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ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

Nel documento Facoltà di Economia (pagine 64-67)

Prof. Fabio Amatucci Nuovi scenari per le aziende

Il secolo scorso si è chiuso nel segno di una grande fiducia nel ruolo del mercato (e delle impre-se) come motore dello sviluppo economico e della globalizzazione, come processo in grado di diffondere ricchezza come condizione necessaria e sufficiente per il progresso civile e umano in senso lato.

Il nuovo secolo si è aperto nel segno di una crescente incertezza derivante dalle ricorrenti crisi economiche ed importanti Paesi in varie aree geoeconomiche (Asia, America Latina, ecc.), dalle forti instabilità e dal declino dei mercati finanziari, dal diffondersi del terrorismo a livel-lo internazionale, dalle sempre più drammatiche interruzioni dei servizi pubblici (si vedano blackout della California del 2001, della parte nord-est di U.S.A. e Canada, a Londra e in Italia nel 2003), “l’epidemia di anziani nel 2003 a causa del caldo, con centinaia di morti evitabili” in Francia e in Italia. In definitiva, sono emersi con forza problemi di “sostenibilità sociale” dei processi di innovazione economico tecnologica e di globalizzazione. Inoltre, negli anni recen-ti, è caduta anche la fiducia dei meccanismi di “autoregolazione” e “autocontrollo” del mer-cato, a seguito degli scandali e dei fallimenti che hanno colpito grandi imprese negli U.S.A e in altri Paesi. Al tempo stesso è caduta la fiducia nel potere sovraordinato e autoreferenziato delle amministrazioni pubbliche, a causa della scarsa attenzione a basilari principi di moralità mostrata da diverse categorie di aziende pubbliche.

Messaggi chiave

Da questo nuovo scenario, emergono cinque messaggi che sempre più frequentemente sono lanciati da studiosi, analisti dell’economia e della società, opinionisti:

1. La ripresa economica e il consolidarsi di un nuovo modello di economia maggiormente inte-grato nella società potranno attuarsi solo con il concorso di vari soggetti istituzionali, in cui si articola la società: amministrazioni pubbliche, imprese for profit, istituzioni del terzo settore (o del settore non profit);

2. Anche le imprese, quindi, pur essendo istituzioni provate che agiscono per fini particolari, dovrebbero darsi carico dell’interesse generale e pubblico;

3. Gli imprenditori, i manager, coloro che hanno posizioni di responsabilità in imprese e in altre istituzioni private devono avere una nuova cultura, che li renda attenti agli effetti delle loro scelte sulla società (richiesta una profonda revisione dei tradizionali modelli di management);

4. I manager, i funzionari e coloro che hanno posizioni di responsabilità in enti pubblici (enti locali, aziende sanitarie, università) devono mostrare una maggiore aderenza a regole di moralità e trasparenza nei comportamenti;

5. Uno sviluppo economico sostenibile e un reale progresso devono fondarsi sull’azione con-temporanea di due grandi forze che influenzano i comportamenti: la competizione e la coo-perazione;

6. La cooperazione tra pubblico e privato, tra amministrazioni pubbliche e imprese sembra quindi essere una condizione obbligata per future politiche economiche e sociali, locali e globali, capaci di realizzare un effettivo progresso nel lungo periodo.

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dale, capace di avere una visione più equilibrata del rapporto che deve esistere tra interessi particolari e interessi generali e pubblici.

Affinché la collaborazione pubblico-privato non sia una mera utopia o una generica dichiara-zione dpriva di conseguenze pratiche, occorre una reciproca conoscenza. Per questo, il corso si propone i seguenti obiettivi specifici:

1. Far comprendere le caratteristiche strutturali e funzionali delle amministrazioni pubbliche, cercando di abbattere (o ridurre) molti dei luoghi comuni su tale settore;

2. Esplicitare come sia utile e necessario introdurre nell’amministrazione pubblica principi, criteri e strumenti aziendali idonei a promuovere e indirizzare il cambiamento;

3. Mettere in evidenza che, al contrario di quanto spesso si crede, il settore delle amministra-zioni pubbliche non è statico o bloccato, ma attualmente è in fase di rapido e veloce cam-biamento;

4. Chiarire che sarebbe un errore pensare che il cambiamento si attua con il semplice trasfe-rimento degli strumenti, delle tecniche, delle soluzioni valide per le imprese: occorre adat-tare i principi generali del modello aziendale alle specificità del contesto istituzionale pub-blico.

