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Nel caso di deposito a parco per mezzo di macchine operatrici quali, pale gommate e compattatori gommati, il personale preposto alla movimentazione dei combustibili (operatore

La movimentazione del carbone, la costituzione della forma e in generale della geometria di disposizione dei cumuli, è attuata con tutti gli accorgimenti atti sia alla migliore utilizzazione dello spazio sia, in particolare, alla minimizzazione della formazione di polvere ottimizzando l’attività di movimentazione con mezzi gommati (velocità di transito e percorsi adeguati, frequenti irrorazioni mirate delle vie di corsa dei mezzi).

Tenendo conto delle caratteristiche chimico fisiche dei diversi carboni (fortemente variabili con la zona geografica di provenienza) quali ad esempio la pezzatura, il contenuto di umidità, il tempo presunto di sosta a parco del carbone, nonché delle condizioni meteo-climatiche locali (piovosità e condizioni igrometriche di zona), si attuano le operazioni di messa a parco ottimizzando, nel limite del possibile, la disposizione dei cumuli tramite una preventiva valutazione di dislocazione. Prima di ogni attività di sbarco è prevista una comunicazione tra Loading Master e Capi squadra che stabilisce le aree di carbonile da occupare e, compatibilmente con la necessità di mantenere separate le differenti tipologie di carbone stoccato a parco, la disposizione e la forma del cumulo che consentono di presentare la minor superficie esposta al vento prevalente (nello specifico caso da NE a SW).

La messa a parco prevede inoltre la compattazione del mucchio. Tale attività viene eseguita con pale e compattatori gommati e consiste nell’accumulo sul mucchio di strati successivi di carbone alti ciascuno circa 1 m; in una fase successiva il carbone accumulato viene infine livellato. Il rilascio di polveri viene ulteriormente ridotto, qualora necessario, mediante l’irrorazione con acqua nebulizzata del cumulo.

I mucchi possono raggiungere i 10 m di altezza in relazione al sistema di stoccaggio adottato ed alla superficie disponibile del parco ed alla tipologia di mezzi utilizzati.

5.4 SITUAZIONI PARTICOLARI

Non risulta necessario né opportuno attivare l’impianto di irrorazione nei seguenti casi:

1. Presenza di pioggia durante le operazioni di movimentazione

2. Carbone bagnato per le abbondanti precipitazioni del/dei giorni precedenti alle attività di movimentazione.

Si possono individuare due situazioni limite e conseguenti azioni da mettere in atto:

a) in condizioni di precipitazione scarsa potrebbe essere comunque necessario operare delle brevi irrorazioni;

b) in condizioni con quantità d’acqua eccessiva potrebbe non essere possibile movimentare il carbone.

In ogni caso le condizioni di sicurezza sul lavoro vanno sempre mantenute. Una gran quantità d’acqua in carbonile può richiedere un tempo di alcune settimane prima di poter nuovamente operare.

A2A Energiefuture SpA

Impianto Monfalcone. Irrorazione e compattazione parco carbone - 667.0010

Spetta al Capo squadra MC ed ai palisti del Movimento Combustibili verificare giornalmente, prima di operare in carbonile, le condizioni di agibilità del parco.

5.5 RESPONSABILITA’

Il personale e le strutture coinvolte per specifica competenza sono:

• Movimentazione Combustibili

• Esercizio (in particolar modo, il personale che si occupa della conduzione dell’impianto)

Il Responsabili di Esercizio e di Movimentazione Combustibili, per specifica competenza, dispongono per l’applicazione ed eventuale necessità di revisione del presente documento.

6 REGISTRAZIONE, DIFFUSIONE E ARCHIVIAZIONE

Il CET provvede alla registrazione dell’evento sull’apposito modulo (facsimile riportato in allegato 1).

I moduli compilati vanno conservati in un apposito raccoglitore, denominato “Registro irrorazione parco carbone”, custodito nell’ufficio del CET, o su equivalente supporto informatico.

Il presente documento è archiviato presso Organizzazione e Lean Thinking di A2A e la diffusione avviene mediante sistema informativo aziendale intranet.

