C) Rimesse
IV.4. El-Hiwar; e non solo Hometown Association (HTAs)
La “Hometown Association”, per dirla alla Orozco, è un’organizzazione di immigrati che provengono di uno stesso villaggio, vedi paese, residente in un paese ospitante dove dividono e hanno vissuti le stesse esperienze.
“The formation of transnational migrants as Diasporas that are formed by the influx of
history, migration and contact, and identifies characteristic and features of HTAs within a broader context of identity and belonging”167.
Appartenere ad un’associazione di tipo HTAs è un’attività pratica di attaccamento al paese di origine, ma è importante fare notare che questa appartenenza è una forma, ma non è l’unica, tra le associazioni della diaspora possiamo citare: Associazioni di categorie, associazioni professionali, partiti politici e ecc. Bisogne intendere le associazioni di casa di origine nel senso lato della parola, come organizzazioni che includano gruppi religiosi e professionali non solamente quelli provenenti della casa di origine ma anche dal paese di origine.168
Esistono varie forme di associazione di casa di origine con diversi scopi:
¾ Aiuto alla ricostruzione della propria comunità con il supporto del governo nella casa di origine169.
¾ Reti transnazionali tra la comunità nel paese di origine e quella ospitante, il caso della comunità messicana a Los Angeles.
¾ Associazione come illustrazione di lavoro volontario di Progetti di sviluppo della casa di origine e manifestazione di un’identità tansnazionale caratterizzata di un’interazione tra micro e macro dinamiche vissute nel mondo reale in distant proximities’’ spazi diversi170.Queste organizzazioni sono ben organizzate con un
167 Orozco M., Diasporas, philanthropy and hometown associations: the Central American experience, 2006
168 Orozco M., Family Remittances to Latin America:the marketplace and its changing dynamics.,Washington DC, Project Director for Central America Inter-American Dialogue,
2000.
169 Popkin E, The Role of Salvadoran Hometown Associations in Immigrant Adaptation to Los Angeles., Unpublished paper for the Department of Sociology, Los Angeles University of
California, 1994.
170 Rosenau J N., Distant Proximities Dynamics Beyond Globalization., Princeton and Oxford,
Princeton University Press , 2003.
‘’distant proximities’’ sono le esperienze di vita reale che integrano e frammentano le relazioni fuori e dentro i confini.Integrare il paese di arrivo e quello di origine nella economia globale con
codice comportamentale per gli associati che sono istituzioni della società civile provvedendo a funzioni per lo sviluppo socio-economico del paese di origine ed al estero come supporto e connessione della diaspora. Come testimonianza si cita il caso nigeriano:
-Associazione; Ijebu-Jesa nel campo della assistenza (ricerca di lavoro, prestiti, aiuti medicali.), sociale e legale.171
-Associazione; Fiditi, nel campo dello sviluppo umano migliorando la capacità educativa delle loro zone di partenza172.
Si tiene presente che le associazioni nigeriane si trovano in Nigeria nei villaggi di appartenenza al contrario di quelle messicane e salvadoriane sono ubicate fuori della regione di migrazione.
4.1 EL HIWAR173 (atiir)
a
ssociazionet
unisinai
ntegrazionei
nvestimento dir
itorno
“le attività degli individui richiedono concreta organizzazione, ma una cosa sono le
organizzazioni che si creano spontaneamente nella società e altra cosa quelle politicizzate” Von Humboldt.1767-1835 a) premessa.
La maggior parte del dibattito sulla globalizzazione è principalmente concentrato sulla
crescita del commercio, senza comunque, scordarsi che anche i flussi di migrazione hanno esperimentato un simile modello di aumento.
Questa parte della ricerca investiga i meccanismi, alla luce della letteratura disponibile
il loro lavoro in ottica di tenere saldi i legami di famiglie.La loro vita è nello stesso tempo frammentate dal fatto della lontananza dei famigliari e dal paese.
171 Honey R, Okafor S., Hometown Associations: Indigenous knowledge and development in Nigeria., London, Intermediate Technology Publications, 1998.
