Märchen E LA LORO PUBBLICAZIONE
V. LE EDIZIONI DEGLI ITALIENISCHE MÄRCHEN
Un mese prima della sua scomparsa, Brentano compila un testamento e al paragrafo III lascia disposizioni per la pubblicazione delle sue fiabe:
Besorgung für die Steindrucke usw. auszuführen, denn ich gehe darüber vor Aerger zu Schanden, und kann gar nichts nöthigeres mehr tun.- Er hat die Bedingung gemacht, daß ich mich gar nicht mehr darum bekummern soll. Haben Sie doch die Güte, ihn durch ein paar Zeilen zu fragen, denn ich rede nicht mehr davon“. In H. Cardauns 1914: 14. Cit. anche in R. Benz 1914: 54.
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Cfr. la lettera del 13 Novembre 1839 in Christian Brentano 1855 vol IX: 375-377 dove Brentano scrive a Böhmer della possibilità di riconsiderare la edizione dei Rheinmärchen e fa un breve accenno a due fiabe del ciclo italiano, il Klopfstock e il Pumpelirio Holzeboch (Fanferlieschen) che dovrebbero essere eventualmente pubblicati. Si veda anche la lettera di Böhmer a Brentano del 18 Novembre 1839 in J. Janssen 1868 vol II/1: 286-287 dove si leggono alcuni piani di realizzazione della edizione. Lettere successive testimoniano in continui cambi di idea di Brentano: cfr. lettera di Brentano a Böhmer del 9 Dicembre 1839 in Fra-Aus vol. 17: 386; lettera di Böhmer a Brentano del 6 Gennaio 1840 in J. Janssen 1868 vol. II/1: 288; lettera di Brentano a Böhmer, Gennaio 1840 in Chr. Brentano 1855: 377-379; lettera di Böhmer al libraio Antistes F. Hunter di Schaffenhausen del 9 Gennaio 1840 in J. Janssen 1868 vol II/1: 293 ss.
270 R. Benz 1914: 55.
271 Lettera di F. Hurter a Böhmer del 16 Ottobre 1839, cit. in Fra-Aus vol. 17: 381. 272
Lettera di G. Heubel a Brentano del 7 Novembre 1839, cit. in Fra-Aus vol. 17: 382. 273
Lettera di Brentano a Zimmer dell’11 Marzo 1840. Cfr. H. W. B. Zimmer 1888: 372. Cit. in R. Benz 1914 vol IX: 59.
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Dalla quale Böhmer aveva cercato di poter trarre vantaggio; cfr. lettera di Böhmer a Brentano del 25 Gennaio 1841 in J. Janssen 1868 vol II/1: 310.
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Die Manuskripte meiner Märchen sollen dem Herrn Dr. Guido Görres überantwortet werden, damit dieser die Herausgabe derselben nach seinem Ermessen besorge. Der Ertrag davon, nach Abzug eines durch die Testamentsexecutoren zu bestimmenden Honorars für den Herausgeber, soll verwendet werden nach Maßgabe und Proportion der unter II B. Nro. 1 bis 6 und Nro. 9 getroffenen Bestimmungen275.
Il materiale arriva a Görres solamente agli inizi del 1844, anno in cui consegna il tutto alla casa editrice Cotta presso cui stava pubblicando i suoi
Historisch-politische Blätter276, firmando un contratto il 18 Dicembre 1845. La pubblicazione delle fiabe non è senza difficoltà, e un valido aiuto viene fornito anche da Böhmer277, che si mette a disposizione di Görres avviando con questi a partire dall‟Agosto del 1844 un fitto carteggio pieno di scambi di opinioni e consigli278 che contribuiscono non poco alla realizzazione del volume.
