dell'età è stata fatta seguendo le metodologie citate nel capitolo 2 e ha portato per la maggior parte dei soggetti ad una diagnosi certa. Si è notata una particolare robustezza delle ossa lunghe maschili osservabile in particolar modo in femore, tibia, radio, ulna e clavicola, particolarmente caratterizzati appaiono anche l'astragalo, il calcagno e la patella.

L'osservazione del cranio, quando possibile integro e conservato nelle sue parti rilevabili e l'osservazione dei mascellari e delle mandibole, ha rivelato caratteri maschili piuttosto marcati come processi mastoidei particolarmente marcati e linee nucali.

Spesso si è notata la presenza di mandibole ipermaschili (+2) con gonia molto eversi, ramo mandibolare fortemente angolato e robusto, mento squadrato che spesso presenta protuberanze bilaterali. Gli individui femminili nella maggior parte dei casi si presentano molto più esili e con un mento molto appuntito. Le ossa coxali sono fortemente dimorfiche e spesso, presentano caratteristiche ipermaschili o iperfemminili facilitando così la diagnosi del sesso. Le incisure ischiatiche sono molto ampie nelle sepolture femminili e molto strette in quelle maschili, frequenti sono gli ischi molto robusti e rugosi nei maschi e molto poco marcati nelle femmine; infine i solchi preauricolari appaiono spesso molto profondi e fortemente visibili negli individui femminili. Nei pochi casi (circa 10) nei quali è stato ritrovato uno od entrambi i pubi, si è notata, in particolare, la marcata differenza dell'angolazione della concavità sottopubica (molto ampia negli individui femminili rispetto a quelli maschili) e della diversa robustezza del ramo ischio/pubico nei soggetti maschili e femminili.

Più complicato è stato lo studio delle grandi quantità di materiale giunto senza indicazione di tomba o di unità stratigrafica che probabilmente deriva dalle grandi fosse comuni strutturate e da piccole fosse sparse del cimitero ormai non più rintracciabili. E' unicamente possibile rilevare il numero minimo (NMI) degli inumati e solo in alcuni casi determinare il sesso e l'età.

Il numero totale dei soggetti presenti è di 177, di cui 56 maschi, 48 femmine e 73 indeterminati.

Sommando gli individui provenienti dalle sepolture singole, dalle sepolture che presentano riduzioni o più individui e dalle inumazioni per le quali non è stato possibile conoscere il numero di tomba (che hanno ricevuto una numerazione in laboratorio) si è calcolato che gli individui adulti (maggiori di 18 anni) sono il 77,4 % del totale (grafico 1). Tra questi gli individui maschili si ritrovano in una percentuale pari al 40,9 %, mentre gli individui femminili sono il 35%; gli individui per cui non è stato possibile attribuire il sesso sono il 24,1% (tab. 1).

Grafico 1: rapporto adulti-juvenes

Spesso si è notata la presenza di mandibole ipermaschili (+2) con gonia molto eversi, ramo mandibolare fortemente angolato e robusto, mento squadrato che spesso presenta protuberanze bilaterali. Gli individui femminili nella maggior parte dei casi si presentano molto più esili e con un mento molto appuntito. Le ossa coxali sono fortemente dimorfiche e spesso, presentano caratteristiche ipermaschili o iperfemminili facilitando così la diagnosi del sesso. Le incisure ischiatiche sono molto ampie nelle sepolture femminili e molto strette in quelle maschili, frequenti sono gli ischi molto robusti e rugosi nei maschi e molto poco marcati nelle femmine; infine i solchi preauricolari appaiono spesso molto profondi e fortemente visibili negli individui femminili. Nei pochi casi (circa 10) nei quali è stato ritrovato uno od entrambi i pubi, si è notata, in particolare, la marcata differenza dell'angolazione della concavità sottopubica (molto ampia negli individui femminili rispetto a quelli maschili) e della diversa robustezza del ramo ischio/pubico nei soggetti maschili e femminili.

Più complicato è stato lo studio delle grandi quantità di materiale giunto senza indicazione di tomba o di unità stratigrafica che probabilmente deriva dalle grandi fosse comuni strutturate e da piccole fosse sparse del cimitero ormai non più rintracciabili. E' unicamente possibile rilevare il numero minimo (NMI) degli inumati e solo in alcuni casi determinare il sesso e l'età.

Il numero totale dei soggetti presenti è di 177, di cui 56 maschi, 48 femmine e 73 indeterminati.

Sommando gli individui provenienti dalle sepolture singole, dalle sepolture che presentano riduzioni o più individui e dalle inumazioni per le quali non è stato possibile conoscere il numero di tomba (che hanno ricevuto una numerazione in laboratorio) si è calcolato che gli individui adulti (maggiori di 18 anni) sono il 77,4 % del totale (grafico 1). Tra questi gli individui maschili si ritrovano in una percentuale pari al 40,9 %, mentre gli individui femminili sono il 35%; gli individui per cui non è stato possibile attribuire il sesso sono il 24,1% (tab. 1).

Grafico 1: rapporto adulti-juvenes

77% 23%

Adulti Juvenes

Spesso si è notata la presenza di mandibole ipermaschili (+2) con gonia molto eversi, ramo mandibolare fortemente angolato e robusto, mento squadrato che spesso presenta protuberanze bilaterali. Gli individui femminili nella maggior parte dei casi si presentano molto più esili e con un mento molto appuntito. Le ossa coxali sono fortemente dimorfiche e spesso, presentano caratteristiche ipermaschili o iperfemminili facilitando così la diagnosi del sesso. Le incisure ischiatiche sono molto ampie nelle sepolture femminili e molto strette in quelle maschili, frequenti sono gli ischi molto robusti e rugosi nei maschi e molto poco marcati nelle femmine; infine i solchi preauricolari appaiono spesso molto profondi e fortemente visibili negli individui femminili. Nei pochi casi (circa 10) nei quali è stato ritrovato uno od entrambi i pubi, si è notata, in particolare, la marcata differenza dell'angolazione della concavità sottopubica (molto ampia negli individui femminili rispetto a quelli maschili) e della diversa robustezza del ramo ischio/pubico nei soggetti maschili e femminili.

Più complicato è stato lo studio delle grandi quantità di materiale giunto senza indicazione di tomba o di unità stratigrafica che probabilmente deriva dalle grandi fosse comuni strutturate e da piccole fosse sparse del cimitero ormai non più rintracciabili. E' unicamente possibile rilevare il numero minimo (NMI) degli inumati e solo in alcuni casi determinare il sesso e l'età.

Il numero totale dei soggetti presenti è di 177, di cui 56 maschi, 48 femmine e 73 indeterminati.

Sommando gli individui provenienti dalle sepolture singole, dalle sepolture che presentano riduzioni o più individui e dalle inumazioni per le quali non è stato possibile conoscere il numero di tomba (che hanno ricevuto una numerazione in laboratorio) si è calcolato che gli individui adulti (maggiori di 18 anni) sono il 77,4 % del totale (grafico 1). Tra questi gli individui maschili si ritrovano in una percentuale pari al 40,9 %, mentre gli individui femminili sono il 35%; gli individui per cui non è stato possibile attribuire il sesso sono il 24,1% (tab. 1).

Grafico 1: rapporto adulti-juvenes

Adulti Juvenes

N° TOMBA

SESSO

ETA'