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Quando rifiuti organici (alimentari, carta e legno) vengono dismessi in discarica i batteri anaerobici degradano il materiale, producendo metano (CH4) e anidride carbonica (CO2). Nel caso invece di materiali inerti, si considera che i rifiuti, non generando emissioni in atmosfera, non comporteranno alcun impatto ambientale se non quello del consumo del suolo, di cui non si tiene conto in questa sede.

Non tutte le discariche lavorano allo stesso modo, poiché alcune prevedono il

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recupero del gas metano e il suo stoccaggio, altre prevedono lo smaltimento del metano tramite combustione e recupero di elettricità, altre ancora non ne prevedono il recupero. Gli indici di riferimento sono stati calcolati secondo le modalità di una discarica che non recuperi il metano emesso. Per la maggior parte dei rifiuti da C&D dunque le emissioni per la dismissione in discarica sono molto basse perché includono solo le emissioni legate ai trasporti dalle apparecchiature di discarica

La stima delle emissioni nette di gas a effetto serra derivanti dalla messa in discarica dei materiali viene effettuata sommando le emissioni di CH4, quelle di CO2 dovute al trasporto, le emissioni di carbonio stoccato e le emissioni di GHG evitate.

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Embodied Energy di fine vita

Con impatto energetico si intende il fabbisogno energetico dei processi di smal-timento e lavorazione dei rifiuti. Essi sono strettamente connessi con gli impatti ambientali. Gli impatti energetici sono costituiti dalla somma dei contributi par-ziali, che vengono suddivisi in questo modo:

apporti che dipendono dal materiale apporti legati ai processi di lavorazione apporti che dipendono dal trasporto dei rifiuti Apporti che dipendono dal materiale

Questi contributi si verificano nel caso di scenari di smaltimento che prevedano recupero di materiale o di energia, per i quali sia quindi possibile quantificare gli impatti evitati o i guadagni ambientali. Nel caso di riuso e riciclo tale apporto è rappresentato dal fabbisogno di energia primaria diretta e indiretta, riportato con segno negativo, in quanto la lavorazione del riciclo del materiale evita la produzione del materiale vergine. Nel caso di termovalorizzazione, invece, gli apporti che dipendono dal materiale sono rappresentati dall’energia di feedstock o contenuto energetico del materiale, ovvero il potere calorifico del materiale che verrà trasformato, tramite il processo di termovalorizzazione verrà trasformato in energia elettrica.

Apporti legati ai processi di lavorazione

Il fabbisogno energetico della lavorazione dei rifiuti140 si presenta solo in scenari che prevedano un recupero di materiale o di energia previo processo di trasfor-mazione, quindi il riciclo e la termovalorizzazione. Per il riuso e la dismissione in discarica si assume che i rifiuti non siano soggetti ad alcun tipo di trasforma-zione se non eventualmente spostamenti interni alla discarica, il cui fabbisogno energetico è considerato trascurabile.

Nel caso del processo di incenerimento, viene riportato un valore negativo che corrisponde al quantitativo di energia elettrica prodotta dall’impianto di

termova-140 U.S. Environmental Protection Agency Office of Resource Conser-vation and Recovery, Documenta-tion for Greenhouse Gas Emission and Energy Factors Used in the Waste Reduction Model (WARM), Construction and Demolition Mate-rials Chapters, 2016

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lorizzazione bruciando una tonnellata di rifiuto.

Apporti che dipendono dal trasporto dei rifiuti

Con trasporto dei rifiuti si intende il tragitto dal sito di demolizione al sito di smaltimento. Il fabbisogno energetico di questa componente dipende dalla quantità di carburante consumata per trasportare i rifiuti, che a sua volta dipende dalla quantità di rifiuti trasportati, dal tipo di mezzo impiegato e dalla distanza percorsa. La stima degli impatti viene effettuata adottando la metodologia svilup-pata in questo stesso studio a partire dalla norma UNI EN 16258:2013, descritta nel capitolo precedente. Per semplicità di calcolo all’interno di EURECA si pre-senta uno scenario in cui tutti i rifiuti sono trasportati presso un’unica centrale di smaltimento, a partire dalla quale poi saranno trattati secondo i diversi tipi di scenario configurati. Il fabbisogno energetico è suddiviso nella sua quota diretta ed indiretta.

