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4.4. Uno studio di caso: l’impatto della ricerca nell’Università di Exeter

4.4.1 La documentazione

Per quanto riguarda la documentazione raccolta all’Università di Exeter, risulta di particolare interesse il materiale prodotto dal Research Knowledge & Transfer (RKT): la struttura dell’Università di Exeter che si occupa della gestione amministrativa della ricerca.

Un primo documento di estremo interesse è il report annuale sulle attività di ricerca svolte all’Università di Exeter nel 2009 (University of Exeter, 2010). Dal report emerge in modo chiaro che la ricerca all’Università di Exeter rappresenta un elemento di assoluto rilievo, sia da un punto di vista scientifico, sia dal punto di vista economico e finanziario. Al riguardo si può menzionare che nel 2009 sono stati gestiti dal RKT 500 progetti, per un ammontare di oltre 150 milioni di sterline. Un altro dato di assoluto rilievo riguarda il numero di partners esterni all’Università - sia

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pubblici che privati - che è stato superiore alle 650 unità. Analizzando i dettagli emerge che ben 341 progetti di ricerca sono stati realizzati con contratti di ricerca tramite soggetti esterni all’Università, per una quota che raggiunge quasi 12 milioni di sterline. I progetti finanziati dall’Unione Europea attraverso il Settimo Programma Quadro sono stati 41, per un totale complessivo di oltre 19 milioni di Sterline. Anche il numero di brevetti è di assoluto rilievo: 38 nel 2009.

Un secondo documento di particolare interesse risulta la pagina web del RKT6, dalla quale è

possibile estrarre molte informazioni sui servizi offerti ai docenti e ricercatori dell’Università di Exeter. Tra i principali servizi si possono elencare i seguenti:

• supporto all’ottenimento di finanziamenti da parte di soggetti esterni all’Università (contratti di ricerca);

• supporto alla presentazione delle domande per l’ottenimento di finanziamenti da parte dell’Unione Europea (7 programma quadro ed altri);

• supporto alla presentazione delle domande per la partecipazione al REF, con particolare riferimento alla parte che riguarda l’impatto della ricerca;

• supporto alla presentazione della documentazione per la realizzazione di brevetti, per la creazione di imprese spin-off sul territorio;

• gestione del database (Symplectic System), che archivia le pubblicazioni scientifiche realizzate dai docenti dell’Ateneo.

Un altro documento di estremo interesse, raccolto durante la visita all’Università di Exeter, riguarda due progetti pilota (REF Pilot Impact Statement) che sono stati realizzati per valutare l’impatto di due unità di ricerca negli anni tra il 2005 e il 2009. Al riguardo occorre precisare che a differenza dei case studies, che sono finalizzati a valutare l’impatto di una ricerca nella società, nella cultura, e nell’economia, gli impact statement hanno come principale obiettivo quello di fornire un panorama delle principali interazioni tra un’unità di ricerca e i suoi users, e dell’impatto dell’unità di ricerca nella società o nell’economia. Il primo impact statement raccolto, dal titolo “English language e literature”, è stato realizzato presso il Dipartimento di Inglese dell’Università di Exeter, il secondo, “Clinical medicine”, è stato realizzato presso la Penisula College of Medicine and Dentristry delle Università di Exeter e Plymouth. Si è trattato di due progetti pilota che hanno portato al raggiungimento di un duplice obiettivo: il primo ha riguardato il fatto che grazie al pilot impact statement, l’Higher Education Funding College of England (HEFCE), cioè l’istituzione che a livello nazionale si occupa della concessione dei finanziamenti alle università

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Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina del RKT al seguente indirizzo: http://www.exeter.ac.uk/research/rkt/. Il sito è stato visitato il 2.12.2011.

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inglesi, ha ottenuto preziose informazioni sulle metodologie adottate per la realizzazione degli impact statement, e sulle problematiche concrete emerse durante la fase di predisposizione delle evidenze e dei dati; il secondo riguarda l’importante esperienza maturata dall’Università di Exeter, grazie a tali progetti pilota, sui temi della valutazione dell’impatto e sui principali strumenti per la misurazione di quest’ultimo nella società.

