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Discipline dell’atletica leggera e pesante: velocità, marcia, mezzofondo, sollevamento pesi

Disciplina STORIA Libro di testo: MARCO FOSSATI, GIORGIO LUPPI, EMILIO ZANETTE,

Parlare di storia – edizione verde - volumi 2-3, B. Mondadori.

Obiettivi didattici e formativi

 Conoscenza dei contenuti relativi al programma previsto;

 Abilità di individuare autonomamente le diverse componenti della ricostruzione storica e di applicare nello studio strumenti logici e categorie di base;

 Capacità di ricostruire la complessità del fatto storico mediante l’individuazione dell’interconnesione fra individui e contesti, elementi politici, culturali, religiosi, economici;

 Consapevolezza che le conoscenze storiche sono ipotesi interpretative elaborate sulla base di fonti di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta secondo modelli di riferimento ideologici;

 Abilità di analizzare criticamente i processi storici al fine di evidenziare il valore e il significato globale che si nasconde dietro i singoli eventi;

 Capacità di scoprire e riconoscere la dimensione storica del presente e consapevolezza che la possibilità di comprensione e di intervento nel presente è strettamente connessa alla capacità di problematizzare e riflettere criticamente sul passato.

Metodologia, strumenti, materiali didattici

Lezione frontale, lezione interattiva, discussione guidata, analisi delle fonti.

Criteri, modalità, tipologia prove di verifica e di recupero Verifiche orali, prove semi-strutturate.

Criteri e griglie di valutazione

Oltre alla griglia del PTOF sono stati utilizzati i seguenti criteri:

 Conoscenza dei contenuti;

 Capacità di analisi e sintesi;

 Capacità di formulare confronti e collegamenti;

 Capacità di critica e rielaborazione personale.

Programma

Il congresso di Vienna e la restaurazione.

I moti del 1820 in Europa e in Italia.

I moti del 1830 in Europa e in Italia.

Le rivoluzioni del 1848 in Europa e in Italia.

Risorgimento, guerre d’indipendenza e unità d’Italia.

L’Italia nell’età della destra storica.

L’Italia nell’età della sinistra storica.

Il governo Crispi.

L’Italia nella crisi di fine secolo.

L’Italia nell’età giolittiana.

L’Europa dal 1848 ai primi del 1900.

La seconda rivoluzione industriale.

Colonialismo e imperialismo.

Mondo operaio e socialismo fino alla prima guerra mondiale.

L’indipendenza dell’America Latina.

La guerra di secessione e lo sviluppo degli Stati Uniti.

Giappone: dall’epoca dei Tokugawa ai primi del novecento.

Cina: dall’impero mancese alla proclamazione della Repubblica.

L’Europa tra fine ottocento e primi del novecento: le ragioni del primo conflitto mondiale.

La prima Guerra Mondiale.

La rivoluzione russa e la costruzione del comunismo staliniano.

L'Italia tra la prima e la seconda guerra mondiale. Il Fascismo.

L'Europa e il mondo tra la prima e la seconda guerra mondiale.

La Germania tra la prima e la seconda guerra mondiale. Il Nazismo.

L’escalation dell’aggressività nazifascista negli anni trenta.

La seconda Guerra Mondiale.

Il secondo dopoguerra in Europa e nel mondo:

-Bipolarismo, decolonizzazione. Crecita, crisi, nuovi sviluppi. Il “lungo dopoguerra” USA-URSS. Europa divisa.

-l’Italia repubblicana: la ricostruzione, il miracolo economico, il primo centrosinistra, anni settanta e ottanta.

-La nuova Asia e la Cina popolare. L'Africa, Medio Oriente e mondo islamico. L'America Latina. Il crollo dell'URSS.

Materia FILOSOFIA

Libro di testo: NICOLA ABBAGNANO, GIOVANNI FORNERO, Itinerari di filosofia – protagonisti, testi, temi e laboratori, volumi 2a – 2b – 3a -3b, Paravia-Pearson Italia 2012.

