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2. ELEMENTI DI INNOVAZIONE NEGLI INTERVENTI DELLA CARITAS 8

Nel documento VaSi COmuNiCaNti (pagine 107-110)

Le Caritas diocesane in Italia sono spesso promotrici anche di interventi a carattere innovativo e sperimen-tale. A tali specifici progetti è stato dedicato un recente lavoro della Comunità professionale Europa9 di Caritas Italiana, che ha avuto l’intento di fare una prima mappatura dell’esistente. Non si tratta - si legge nel report - di una panoramica esaustiva né tanto meno di una rappresentazione omogenea, ma di un primo spaccato dell’impegno delle Caritas diocesane italiane volto ad individuare sperimentazioni in specifici contesti sociali e prerogative appartenenti a diverse tipologie di iniziative10. Le progettualità rilevate in questa fase di studio sono state 15.

I progetti di innovazione sociale prevedono lo sviluppo e l’attuazione di nuove idee (prodotti, servizi e mo-delli) che vanno incontro ai bisogni sociali e che creano nuove relazioni o collaborazioni sociali. L’innovazione sociale descrive l’intero processo attraverso il quale nuove risposte ai bisogni vengono sviluppate al fine di erogare risultati sociali migliori. Questo processo si compone di quattro elementi principali:

• identificazione di nuovi/insoddisfatti/non adeguatamente soddisfatti bisogni sociali; • sviluppo di nuove soluzioni in risposta a questi bisogni sociali;

• valutazione dell’efficacia delle nuove soluzioni nel venire incontro ai bisogni sociali; • aumento progressivo di efficaci innovazioni sociali.

Paragonata alle innovazioni tradizionali, l’“innovazione sociale” è spinta da un motivo ulteriore: una missio-ne sociale, e il valore che viemissio-ne creato è missio-necessariamente un valore condiviso, economico e sociale. Le pratiche dell’innovazione sociale tendono a coinvolgere più persone, sono più interdisciplinari, trovano nuovi modi per coinvolgere utenti e cittadini e incoraggiano a pensare in modo non tradizionale.

Le progettualità presentate in questa prima fase di studio afferisco a quindici diocesi: Adria-Rovigo, Agri-gento, Milano, Benevento, Bergamo, Biella, Brescia, Chioggia, Concordia-Pordenone, Lucca, Piacenza-Bobbio, Senigallia, Torino, Trieste, Verona. In questo contributo ne riportiamo tre, una per ogni macroregione italiana (Nord, Centro, Mezzogiorno).

Progetto “Fa Bene”, “Costruire Bellezza”, “Giovani Investimenti” della Caritas diocesana di Torino11

S-NoDI, l’ente della Caritas diocesana di Torino, promuove azioni innovative di contrasto alla povertà

all’in-terno di un progetto speciale (“Azioni di sistema”) di Caritas Italiana, che modifica il metodo di intervento Cari-tas investendo non in singole risorse ma in interi sistemi e comunità territoriali. A Torino tre progetti incidono su ambiti tradizionali dell’operato Caritas con modalità diverse e innovative:

}“Programma Fa bene”: il cibo fresco distribuito a famiglie in uno stato di necessità temporanea diventa il veicolo per l’attivazione di relazioni di prossimità e reciprocità dal contesto del mercato rionale.

}“Programma Costruire Bellezza”: laboratori partecipativi in cui persone senza dimora, universitari, ope-ratori sociali e creativi “fanno insieme e stanno insieme”; sono occasioni per lo sviluppo di capacità tec-niche e soprattutto relazionali.

}“Programma Giovani Investimenti”: attività di sostegno allo studio affiancate da laboratori artistici che permettono agli adolescenti di migliorare la fiducia nelle proprie capacità e di prendere coscienza del proprio territorio e della propria identità di cittadini attivi.

I tre progetti sono accompagnati, messi a sistema, valutati e valorizzati da S-NoDI allo scopo di promuo-vere, in un costante dialogo con le istituzioni, le iniziative promettenti in termini di nuove politiche di Welfare.

Elementi di innovazione sociale del progetto: superamento dell’assistenzialismo; attivazione di pratiche di prossimità e reciprocità; creazione di coesione sociale attraverso lo sviluppo economico (es. imprenditoria sociale); coinvolgimento di intere comunità territoriali nella generazione contemporanea di opportunità per i singoli e di risposte collettive per il benessere comune; promozione di networking e co-progettazione; aggre-gazione di risorse umane ed economiche; attenzione alla dimensione educativa, culturale, formativa e relativa all’advocacy.

8 Il presente contributo è un estratto del testo Caritas Italiana, 2016, Innovazione sociale Caritas. Elementi di innovazione sociale negli interventi della

Caritas in Italia 2016 (testo non ancora pubblicato).

