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detta anche Middle Assyrian Gallery (2010/2013)

Figure 79-80. Iraq Museum: la seconda galleria Assira prima degli interventi italiani (2010).

È stato dunque realizzato un documento preliminare per: • presentare i criteri d’intervento,

• illustrare esperienze museali a livello internazionale, • fornire spunti (suggestioni visive) per l’uso di nuovi stru-

menti e linguaggi nella comunicazione museale.

Con gli interventi in questa sala si è tentato di rendere più agevole la lettura del percorso espositivo, sia migliorando le condizioni illuminotecniche (filtrando la quantità di luce na- turale proveniente dalle ampie finestrature e sostituendo le apparecchiature per l’illuminazione artificiale), che riducendo il numero degli oggetti esposti nelle vetrine.

L’impostazione finora adottata era stata quella di riempire il più possibile le teche, mettendo assieme oggetti di diversa fattura, materiale e periodo storico, cosı̀ da mostrare al pub- blico quanto più diffusamente possibile il ricco patrimonio in possesso del museo. Si è partiti dunque da una proposta di suddivisione della sala in 3 aree funzionali, inserendo al centro le vetrine e riproponendo una scenografica ricostru- zione di una porta del palazzo di Assurnasipal II a Nimrud. Una terza parte della sala doveva essere dedicata alle attività multimediali (proiezioni video) e ad attività didattiche volte a favorire la conoscenza della cultura assira, ma i responsabili dell’Iraq Museum, apprezzando le scelte espositive proposte, hanno deciso di utilizzare anche quest’area per la presenta-

Il progetto per la seconda Galleria Assira ha quindi tentato di proporre una diversa filosofia espositiva nell’Iraq Museum, capace di rivolgersi a tipologie diverse di visitatori:

• pubblico non preparato (famiglie, bambini, turisti); • pubblico esperto (studiosi, appassionati specialisti).

Ecco dunque i principali interventi che sono stati realizzati nella seconda Galleria Assira:

• interventi per il miglioramento delle condizioni illuminotecniche della sala: è stata decisa la sostituzione dei vecchi apparecchi per l’illuminazione artificiale, risalenti all’originario allestimento di W. March; si è deciso di utilizzare lampade a risparmio energetico, facilmente reperibili sul mercato locale per un eventuale sostituzione (nella Grande Galleria Assira erano state utilizzate in precedenza apparec- chi Guzzini, di grande qualità costruttiva e tecnologica, ma difficilmente sostituibili); inoltre è stato deciso di ridurre la quantità di luce naturale in ingresso nella sala, schermando le ampie finestre a nastro poste al piano inferiore con una serie di pannelli traslucidi in vetro ed elementi in cartongesso; • inserimento di elementi trasversali in alluminio, una serie di diaframmi posti all’altezza del mezza- nino per modificare la percezione delle grandi dimensioni della sala: con i suoi 10 metri di altezza era difficile apprezzare le reali proporzioni degli oggetti esposti, che finivano per apparire molto più piccoli di quanto effettivamente non siano;

• posizionamento, al centro della sala, di un riconoscibile elemento architettonico a forma di C, un blocco entro cui sono state inserite le nuove vetrine espositive dei reperti da Tell al-Rimah e Nimrud (ceramica, metalli, piccole sculture); le teche, realizzate con una struttura in ferro rivestita da pan- nelli in alluminio bianco, sono dotate di vetri antisfondamento e hanno sostituito quelle originarie che non garantivano adeguate condizioni di sicurezza e che offrivano scarse possibilità di controllo della luce artificiale (gli oggetti esposti sono ora illuminati da un sistema di apparecchi led; si tratta di una tecnologia a basso consumo energetico ormai molto diffusa nei musei, ma che la prima volta è stata utilizzata nell’Iraq Museum);

Figure 83-85. Iraq Museum: rendering per la presentazione

• ricostruzione, tramite un arco in struttura metallica, della (possibile) configurazione architettonica di una delle porte del Palazzo di Assurnasirpal II a Nimrud, dove era collocata una coppia di grandi tori androcefali alati (lamassu). Finora le monumentali sculture erano collocate nella Grande Galleria Assira, addossate al muro e il visitatore non ne rimaneva impressionato, né riusciva facilmente a comprendere l’originaria funzione. Il trasporto da una galleria all’altra dei due colossi, del peso di circa 6 tonnellate ciascuno, è stato realizzato con non poche difficolta; ora che sono state ripulite e restaurate, possono essere godute appieno in tutto il loro splendore.

• realizzazione di nuovi supporti e basi per l’esposizione dei frammenti di rilievo e delle sculture, posti prima alle pareti della sala (in maniera peraltro piuttosto disordinata); su una pedana rialzata sono collocati i pezzi relativi all’altare del tempio di Tell al-Rimah;

• disegno e realizzazione di nuovi strumenti per la didattica e la comunicazione (si rimanda per una trattazione più esaustiva al successivo capitolo 5), concepiti per suscitare l’interesse soprattutto dei non addetti ai lavori e dei visitatori più giovani: una timeline retroilluminata riepiloga i princi- pali eventi dell’Assiria tra il II e il I millennio a.C. mentre una serie di pannelli, in parte sulle pareti della sala in parte inseriti in una cassettiera, consentono di approfondire alcuni temi delle vicende storiche, artistiche e culturali della civiltà assira, nonché della sua riscoperta.

Figure 89-91. Iraq Museum: la seconda Galleria Assira dopo gli interventi italiani (2013).

In alto a sinistra: la risistemazione degli oggetti provenienti dal sito del tempio di Tell al-Rimah. In basso a sinistra: le nuove vetrine consentono una disposizione più leggibile degli oggetti. A destra: viene riproposta con una struttura ad arco in acciaio la configurazione dei lamassu di Nimrud.

finito di stampare nel mese di marzo 2016 dalla tipografia abc, sesto fiorentino - firenze

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