La prima edizione dei Märchen esce nel 1846/47 e ha come titolo Die
Märchen des Clemens Brentano, zum Besten der Armen- nach dem letzten Willen des Verfassers, hrsg von Guido Görres, Stuttgart und Tübingen, J. G. Cotta‟scher Verlag, 1846. L‟edizione è costituita da due volumi che raccolgono le fiabe di
Brentano secondo una divisione diversa rispetto a quella usata oggigiorno. Uno sguardo all‟indice basta per darci un‟idea della sistemazione di Görres. Il primo volume contiene infatti:
- Vorwort zur Erinnerung an den Dichter dieser Märchen von dem
Herausgeber (pag. V-LVIII)
- Das Märchen von dem Rhein und dem Müller Radlauf
- Das Märchen von dem Hause Starenberg und den Ahnen des Müllers
Radlauf
- Das Märchen vom Murmeltier
- Das Märchen von Schneider Siebentodt auf einen Schlag - Das Märchen von dem Witzenspitzel
- Das Märchen von dem Myrtenfräulein Nel secondo volume si trovano invece:
275 Manoscritto presente nel Böhmescher Nachlaß, FDH 11 106. Cfr. Prefazione Edizione G. Görres 1848: 5-6.
276
Fra-Aus vol 17: 392-393. 277
Cfr. per questo la lettera di Böhmer a Guido Görres del 17 Agosto 1844 in J. Janssen 1868 vol II/1: 387.
278
Cfr. Lettera di Böhmer a Görres del 4 Febbraio 1846 in J. Janssen 1868 vol. II/1: 431; lettera di Görres a Böhmer del 1 Maggio 1846 in J. Janssen 1868 vol II/1: 441.
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- Das Märchen von den Märchen oder Liebseelchen
- Das Märchen von Schulmeister Klopfstock und seinen fünf Söhnen - Das Märchen von Gockel und Hinkel in seiner ursprünglichen Gestalt - Das Märchen von Rosenblättchen
- Das Märchen von dem Baron von Hüpfenstich - Das Märchen von Fanferlieschen Schönefüßchen
- Das Märchen von dem Dilldapp oder Kinder und Thoren haben das Glück
bei den Ohren
- Das Märchen von Komanditchen (Fragment) - Das Märchen von Schnürlieschen (Fragment)
Come si può notare, nella sua edizione Görres mette assieme in modo arbitrario le fiabe che derivano dal Pentamerone con i Rheinmärchen, poi usa per il Fanferlieschen la Spätfassung mentre per il Gockelmärchen la Urfassung279. Il manoscritto di Brentano scompare subito dopo la pubblicazione, e non si può escludere che sia stato distrutto come spesso avveniva a quel tempo dopo che un testo veniva editato280.
Prima delle successive pubblicazioni basate sulla E1281, tra il 1852 e il 1855 esce a Francoforte una seconda edizione delle fiabe in una serie di 9 volumi curati da Christian Brentano282. L‟obbiettivo che il fratello dello scrittore si prefigge attraverso la sua impresa editoriale, è quello di restituire al pubblico in modo quanto più fedele possibile ogni opera presente nei manoscritti in suo possesso: si legge nella prefazione al primo volume della raccolta:
Viele derselben würden wir jedoch ohne Zweifel noch vollendeter den Lesern übergeben können, wenn sie von dem Dichter selbst zum Drucke wären vorbereitet worden. Da dies nicht der Fall, geben wir sie, wie wir sie gefunden, und zum Theil mühsam aus den ungeordneten Manuskripten herausgelesen haben, in der Ueberzeugung, daß es am willkommensten sein würde den Dichter ohne fremde Beimischung- selbst wenn diese hie und da etwas hätte klarer machen können- in seiner Eigenthümlichkeit zu lesen283.
279 Solo il ritrovamento e l’utilizzo del manoscritto di Böhmer hanno permesso un miglioramento della edizione di Görres nonché la conoscenza della Urfassung del Fanferlieschen.
280
Fra-Aus vol. 17: 393. 281
La prima della quale arriva nel 1879.
282 Christian Brentano realizza una edizione in 9 volumi delle opere del fratello: Clemens Brentano’s Gesammelte Schriften, Frankfurt am Main, J. D. Sauerländer’s Verlag, 1852- 55, 9 voll.
