il sepolcro vuoto
LE DONNE AL SEPOLCRO
LE DONNE AL SEPOLCRO
Beato Angelico, 1451-1453, tempera su tavola,
Uno sguardo sull’opera
Don Marco Diara
L
a tempera su tavola raffigurante “Le donne al sepolcro” è uno dei 35 pannelli dell'Armadio degli Argenti, realizzati tra il 1451 e il 1453 dal Beato Angelico, oggi conservati, nelle tavole superstiti, al Museo nazionale di San Marco di Firenze.L'Armadio degli Argenti era un porta-ex voto della basilica della Santissi-ma Annunziata di Firenze, che, secondo un passo della cronaca di Bene-detto Dei, pare che fosse stata commissionata alla bottega dell'Angelico da Piero de' Medici. Il progetto di Piero prevedeva la creazione di un oratorio familiare tra la cappella della Vergine Annunziata e la biblioteca del con-vento, nel quale l'Armadio doveva essere custodito.
Ciascuna tavoletta mostra un episodio biblico, con, in alto e in basso, un doppio rotolo di pergamena che contiene una frase rispettivamente del Vecchio e del Nuovo Testamento. Il primo e l'ultimo dei pannelli conten-gono scene fortemente allegoriche alle sacre scritture, che alludono all'ac-costamento ed all'unitarietà dei testi biblici.
Nelle “donne al sepolcro” il Beato Angelico non raffigura il sepolcro di Cristo nelle sue classiche fogge marmoree e neppure le guardie tramortite per lo spavento. La sua raffigurazione è semplice, essenziale, coglie senza orpelli o espedienti ornamentali quanto descritto dal vangelo: le donne che si recano alla tomba portando unguenti e profumi per imbalsamare un morto:
«Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?»
e l'apparizione dell'angelo che annuncia loro la risurrezione:
«Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: «Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto».
Cristo risorto non è "visibile", le donne venute alla tomba non avvertono la sua presenza, ma guardano stupite il sepolcro vuoto. Vediamo due donne nell'atto di guardare all'interno della tomba vuota, altre tre, impaurite e raccolte alla destra del sepolcro; la più consapevole di questo annuncio è la donna vista di fronte che, per l’abito rosso (il colore dell’amore) e la vistosa ampolla che tiene in mano, può essere identificata con la Maddale-na. All’ingresso della tomba vuota, che rappresenta tutto ciò verso cui noi possiamo andare, c'è l'angelo del Signore, che raddrizza la nostra corsa e ci indirizza verso i luoghi dove il Signore si manifesta. L'Angelico sapeva che il Risorto non si fa "vedere" agli occhi del corpo. "È risuscitato dai morti e ora vi precede in Galilea", dice l'angelo alle donne, solo "là lo vedrete". Il Cristo, che le donne cercano, rimane nel mistero, e nel mistero ci invita a raggiungerlo.
Il Beato Angelico ambienta la scena in una cornice primaverile: alla nuda roccia si contrappone una ricca vegetazione che, certamente, veicola va-lori simbolici. Le due palme, che si ergono accanto all'ingresso del sepol-cro, sono il simbolo della vittoria di Cristo sulla morte e indicano, secondo la simbologia paleocristiana, la Legge e il Verbo. Il tappeto floreale e le altre piante, oltre al riferimento al giardino dell'Eden del quale la risurre-zione di Cristo ne rappresenta la restaurarisurre-zione, hanno un intrinseco valore ecclesiale: "La Chiesa - scrive Ippolito nel commento a Daniele - è il giar-dino spirituale piantato sul Cristo dove si vedono ogni sorta di alberi, le generazioni dei Patriarchi e dei Profeti, il coro degli Apostoli, la teoria delle Vergini, l'ordine dei Vescovi, dei preti e dei leviti”.
L'accostamento tra la Chiesa e il Tempio di Gerusalemme in 1Re 6,35:
"Vi fece scolpire cherubini, palme e fiori in sboccio" diventa non casuale:
al momento della morte di Cristo il velo del tempio che copriva il "Sancta
Sanctorum" si squarcia in due da cima a fondo, il luogo della presenza si svuota perché il Figlio-Agnello è sgozzato sulla croce e riconosciuto dal centurione pagano. La tomba diventa il luogo della presenza - assenza, del silenzio - annuncio che mette fine alla speranza riposta nell'uomo per far spazio definitivo alla speranza offerta da Dio nel Cristo vincitore della morte.
L’ultima parola di Marco è per la paura delle donne, il loro atteggiamento silenzioso e timoroso è il vero finale di questo Vangelo.
«Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite».
SCHEMA PER LA LECTIO DIVINA
INTRODUZIONE
P. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
P. La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori.
T. E qualunque cosa facciamo, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
SALMO 85 (84) Sei stato buono, Signore, con la tua terra, hai ristabilito la sorte di Giacobbe.
Hai perdonato la colpa del tuo popolo, hai coperto ogni loro peccato.
Hai posto fine a tutta la tua collera, ti sei distolto dalla tua ira ardente.
Ritorna a noi, Dio nostra salvezza, e placa il tuo sdegno verso di noi.
Forse per sempre sarai adirato con noi,
di generazione in generazione riverserai la tua ira?
Non tornerai tu a ridarci la vita, perché in te gioisca il tuo popolo?
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
INVOCAZIONE DELLO SPIRITO SANTO
comprendere parzialmente la tua verità meditando la tua Parola, perché il nostro cuore la ama e vi crede.
Vieni, o Spirito Santo, dentro di noi e aiutaci a penetrare la Parola del Vangelo perché siamo capaci di comprenderla, gustarla e praticarla
ogni giorno della nostra vita.
LECTIO
In caso di celebrazione comunitaria in chiesa, chi fa la Lectio, prima di leggere il Vangelo, rivolto verso il Santissimo Sacramento dice:
Previenimi, Signore, con la tua luce affinché possa annunciare la tua Parola in umiltà, verità e carità
e a tutti concedi un cuore
capace di ascolto e di obbedienza.
Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
MEDITATIO
1. La Sacra pagina che abbiamo ascoltato quale messaggio mi ha trasmesso?
2. Quale rapporto c’è tra il messaggio che lo Spirito Santo mi ha trasmesso e la mia vita?
ORATIO