giunto poidvilla delfapreziofa reliquia, fibutta fubito a terra, l’adora, labacia,labagna conilpropio pianto,che non
a,
che pondice?tuttofiftrUggepertenerezza amo-rofa,vedendoli innanzi quellatelainfangmnata,e quello fpccchio verace deltroppo amorediCnfto? Infomina taccio àbellapoli* qudl’altrononmcn
vago,egiocondo fpettacoloichefeceàtuttiquadriiBeati;quandonmi-, rornoillorfuturo Collega,nellagiouanezzade* fuoifrr--uori,andarfencpiùvolte, dinottetempo conleginocchia per terra, tanto ftrafeinandoildilicarocorpo(ur'vnode fette colli di
Roma
,che all’vltimo arrniatoallaChtcfadi S.MariablaggÌQre>qniùi palTauailTettante dellalibittéin lagrime,ediuotiaffetti,vegghiandofopralo fletto préfe-pio,incuiposòlediacciate,etcncrcttc mcnibra-fiìbito natonelMondo
ilgranfigliuolo diDio
;cd offerendo d Dio mcdclimo,notisò,fcincompagniade'Re
Magi, one-rode’poucriPallori,preziofo,evrhififsimbdonodelcuor fuo.Quelle,e mill’altre cole,Vditori,cialrr.na dellequali richiederebbevna benlungaOrazióne,nrrrcpcrbrcuitd letrala feio1Ma
,Dio buono?chipuòrenifttiprfe,enonT-*•
t.
q
«ufriali«
u
Jf
innalzarealleftellèl'vltiina‘deìteittijttefe,eiapiùiHuIVffc
*
prodezza,ehefàcefle S.Carlo?quelladico,chefédalle linguepiùfceltcde’Cifceroni,ede’Demofienimille volte celebratafuile,non
mai
conparòlepotrebbegitfgketfl ài merito:Sapete quale?lafolennépómpa,efurierai protèU-lìone,checonilfacroChiodò,difelli'fi1
pregia
MHdno>lb-ccintempodellemaggiorimifèrifedellùodilèttopopolò.Date,viprego, vn’occhiata indietro,cfermatìePìdrauiM^
larequella fuperba nimica,èdorgogliòfa,checon bandie-re fpiegatc,econarmedimorte auendofeorfa già buòni»
parted’Italia,invltimo fuggéltofsila
grlin-Cittddi-Mtla-«i-, •
namencedclcrittoconfencilsinVivenaoggiappuntoèvVi*
anno daquelloluogo medelìmo:quando ,ebare scarti• letti, c Icpolcri, cpuzzo,cvèrmini, c'pefkVc famc,crt)òr-tc,quefteeranoinMilanoleinèrcatanzic più
communi:
quando vedoua,defedata,cgialla,tuttalaCittàandaua inpianti,tuttala cittadinanziincàdaueri» alloraquando lacalamita giugneiia.alcolmo,chi hiquello,cheandò
in-de
contapto fuoda&endfòdi,^Ìtd,7dVqbó,dfcchtféi lemigliaiade"poucri,‘donàHjÉfò'forÒ qtfattfo auéu'aje quan-tonon aueua?glipremilideCarlo. Chimifclapropia'di-tad
sbaraglioconpericoloaddentedimorte,vifitdncio gliappellatiHo dentroa’ìaddreti, afcdrthdc^ih'xxmfòr-tandogii,comunicandogli,emimftrandòlofòlirftfeiha vnaipnein.quel palio?celaniifépiù volte Carlo.Chiba-caipetto,-caanerrcaaciiwinuiuituciu
uuu,-~j£€? .gl»lattòCarlo,glinudrlCarlo. Carlohi,chevilloil fieroIcempiodellacrudelnimica pianfe, fiafftifTè, li
&bl-. fé;e rifolutopoiditerminarla fellaiecambiargliil trión-fo,pensòdifarricorfojcome a ficurpprefidio, alla Pallo-nefantilfimadiCriflo. Siprepara dùnquealcuni giorni
prima
condifcipLin/c,penitenzie re digiuni ^chiaroa-ilfuo caro
capopopolo;glifilungo ragionamentodalpergamo) fcuopre lorol’efficaciagrande,e’1valoredelprcziofìttìmo fangue delfigliuolo diDio;inuita ciafcunodnuoua pu-gnad'orazione,e dipianto;ftabififeeilgiornodella bat-taglia> fidichiaraeglicapo,educedi tutti;ordinavnnon piu vditq trionfo perlepubbliche ftradediMilano:
Deh