7 ALLEGATI

Allegato 1 – Facsimile del registro di irrorazione parco carbone

Acque Igienico-sanitarie (mc/anno) Acque di raffreddamento (mc/anno)

348.298 Acqua prelevata da acquedotto 7.874

Acqua prelevata da pozzi 1.690.720

Acque meteoriche 266.519

Acqua di mare 303.345.900

274.775

730.338 Scaricate allo scarico SF1 31.510

Scaricate allo scarico SF3 39.387

231.616 43.159 Scaricate allo scarico SF5 815.783

Scaricate allo scarico SF6 10.844

Acqua demineralizzata prodotta/utilizzata 189.500 Acqua grezza per produzione DEMI 274.775 Acque meteoriche non

contaminate (mc/anno) Acque meteoriche contaminabili (mc/anno)

31.510

RISPOSTA AD INTEGRAZIONI RICHIESTE DAL GRUPPO ISTRUTTORE MAGGIO 2019

B.6 Fonti di emissione in atmosfera di tipo convogliato 2 B.7.1 Emissioni in atmosfera di tipo convogliato (parte storica) 5 B.8.1 Fonti di emissioni in atmosfera di tipo non convogliato (parte

storica) 7

Scheda B A2A Energiefuture S.p.A.: Centrale Termoelettrica di Monfalcone

SCHEDA B - DATI E NOTIZIE SULL’INSTALLAZIONE ATTUALE

B.6 Fonti di emissione in atmosfera di tipo convogliato

Sigla camino Georeferenziazione Coordinate UTM33N WGS-84 (m) Posizione amministrativa Altezza dal suolo (m) Sezione camino (m2) Unità di provenienza Tecniche di abbattimento applicate all'unità Ulteriori tecniche a valle applicate a eventuale camino comune

Sistema in monitoraggio in continuo

Tecniche elencate nelle BAT Conclusions(4)

Eventuali

nelle BAT Conclusions Eventuali ulteriori

Per l’abbattimento di NOx è utilizzato un

sistema di ottimizzazione della combustione - - - -

Per l’abbattimento di NOx è utilizzato una combinazione di altre tecniche primarie per la riduzione di NOx

- - - -

BATC 20 (c)

Per l’abbattimento di NOx è utilizzato un sistema di riduzione non catalitica selettiva (SNCR)

- - - -

BATC 20 (d)

Per l’abbattimento di NOx è utilizzato un

sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) - - - -

BATC 21 (f)

Per l’abbattimento di SOx è utilizzato un sistema di desolforazione degli effluenti gassosi a umido (FGD a umido)

- - - -

BATC 21 (i)

Per l’abbattimento di SOx il sistema FGD è stato realizzato senza scambiatore di calore gas/gas

- - - -

BATC 22 (a)

Per l’abbattimento di polveri e metalli inglobati nel particolato è utilizzato un precipitatore elettrostatico (ESP)

- - - -

BATC 22

Per l’abbattimento di polveri e metalli inglobati

nel particolato è utilizzato sistema di - - - -

Sigla camino Georeferenziazione Coordinate UTM33N WGS-84 (m) Posizione amministrativa Altezza dal suolo (m) Sezione camino (m2) Unità di provenienza Tecniche di abbattimento applicate all'unità Ulteriori tecniche a valle applicate a eventuale camino comune

Sistema in monitoraggio in continuo

Tecniche elencate nelle BAT Conclusions(4)

Eventuali

nelle BAT Conclusions Eventuali ulteriori

Per l’abbattimento di mercurio è utilizzato un

sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) - - - -

E2 386.964 E

5.072.484 N A 150 9,61 GR2

BATC 20 (a)

Per l’abbattimento di NOx è utilizzato un

sistema di ottimizzazione della combustione - - - -

Per l’abbattimento di NOx è utilizzato una combinazione di altre tecniche primarie per la riduzione di NOx

- - - -

BATC 20 (c)

Per l’abbattimento di NOx è utilizzato un sistema di riduzione non catalitica selettiva (SNCR)

- - - -

BATC 20 (d)

Per l’abbattimento di NOx è utilizzato un

sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) - - - -

BATC 21 (f)

Per l’abbattimento di SOx è utilizzato un sistema di desolforazione degli effluenti gassosi a umido (FGD a umido)

- - - -

BATC 21 (i)

Per l’abbattimento di SOx il sistema FGD è stato realizzato senza scambiatore di calore gas/gas

- - - -

BATC 22 (a)

Per l’abbattimento di polveri e metalli inglobati nel particolato è utilizzato un precipitatore elettrostatico (ESP)

- - - -

BATC 22 (e)

Per l’abbattimento di polveri e metalli inglobati nel particolato è utilizzato sistema di desolforazione degli effluenti gassosi a umido (FGD)

- - - -

BATC 23 (a)

Per l’abbattimento di mercurio è utilizzato un

precipitatore elettrostatico (ESP) - - - -

BATC 23 (d)