172 Ibid
173 El Hiwar è sinonimo di Dialogo nella lingua araba,la scelta del nome è voluta per
e delle esperienze vissute, per rispondere alla domanda poco anzi formulata. Le interresse principali è trovare mezzi sostenibili per creare una rete od una struttura che fa da ponte collegando due spazi e tre attori diversi, vuole dire provvedere alternative di uso di risorse, umane e finanziarie, a persone che vivono in Italia con interessi anche in Tunisia. Creare questi meccanismi è una scelta vitale, sarebbe fortificare e fare più efficiente le reti sociali e transnazionali che esistono con associazioni di Casa d'origine degli immigrati in Italia e la loro comunità in Tunisia.
La possibilità di utilizzare la rete di associazione di casa d'origine per promuovere e sostenere uno sviluppo economico proiettato nel paese di origine è un obiettivo ambizioso che, precedenti ricerche e dissertazione teoretiche riguardante migrazione internazionale e rimesse umane e finanziarie, hanno descritto molti problemi rispetto al loro investimento produttivo. Comunque, in questo lavoro preso in considerazione il ruolo importante delle associazioni di casa d'origine, ed il loro potenziale di sviluppo tra i due paesi. E’ importante tenere presente che in questo lavoro l'appartenenza alle“Hometown association” non è inteso solamente come il genere di associazione definito da Orozco174 come; entità
formate da immigranti che cercano di sostenere i loro luoghi di origine, mantengano relazioni con comunità locali e trattengano un senso della comunità; ma anche organizzazioni di immigranti che lavorano per il paese di origine nei paesi di arrivo secondo un approccio che include le realtà e i desideri dei migranti come diaspora organizzata o come individui con preferenze e scelte concrete di attori economici massimizzando i profitti e calcolando i rischi. Inoltre, l'appartenenza dovrebbe essere capita nel senso più largo della parola come organizzazioni che includono anch’i nativi, associazioni di categoria e gruppi di persone che non solo provengono dai stessi villaggi o comunità ma indifferentemente da ogni parte del paese di origine per implicarsi in attività locali non necessariamente di carattere filantropiche.
Sulla base delle analisi delle diverse linee di interpretazione delle cause di migrazione internazionale, sulla teoria che stabilisce l'importanza delle rimesse e le associazioni di casa d'origine, non sole come istituzioni per trasmettere, fortificare e preservare l'identità culturale, ma anche come creatori di potenziali polizze e fonte di sviluppo economico. Un tentativo di risposta alla domanda, come può essere convertito un processo, cosi complesso e con conseguenze talvolta ambigue e fra loro opposte, in un processo di sviluppo per le parte interessate, paesi di approdo, paesi di origine ed Il migrante175 stesso? Inoltre alle diverse preoccupazioni, interrogazioni e necessità emerse nel corso del nostro intrattenimento. Useremo quanto elencato come
174Orozco M., Latino Hometown associations as agents of development in Latin America.
Washington, D.C, Inter-American Dialogue, June 2000
175L’ uso della parole Migrante al singolare è voluto in questo contesto, in quanto nel nostro studio di
caso, esso stesso sarà il perno e l’attore principale attorno al quale gravita la figura del’ agente di co- sviluppo.Rimesse collettive o progetti di carattere filantropico istituite nella casa di origine da parte della diaspora non rappresentano l’ interesse di questo lavoro.
base per un caso studio di un corrente tentativo di formazione di un’associazione italo- tunisina per l'integrazione nel tessuto sociale italiano e lo sviluppo di un processo di ottimizzazione delle conoscenze e maestranze acquisite in Itlia e la loro valorizzazione per lo sviluppo della Tunisia, usufruendo del potenziale per la cooperazione fra entità diverse, incluse agenzie governative, organizzazioni senza scopo di lucro, le associazioni di casa d'origine e le comunità locali.
b) Presentazione
Associazione Tunisina Integrazione Investimento di Ritorno (cosviluppo, continuità ed integrazione attiva).