Tentilo,ò Bologna,e ferbatilemieparolenelcuore
,gii
cheleftradefletteferbanoperancoimprettelevefagie,e la
memoria
diquellamemoraci!procèffione;nellaqualecome
Capitanovalorofilfimofivide coparireilgran C^r-loinabitomefto,e lugubre, (calzoilpiè,nudoil capo,cin-todinodofafune,conocchi lagrimanti,proftratoin fql pauimentodelcielo,s’vdìpiu volte chiedereadaltavoce, ' errilèricordia,eperdonoperLipeccatidelfuopopolo; offerendocontinuuamenteilpropiocuore àDio;quale cofatuiua reo,eberfagliodellediuine vendette;econ ten-raualì,chedall'arco diquellaCroce,chein
mano
egli te-jieua,]edoueera ferbato quel facroChiodominiftro della redenzione delMondo
,qualiconpungentiflimodardo, fcoccafle controdi lui tuttel’ire,elifdegni:fpcttacolo (ahimè)da muouereinabbondanzailpianto,eintenerire ifallì;liqualiinquelmedefimo punto,permeglio abbel-lireiltrionfo,reftorno molli,e tinti dipregiatofangue*chedalferitopièdeltrionfantefallò intuttoilcorfo di quelsìlungo viaggio.
O
AngiolidiParadifo,Cortigiani4elcielo;vpichevi aflacciafteàmirarequello pietofo fpeteacolo, riditeneinprima,fepotete,ifofpiri,le lagri-me,gliaffetti, i voti,e’zeli,concuiplacauaCarlo,e pic-gauaalperdonoilpetto,e lamifericordia diuina;epoi lodatevoi,beneditevoi,ch'ionon hòlingua,vnsi amoro-fopadre>epallore.
E
nonvipare,chetuttequellovn le-gnale, cheaucuailCrocifittofcolpitodentroalcuore?non ifeorgeteinquellecroici.eazioni vn’idea.propiamente del cielo, evnritratto diParadifo?Ma
pattiamo piùoltre nelmifacoParadifo dell’anima diCarlo, già chemipattaancoiltempo.Laterza fiaccola (velafcuopro folamente) cheaggiugne non pocagloria, e chiarezzaa’Beati>è la Beatifs.Vergine;checome
gnpiC
»Prin-Principefla.eReinacìntadi Sole,coronatadi Stelle,e cal-zatadellaLuna,qualinouellocielogareggiadibellezza*
e fplcndorecol cieloiffetfò.Oraquefta, ditelovoi Vdito-ri,quantavaghezza,egloria recafleconla Tuadiuozione alla vitadel Santo.
Non
mancherebbenoproue:baitiper mille quell’vna,che ogni giorno ginocchionebuttatoa terraconparticular'attenzione recitaua tutto1Olhzio piccolodinoRraSignora;nè maioccafioncdiviaggio,o frequenzadinegozi poterono diRorlosìchevnavoltaloia lafciafle affatto,òinterrompefl'e inpartecosìTanto eferci-zio.Oltre cheloinginocchiarlifubito, e falutarla inogni luogo,anconelle ftradefangolcal(olitofegnodellAue Maria;lo lticuireiSabatileLetamedellaMadonna
can-tateallaCappelladelRofario,daluieretta inDuomo
;lo andarecon tanto fuodiletto fpirituale alla Tantifiimacala diLoreto;ilfare nellapiù calda Ragionebuonapezzadel viaggiod pieditutto polue,tutto fudore,tutto affanno* loRarecontenerezza grandeTortoqué'fortunati tetti,ouc ebbeorigine,ecominciamento noRraTaluazione;il veg-ghiaruilenotti,ilriuerireilluogo,ilbaciar quel terreno, loadorarquellemura’;loTpargereinTomma
vocidi eter-nalodaalfiglio, e di millegrazieallamadre; nonerano purtroppo chiaredimoRranzedell’affettodinoto, ed amo-roTo,che portòilnoRroS.CarloallaTantililmaVerdine?:
£
beneabbiamoàcredere,clicinguidardonediciò piu’volteella corri.Tpondeflèlarghiffimamente contraccam-biandolefatiche Tueconvari, enonpiùyditi fauori.Gare belle,amoroTe, grazie veramenteàlluRri,eTourane.