Contenuti

Il corso si articola in una prima parte nella quale si presentano l’oggetto, il modello di analisi e le principali caratteristiche dei processi amministrativi (gestione, organizzazione, rilevazio-ne). In questa parte si dedica uno spazio alle testimonianze esterne che hanno lo scopo di col-legare le conoscenze teoriche alle concrete realtà.

Nella seconda parte sono affrontati i più qualificanti elementi che caratterizzano il cambia-mento in atto nell’attuale fase storica. Per rispondere alle particolari esigenze del corso in Management aziendale, in questa seconda parte ampio spazio è dato alle relazioni tra ammi-nistrazioni pubbliche e imprese, alle molteplici forme di gestione dei servizi pubblici, alla col-laborazione pubblico-privato.

Testo d’esame

BORGONOVI E., Principi e sistemi aziendali per l’amministrazione pubblica, Milano, Egea, 5ª edizione, 2005

Per eventuali informazioni contattare: f.amatucci@economia.unile.it

Curriculum del Prof. Fabio Amatucci

Fabio Amatucci, nato ad Acqui Terme (AL), il 21/6/1968, residente a Milano, Via Voltri, 32

STUDI

Università Commerciale L.Bocconi, Milano.

Laurea in Economia Aziendale.

Dottore di Ricerca in Economia e gestione delle aziende pubbliche

POSIZIONE LAVORATIVA Università degli studi di Lecce

Professore associato di Economia Aziendale

Università Bocconi

Responsabile Area “Sistemi e strategie di finanziamento” del CeRGAS (Centro di ricerca sulla gestione dell’assistenza sanitaria) dell’Università Bocconi

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Professore a contratto di Economia delle Aziende e delle Amministrazioni Pubbliche Professore a contratto di Sistemi di finanziamento delle Amministrazioni Pubbliche

SDA Bocconi, Milano

Docente presso l’area Amministrazioni Pubbliche, Sanità e Non Profit

PRINCIPALI PUBBLICAZIONI

- Il project finance nelle aziende pubbliche, Egea, Milano, 2002

- Fondazioni bancarie: nuovi attori di sviluppo del Paese, Terzo Settore, II Sole 24 Ore, n. 7-8, 2001

- La gestione finanziaria delle aziende non profìt, Etas, Milano, 2000

- II project fìnance come strumento di partnership tra imprese private ed Amministrazioni Pubbliche, Azienda Pubblica, n. 2, 2000

- II Commercio Equo e solidale nello sviluppo del Terzo Mondo: il caso della Cooperativa terzo mondo, sta in Merlo A. (a cura di), Aziende non profìt: casi di gestione, Egea, 2000 - II project fìnance nella Riforma dei Lavori Pubblici, sta in Dalla Longa R. - Pintus E. (a cura

di), I Lavori Pubblici e la riforma, Egea, 2000

- I processi di contracting nell’acquisizione del patrimonio pubblico, sta in Lombrano A., Longo F. (a cura di), La gestione patrimoniale dei comuni, Egea, 1999

- Criteri e principi per l’attività di erogazione delle fondazioni di origine bancaria. Non pro-fìt, n. 3, 1999

- Le variabili critiche delle aziende non profìt: la gestione finanziaria delle aziende non pro-fìt, sta in Matacena (a cura di) Scenari e strumenti per il terzo settore, Egea, 1999 - I processi di acquisto delle aziende pubbliche, Energy editions, Milano, 1999

- Attuali tendenze del mercato degli appalti pubblici ed implicazioni per le imprese fornitri-ci, Gli elettrifornitri-ci, Milano, 1999

- Applicabilità del modello del project finance in Sanità, Mecosan, n. 27, 1998

- Vincoli ed opportunità delle società miste per la gestione dei servizi pubblici locali, Azienda pubblica, n. 4, 1998

- Riforme fiscali ed associazioni pro-loco, in Arcobaleno, 4, 1998 - II commercio equo e solidale, ( a cura di) Etaslibri, 1997 e-mail: fabio.amatucci@unibocconi.it CO RS O DI M AN AG EM EN T AZ IE ND AL E -A nn is uc ce ss

Nel documento Facoltà di Economia (pagine 64-67)

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