Per l’abbattimento mercurio è utilizzato sistema di desolforazione degli effluenti gassosi a umido (FGD)

- - - -

Scheda B A2A Energiefuture S.p.A.: Centrale Termoelettrica di Monfalcone

B.6 Fonti di emissione in atmosfera di tipo convogliato

Sigla camino Georeferenziazione Coordinate UTM33N WGS-84 (m) Posizione amministrativa Altezza dal suolo (m) Sezione camino (m2) Unità di provenienza Tecniche di abbattimento applicate all'unità Ulteriori tecniche a valle applicate a eventuale camino comune

Sistema in monitoraggio in continuo

Tecniche elencate nelle BAT Conclusions(4)

Eventuali

nelle BAT Conclusions Eventuali ulteriori

Per l’abbattimento di mercurio è utilizzato un

sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) - - - -

(1) La localizzazione delle fonti di emissione in atmosfera di tipo convogliato è riportata nell’Allegato B20.

(2) In Centrale sono inoltre presenti i seguenti punti di emissione in atmosfera non soggetti ad autorizzazione, ai sensi dell’Art. 272 comma 5 del D.Lgs.152/06:

motopompa antincendio 1;

motogeneratore di emergenza dei gruppi GR1 e GR2;

motopompa antincendio 2;

motopompa circolazione acqua industriale in caso di emergenza e/o condizioni di black out (ne è prevista l’installazione nel breve termine);

motocompressori aria servizi di emergenza dei gruppi GR1 e GR2 e del gruppo GR3;

motogeneratore DeSOx dei gruppi GR1 e GR2.

Infine, in Centrale sono presenti le seguenti ulteriori tipologie di fonti di emissione in atmosfera di tipo secondario:

sfiati del sistema di trasporto carbone e ceneri;

sfiati serbatoi olii;

sfiati serbatoi reagenti chimici per trattamento acque;

cappe da laboratori;

sfiati da sili calcare, calce e simili;

Camino o condotta Unità di provenienza

Portata (Nm3/h)(1)

Modali di determinazione (M/C/S)

Inquinante

Limite di emissione in concentrazione

(mg/Nm3)(2) Concentrazione rappresentativa(3)

Scheda B A2A Energiefuture S.p.A.: Centrale Termoelettrica di Monfalcone

B.7.1 Emissioni in atmosfera di tipo convogliato (parte storica) Anno di riferimento: 2017

Camino o condotta Unità di provenienza

Portata (Nm3/h)(1)

Modali di determinazione (M/C/S)

Inquinante

Limite di emissione in concentrazione

(mg/Nm3)(2) Concentrazione rappresentativa(3)

(1) Portata nominale riferita a fumi secchi @6% O2.

(2) I limiti di emissione in concentrazione riportati in tabella sono quelli prescritti dal decreto AIA vigente DVA-2014-0012089 del 28/04/2014 e s.m.i.. I limiti si applicano durante le ore di normale funzionamento dell’impianto.

(3) Rif. fumi secchi in condizioni normali, T=273,15 K, P=101,3 kPa.

(4) Il valore di 220 mg/Nm3 deve essere rispettato per il 97% di tutte le medie di 48 h.

(5) Valore massimo rilevato nelle concentrazioni medie mensili misurate nell’anno di riferimento 2017 (si veda Allegato B26).

(6) Concentrazione massima rilevata durante la campagna di monitoraggio di settembre 2017 (si vedano i rapporti di prova presentati in Allegato B26).

(7) Concentrazione massima rilevata durante la campagna di monitoraggio di dicembre 2017 (si vedano i rapporti di prova presentati in Allegato B26).

B.8.1 Fonti di emissioni in atmosfera di tipo non

convogliato (parte storica) Anno di riferimento: 2017

Fase Unità

Emissioni fuggitive o diffuse

Descrizione

Inquinanti presenti

Inquinante Quantità totale Quantità di inquinante per unità di prodotto(1)

F1 Intera

Centrale Fuggitive Interruttori SF6 1,8 kg/anno 9,00*10-7 kg/MWhe

F1 Intera

Centrale Fuggitive Condizionatori HFC 1,9 kg/anno 9,50*10-7 kg/MWhe Note

(1) La quantità di inquinante per unità di prodotto è riferita alla produzione di energia elettrica immessa in rete nel 2017.

Adozione di un sistema di calcolo per la stima delle emissioni diffuse

SI NO

Applicazione Programma LDAR

SI NO

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