Obiettivi didattici e formativi

 Conoscenza dei contenuti relativi al programma previsto;

 Utilizzo corretto del lessico e delle categorie della tradizione filosofica;

 Lettura e comprensione dei testi filosofici, dei loro termini e concetti, delle idee centrali e della strategia argomentativa;

 Attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della loro storicità;

 Abilità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili;

 Capacità di utilizzare le proprie conoscenze filosofiche per una maggiore comprensione del presente;

 Attitudine a riflettere criticamente su se stessi e sulla realtà circostante e di rapportarsi in maniera più responsabile al mondo naturale e umano.

A causa di alcuni fattori (complessità degli argomenti trattati, interruzioni dell’attività didattica, differenti ritmi di apprendimento) alcuni obiettivi non sono stati conseguiti pienamente da tutti gli studenti.

Metodologia, strumenti, materiali didattici

Lezione frontale, lezione interattiva, discussione guidata, lettura dei testi.

Criteri, modalità, tipologia prove di verifica e di recupero Verifiche orali e prove scritte semi-strutturate.

Criteri e griglie di valutazione

Oltre alla griglia del PTOF sono stati utilizzati i seguenti criteri:

 Conoscenza dei contenuti;

 Capacità di analisi e sintesi;

 Capacità di formulare confronti e collegamenti;

 Capacità di critica e rielaborazione personale.

Programma L’empirismo inglese:

J. Locke.

G. Berkeley.

D. Hume.

Il criticismo:

I. Kant.

Dal kantismo all’idealismo e l’idealismo romantico tedesco:

I critici immediati di Kant e il dibattito sulla “cosa in sé”.

J. G. Fichte.

F. W. J. Schelling.

G. W. F. Hegel.

Rifiuto, rottura, capovolgimento e demistificazione del sistema hegeliano:

A. Shopenhauer.

S. Kierkegaard.

Destra e sinistra hegeliana.

K. Marx.

Il positivismo.

V

ALUTAZIONEDEGLIAPPRENDIMENTI

Criteri di valutazione

La valutazione dell’attività didattica di ogni singolo docente si è svolta utilizzando i seguenti criteri:

1) Per ciò che concerne la valutazione “in itinere” dell’attività didattica, ad ogni consiglio di classe all’uopo convocato:

• ogni docente si è impegnato a riferire sullo stato di apprendimento degli alunni rispetto alla situazione di partenza, segnalando gli eventuali casi problematici, indicandone le cause e le proposte didattiche risolutive;

• ogni docente ha illustrato lo stato di attuazione dei curricoli rispetto ai tempi programmati, segnalando eventuali ritardi, indicando le cause di questi ritardi e le proposte per ovviare ai medesimi;

• ogni docente ha reso noto il numero delle valutazioni di percorso realizzate, ha evidenziato eventuali problemi sorti durante le valutazioni e le cause di questi problemi, nonché le proposte di soluzione;

• quanto riferito da ogni docente ha costituito oggetto di specifiche deliberazioni del consiglio relative agli interventi correttivi e/o integrativi proposti;

2) La valutazione finale del percorso didattico disciplinare è avvenuta attraverso la redazione di una apposita relazione in cui:

• il docente ha indicato il livello di profitto raggiunto da ogni singolo alunno;

• il docente ha indicato lo stato finale di attuazione del curricolo programmato, i cambiamenti introdotti “in itinere”, le relative motivazioni e gli effetti prodotti.

La valutazione, sia quella in itinere sia quella finale, è stata effettuata sulla base di una apposita griglia di valutazione predisposta dal Collegio dei docenti e valevole per tutte le discipline.

G

RIGLIADIVALUTAZIONED

’I

STITUTO

totalmente assenti incapace di comunicare i contenuti richiesti

totalmente assente non coglie assolutamente l’ordine dei dati né stabilisce gerarchie

del tutto confusa del tutto scorretta non ordina i dati e ne confonde gli elementi costitutivi

4

INSUFFICIENTE

carenti nei dati essenziali per lacune molto ampie

inefficace e priva di elementi di organizzazione

molto faticosa; limitata a qualche singolo aspetto isolato e marginale

appiattisce i dati in modo indifferenziato; confonde i dati essenziali con gli aspetti accessori; non perviene ad analisi e sintesi accettabili

insicura e parziale ordina i dati in modo confuso; coglie solo parzialmente i nessi problematici e opera analisi e sintesi non sempre adeguate

