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CAPITOLO 3. BIOMARCATORI URINARI DI ESPOSIZIONE E DANNO

3.5 DISCUSSIONE

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hanno permesso di completare la curva dose-effetto per esposizioni a basse concentrazioni di benzene (Figura 9).

Figura 9. Curva dose-effetto tra le concentrazioni di S-PMA e 8-oxodGuo (Andreoli et al., 2012)

Tale curva mostra come i bambini frequentanti le scuole a Nizza, Milazzo e Leonessa si collocano tutti nella parte bassa della curva rispetto ai bambini frequentanti le scuole di Roma, localizzati nella parte alta della curva sopra al punto di flesso con livelli di S-PMA di 0,6 μg/L corrispondenti a circa 0,4 μg/g di creatinina. Dai risultati, è stata stimata un’esposizione ambientale pari a 9,09 μg/m3 di benzene, concentrazione che risulta ben al di sopra dei dati di benzene ambientale ricavati dalle postazioni fisse dell’ARPA. Queste differenze possono essere in parte spiegate dal fatto che i dati ARPA, essendo basati sul rilevamento ambientale da postazioni fisse, non riflettono l’effettiva esposizione durante la mobilità, inoltre, esiste un contributo all’esposizione derivante dal fumo passivo. Inoltre, sulla base del contenuto di benzene presente in ogni sigaretta è stato possibile estrapolare i dati di esposizione a benzene in termini di sigarette equivalenti. I nostri risultati evidenziano che i bambini residenti a Milazzo,

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Nizza e Leonessa sono esposti a concentrazioni di benzene equivalenti a quelle assorbite fumando meno di 1 sigaretta al giorno rispetto ai bambini residenti a Roma che sono esposti a concentrazioni di benzene equivalenti a quelle assorbite fumando 10-20 sigarette al giorno.

Inoltre, nonostante i bassi livelli di benzene ambientali (0,45 μg/m3), relativi a Milazzo, l’indicatore di dose (SPMA) e l’indicatore di effetto (8-oxodGuo) sono risultati abbastanza sensibili nel discriminare il gruppo dei bambini di Milazzo e il gruppo dei bambini di Nizza, risultato, questo, indipendente dal momento del campionamento. Le analisi di regressione lineare multipla hanno evidenziato che l’escrezione urinaria di 8-oxodGuo è influenzata dall’S-PMA, dalla distanza dalla raffineria e dalla creatinina urinaria. Inoltre, come visto nello studio di Roma, anche in questo lavoro, è stata confermata la correlazione positiva tra le concentrazioni urinarie di S-PMA e quelle di 8-oxoGuo, forma derivante dall’ossidazione dell’RNA, indipendentemente dal tempo di campionamento e dal livello di urbanizzazione.

Per quanto riguarda la quantificazione dei livelli di MTBE-U i risultati ottenuti nello studio evidenziavano che le concentrazioni di MTBE erano statisticamente maggiori nelle urine dei bambini residenti a Milazzo rispetto a quelli residenti a Nizza sia alla sera (p=0,031) che al mattino seguente (p=0,041), risultato da attribuire al maggiore traffico veicolare di Milazzo rispetto a Nizza, confermando il suo ruolo quale indicatore di traffico veicolare. Valutando inoltre le concentrazioni di MTBE-U nel gruppo dei bambini con distretti scolastici vicini alla raffineria rispetto al gruppo dei bambini di Nizza, sia per i campioni della sera che per i campioni della mattina, le concentrazioni di MTBE erano statisticamente significativi nel gruppo vicino. Tale risultato è da attribuire molto probabilmente al maggior traffico veicolare nelle vicinanze della raffineria, dovute alla presenza di strade a scorrimento veloce.

Il B-U mostra invece un comportamento dipendente al tempo di campionamento. Nel gruppo dei bambini di Milazzo, per i campioni della sera correla solo con la cotinina mentre per i campioni del mattino correla positivamente con diversi indicatori tra cui l’S-PMA e l’8-oxoGuo. Da questi risultati possiamo dedurre che alla sera prima di andare a dormire i bambini siano esposti a

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concentrazioni di benzene differenti da bambino a bambino in quanto dipendenti da diversi fattori tra cui il luogo di abitazione e gli stili di vita dei familiari. Al mattino invece si può supporre che la principale fonte di esposizione a benzene sia l’aria respirata durante la notte che è comune a tutti i soggetti. Questo diverso comportamento del B-U è probabilmente dovuto alla breve emivita dello stesso (circa due ore), caratteristica che rende questo indicatore estremamente sensibile alle variazioni di dose a cui si è esposti nel breve periodo, ma scarsamente correlato a metaboliti con emivita più lunga che invece meglio descrivono esposizioni mediate nel tempo.

