Per anni gli Stati Uniti avevano lavorato alla bomba atomica con il progetto Manhattan. Esso infatti riuniva scienziati di tutto il mondo fuggiti in gran parte dalla guerra. Il 25 luglio 1945 il presidente Truman decise di utilizzare la nuova tecnologia sviluppata con questo progetto contro il Giappone e in particolare sulle città di Hiroshima e Nagasaki. Nessuno, nonostante le sperimentazione, conosceva realmente gli effetti di questo ordigno. Infatti questa bomba veniva vista, dagli americani, come un mezzo per ridurre la battaglia con i giapponesi e così salvare molte vite di soldati americani. Ma Truman non calcolava i micidiali effetti che questa poteva avere sui giapponesi. Infatti nel suo diario scrive:
“L‟arma sarà usata contro il Giappone tra oggi e il dieci di agosto. Ho detto al segretario alla Guerra, Stimson, di usarla su un obiettivo militare, in maniera che il bersaglio siano soldati e marinai e non donne e bambini. Anche se i giapponesi sono selvaggi fanatici, senza scrupoli e senza pietà, noi in quanto leader del mondo libero non possiamo lanciare questa terribile bomba sulla vecchia capitale [Kyoto] o su quella nuova [Tokyo]. Io e Stimson siamo d‟accordo. Il bersaglio sarà puramente militare.”
La prima città colpita fu Hiroshima, il 6 agosto, il bombardiere B-29 Enola Gay dopo aver
devastanti, nel punto dell‟esplosione si raggiunsero temperature altissime (5000°C nel raggio di 280 metri) e la pressione provocata dall‟esplosione rase al suolo ogni edificio nel raggio di 2 chilometri. Il numero delle vittime è ancora oggi sconosciuto, nel corso del 1945 morirono circa 150000 persone (su una popolazione di 350000) ma le morti per esposizione alle radiazione delle bombe non sono calcolati. La diffusione della leucemia ebbe una violenta impennata e gli effetti cancerogeni dell‟esposizione si manifestarono solo dopo alcuni anni.
Tre giorni dopo aver sganciato la prima bomba, visto che ancora i giapponesi si rifiutavano di arrendersi, fu sganciata anche la seconda su Nagasaki (9 agosto). Anche qui, come nel primo caso gli effetti furono devastanti e i morti furono circa 74000. Ma anche in questo caso le vittime sono ancora incerte.
Video:
Hiroshima e Nagasaki (3:51): https://www.youtube.com/watch?v=S3Zls76lVu4 Effetti delle bombe (6:15): https://www.youtube.com/watch?v=OkFcvzNPKE8
Durante la guerra, i nazisti avevano posto sotto il proprio controllo l‟intera Europa continentale, cercando di realizzare il “nuovo ordine”, basato sulle idee politiche hitleriane: la superiorità della nazione germanica di razza ariana, la totale sottomissione dei popoli slavi, l‟occupazione a est dello “spazio vitale” o Lebensraum e la realizzazione della soluzione finale della “questione ebraica”, ovvero lo sterminio.
Nell‟inverno 1941-1942, la Germania sottoponeva gli stati occupati (in Europa solo la Spagna, la Svizzera e la Svezia restarono immuni dalla guerra) sotto una pressione economica, in quanto pretendevano il versamento di ingenti somme e requisivano i prodotti agricoli come cereali, carne e quelli industriali. Così oltre alla mancanza dei beni di prima necessità, furono anche razionati e potevano essere acquistati in quantità limitate solo dopo aver mostrato la tessera.
Le leggi antisemite furono estese a tutti i territori occupati dai tedeschi e gli slavi furono ridotti a schiavitù, essendo considerati esseri inferiori che offrivano manodopera gratuita.
Gli ebrei furono schedati ed obbligati a portare sugli abiti una stella gialla, in modo da essere facilmente riconoscibili. Nell‟Europa orientale gli ebrei vennero rinchiusi nei ghetti, ovvero dei quartieri separati dal resto della città, dove dovevano obbligatoriamente vivere e potevano uscire da essi solo per andare a lavoro. Le condizioni di vita erano disumane, in quanto migliaia di persone vivevano in uno spazio ridotto, le condizioni igieniche erano pessime, non c‟era cibo e non avevano nulla per riscaldarsi d‟inverno.
Nel ghetto di Varsavia morirono circa 80000 persone e più di 40000 in quello di Lotz.
I sopravvissuti ai ghetti furono deportati nei campi di concentramento e nei lager insieme agli ebrei provenienti dall‟Occidente. Una volta arrivati vennero subito sottoposti ad una selezione che eliminava coloro che non erano in grado di lavorare, quindi vecchi, bambini, malati. Chi invece passava la selezione venivano sfruttati per i lavori forzati, finché non morivano per sfinimento o venivano uccisi nelle camere a gas.
Le gerarchie naziste avevano discusso su come arrivare ad un‟Europa judenfrei, cioè priva di ebrei. Prima avevano pensato ad una deportazione di massa degli ebrei o in una pianura slava oppure nell‟Isola di Madagascar, controllata dai tedeschi. Però risultarono di difficile realizzazione, così nel Maggio 1941 vennero istituiti quattro battaglioni da affiancare alla Werhrmacht, che una volta iniziata la guerra in Oriente, questi avrebbero proceduto con il rastrellamento e con le fucilazioni
degli ebrei presenti in quelle zone.
Il 20 Gennaio 1942 si tenne a Berlino una riunione dove venne stilato un protocollo per la “soluzione finale”, ossia lo sterminio indiscriminato e sistematico degli ebrei,
massa. Nacquero così i campi solo di sterminio, situati specialmente in Polonia.
Nel 1940 fu costruito il campo di Auschwitz, inizialmente come campo di lavoro e deportazione e fu il primo a sperimentare il sistema delle camere a gas con lo Zyklon B, una soluzione di cianuro, portando alla costruzione del campo di Birkenau nelle vicinanze, adibito al solo sterminio.
Nei campi di sterminio di Treblinka, Auschwitz - Birkenau, Sobibor, Chelmno ed altri morirono milioni di ebrei provenienti da ogni parte d‟Europa, insieme a civili, prigionieri di guerra russi e polacchi, zingari, omosessuali ed oppositori politici.
In questa immagine viene rappresentata la rete dei lager che comprendeva due tipi di campi: quelli di concentramento, evidenziati in rosso, nei quali i prigionieri erano costretti ai lavori forzati e quelli di sterminio, segnati in blu, il cui scopo fondamentale era quello dell‟eliminazione in breve tempo. In entrambi la mortalità dei prigionieri era alta, ma nei campi di sterminio polacchi, si registrarono i più spaventosi bilanci di vittime.