Nella predisposizione dei pilot impact statement l’Università di Exeter si è dotata di uno schema di domande predefinito. La prima domanda chiedeva quale era stata la gamma di opportunità che erano state create grazie alle ricerche realizzate dal dipartimento. Ad esempio, nel progetto pilota “English language e literature” realizzato presso il Dipartimento di Inglese, sono state presentate le varie attività di ricerca messe in atto dal Dipartimento e i collegamenti con la società. La seconda domanda invece chiedeva di descrivere la gamma e il tipo di interazioni che hanno riguardato gli utilizzatori, o potenziali utilizzatori della ricerca. Nel progetto pilota del Dipartimento di inglese, in questa sezione del documento sono state inserite le interazioni con il pubblico di ciascuna ricerca. Inoltre, sono state incluse tutte le tipologie di rapporti che sono intervenuti con istituzioni locali e nazionali, enti e associazioni, soggetti pubblici, scuole, aziende private, istituzioni cinematografiche e teatrali. Sempre in questa sezione, sono stati inseriti tutti gli eventi organizzati in relazione alle attività di ricerca realizzate dal dipartimento, i siti web e blog derivati dalle attività di ricerca, le interviste pubblicate sui principali media inglesi, le trasmissioni televisive e radiofoniche che sono state ricavate dai progetti di ricerca. La terza domanda indagava sull’intera gamma degli impatti, o dei benefici, che l’unità di ricerca ha contribuito a portare. In risposta a questa domanda nel progetto pilota del Dipartimento di inglese sono stati inseriti i benefici economici derivati dall’attività di ricerca, segnalando per ciascuna ricerca le stime previste di indotto economico e le relative fonti di pubblicazione. Sempre in questa sezione sono state incluse le relazioni tra l’università, la cultura e il settore dei pubblici servizi, portando esempi concreti sul tipo di benefici che sono derivati dall’attività di ricerca (ad esempio sono stati messi in evidenza i benefici derivati da un’attività di ricerca che ha coinvolto un museo locale). La quarta domanda invece chiedeva di indicare le attività in corso nel dipartimento che avrebbero portato benefici o impatti per il futuro. In questa sezione sono stati inseriti i benefici economici, sociali e culturali che porteranno le attività di ricerca realizzate dal Dipartimento.

E’ importante precisare che i pilot impact statement, sono stati predisposti dando maggior enfasi ai risultati ottenuti dall’unità di ricerca nella società, oppure nell’economia, mentre attenzione minore è stata data alla descrizione dei risultati realizzati dall’unità di ricerca.

Un quarta documentazione di estremo interesse è stata reperita dalla pagina web dell’Università di Exeter relativa agli studi di caso riguardanti l’impatto dei singoli progetti di

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ricerca sulla società e sull’economia7. In particolare, è stato possibile ricavare dal sito web

molteplici documenti che descrivono le modalità di stesura della documentazione, ed esempi concreti di studi di caso. Tra gli elementi più importanti ritrovati nella pagina web vi è una breve elencazione dei contenuti che devono essere presenti nella documentazione. Ogni studio di caso dovrà rilevare:

• la natura e la portata di ogni specifico impatto che si è verificato tra il 1 gennaio 2003 e il 31 luglio 2013, includendo una chiara spiegazione dei benefici prodotti nella società e nell’economia;

• un profilo delle attività di ricerca realizzate dall’unità di ricerca, e la spiegazione di come la ricerca ha contribuito all’impatto;

• una descrizione dettagliata dei singoli elementi della ricerca e delle motivazioni per cui una data attività di ricerca è definibile di “alta qualità”;

• le evidenze e i dati che supportano le dichiarazioni che sono state presentate nei punti precedenti.

Un’ulteriore documentazione di estremo interesse raccolta durante il soggiorno ad Exeter è il materiale relativo al concorso dal titolo “Exeter impact awards” che si è svolto nell’autunno del 2011 e si è concluso il 7 dicembre 2011 con la premiazione. Il concorso, che ha visto la partecipazione di oltre 100 progetti di ricerca, ha avuto lo scopo di premiare i progetti che hanno raggiunto un riconosciuto successo nello scambio di conoscenza, nel lavoro collaborativo e in partnership con soggetti esterni all’università, portando benefici all’economia e alla società. Gli ambiti per i quali è stato possibile partecipare al concorso sono stati i seguenti:

• impatto nell’industria e nel commercio; • impatto nelle politiche pubbliche e nei servizi; • impatto nel sociale e nella cultura;

• impatto a livello internazionale; • impatto a livello regionale; • impatto sugli studenti; • impatto sul futuro.

I criteri adottati nella selezione dei progetti di ricerca si sono basati essenzialmente sui seguenti elementi:

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Per maggiori approfondimenti è possibile visitare la pagina dell’Università di Exeter sui case studies

dell’impatto della ricerca al seguente indirizzo: http://www.exeter.ac.uk/research/rkt/impact/ref/casestudies/. Il sito è stato visitato il 7/12/2011.

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1. quanto è innovativa la ricerca;

2. quanto sono importanti le partnership con le organizzazioni esterne che hanno partecipato al progetto di ricerca;

3. quante persone hanno ottenuto dei benefici dal progetto di ricerca;

4. quale impatto è stato generato dalla ricerca nella società nella cultura e nell’economia. A tale iniziativa è stato dato un peso molto ampio dai mass media locali e nazionali, questo ha permesso di raggiungere diversi obiettivi. Il primo è rappresentato da una maggiore apertura dell’università nei confronti dell’esterno, della società. In questo modo sono state presentate le attività di ricerca dell’Università di Exeter che hanno avuto un impatto nella società e nella cultura. Il secondo obiettivo è rappresentato da un maggiore Public engagement dell’università, attraverso forme di promozione delle attività di ricerca e di coinvolgimento del pubblico nelle attività di ricerca. Anche a livello interno all’accademia, l’Exeter impact awards ha permesso di dare un impulso alle attività di realizzazione e misurazione dell’impatto della ricerca previste dal REF, che in alcuni casi sono viste solo come attività non in linea con la mission dell’università, e come un inutile appesantimento burocratico nelle fasi di misurazione e predisposizione della documentazione.