GIULIANI DANTE ALIGHIERI, Le opere latine di Dante Allighieri, vol. reintegrate nel testo con nuovi commenti da G.B. GIULIANI, Firenze, Le Monnier,
1882
Giambattista Giuliani ha pubblicato per intero la corrispondenza poetica fra Dante Alighieri e Giovanni del Virgilio, priva di traduzione. Per l’edizione fu il primo a valersi, oltre che del manoscritto Laurenziano 29.8, anche del codice Oratoriano della Biblioteca de’Gerolamini di Napoli, tenendo però presenti anche le edizioni precedenti come quella di Dionisi, Orelli e Fraticelli. Il testo è presentato con la veste grafica classica ed è seguito da un commento storico, linguistico ed esegetico volto principalmente a dimostrare il singolare pregio di questa opera e le sue attinenze con la Commedia.
PASQUALIGO Egloghe di Giovanni del Virgilio e Dante Alighieri, annotate
da anonimo contemporaneo, recate a miglior lezione, nuovamente volgarizzate in versi sciolti e commentate da F. PASQUALIGO, Lonigo, Tipografia Gio. Gaspari, 1887
Francesco Pasqualigo ha pubblicato per intero il testo della Corrispondenza tra Dante e Giovanni del Virgilio in una veste grafica classica, con traduzione a fronte derivata dal confronto con le precedenti traduzioni di Giuliani e Personi e corredata da brevi note di commento nelle quali sono state trascritte le glosse del codice Laurenziano 29.8 e le più interessanti osservazioni presenti nei commenti delle edizioni di Dionisi e di Giuliani, talvolta accompagnate anche da sue personali osservazioni.
MOORE E. MOORE, Tutte le opere di Dante Alighieri, nuovamente rivedute nel testo da E. MOORE, Oxford, Stamperia dell'Università, 1894
Edward Moore ha pubblicato per intero la corrispondenza poetica tra Dante e Giovanni del Virgilio, priva di traduzione, note e commento, con una ortografia classica, all’interno della raccolta delle Opere di Dante pubblicata presso la stamperia dell’università di Oxford, con l’intento di creare un volume tascabile per gli studenti, del quale sono state fatte tre edizioni: la prima del 1894, la seconda del 1897 e la terza del 1904. Riguardo al testo della Corrispondenza, questo si basa soprattutto sulle edizioni di Dionisi e di Fraticelli, sia nella prima che nella seconda edizione, la quale presenta solamente delle piccole correzioni riguardanti gli errori di stampa e di punteggiatura. Nella terza edizione invece il Moore ha confrontato il testo con le edizioni, uscite pochi anni prima, di Wicksteed-Gardner (1902) e di Giuseppe Albini (1903).
WICKSTEED-GARDNER P. WICKSTEED – E.G. GARDNER, Dante and Giovanni del Virgilio, including a critical edition of the text of Dante's Eclogae Latinae and of the poetic remains of Giovanni del Virgilio, Westminster, A. Constable, 1902
Philip Henry Wicksteed ed Edmund Garratt Gardner hanno pubblicato una edizione critica della Corrispondenza tra Dante e Giovanni del Virgilio, basata sulla collazione dei manoscritti L, L1, E, O, e V, alla quale fanno seguito anche altre opere
di Giovanni del Virgilio, come l’Epitafio di Dante, l’Egloga ad Albertino Mussato e il frammento epico. Il testo della Corrispondenza, trascritto con una ortografia classica e sulla base dell’autorialità del manoscritto Laurenziano 29.8 di mano di Giovanni Boccaccio, è corredato da un apparato dei manoscritti in negativo e dalla traduzione in inglese a fronte. Al testo segue un lungo e ricco commento esegetico- linguistico, un capitolo che elenca le precedenti edizioni e i manoscritti che
tramandano la Corrispondenza, con una proposta di stemma codicum, e la trascrizione diplomatica del codice Laurenziano 29.8 con in nota le glosse marginali e interlineari in esso contenute.
