CAPITOLO III: L’INDAGINE A TERRICCIOLA
3.5 L O SVOLGIMENTO DELLA RILEVAZIONE
3.5.3 Differenze col piano delle interviste
Come già detto, il questionario è stato realizzato in due versioni: una per computer e una per palmare.
Il differente modo di somministrazione dell’intervista ha avuto come principale scopo il testare il palmare come strumento di utilizzo per le interviste dirette – ed inoltre non va dimenticata l’opportunità che il palmare offre di raggiungere un numero più elevato di persone.
La postazione centrale, lo stand “Turisti non per caso”, è stato utilizzato come centro di coordinamento e come punto di raccolta fisso dei dati su computer.
A ciascun intervistatore è stata assegnata una quota di interviste da raggiungere suddivisa per tipologie di persone intervistabili.
Sulla base di informazioni riguardati gli afflussi alla festa negli anni precedenti, e il contributo degli esperti, è stato stabilito che il numero sufficiente fosse di 400 persone di cui 200 femmine e 200 maschi. Delle 400 interviste 212 dovevano essere effettuate su postazione fissa e 188 su palmare.
Per studiare gli specifici gruppi di persone accorsi per la Festa, la quota stabilita è stata suddivisa:
per provenienza geografica: differenziando a seconda che queste fossero residenti a Terricciola, nelle provincie di Pisa/Livorno ed “Esterni”; per classi di età: minore di 30 anni, tra i 30 e i 45 anni, tra i 46 e i 60
anni, maggiore di 60 anni.
Come già detto, le interviste sono state somministrate venerdì, sabato e domenica (ovvero nei giorni 16, 17 e 18 settembre 2005) nelle diverse postazioni assegnate a ciascun intervistatore seguendo il programma della festa.
A causa delle cattive condizioni del tempo, il piano delle interviste non è stato rispettato in quanto materialmente impossibile effettuare le interviste come da programma.
Alla fine il totale delle persone intervistate è stato di 294 di cui 128 (43,54%) donne e 166 (55,46%) uomini.
La perdita di 104 interviste non ha causato nessun problema: si era infatti preventivato di fare 400 interviste in base alle informazioni circa l’afflusso dell’anno precedente, stimato nel numero di 5000 turisti. Dato che in questa edizione il numero di turisti non ha superato le 2000 unità, l’indagine rimane comunque valida.
Per analizzare quanto ci si è discostati dal piano si è proceduto ad analizzare i dati col test del chi quadro.
Il chi quadrato è un test di indipendenza che ci informa a proposito dell’eventuale casualità di una relazione operando sulle percentuali marginali.
Sostanzialmente il chi-quadrato calcola la differenza tra frequenze osservate e frequenze attese, e tramite questo calcolo aiuta a determinare se tra una coppia di variabili esiste una relazione sistematica.
e e
f
f
f
∑
−
=
2 0 2(
)
χ
Il valore del chi-quadro risulta tanto più grande quanto maggiore è la differenza fra frequenze attese e frequenze osservate.
Si assume che la relazione tra le due variabili non esiste quando il valore risultante dall’equazione è piccolo; al contrario un valore alto del chi-quadro suggerisce l’esistenza di una relazione sistematica tra le variabili osservate.
Per decidere se esista una relazione sistematica bisogna determinare la probabilità di ottenere un valore del chi-quadro uguale o maggiore di quello calcolato dal campione quando le variabili sono realmente indipendenti; questo dipende principalmente dai gradi di libertà.
I gradi di libertà rappresentano il numero di possibilità che i dati che compongono un campione hanno di variare liberamente; si calcolano togliendo dal numero delle unità del campione il numero delle condizioni cui essi sono vincolati. La probabilità di ottenere uno specifico valore di chi-quadro dipende dal numero di celle della tavola. Tale probabilità viene anche definita livello di significatività; se tale livello è molto piccolo (cioè con un valore inferiore a 0,05 o a 0,01) l’ipotesi che le due variabili siano indipendenti può essere rifiutata.
In altre parole, stabilito il livello di significatività α e il grado di libertà della distribuzione, non si accetta l’ipotesi nulla se il valore della statistica χ2 calcolato è maggiore del valore critico χα2 ottenuto dalle tavole della distribuzione χ2
Nella tabella presentata (tabella del contributo del chi quadro, nella pagine asuccessiva) si mettono a confronto le quote di interviste effettuate e quelle previste.
La tabella, può avere due piani di lettura: il contributo del chi-quadro (che è tanto più alto quanto più è alto lo scostamento della differenza in percentuale) e la differenza tra le interviste fatte e le interviste attese.
Le differenze più grandi si osservano tra la percentuale di interviste effettive classificate per residenza rispetto a quelle previste: si sono intervistate il 63,7% di persone esterne in meno, il 35,5% di terricciolesi in meno, mentre per quanto riguarda le persone di Pisa e Livorno la percentuale di interviste è cresciuta del 20,5%.