Che
dirò poinelquarto luogo dellacnRodiaangelica, e delnobilimmocorteggio,che Tempre fenno1piu beati Spiriti alnoRròParadiso tcrreRre?SòcheiDemoni
con rabbioTo Tdegnoaltrogiammai noncercano,chel’vltima rouinà dell'animadelgiuRo;nèaltrobramano,fuorché rapirTelacon Tecolungidaquelle Tediobeate,donde pre-cipitorno miTeramentenellefiammeinfernali,e nelle pe-neeterne:Sòda vantaggio,che à quefioRefiò effettoellinon mancano conogni loropolla di Tolleuargliincontra burraTche faRidioTediperTecuzioni,etrauagli,per tarlo
*f
in fomirri cadere, efépoflibil follerubbarglitirieco pres-todelladiuinagrazia.Chiftìpiù tribolatodal
Demoni
di quellochefihifTeilpazienti ffimoGiobbe?
E m
quante formeficangiòegliper farlo cadere inpeccato? quante arti teritòperrapirgliilteforo dell'anima?Fecerovn 'im-barcataiSabei,egliammaz2orno
ilbeftiame, e moltifin*«udoriTuoi;chifuronoquelliSabei?Olimpiodorodice»
ohefuronoiDemoni:Sede fuocodalcielo,cconlue
fiam-me
voracivocifcglivna granmandradi fettemilapecore?chiftìquellofooco?Origenedice,chcfùronoi
Demoni:
SianfanoinfiemeiCaldei,eglirubbornogran quantici diCammelli?chifuronoquelliCaldei?S.Gregoriodice, chefuronoi
Demoni
:Leuofsivn vento improuifo,che fcoile gl’angoli della cafa,ou’eranodiecifuoifigli,egli ro-llinoaddoflo,dandogli ìvntempo
ideilo,e fepoltura,e
morte;chifuquellovento?S.Gregoriodice,chefurono tDemoni
:Venienoimefsi,eleflaffctte l'vna didietroall’altraperarrecargliTemprepiù cattiuetiouelle;chi furo-noquelliroc&i?Policromodice,che furonoiDemoni.
Sì,si,FormatfevertHinomnes;orafifà ftaffotta,orvento, orCaldei, orfuoco,or Sabei; cento, e milleartifizivfa quellofieronimico, neformac’è,chee’nonpigliper dan-ueggiareilgiudo;
come
potrei fomiglianri efempli addur-ne,lel’oranonfolleoggimaifililofpirare,nel noftro glo-riofoS.Carlo.Ma
BeneditihsDeus,qui docetmanusmeas ad i,»fralium,
&
digit osmeos ad belìum;ilqualevillo la debolez-zadegl’huomini,clafortezza delDiauolo;l’alluzia Tua, l’ignoranza nollra;lafua malignità,e lanollra femplicitd;cihàfaputoprouuederedipadriniinquellafpiricual mi-lizia;edhaccidatogl’AngioIiafsillenti,checonlaloro cuftodiarendenodelcontinuuofiacche,e vaneturte
quan-je
.