Embodied Carbon di fine vita

Come visto per gli impatti energetici, anche nel caso degli impatti ambientali generati dallo smaltimento di un rifiuto vengono calcolati come la somma dei valori che rappresentano gli impatti di tutti i trasporti e delle lavorazioni che portano il rifiuto alla conclusione del suo ciclo di vita. Anche questi contributi vengono suddivisi in tre tipi, ciascuno dei quali può essere composto da una quota indiretta ed una quota totale. Essi sono:

• apporti che dipendono dal materiale;

• apporti legati ai processi di lavorazione;

• apporti che dipendono dal trasporto dei rifiuti.

A

ppORtIChEDIpENDONODALMAtERIALE

Questi contributi si verificano nel caso di scenari di smaltimento che prevedano recupero di materiale o di energia, per i quali sia quindi possibile quantificare gli impatti evitati o i guadagni ambientali. Nel caso di riuso e riciclo tale apporto

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è rappresentato dagli impatti generati dai processi di produzione del materiale da materie prime con segno negativo, in quanto impatti non generati grazie alla sostituzione del materiale vergine con materiale riciclato. Le emissioni vengono riportate nella loro quota diretta e indiretta.

Negli scenari di termovalorizzazione e dismissione in discarica gli apporti am-bientali vengono identificati con il quantitativo di carbonio incorporato nel ma-teriale, dal momento che questi tipi di smaltimento comportano il rilascio in atmosfera della CO2 incorporata o la produzione di CO2 in seguito a processi di biodegradazione.

A

ppORtILEGAtIALpROCESSODILAVORAZIONE

Gli impatti dei processi di lavorazione dei rifiuti141 si presentano solo in scenari che prevedano un recupero di materiale o di energia previo processo di trasfor-mazione, quindi il riciclo e la termovalorizzazione. Per il riuso e la dismissione in discarica si assume che i rifiuti non siano soggetti ad alcun tipo di trasformazio-ne se non eventualmente spostamenti interni alla discarica, i cui impatti vengono considerati trascurabili.

Il valore di impatto ambientale legato al processo di lavorazione per lo smalti-mento dei rifiuti è stato calcolato a partire dal fabbisogno energetico degli stessi, considerando – in mancanza di indicazioni più precise – che il combustibile im-piegato nella produzione di energia elettrica fosse il gas naturale: dunque è stato utilizzato il fattore di emissione relativo al gas naturale fornito dall’International Panel On Climate Change (IPCC) [fonte]:

impatto ambientale [kgCO2eq] = impatto energetico [MWh] * 277 [kgCO2eq/MWh]

Anche in questo caso gli impatti vengono scomposti nella loro quota diretta ed indiretta.

Nel caso del processo di termovalorizzazione in questa parte viene riportato il saldo tra le emissioni di gas effetto serra che derivano dalla produzione di ener-gia elettrica per mezzo della termovalorizzazione del legno, rispetto a quelle che

141 U.S. Environmental Protection Agency Office of Resource Conser-vation and Recovery, Documenta-tion for Greenhouse Gas Emission and Energy Factors Used in the Waste Reduction Model (WARM), Construction and Demolition Mate-rials Chapters, 2016

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deriverebbero dalla produzione della stessa quantità di energia elettrica facendo uso di metodi tradizionali (si assume che venga prodotta tramite combustione di gas naturale). Se il saldo è negativo, ci si trova nel caso di un risparmio am-bientale;

A

ppORtIChEDIpENDONODALtRASpORtODEIRIfIUtI

Con trasporto dei rifiuti si intende il tragitto dal sito di demolizione al sito di smaltimento. L’impatto di questa componente dipende dalla quantità di rifiuti trasportati, dal tipo di mezzo impiegato e dalla distanza percorsa. La stima de-gli impatti viene condotta mediante la metodologia sviluppata da questo stesso gruppo di ricerca a cui è dedicato il capitolo precedente. Per semplicità di cal-colo all’interno dello strumento di calcal-colo si presenta uno scenario in cui i rifiuti sono trasportati tutti presso un’unica centrale di smaltimento a partire dalla quale poi saranno trattati secondo i diversi tipi di scenario configurati. In questo modo è possibile inserire un solo numero di chilometri come distanza dal centro di smaltimento, e semplificare i dati di input.

Gli impatti sono distinti fra fonte rinnovabile e fonte non rinnovabile: la distinzio-ne è fatta distinzio-nell’ottica di un sempre maggiore impiego di mezzi elettrici anche per trasporti pesanti anche se al momento attuale la prassi continua ad essere quella di impiegare mezzi che fanno uso di combustibile fossile (diesel o benzina).

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