6

SUFFICIENTE

non sempre complete, di taglio manualistico, ma pertinenti e tali da consentire la comprensione dei contenuti fondamentali stabiliti

accettabile sul piano lessicale e sintattico e capace di comunicare i contenuti anche se in modo superficiale

complessivamente corretta la comprensione; lenta e meccanica l’applicazione

ordina i dati e coglie i nessi in modo elementare;

riproduce analisi e sintesi desunte dagli strumenti didattici utilizzati

7

DISCRETO

pressoché complete, anche se di tipo prevalentemente descrittivo

corretta, ordinata, anche se non sempre specifica nel lessico

semplice e lineare ordina i dati in modo chiaro; stabilisce gerarchie

complete e puntuali chiara, scorrevole, con lessico specifico

corretta e consapevole ordina i dati con sicurezza e coglie i nuclei

problematici; imposta analisi e sintesi in modo autonomo

9

OTTIMO

approfondite e ampliate autonoma e ricca sul piano lessicale e sintattico

autonoma, completa e rigorosa

stabilisce con agilità relazioni e confronti;

analizza con precisione e sintetizza efficacemente;

elegante e creativa con articolazione dei diversi registri linguistici

profonda e capace di contributi personali

stabilisce relazioni complesse, anche di tipo interdisciplinare; analizza in modo acuto e originale;

è in grado di compiere valutazioni critiche del tutto autonome

V

ALUTAZIONEDELVOTODICONDOTTA

Il voto di condotta è deciso collegialmente dal Consiglio di Classe - alla presenza del Dirigente Scolastico - sulla base dello Statuto degli studenti e delle studentesse, dal Patto di corresponsabilità e dal Regolamento di Istituto.

Il C.d.D. sottolinea che il voto in condotta ha una valenza educativa e non punitiva fondata sulle seguenti finalità e principi:

- valorizzare il processo di crescita;

- rafforzare e riconoscere il comportamento corretto;

- favorire il confronto costante con le regole;

- certificare l’azione educativa della scuola.

I docenti si impegnano, nel garantire la trasparenza, a segnalare sul diario di classe tutti i comportamenti degli studenti che contravvengono ai criteri individuati per la definizione del voto di condotta.

I criteri sulla cui base sono attributi i voti nella condotta fanno perno sugli imprescindibili indicatori di seguito indicati:

- il comportamento e l’atteggiamento, quindi le relazioni degli alunni nei confronti di compagni, docenti, personale della scuola, nonché la partecipazione al dialogo educativo volto alla creazione e al mantenimento di un clima sereno e favorevole alla vita scolastica in tutte le occasioni, e il rispetto delle regole esplicitate nel Patto, nel Regolamento e nello Statuto;

- le note e i provvedimenti disciplinari comminati così come previsti dai regolamenti;

- il corretto e responsabile uso del materiale e delle strutture della scuola;

- la regolarità della frequenza, il numero delle assenze, i ritardi – quindi il rispetto della puntualità degli orari e della consegna delle giustificazioni;

- il rispetto delle consegne da intendersi oltre che nell’impegno nel portare il materiale didattico occorrente per le lezioni (rispetto delle consegne domestiche), anche nella disponibilità alle verifiche sulla preparazione;

- la media dei voti di profitto che sarà adeguata generalmente alla condotta.

Per quanto riguarda le assenze solo in casi particolari, e per certificati e comprovati gravi motivi, il computo delle stesse è adeguatamente valutato dal C.d.C.

Al di là degli indicatori espressi in tabella il voto di condotta degli alunni che hanno riportato la sospensione del giudizio, oppure, nel caso di ammissione alla classe successiva per voto di Consiglio, non può essere in nessun caso superiore ai 7/10; mentre per coloro che non sono ammessi alla classe successiva il voto è pari a 6/10, in assenza di provvedimenti disciplinari importanti.

In base alla tabella di seguito riportata il voto di condotta scaturisce dalla media dei voti espressa da ciascun indicatore.