ALBINI Dantis Eclogae. Iohannis de Virgilio carmen et Egloga responsiva, a cura di G. ALBINI, Firenze, Sansoni, 1903
Giuseppe Albini ha pubblicato per intero il testo della corrispondenza poetica fra Dante e Giovanni del Virgilio in una edizione critica basata sulla collazione dei manoscritti L, L1, E, O e V e confrontata con l’edizione di Wicksteed-Gardner uscita
l’anno precedente. Nonostante la collazione, la lezione del testo si attiene principalmente a quella tramandata dallo Zibaldone Laurenziano 29.8 di mano di Boccaccio, qui proposta però in una veste grafica classica, e corredata dall’apparato dei manoscritti. Al testo dell’opera fa seguita un ricco e dettagliato commento di carattere esegetico, illustrativo e linguistico, nel quale sono state registrate in maniera non sistematica anche le glosse contenute nel Laurenziano 29.8, e la traduzione.
CORTESE G. CORTESE, Delle ragioni perché Dante Alighieri scrisse in italiano la Diviana Commedia, con testo e versione della corrispondenza poetica fra Dante Alighieri e Giovanni del Virgilio, Roma, Signorelli,
1920
Giacomo Cortese ha pubblicato l’intera Corrispondenza tra Dante e Giovanni del Virgilio, con traduzione a seguito e note di commento esegetico-linguistiche, basata principalmente sull’edizione di Albini e confrontata con l’edizione inglese di Wicksteed-Gardner. Là dove si allontana dalle due edizioni di riferimento, Cortese inserisce delle note per spiegarne la ragione, così come accade anche per le varianti e
l’interpunzione. Il testo segue la grafia classica, non arcaica o arcaizzante, ed è preceduto da una lunga introduzione nella quale il Cortese, servendosi dei contenuti e delle motivazioni presenti all’interno della Corrispondenza, cerca di illustrare quali furono i motivi che spinsero Dante a scegliere l’uso del volgare per la composizione della sua Commedia.
PISTELLI DANTE ALIGHIERI, Egloghe, a cura di E. PISTELLI, in Le opere di Dante: testo critico della Società Dantesca Italiana, a cura di M. BARBI - E.G. PARODI - F. PELLEGRINI – E. PISTELLI - P. RAJNA - E. ROSTAGNO - G. VANDELLI con indice dei nomi e delle cose di M. CASELLA, Firenze, Bemporad, 1921
Ermenegildo Pistelli ha pubblicato per la Società Dantesca Italiana il testo della corrispondenza poetica tra Dante e Giovanni del Virgilio, in occasione del sesto centenario della morte del Poeta, sotto la direzione di Michele Barbi. Sebbene l’edizione venga presentata come testo critico dell’opera, in realtà questa non è corredata né da un apparato dei manoscritti che dichiara di avere recensito, né da un commento, né da una traduzione, giustificando la loro assenza con l’uscita imminente dell’opera che non aveva permesso la loro realizzazione. La veste grafica utilizzata è quella medievale, basata sul codice Laurenziano 29.8. Inoltre, sebbene Pistelli dichiari di avere ricollazionato tutti i codici che tramandano l’opera, tiene comunque come buon fondamento l’edizione Albini, alla quale sono state fatte alcune lievi modifiche.