***?
^
SatanalTo.Ite yingeli veloces;Itene tantoflo,ò
lf+xf.».mieifidiguerrieri,iteneconpafsiveloci;à chi?sidven.
temconuul/am,
&
dilaceratamidicepervnProfora;à quel-li,che fonoaffiitti,ellrapazzati peramor mio
;interpreta S.Girolamo:Itevelaiet,àliberargli da’velenofidentidell’infornaidragone,che cercatranghiottirli:Iteinvelive.
Ites;corre vn’Angiolo,c truouailPatriarcaAbramo, che
C
3 co|Die jtr Google
colfu’Ifaccoinginóechta»a*piedi,econla /|»adaatrats gii ftaua in atto diferir lui nelcollo,cfe fteflònelcuore; efebico trattieneilbraccioalpadre,etornainvitail
me»
20mortofiglio:/teAngelivefarer;corre vn'Angiolo»c truo-uailProfeta Daniello nello fteccatode’Leoniaffamati*
morto
difpauento, edifame;enellotortotempo
gli por-geecibo,evita:IteAngelivelocer,correvn‘;Angiolo,e»truouaitre fanciulli nellafornace accefadiBabbiionia;
e
confafuaprefenza cangialafiammainrugiada,-ein ven-ticellol’ardore:IteAngelivelocei jcorrevn’Angiolo,e
truoual’ApoftaloS^Pieronellecatene,e ne'ceppi^ctan^tortoconlepropiemanilolibera dallaprigione,eda Ero*
de:IteAngelivcloccs(dichiamolaoramaichiara)Corre*
nofchiercd’Àngioli,etruouanoilnoftroCarlo con per-coffamortaledi palla, c difuocoartalitoda vnmoftropro*
piamented'inferno;etuttidgara,coneuidente miraco-lo,ributtandoilcolpo,fannosì,chevn’huomodiquerta ftclfacarne,cheè lanoftra,diuentaimpenetrabilenel
cor-po
allearcliibugiate ,cinalrerabilnelcuoreallevendette*CariSpirci,ebeati;vorrei poter celebrare anch’iocon lin-guaangelicavnatalprotezione,ecuftodia.
Mà
tu che fa-certi,ò CarloTanto?chedicefti,quando daquel manigol-do,efacrilegofentiftifcagliartinellavitailpiombo
,con ifpauentotale de’circoflanrimedemi
,chetuttiiragioneI*.
,•
titenneroferitoàmorte?Temerti,òtremarti?ti pertur-barti,òticommuouerti?Qual cuore nonfifarebbe ifmollò àsirepentino colpo?Bolognamiacara,sìa’peccatori an-co vnventicellofoaue,evnpiccolToffiod’aura,che fcherzì infralefronde,metteterrore,efpauento;ildolce niormo-rìodiqualcherufcelletto,che vadigraziofamente
ferpen-do
framinuriffimepietre;ilcanto,e lamuficafteffadivari•. vccelli,a cuifannoEcoleforefte,eiefelue, glicagiona
tra-*•/. 17-17mortimenti,edeliqui;Siuefpìritus fìbilansjautinter fpijos arborumramos animafonus fuauis,autvisaquxdecurrentit nimium,autrefomns dealtiffmismontibus Ecbo}cheeffetti faceuanone’pcccatori?Deficiente*faciebantillosprietimore:
ma
a'giufti,ea’figliuolidiquel fouranoPadre;Filios un-tela tuos
,nec draetnum venenatorum viccrunt dentes ;
Ver-ghino\
-
. .%ì
ghìnopure contradizioni, fiocchinoicontraili,diluvinole perfecuzioni,armilia’danni Tuoi tutto Jp’nferno;nonhi.
paura*nonteme,l'iftelfcbombardefipiglia à giuoco,
per-nice
trincieratodavnofquadroned’Angioli: Caflrameta-ffd. il*turàngelus Dominicircumtimcnttseum.