Per il voto di condotta “5” i descrittori sono assenti in quanto prevale l’aspetto comportamentale gravemente riprovevole e sanzionato con provvedimenti disciplinari ufficiali nelle more del D.P.R. 122/2009.

Italiano 3 2

Latino 3 2

Matematica 1 2 Esercitazioni quotidiane.

Fisica 2 2

Scienze 2 2

Inglese 2 2

Storia 2 1

Filosofia 2 1

Disegno e Storia dell'arte 3 1

Educaz. fisica 1 4

SOSPENSIONEDELGIUDIZIO (O.M.n° 92 del 05/11/07)

Il Collegio dei Docenti ha stabilito che ogni docente presenti al Consiglio di Classe proposte di voto espresse da un numero intero. Tale numero è il risultato di un’analisi che tiene conto della valutazione sommativa scaturita da un congruo numero di prove, finalizzate all’accertamento del raggiungimento degli obiettivi cognitivi e formativi propri della disciplina e anche di altri elementi di valutazione, quali l’impegno profuso dall’alunno durante l’anno scolastico, l’interesse mostrato, gli eventuali progressi registrati. Nella valutazione complessiva dell’alunno è posta particolare attenzione alla frequenza delle lezioni, perché l’assiduità ed un comportamento adeguato sono elementi di merito.

Qualora un alunno abbia presentato carenze in una o più discipline, il Consiglio di Classe ha valutato, oltre alla possibilità del loro recupero, se la situazione complessiva fosse tale da pregiudicare la possibilità di frequentare proficuamente la classe successiva. Risulta così evidente che il numero delle materie non sufficienti - non più di quattro discipline e con votazione non inferiore a 4/10 di media - condiziona tale possibilità, per cui si è posta particolare attenzione alla situazione complessiva. Concorre nella valutazione anche il voto in condotta che, se inferiore alla sufficienza, comporta la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato.

TABELLA PER L’ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

A

-Rapporto con persone e con l’istituzione scolastica. delle regole e scrupoloso rispetto dei regolamenti.

Interesse e partecipazione attiva alle lezioni.

Ruolo propositivo all’interno della classe.

Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche.

9 Positivo e collaborativo Complessivo rispetto dei

8 Corretto ma non sempre collaborativo.

6 Funzione passiva all’interno del gruppo classe.

Scarsa consapevolezza delle regole. Presenza di qualche richiamo scritto.

Partecipazione passiva.

Interesse discontinuo per le attività didattiche.

Consiglio di Classe con l’allontanamento dalla comunità scolastica per almeno 10 giorni complessivi sia in un’unica che in più soluzioni. Non si notano apprezzabili e concreti cambiamenti tali da evidenziare un sufficiente miglioramento del comportamento nel percorso di crescita e maturazione.

Valutazione per ciascun

indicatore -A- MEDIA VOTO DI

CONDOTTA

-B- -C-

-D-* La percentuale e riferita al monte ore quadrimestrale / annuale di ciascuna disciplina.

TABELLADICONVERSIONE 10.MI/15MI

10. MI 15. MI Giudizio sintetico

1-2 1-3 Molto negativo / scarso

3/4 4-6.7 Gravemente insufficiente / Insufficiente

5 7-9 Mediocre

6 10 Sufficiente

7/8 11.25-12.50 Discreto/Buono

9/10 13.75-15 Ottimo/Eccellente

L’

ATTRIBUZIONEDELCREDITOSCOLASTICO

Per l’attribuzione del credito scolastico si fa esclusivo riferimento alla Tabella A (per i candidati interni) e alle Tabelle B e C (per i candidati esterni) del D.M. 16 dicembre 2009, n. 99.

CRITERIPERLATTRIBUZIONEDELCREDITOALLINTERNODELLABANDADIOSCILLAZIONE.

Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre alla media dei voti, i seguenti indicatori:

assiduità della frequenza scolastica (assenze inferiori a 15 giorni per anno);

interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative;

crediti formativi (il credito formativo, ai fini del raggiungimento della fascia alta all’interno della banda di oscillazione, ha un valore doppio in presenza di certificazioni internazionali relative, ad esempio, alla conoscenza delle lingue straniere o alle conoscenze informatiche).