Tra gli esterni, le donne realmente intervistate sono state il 73% in meno rispetto a quelle previste, mentre i maschi hanno subito un calo del 54,5%. Per classe di età la fascia che ha fatto registrare una quota rilevante di interviste in meno è stata, per entrambi i sessi, la classe di età di persone aventi più di 60 anni con l’82,35% per la popolazione femminile e il 94,12% in meno per quella maschile.
Tra i terricciolesi si osserva una minor differenza nei due sessi tra piano di interviste effettuate e previste rispetto alle differenze degli esterni: il calo è solo del 37,5% nelle femmine e del 33,3 % nei maschi; tra le femmine sono le persone di età maggiore ai 60 anni ad avere la percentuale più alta con il 54,55% di interviste in meno, mentre tra i maschi il 78,57% in meno appartiene alla classe di età compresa tra i 45 e i 60 anni. Di contro si può notare un aumento di interviste tra i maschi ultrasessantenni con il 18,18% in più di interviste effettuate.
Diverso è il discorso per la quota di persone provenienti da Pisa e Livorno; qui le interviste effettuate sono state in più rispetto a quelle precedentemente pianificate, rispettivamente con il 6,76% nelle femmine e il 34,25% nei maschi, raggiungendo il 95% in più tra i maschi di età compresa tra i 30 e i 45 anni e il 52,38% in più nelle femmine appartenenti alla stessa classe di età.
Nonostante questo aumento si è registrata tuttavia una diminuzione della quota di persone aventi più di 60 anni in entrambi i sessi, con il 52,94% in meno nelle femmine e il 35,29 nei maschi
Tabella del contributo del chi quadro:
Sesso Età Residenza Interviste fatte Interviste attese Contributo al Chi- quadrato Interviste previste Femmina 30 anni o meno Esterni 4 15,44 8,4716 21 Femmina da 31 a 45 anni Esterni 9 15,44 2,6828 21 Femmina da 45 a 60 anni Esterni 4 13,97 7,1107 19
Femmina maggiore di 60 Esterni 3 12,50 7,2153 17 Maschio 31 anni o meno Esterni 10 14,70 1,5027 20 Maschio da 30 a 45 anni Esterni 13 16,17 0,6215 22 Maschio da 45 a 60 anni Esterni 12 14,70 0,4959 20 Maschio maggiore di 60 Esterni 1 12,50 10,5750 17 Femmina 30 anni o meno Pisa- Livorno 22 11,03 10,9252 15 Femmina da 31 a 45 anni Pisa- Livorno 32 15,44 17,7777 21 Femmina da 45 a 60 anni Pisa- Livorno 17 15,44 0,1587 21 Femmina maggiore di 60 Pisa- Livorno 8 12,50 1,6170 17 Maschio 31 anni o meno Pisa- Livorno 20 11,76 5,7736 16 Maschio da 30 a 45 anni Pisa- Livorno 39 14,70 40,1694 20 Maschio da 45 a 60 anni Pisa- Livorno 28 14,70 12,0333 20 Maschio maggiore di 60 Pisa- Livorno 11 12,50 0,1789 17 Femmina 31 anni o meno Terricciola 10 9,56 0,0207 13 Femmina da 30 a 45 anni Terricciola 8 10,29 0,5096 14 Femmina da 45 a 60 anni Terricciola 6 8,09 0,5377 11 Femmina maggiore di 60 Terricciola 5 7,35 0,7514 10 Maschio 31 anni o meno Terricciola 7 9,56 0,6832 13 Maschio da 30 a 45 anni Terricciola 9 10,29 0,1617 14 Maschio da 45 a 60 anni Terricciola 3 8,09 3,1982 11
Maschio maggiore di 60 Terricciola 13 7,35 4,3432 10 Totale 294 294 137,5151 400
Per quanto riguarda l’analisi dei valori del chi quadro, per ottenere la statistica χ2 si è proceduto con il calcolo dei valori attesi.
La procedura consiste nel trasformare le quote delle interviste previste in modo tale che il totale dei valori osservati sia uguale al totale dei valori attesi. Per farlo si divide la distribuzione delle interviste previste per 400 e poi si moltiplica per 294 – si ottengono così le quote delle interviste attese.
Applicando tale procedimento sulla tabella si è ottenuto un valore di χ2 pari a 137,23 che, confrontato con il valore critico ricavato dalle tavole della distribuzione χ2, in corrispondenza ad un livello di significatività del 5% e 23 gradi di libertà, è di gran lunga maggiore.
L’ipotesi nulla è che le interviste previste si adattano alla distribuzione delle quote di interviste effettuate. In questo caso tale ipotesi non è accettata in quanto tra le due distribuzioni c’è una differenza statisticamente rilevante.