£
poi,chemara-,u*,' p3m
tiigliàjcheCarlo nonreftalfe trafitto nellacarne,féeravn' f‘**' Paradifó terreno,vnmiftico Cielo ?eicieli,fecondo l’ora-colodiGiobbe,Quaficurefolidìfìmi /ufifuritieil Paradifó,
M
conformeallavifionc-diGiouanni,è cintodi
mura
di di-afpro.Et muri eiurexlapide iafpide:per quellodunque lot-tiliiìimoRoccettointornoal Santo,piùforte diqualfivo- l9t-S
iiRocca,trattenne l’impetodeljapalla,fpenfe l’ardore clfuoco,c lafciò a’ fecoliauuenire
campo
di alta maraui-glia,e lo)de iquelloDio,chesìeccellimiracoli si operare ne’fuoiSanti.Ragionalide’Cefari,eImpcradoridi
Roma,
che quan-tunquevoltevoleuano darlibertà alle Ceruie,coftumaua-nofofpédergliricchimonilididiamantial collo,ò
d’altre pietre preziofe;conaggiugnerui apprefloilmotto.Nolime
tangere,quiaCcefarisjum.Vna
diquellefiìlaCeruiadi CefareAugullo,chebaldizofadisìpregiatalibertà, feor-reua ficuraméte,fenzaeflermoleflatadaniuno,perle con-tradediRoma.
Cosìvorreidire,cheS.CarlofulTevnadi quelle Ccruie (nonviparchelodicalaCeruia,chefiIeuò perImprcfa,colmotto, Vna faiusi)Ceruiasì,mà fauorita dall’Imperadordel cielo,liberata fingularmétedalle faet-tc del cacciator’infernale, coll’infcrizione al collo,Nolime
tangere, fcrittaui dipropiopugnodalmedefimoIddio;
No-fifetangereChriftosmeos,&inPropbetismeisnolite malignati.P/*i. 104.
Per
quelloancoaggiugnetc voi,chelapalla,edilfuoco più ingegnofide gl’huomini,erauuifaflèroilfegno,e riueriflè-roilSanto.O
pure,femprcmeglio,dichiamochela llelfa palla,quafi pentuta del propio errore,edel fallo altrui»voialferapidamentea’pièdiCarlo,nontantoper baciar-gli la velia,eafpettareladi luibenedizione;
ma
per chie-dergliinatto riuerente, cfommefiò perdonodiqueltrop-po
lu’ardire:Infomma
tuttofùgraziadiDio,fauore del Sato, cuftodia,eprotezionedegliAngioli.Liquali, femai- altre
)igitizedbyy
• «
ffMf.fr4.
fmt.
14
altréfiati Ioproregertero nc‘ bisógnifiioi,* Ifxlifendcflrehi infifnigliatttiincontri,lafcioargumentarlo àvoi dal fatto rtédefimò,che ioinquellomentre,rapito dalla bellezza dell’animadiCarlo>corroinnanzi all’vltìme delle condi-zioni,chealmirticoParadifofirichiedeno.
E' dottrina delDottorSottile,chetale, etatafia la bel-lezza divnanimagmftificata,e in grazia;cheocchio
mot-taledipuracreatura,non che dfua vogliavagheggiare*<
contemplarlaportaj
mà
népurefiavaleuoleàtìfaruida lungiappenadeboliAmo
ilguardo•Laragionerapporta Scoto;perchè vn’anìmaingrazia diDioè imagine*elimb gttanza di Diòrterto:Ina qual’occhiodiLince fiamai ba-llanteà contemplarleintutto>òrauuifarleinpartele di-urne bellezze? Bellezze tanto rare;che,à chilerimirale vnafolvolta,fedapiù chiarolumeconfortatononfuOc, farefcbotioatteà rapirgli l’anima.» erubbargliilcuoredimezzo
alpetto:quelloappunto,che và dicendoPlutarco della Virtù; che,feellafipotettevedereinattratto, bafte-rebbela di lei 'folabellezzalà farchognuno
nediuemflc 'amante.Quindiè,cheCaterina daSienabramofa vngior-no
di iaziarecontaiviftafae voglie,mentrefiftauaattor-no
al letto dellamoribondaTorcila, àcoridaDio
aueua im-petratolaremiflionedellecolpe,e lagrazia;dopo