Per quanto riguarda le basi metilate degli acidi nucleici, l’O6-MeGua, la 5-MeCyto e la 5-MeCyt sono risultate significativamente correlate con l’8-oxodGuo sia nei campioni della sera che in quelli del mattino, indipendentemente dal grado di urbanizzazione e industrializzazione. Nel nostro studio, abbiamo osservato un andamento dei livelli delle basi metilate prodotte in forma libera nelle urine dipendente sia dal grado di urbanizzazione/industrializzazione che dal tempo di campionamento. Per quanto riguarda il grado di urbanizzazione, sono state riscontrate concentrazioni urinarie di O6-MeGua e di 5-MeCyto più alte a Milazzo rispetto a Nizza, analogamente a quanto osservate per l’S-PMA e l’8-oxodGuo; mentre per la 7-MeGuo le concentrazione urinarie dei bambini frequentanti le scuole di Milazzo sono significativamente più basse rispetto a quelle dei bambini di Nizza. Inoltre, gli andamenti opposti si mantengono significativi anche dopo la suddivisione Vicino/Lontano la raffineria per i bambini di Milazzo in entrambi i tempi di campionamento tranne che per la 5-MeCyt, la cui differenza rimane significativa solo per le urine della sera. E’ importante osservare che la metilazione delle basi libere aumenta all’aumentare del grado di urbanizzazione, facendo ipotizzare o ad un aumento della demetilazione spontanea o ad una attivazione dei sistemi enzimatici di rimozione della metilazione. Per quanto riguarda la forma derivante dall’RNA, che fisiologicamente si forma per aumentarne la stabilità e ridurne la degradabilità, diminuisce all’aumentare del grado di urbanizzazione/industrializzazione.

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L’aumento della concentrazione urinaria di O6-MeGua in funzione del livello di urbanizzazione è associata ad una maggior esposizione ad agenti alchilanti, e per quanto riguarda il tempo di campionamento, la 7-MeGua e la 7-MeGuo, evidenziano concentrazioni significativamente più basse nelle urine della sera rispetto a quelle del mattino, andamento opposto per la 5-MeCyto e la 5-MeCyt. In uno studio precedente sulle basi ossidate, determinate nelle urine di soggetti adulti sani, per gli indicatori di danno ossidativo agli acidi nucleici è stata esclusa l’esistenza di un ritmo circadiano (Andreoli et al., 2010). Dal momento che le differenze osservate tra i campioni della sera e quelli del mattino successivo sono indipendenti dal grado di urbanizzazione e che in letteratura non sono riportati studi analoghi sui bambini, per una interpretazione univoca di questi risultati, sono necessari ulteriori approfondimenti. Dalle correlazioni effettuate è emerso come la maggior parte delle basi metilate siano correlate positivamente con l’S-PMA sia nei campioni della sera che in quelli del mattino seguente e in entrambi i gruppi dei bambini, sia quelli di Milazzo che quelli di Nizza. In particolare a Milazzo, dove i livelli di inquinamento e le fonti di esposizione ad agenti metilanti sono maggiori rispetto a Nizza, l’O6-MeGua e la 5-MeCyto correlano significativamente anche con t,t-MA e l’O6-MeGua correla anche con la cotinina, indicatore di fumo passivo.

Applicando dei modelli di regressione lineare multipla, è stato osservato che l’escrezione urinaria di 5-MeCyto è influenzata dalle concentrazioni di S-PMA e di creatinina mentre la concentrazione di O6-MeGua è dipendente anche dalla distanza dalla raffineria. Pertanto, dai risultati ottenuti possiamo ipotizzare che anche le basi metilate potrebbero essere utilizzate come indicatori di effetto e quindi di danno agli acidi nucleici indotto dall’esposizione ad agenti inquinanti, tra cui il benzene. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per confermare tali correlazioni e per meglio comprenderne il loro significato.

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