FASCIAALTA

All’interno della banda di oscillazione, si attribuisce un credito corrispondente alla fascia alta in presenza di una delle seguenti condizioni:

 M ≥ 0,50

 M ≥ 0,40 + 1 indicatore

 M ≥ 0,30 + 2 indicatori

 M ≥ 0,20 + 3 indicatori

 M > 9 = credito 8 per 3° e 4° anno; credito 9 per il 5° anno anche in assenza di ulteriori indicatori.

TABELLA A Candidati interni

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M=6 3-4 3-4 4-5

6<M≤7 4-5 4-5 5-6

7<M≤8 5-6 5-6 6-7

8<M≤9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con

l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre alla media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

In presenza di uno o più voti portati a 6 per voto di Consiglio si attribuisce un credito corrispondente al punteggio minimo della banda di oscillazione.

Le tabelle B e C riguardano i crediti attribuibili ai soli candidati esterni per l’esame d’idoneità riferito al numero degli anni di cui si richiede l’ammissione e le prove preliminari di accesso all’Esame di Stato.

Si noti che il credito attribuito per l’ultimo anno è uguale a quello dei due precedenti, in quanto non è possibile determinare parametri quali presenze, partecipazione al dialogo educativo, comportamento.

TABELLE B e C Candidati esterni Media dei voti

Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M=6 3-4 3-4 3-4

6<M≤7 4-5 4-5 4-5

7<M≤8 5-6 5-6 5-6

8<M≤9 6-7 6-7 6-7

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 7-8

La nota per la precedente Tabella A è da ritenersi valida anche per quest’ultima.

Numero di verifiche sommative effettuate per quadrimestre.

MATERIA ORALI SCRITTI

o ES.

PRATICI

ALTRETIPOLOGIE

(Analisi di testo, saggio breve, articolo giornalistico, relazione tema, prove semistrutturate, prove strutturate, problema, casi, esercizi, progetto)

Italiano 3 2

Latino 3 2

Matematica 1 2 Esercitazioni quotidiane.

Fisica 2 2

Scienze 2 2

Inglese 2 2

Storia 2 1

Filosofia 2 1

Disegno e Storia dell'arte 3 1

Educaz. fisica 1 4

Prove scritte somministrate dai singoli docenti nel corso dell'anno scolastico, progettate tenendo conto delle tipologie di terza prova previste dalla normativa vigente

Materia Trattazione

professionali Sviluppo di progetti

RISULTATI DELLE SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO Tipologia Materie coinvolte Numero di

quesiti proposti Alunni presenti Tempo concesso Media voti in 15.mi

INDICAZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Tenuto conto:

-degli esiti delle simulazioni della Terza prova, nelle diverse tipologie somministrate;

-degli stili cognitivi prevalenti all'interno della classe;

-degli esiti di prove scritte somministrate dai singoli docenti nel corso dell'anno scolastico, progettate tenendo conto delle tipologie di terza prova previste dalla normativa vigente;

il Consiglio di Classe ritiene che la tipologia più consona allo scopo di valorizzare e far emergere conoscenze e competenze acquisite dagli alunni nel corso di studio liceale sia quella B composta da cinque discipline, due domande per ogni disciplina con un numero di righe da sei a otto per ogni quesito e con due ore per lo svolgimento.

In riferimento alla normativa vigente in materia, il Consiglio di Classe consente e ratifica l'uso dei dizionari di lingua italiana, di lingua straniera monolingue e bilingue e della calcolatrice scientifica non programmabile, durante le prove d'Esame di Stato.

Relativamente a ulteriori indicazioni che si reputeranno necessarie in sede d'Esame di Stato, non esplicitamente fornite in questo Documento, ci si atterrà alla normativa vigente e alla discrezionalità della Commissione d'Esame.

Al presente documento si allegano:

 - Prove effettuate durante l’anno in preparazione dell’esame di Stato (allegato n. 1)

 - Schede personali dei candidati interni (allegato n. 2) ISILI, 15 maggio 2018

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