BOLISANI-VALGIMIGLI DANTE ALIGHIERI, La corrispondenza poetica di Dante Alighieri e Giovanni del Virgilio, a cura di E. BOLISANI - M. VALGIMIGLI, Firenze, Olschki, 1963
Ettore Bolisani e Manara Valgimigli hanno pubblicato per intero la Corrispondenza tra Dante Alighieri e Giovanni del Virgilio, con traduzione poetica a fronte, basandosi sulla edizione del 1902 di Wicksteed-Gardner (condotta fondamentalmente sul manoscritto Laurenziano 29.8), della quale però hanno corretto l'interpunzione e la grafia, preferendo seguire l’uso classico del latino e non quello arcaico o arcaicizzante usato dai due studiosi inglesi. Il testo è corredato di note di commento storico-linguistiche, nelle quali Bolisani e Valgimigli tengono di conto, oltre che delle note degli editori sopra citati, anche delle opere di altri studiosi come F. Macrì Leone, C. Ricci, F. Novati, A. Bonaventura, A. Belloni, E. Carrara e A. Scolari. Alla Corrispondenza fanno seguito due brevi saggi di Bolisani volti a migliorare la conoscenza del magister bolognese e infine la pubblicazione di alcune opere del del Virgilio, come l’Egloga ad Albertino Mussato e l’Epitafio di Dante, accompagnate anche queste da traduzione a fronte e da note di commento.
PIGHI Dantis Eclogae. Iohannis de Virgilio carmen e Egloga responsiva, a cura di G.B. PIGHI, Bologna, Zanichelli, 1965
Giovanni Battista Pighi ha pubblicato per il settimo centenario della nascita di Dante il testo della Corrispondenza con Giovanni del Virgilio. Si tratta sostanzialmente della ristampa della edizione Albini del 1903, della quale è stata conservata l’ortografia classica e la traduzione a fronte, ma con l’aggiunta di note contenenti le glosse derivate dallo Zibaldone Laurenziano. Alla Corrispondenza fa seguito l’Egloga di Giovanni del Virgilio al Mussato, anch’essa ristampa dell’edizione diplomatica fatta da Albini nel 1905, della quale però è stata cambiata
la veste grafica, qui resa classica per uniformare l’ortografia delle due opere. Segue un apparato delle varianti, anche grafiche, del solo L rifiutate da Albini e il commento albiniano con alcune integrazioni poste fra parentesi quadre e derivate dal Maringo e dal Battisti. A conclusione sono stati inseriti degli estratti dai saggi di Ricci, di Pascoli e di Scolari.
CECCHINI DANTE ALIGHIERI, Opere minori, II, a cura di P.V. MENGALDO - B. NARDI - A. FRUGONI - G. BRUGNOLI - E. CECCHINI - F. MAZZONI,
Milano, Ricciardi, 1979
Enzo Cecchini ha pubblicato per intero la Corrispondenza tra Dante Alighieri e Giovanni del Virgilio, con traduzione a fronte e note di commento esegetiche, le quali registrano anche un buon numero di glosse marginali e interlineari tratte dallo Zibaldone Laurenziano di Boccaccio. Per il testo della Corrispondenza Cecchini segue sostanzialmente l'edizione curata da Pistelli, anche nella ortografia, recuperando però, in alcuni casi, lezioni del manoscritto Laurenziano 29.8.
BRUGNOLI-SCARCIA DANTE ALIGHIERI, Le Egloghe, testo, traduzione e note a cura di G. BRUGNOLI - R. SCARCIA, Milano-Napoli, Ricciardi, 1980
Giorgio Brugnoli e Riccardo Scarcia hanno pubblicato per intero il testo della Corrispondenza tra Dante e Giovanni del Virgilio, con traduzione a fronte e un ampio commento di carattere esegetico, storico e linguistico, contenente anche le glosse interlineari e marginali trascritte dal manoscritto Laurenziano 29.8. L’opera presenta una veste grafica medievale ed è basata sulla collazione degli otto manoscritti L, L1, K, S, P, V, E ed O, senza presentarne però un apparato, ma
descrivendoli brevemente nella Introduzione, la quale riporta anche informazioni generali sulla storia dell’opera, sul dibattito intorno alla sua autenticità e una veloce presentazione delle prime edizioni settecentesche.
