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DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE ATTO N. 2325 E 2325/BIS

Nel documento LXXXVI SESSIONE ORDINARIA (pagine 90-94)

LXXXVI SESSIONE ORDINARIA

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE ATTO N. 2325 E 2325/BIS

PRESIDENTE. Prego, Consigliere Pacioni.

PACIONI, Relatore di maggioranza. Il presente disegno di legge è finalizzato ad emanare disposizioni che disciplinano il procedimento di concessione di derivazione di acque pubbliche nonché a determinare l’ammontare dei canoni concessori e le modalità relative alla loro riscossione, in attuazione delle funzioni e dei compiti trasferiti dal D. Lgs 112/98. Il decreto legislativo 112/98 ha previsto, il trasferimento dallo Stato alle Regioni e agli enti locali della gestione del demanio idrico ivi comprese tutte le funzioni amministrative relative alla derivazione di acqua pubblica, alla ricerca, estrazione ed utilizzazione di acque sotterranee, alla tutela del sistema idrico sotterraneo nonché alla determinazione dei canoni di concessione e all’introito dei relativi proventi.

In particolare, all’art.2, “Canoni concessori delle pertinenze idrauliche e delle spiagge lacuali”, la disciplina che prevede il rilascio delle concessioni di derivazione di acque pubbliche è demandata alla potestà regolamentare, quindi mediante deliberazione della

Giunta regionale; in ordine alle modalità di versamento dei canoni si prevede che a far data dal 1 gennaio 2005 gli stessi sono dovuti per anno solare e non per anno di concessione, superando in tal modo il vecchio sistema.

Anche all’art.3, “Canoni concessori per la derivazione di acqua pubblica”, viene demandata alla Giunta regionale la determinazione dei relativi canoni, tenendo conto che gli usi delle acque siano indirizzati al risparmio, alla tutela, alla riqualificazione e all’utilizzo a scopo plurimo.

L’art. 4 prevede che le Autorità territoriali di ambito - A.A.T.O. - sono titolari delle concessioni di derivazione ad uso idropotabile e della occupazione di pertinenze idrauliche.

All’art. 5, viene istituita l’addizionale che sarà determinata dalla Giunta regionale entro il limite previsto dall’articolo 18, comma 4 della Legge n. 36/94.

Gli articoli 6, 7, e 8 riguardano il pagamento e l’esenzione dei canoni nonché i rinnovi delle concessioni.

La I Commissione, nella seduta del 15 dicembre u.s., ha esaminato tale atto ed ha apportato alcune modifiche secondo le indicazioni fornite dal servizio legislazione e Commissioni, finalizzate ad una maggior chiarezza delle disposizioni che il testo del ddl reca.

Inoltre, va ricordato che il testo del ddl all’esame, fino a questa mattina, era sprovvisto delle disposizioni finanziarie necessarie; pertanto è stato distribuito a tutti i Consiglieri un emendamento aggiuntivo - Art. 10 - riguardante la norma finanziaria. L’atto, a questo punto, è completo.

La I Commissione ha espresso a maggioranza parere favorevole sul testo che si propone.

PRESIDENTE. Grazie, Presidente. La relazione di minoranza è affidata al Consigliere Lignani Marchesani. Prego, Consigliere.

LIGNANI MARCHESANI, Relatore di minoranza. Grazie, Presidente. Molto brevemente, per esprimere di concerto con gli altri membri della Commissione del centrodestra, nostre riserve riguardo a quest'atto sia per le modalità con cui è stato proposto, in maniera estremamente repentina, come anche l'emendamento aggiuntivo proposto questa mattina, che dimostra il fatto che invece di voler analizzare un atto che propone sicuramente anche

differenze sostanziali rispetto all'attuale normativa in vigore, sicuramente rende scettici i membri dell'opposizione nel dover concordare nell'atto medesimo. In particolar modo abbiamo riserve per quanto concerne l'Art. 3, dove al comma 5 si prevede un canone minimo di gran lunga superiore a quello attuale, soprattutto collegato all'utilizzo per usi irrigui di quanto concerne l'utilizzo delle acque. Addirittura la Commissione ha proposto un emendamento a nostro avviso peggiorativo, portando da 17 a 18 euro detto canone minimo, quando era sensibilmente inferiore fino all'approvazione in data odierna dell'atto in questione.

Conseguentemente, anche nella impossibilità di analizzare meglio l'atto, cogliendone gli effetti presuntamente positivi che la Giunta regionale ha cercato di esporre anche nel dibattito in Commissione, noi confermiamo il nostro voto di astensione in materia, proprio stigmatizzando il fatto di non aver potuto approfondire nella sua completezza l'atto, come d'altronde dimostra l'emendamento presentato nell'odierna mattinata.

PRESIDENTE. Ricordo a tutti i colleghi che è stato presentato, come richiamato anche dalle parole del Consigliere Lignani, un emendamento aggiuntivo all'Art. 9, "Norma finanziaria".

Se non ci sono interventi, diamo inizio all'esame dell'articolato, o ad una votazione in unica soluzione... (Brusii in aula)... Invito i colleghi a prendere posto. Possiamo dare per letto l'articolato, però dobbiamo votare articolo per articolo - sono nove articoli - in quanto vi è un emendamento finale come articolo aggiuntivo.

Colleghi, siamo all'Art. 1, si vota.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Art. 2. Se non ci sono interventi, si vota.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Art. 3. Si vota.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Art. 4. Si vota.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Passiamo all'Art. 5. Si vota.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Siamo all'Art. 6. Si vota.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Siamo all'Art. 7. Si vota.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Siamo all'Art. 8. Si vota.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Siamo all'Art. 9. Si vota.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Essendo l'emendamento proposto dal Presidente Pacioni aggiuntivo, lo votiamo come articolo aggiuntivo.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Votiamo ora l'intero disegno di legge.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Adesso dobbiamo vedere la questione rimasta in sospeso dell'eventuale ordine del giorno unitario. Interrompiamo per cinque minuti; il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa alle ore 16.50.

La seduta riprende alle ore 17.30.

OGGETTO N. 504

Proposta di Legge Finanziaria 2005 formulata dal Governo nazionale - Prosecuzione delle attività di ricostruzione post sisma e restituzione dei tributi sospesi a seguito di tale calamità - Preoccupazione e non condivisione dei contenuti della proposta medesima.

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