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2 Stato dell’arte

2.3 Presentazione studi di vari autori

2.3.2 Edificio con nucleo in legno, Sistema IPC

Jhon Chapman propone un nuovo tipo di sistema strutturale in X-Lam per edifici di venti piani. I tre aspetti principali di questo sistema costruttivo che si differenzia da quello classico sono:

 Integrare diversi pannelli in X-Lam per formarne uno più grande, quindi più resistente e più rigido;

 Pannelli verticali posti uno sopra l’altro in modo tale da garantire un percorso di carico uniforme parallelo alla fibratura dei diversi strati;

 I carichi tra pannelli sono trasferiti in rapporto diretto e non si basano su elementi di fissaggio come chiodi, viti e bulloni.

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Questo sistema strutturale si basa su un nucleo centrale realizzato con pannelli in XLAM integrati per sopportare i carichi orizzontali. I pannelli sono alti 16 metri e larghi 3 metri e integrati tra loro formano un nucleo cavo rettangolare che si estende per tutta l’altezza dell’edificio, travi circolari in legno sono disposte attorno al nucleo per tutti i venti piani, in fine lungo il perimetro troviamo le colonne a sezione rettangolare anch’esse in legno lamellare vedi fig.2.17. Bisogna sottolineare il fatto che questo edificio è stato studiato solamente per il vento e non per il sisma.

Figura 2.17: Vista assonometria dell’edificio. Immagine tratta da “Integrating cross-laminated timber panels to construct buildings to twenty levels” John Chapman.

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Figura 2.18: Pianta dell’edificio-studio. Mmagine tratta da “Integrating cross-laminated timber panels to construct buildings to twenty levels” John Chapman.

Integrated Panel Core (IPC)

Integrated panel core, ovvero nucleo di pannelli integrati ha dimensioni alla base di 10,8 x 10,8 m, costituito da 63 pannelli in X-Lam alti 16 m e 14 pannelli in X-Lam alti 8 m. La larghezza e lo spessore dei pannelli sono 3 m e 320 mm rispettivamente. Le fig 2.18 e fig.2.19 mostrano rispettivamente la pianta dell’edificio e lo sviluppo del nucleo in legno.

Giunti tra pannelli del IPC

Per garantire che i pannelli del nucleo centrale agiscano assieme come un unico elemento strutturale, le forze di taglio devono essere trasmesse tramite i giunti verticali tra pannelli adiacenti. La soluzione studiata è quella di sagomare i pannelli lungo il lato più lungo con una serie di chiavi che si ingranano con le chiavi del pannello adiacente. Per i pannelli d’angolo, invece, la connessione utilizzata per collegarli con i pannelli d’angolo, del lato adiacente del nucleo, si basa su intagli o vani quadrati, dove vanno ad inserirsi i denti del pannello opposto. In fig.2.20 troviamo un dettaglio della connessione a “zig-zag” mentre in fig.2.21 la connessione d’angolo.

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Figura 2.19: Prospetto del nucleo centrale. Immagine tratta da “Integrating cross-laminated timber panels to construct buildings to twenty levels” John Chapman.

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Figura 2.20: Particolari costruttivi del giunto di collegamento pannello-pannello. Immagine tratta da “Integrating cross-laminated timber panels to construct buildings to twenty levels” John Chapman.

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Figura 2.21: Particolare costruttivo del giunto d’angolo tra panello-pannello. Immagine tratta da “Integrating cross-laminated timber panels to construct buildings to twenty levels” John Chapman.

Per garantire il minimo spostamento dei giunti, i giunti a zig-zag forniscono una distanza minima tra un pannello e l’altro di 15 millimetri, i quali sono riempiti con malta antiritiro, mentre per i giunti d’angolo abbiamo un fissaggio con malta sopra e sotto il dente di 10 millimetri.

Ancoraggio del sistema IPC alla fondazione

Il sistema di fondazione per il prototipo di studio è stato pensato in modo tale che per un evento sismico il IPC possa ruotare nel proprio piano e ritornare nella sua posizione originaria. Quando il nucleo ruota gli hold-down verticali tra la fondazione e il nucleo assorbono l’energia sismica e riducono le tensioni che provocherebbero danni alla struttura. Inizialmente le tensioni che nascono nel nucleo vengono trasferite mediante delle viti inclinate a staffe verticali in LVL. Le forze nelle staffe vengono trasferite alla fondazione da una barra verticale in acciaio che si trova all’interno della staffa. L’asta in acciaio nella parte superiore è bloccata tramite una rondella e un dado, mentre nella parte inferiore viene avvitato un dado di accoppiamento, il quale è collegato ad una barra di fondazione. Tutti gli hold-down verticali hanno un fusibile che controlla le estensioni e l’assorbimento di energia da parte della barra in acciaio. In fig. 2.22 notiamo l’andamento delle tensioni fino ai giunti di base, mentre nella fig.2.23 notiamo i particolari costruttivi degli hold-down.

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Figura 2.22: Immagine tratta da “Integrating cross-laminated timber panels to construct buildings to twenty levels” John Chapman.

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Figura 2.23: Immagine tratta da “Integrating cross-laminated timber panels to construct buildings to twenty levels” John Chapman.

Travi e colonne

Le colonne sono costituite da due elementi accoppiati di dimensioni 1,8 m per 240 mm, quindi la sezione dell’intera colonna è di 1,80 m per 480 mm. Per quanto riguarda le travi che sorreggono il solaio formato dalle travi circolari disposte attorno al nucleo, hanno un estremità inserita all’interno del nucleo mentre l’altra è fissata alla colonna. Queste travi accoppiate hanno un’altezza di 800 mm e uno spessore di 360 mm e sono di legno lamellare. Inoltre in prossimità dell’ancoraggio al nucleo sono provviste di un alloggiamento che permette la rotazione tra travi e i pannelli principali, tutto questo per ridurre i danni quando

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il nucleo centrale ruota attorno al proprio asse, vedi fig.2.24. In fig.2.25 abbiamo un dettaglio del solaio con le travi circolari.

Figura 2.24: A) IPC; B) Travi a sezione circolare; C) Travi a sezione rettangolare accoppiate; D) Colonna in legno lamellare; E) Pavimentazione; F) Travi del pavimento; G) Soffitto; H) Cordoli per trasmettere il

momento proveniente dalle travi alle colonne in legno lamellare. Immagine tratta da “Integrating cross-laminated timber panels to construct buildings to twenty levels” John Chapman.

Figura 2.25: Immagine tratta da “Integrating cross-laminated timber panels to construct buildings to twenty levels” John Chapman.

Le travi a sezione circolare disposte attorno al nucleo per ogni piano e disposte ortogonalmente alle travi in legno lamellare descritte qui sopra, sono tenute insieme da barre in acciaio che vengono inserite all’interno delle travi stesse. Le travi a sezione circolare hanno molteplici funzioni:

o Tenere i pannelli principali e mantenerli allineati tra loro; o Trasferire le forze orizzontali al nucleo;

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o Ridurre l’intensità delle pressioni orizzontali sui pannelli esterni del nucleo

Risultati

L’analisi elastica indica che per questa tipologia di edificio, sotto l’azione del vento, ha uno spostamento massimo orizzontale di 105 mm. Mentre il massimo spostamento interpiano è di 7.6 mm. Valori al di sotto dei limiti della normativa australiana.

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