lunghe 'preghiere, eccotivedevfeirel’animaadornadi tati fregi»ó
fplendori;cheriuolta fubitoad vnCroicifitto,che iuifta-ua
da capoalletto:Ah
nonmi mdrauiglioSignore (dice-va)leorativeggo,cosìmalconcio,etrafittopenderda
cotefto legno;mi
marauigliereitben’io,fetantoappunto honanellifatto perl’acquiftod’vn’anima dotatadicosi Tarebellezze.Quindiè,cheCarloanch’egli conofciuta in jjran parte jtpròpoftafiàgl’occhi dellamente vna tarant-ina,fidiedeconogni ftudioprima adabbellirla fua;epoi f>ermeglio;epiùvagamentefregiarla* riuollctuttoil pen-fiero à pulirete leuareilfucidume daquelle del fuo popo-lò,inrugginitoingranpartetanti,e tant’anniprimaper la lontananza continuuade’Tuoi Partorì,ePrelati.Qud
mi-rauanolepredicazionitanto frequenti,cofainfolita in li-mili perfonaggiàqueltempo
:<juà lariforma,cdifciplina della25
dellaChèrieia,nófolo nellaChielu iua;maintntta laCri-ftianitd
dopo
l’cfecùzionedelConciliodiTrento: quilo fplendoredellecofeEcclefiaftiche,e delle delleChiefe; chei oue primainalctme(nielohàraccontato perfonadi vedu-ta)firitirauanoicaualli alcopertoaltempodelle piogge;-in altrefitrebbiaua,efuentolauailgrano;e invnadi elle, chepoi è tocca ànoi,figiucauafragiornoalla palla: adef--foqueftafiè fattavnNouiziato,oue moltepiante nouellc trafpiantatealgiardino della Religione,fannofruttiper ilRe
delcielo;lealtrefifono cangiatein Paradifi:qua pu-reaueuanròcchiotantiSeminari, Collegi,eReligioni in-trodotte di frefconellafuaampiadiocefi,percaparne ope-rài allavigna del Signore:qui terminauanoipafii,e le pellegrinazioni tanto frequenti,inluoghiinacceflibili,à pedoneidiote,à paefi eretici,intempifconci,in daeio-nifreddiflime,contantipatimentiTuoi,che ancoquello è aferitto alnumerode’piùilludrimiracoli, che tantotem-po
ficonferuafleinvita:quàfinalmenteeranoindirizzate tuttelefatiche, penfieri, einuenzionidiCarlo,d purificar lafua gregge,dbuonificarlafua Chiefa, dfar belle, e gra-ziofe nelcofpettodiDioleanimede* fuoifigli.Bel
nome
impofeallaCariti,chiinfino tra’Gentilila chiamò Dea mubinatriXiDcnà:inuenzioni,e
di ftratagem-ine:
Ma
chitruouò giammai,nè piùbelle,nè piùnuoue inuenzioni,diquello,chefifacefl’eCarloperamoredi vn*anima?Cosìpotefliconquella linguamiaentrareinquel Mungibello amorofo,à trarnevnafcintilla fola dicarità, ed'amore,che poi credereidipoter dir qualche cofadelli eccelli,e
vampe
,che d benefiziode*popolimandò
fempre lagranfiamma,cheliabbrugiatiailpetto.Bada
dire, clic feper l’addictronelgranmaredell’amiciziaaueuanopolli gl'hnorniniitermini,elecolóne colmotto,7^onplus ritrai condire,che l’vltimo dell’amore era fpargereil fangue per lacofaamata;ondenenacqueilprouerbio,dmicusvfquc adararti,finoalfagrificarfelidio, edareilfangue: l’amo-re delnoflroCarloverfoilfuopopolofiauanza,efcuoprc nuonipaefi,enuouecircoflanzenelregnod’amore,evuole nonvna,ma
più voltecfporfìadeuidécc pericolodimorte,v e
muore
»X
16
emuoreogn’orapernopoter morire; eperò
muta
ilmot*
to,Plusritta.Balladire,che(egliantichipenlauano,che
to,Plusritta.Balladire,che(egliantichipenlauano,che