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Ma gli intenti non vengono rispettati. Di tutte le fiabe scritte da Brentano, compaiono solo nel volume 4 i Blätter aus dem Tagebuch der Ahnfrau (pp. 49- 167), nel volume 5 il Gockelmärchen (pp. 1-256, ultima versione con la
Herzliche Zueignung) e Die Rose- Ein Märchen (pp.257-284), e nel volume 8
una scelte di quelle renane e italiane.
Per avere un‟edizione completa e commentata dei Märchen di Brentano dobbiamo aspettare i primi del 900, ed in particolare il 1914. Richard Benz lavora per la edizione critica Clemens Brentanos Sämtliche Werke, edita da Carl Schüddekopf, ed è curatore dei volumi XI/XII. Per la prima volta, le fiabe vengono divise secondo i criteri a noi noti; così nel primo volume compaiono i Rheinmärchen che vanno a definire secondo Benz tutte quelle fiabe che aderiscono in modo più netto al tessuto sociale tedesco, in cui è possibile ravvedere la presenza di tradizioni popolari e in parte anche letterarie284 (Das Märchen von dem Rhein und dem Müller Radlauf; Das Märchen
von dem Hause Staarenberg und den Ahnen des Müllers Radlauf; Das Märchen vom Murmeltier; Das Märchen von Schneider Siebentodt auf einen Schlag) e nel
secondo volume quelli che vengono definiti come Italienische Märchen (Das
Märchen von dem Märchen oder Liebseelchen; Das Märchen von dem Myrtenfräulein; Das Märchen von dem Witzenspitzel; Das Märchen von Rosenblättchen; Das Märchen von dem Baron von Hüpfenstich; Das Märchen von dem Dilldapp oder Kinder und Thoren haben das Glück bei den Ohren; Das Märchen von dem Fanferlieschen Schönefüßchen; Das Märchen von dem Schulmeister Klopfstock und seinen fünf Söhnen; Das Märchen von dem Gockel und Hinkel; Das Märchen von dem Komanditchen; Das Märchen von dem Schnürlieschen). A partire da questo momento, tutte le successive edizioni
delle fiabe rispetteranno la scansione Benz285 che risulta essere la più funzionale.
Accanto a questa bisogna, nominare anche l‟operazione di Max Preiz nella collana Brentanos Werke (1914), che realizza una primissima edizione filologica in cui mette a confronto l‟edizione Görres e i manoscritti di Böhmer stillando un apparato di note molto puntuali e utili. Da citare sono infine le numerose antologie che contengono una scelta delle fiabe di Brentano, di cui se ne possiede una lista completa nell‟importante lavoro di
284 Cfr. R. Benz 1914: 22- 28. 285
E questo a partire da quelle immediatamente successive: si vedano le edizioni di K. Viëtor 1923 vol. 4 e l’edizione H. Löwe 1936 vol. 3.
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Otto Mallon che elenca tutte le pubblicazioni esistenti già a partire dal 1871286.
Gli Italienische Märchen hanno rappresentato, come si è visto, un interesse costante di Brentano, che ha portato avanti per circa 34 anni, dal 1804 al 1838. Tutta l‟opera si inscrive all‟interno di un ampio arco di tempo di circa 34 anni, all‟interno del quale si è tentato di individuare la nascita di questo ciclo, tutta una fase alternata di scrittura di circa nove anni (1804-05; 1809- 13; 1815-16; 1835-38) in cui Brentano lavora effettivamente al ciclo di Fiabe
Italiane, passando dalla realizzazione di una raccolta senza cornice ad una
con la cornice, da un ciclo dedicato alle sole fiabe italiane alla decisione di realizzare singole pubblicazioni, fino ad arrivare, dopo innumerevoli sforzi, alla definitiva rinuncia. Infine si sono voluti delineare i numerosi piani di edizione che il poeta porta avanti per 19 anni, lavorando incostantemente tra il 1825 e il 1839, e riuscendo a concretizzare solo la pubblicazione del
Gockelmärchen nel 1838.
286 O. Mallon 1926: 117-118.
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