PASTORE DANTE ALIGHIERI, Epistole, Ecloge, Questio de situ et forma aque et
terre, a cura di M. PASTORE STOCCHI, Roma-Padova, Antenore, 2012
Manlio Pastore Stocchi ha pubblicato per intero il testo della corrispondenza poetica tra Dante Alighieri e Giovanni del Virgilio, con traduzione a fronte ed ampie note di commento esegetico-linguistiche. Il testo si basa sulla edizione di Pistelli, della quale segue l’ortografia mantenuta nelle sue peculiarità medievali, fatta eccezione di rari casi giustificati da Pastore nel commento. Per l’edizione è stata tenuta di conto anche della tradizione manoscritta e, dove ritenuto opportuno, sono state avanzate delle congetture anche esse giustificate nel commento. Le Egloge sono precedute da una nota introduttiva, da una nota sui testi che presenta il solo manoscritto Laurenziano 29.8 e le principali edizioni precedenti, e da una bibliografia. A seguito del testo invece, è posta una Appendice contenente le glosse marginali e interlineari trascritte dal codice Laurenziano 29.8 e confrontate con quelle presenti nelle edizioni di Wicksteed-Gardner e di Lidonnici.
ALBANESE DANTE ALIGHIERI, Egloge, a cura di G. ALBANESE, in Opere, ed. diretta da M. SANTAGATA, II, Milano, Mondadori ("I Meridiani"), 2014
Gabriella Albanese ha pubblicato la Corrispondenza di Dante e Giovanni del Virgilio nella raccolta delle Opere di Dante curata da Santagata ed uscita per i
Meridiani. Il testo è accompagnato dalla traduzione a fronte ed è seguito da un ampio commento esegetico-linguistico nel quale sono stati segnalati anche i loci critici più problematici dell’opera. Per la pubblicazione sono stati ricollazionati tutti i manoscritti della tradizione (E, K, L, L1, O, P, S, V, Vr), dei quali però non è stato
fatto un apparato, ed L è rimasta la base più significativa della constitutio textus, anche per la scelta della veste grafica epurata solo delle peculiarità grafiche tipiche di Boccaccio, oggi ben note, che non sono estendibili a Dante o Giovanni del Virgilio. Inoltre prima del commento di ogni singola egloga è stata inserita anche una Nota metrica, con un breve commento metrico-prosodico, e l’elenco cronologico dei manoscritti che la tramandano.
PETOLETTI DANTE ALIGHIERI, Epistole, Egloge, Questio de aqua et terra, a cura di M. BAGLIO - L. AZZETTA - M. PETOLETTI - M. RINALDI, Roma, Salerno, 2016
Marco Petoletti ha pubblicato per intero il testo della Corrispondenza tra Dante e Giovanni del Virgilio per la «Nuova edizione commentata delle Opere di Dante», realizzata per il settimo centenario della morte del Poeta. Il testo, accompagnato da traduzione a fronte e da ampie note di commento esegetico-linguistiche, nelle quali vengono registrate anche le congetture delle critica precedente, è preceduto da una Nota introduttiva che mette a fuoco il quadro storico-culturale di riferimento e da una Nota ai testi, nella quale sono presentati i nove manoscritti della tradizione, da lui collazionati (E, K, L, L1, O, P, S, V, Vr) e dei quali viene proposto uno stemma
codicum, assieme alle principali edizioni dell’opera e un breve apparato selettivo delle varianti che riporta le principali proposte emendatorie degli studiosi per lo più respinte nel testo. Per il testo è stata scelta l’ortografia medievale, basata soprattutto sul codice Laurenziano 29.8, del quale sono state scartate le grafie irregolari allegate nella Nota ai testi, e l’ortografia media in uso nel XIV secolo. A conclusione troviamo l’Appendice I, che riporta le glosse marginali e interlineari presenti nello
Zibaldone Laurenziano, e l’Appendice II con la trascrizione dell’Accessus all’epistola poetica di Giovanni del Virgilio presente nel manoscritto Oratoriano e molto probabilmente attribuibile al maestro Pietro da Moglio o alla sua scuola.