9 La Comunità Professionale Europa (CPE) promossa da Caritas Italiana è il luogo di approfondimento finalizzato a valorizzare il patrimonio di competenze/risorse di cui le Caritas diocesane dispongono. LA CPE ha come obiettivo principale quello di rilanciare l’impegno sulla promozione della dimensione europea all’interno del lavoro quotidiano della rete Caritas e riflettere sulle sfide presenti a livello europeo.

10 Caritas Italiana, 2016, Innovazione sociale Caritas. Elementi di innovazione sociale negli interventi della Caritas in Italia, p.22 (testo non ancora pub-blicato).

11 Testo di Tiziana Ciampolini in Caritas Italiana, 2016, Innovazione sociale Caritas. Elementi di innovazione sociale negli interventi della Caritas in Italia, p.56 (testo non ancora pubblicato); per chi volesse ulteriormente approfondire si rimanda al sito: www.s-nodi.org.

Asola e bottone: quartieri attivi contro la povertà della Caritas diocesana di Lucca12.

L’obiettivo del progetto è sollecitare forme di cittadinanza attiva e l’organizzazione dal basso in risposta alla povertà diffusa, attraverso la creazione di tavoli di cittadinanza in grado di identificare, potenziare ed organiz-zare le risorse presenti nei quartieri. I beneficiari sono giovani, inoccupati e migranti. In termini di metodo il progetto ha tessuto partnership tra istituzioni locali, associazioni, parrocchie, privato sociale, cittadini, scuole, fondazioni, associazioni di categoria, sindacati, ecc.. Attraverso la figura di un “facilitatore” ha identificato i bisogni del quartiere, individuato le potenzialità, cercato risorse e messo in campo risposte. Il progetto si è proposto come sperimentale in 3 quartieri da 2 anni.

Le attività vanno dall’attivazione di progetti, alla strutturazione di servizi, fino alla rivalutazione di spazi pubblici. Gli impatti sono numerosi: progetti scuola - territorio, scuole di italiano, centro di comunità, ludoteca sostenibile, sartoria sociale, feste dei popoli, rivalutazione parco pubblico, orti sociali, banca del tempo, cate-ring etnico, scouting per over 45, orchestra popolare, ecc.

Elementi di innovazione sociale del progetto: l’innovazione si è giocata sulle caratteristiche della partnership. Si è scommesso sulle capacità dei quartieri di esprimere dal basso politiche e attivare risorse. La tipologia dei soggetti e le modalità orizzontali di lavoro hanno attivato modelli di azione nuovi tra pubblico/privato, delega/ partecipazione, diritti/doveri. In tal modo si sono creati servizi basati sul principio di collaborazione, reti di solidarietà di bassa soglia, capacità di advocacy, moltiplicazione di risorse.

Fattoria Sociale Orto di Casa Betania13

La Fattoria Sociale “orto di Casa Betania” nasce a Benevento nel 2007 al fine di creare le condizioni per la formazione e l’inserimento di persone disabili e di detenuti ed affidati a misure alternative, nonché di giovani in condizioni di dipendenza patologica. La fattoria è ispirata alla teoria e alla pratica dell’agricoltura biologica. È dotata di una serra, di un orto all’aperto, di un bar e di un punto vendita dove si pratica la vendita di prodotti a km zero. La fattoria sorge in pieno centro urbano ed è un punto di aggregazione diurna e serale fondata sul consumo critico (vi si trovano prodotti di aziende agricole locali e personale dipendente appartenente a categorie svantaggiate), divertimento alternativo (al caffè non si distribuiscono superalcolici; il bar aderisce alla campagna nazionale “No Slot”, proibendo la presenza di slot machines) e cultura ecologista (produzione biologica e obiettivo dei rifiuti zero).

Elementi di innovazione sociale del progetto: partenariato pubblico e privato (profit e non profit), progettazio-ne partecipata, agricoltura sociale, economia civile, opportunità lavorative per soggetti svantaggiati, riduzioprogettazio-ne dei rifiuti, pubblico esercizio “No slot machines”, educazione ambientale.

12 Testo di Donatella Turri in Caritas Italiana, 2016, Innovazione sociale Caritas. Elementi di innovazione sociale negli interventi della Caritas in Italia, p.50 (testo non ancora pubblicato): per chi volesse ulteriormente approfondire si rimanda al sito della caritas diocesana:www.caritaslucca.org. 13 Testo di Donato De Marco in Caritas Italiana, 2016, Innovazione sociale Caritas. Elementi di innovazione sociale negli interventi della Caritas in Italia, p.38

(testo non ancora pubblicato); per chi volesse ulteriormente approfondire si rimanda al sito della caritas diocesana: www.caritasdibenevento.it.

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