El Hiwar(ATIIR) è un’organizzazione no profit (Associazione di Promozione Sociale ai sensi della legge 383/2000; (Vedi annesso) che ha come filosofia di base dei suoi fondatori e dei suoi associati la volontà di unire, collaborare e fare rete con le Organizzazioni e le Risorse Umane e Professionali tunisine, Italiane e comunitarie, al fine di attivare un network che contribuisca con il suo operato al co-sviluppo italo- tunisino, con particolare attenzione alle tematiche e principi relativi alla crescita culturale, economica e sociale italo-tunisina.El-Hiwar ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di politiche e le iniziative dirette all’informazione ed all'orientamento formativo e professionale dei migranti tunisini, alla cultura dell’imprenditorialità e più in generale alla convivenza attiva e civile nella società italiana con particolare enfasi alla valorizzazione delle risorse umane e finanziarie del immigrato tunisino in Italia, in ottica di sviluppo nel contesto locale d’origine e l’immigrato tunisino come agente di penetrazione economica dei prodotti e delle tecniche di produzione italiane nel mercato tunisino, vedere anche come partner l’immigrato, in quanto conoscitore della cultura italiana e di quella tunisina, dell’imprésa nella sua internazionalizzazione contribuendo così alla crescita di un'Europa "sociale" rispettosa dei valori della persona.
Situazioni di disagio ed esclusione dell’immigrato tunisino, che molto spesso si intrecciano e cui El Hiwar cerca di dare una risposta integrata e diffusa attraverso una fitta collaborazione con gli operatori che istituzionalmente operano sul territorio (Enti locali, Associazionismo e Terzo settore).
La nostra attività si svolgerà individuando tre attori principali e farà da tramite e punto di ‘‘liaisson’’ tra loro.
• Le istituzioni italiane private e pubbliche. • Le istituzioni tunisine private e pubbliche.
• L’immigrato
La cornice geografica e politica dell’attività, è quella del Partenariato Euro- Mediterraneo e la realizzazione della zona di libero scambio con la sponda sud del Mediterraneo, il Maghreb, in particolare tra l’Italia/UE e Tunisia, potrebbe essere di grande sostegno alla realizzazione del programma che la nostra associazione, El Hiwar, si propone.
Come é stato ricordato questo lavoro di valorizzazione delle risorse dell’immigrato sarà suddiviso su tre categorie di attori, l’immigrato; le istituzioni pubbliche e private italiane e tunisine. Il progetto sarà attuato e diretto da El Hiwar, in costituzione, con lo scopo di attuare questo progetto che coordinerà e provvederà al sostegno dell’immigrato nella sua partecipazione allo sviluppo della società e la pacifica integrazione con la conoscenza delle regole di vita senza che ciò produca assimilazione e scomparsa dell’identità per una migliore convivenza la necessita di creazione di quest’associazione di servizi e consulenza creando e consolidando uno spazio di concertazione, di cooperazione e d’appoggio alle iniziative degli immigrati e per rispondere alle diverse domande di servizi delle imprese, con la possibilità di avere una rete di collaboratori con gli attori con chi la nostra associazione intende collaborare, tra cui:
c) I partner della associazione.
A) In Italia,
9 Enti Locali che potrebbe avviare rapporti di consulenze e partnariato con le autorità locali dei paesi di origine degli immigrati.
9 Attori tradizionali impegnati e con dimestichezze con la cooperazione per lo sviluppo come le ONG e le associazioni di solidarietà, e consorzi di artigiani.
Coinvolgere nuovi attori come banche e gruppi di PMI, istituti tecnici. In Italia il programma è maneggiato da El-Hiwar con la partecipazione delle enti locali, associazioni di categorie e professionali. L’ associazione riceve l’idea di progetto del immigrato tunisino in Italia e quelle ideate in Tunisia alla ricerca di un partner per la realizzazione e per essere valutate. Ci sono tre livelli di finanziamenti: L’immigrato, Enti locali ed il governo tunisino.
L’immigrato investitore e partecipante al finanziamento del progetto diventa una parte integrante del processo di sviluppo economico del paese di origine, nel lungo
periodo si possono creare società con partecipazione di investitori del luogo o risanamento e finanziamento di progetti in difficoltà. Un secondo aspetto aggira attorno ai prodotti finiti, che una volta l’attività creata in Tunisia inizia a produrre, l’associazione aiuta a distribuirli in Italia.