L'emorragia diverticolare è una possibile complicanza della diverticolosi, ed è una delle cause più comuni dei grandi sanguinamenti del tratto gastrointestinale inferiore. In genere è arteriosa ed è attribuita a diradamento mediale dei vasa recta quando attraversano la cupola di un diverticolo. In ben 16 per cento dei pazienti con emorragia diverticolare,il sanguinamento può essere il primo segno di malattia diverticolare ed è brusco, voluminoso, e indolore in esordio. La diagnosi e il trattamento di sanguinamenti del tratto gastrointestinale inferiore richiedono un approccio coordinato. A seguito di rianimazione con fluidi, angiografia, scansioni nucleari, la colonscopia può essere terapeuticamente utile nei pazienti con in corso di sanguinamento. La chirurgia può essere richiesta per i pazienti in cui gestione medica è senza successo[121]
DIAGNOSI
La diagnosi di diverticolosi è spesso occasionale in seguito ad un esame endoscopico ( Rettosigmoidoscopia o pancolonscopia) o radiologico (Rx Clisma Opaco dc o Colon TC virtuale) eseguito per sintomatologia compatibile a malattia diverticolare o sintomatologia aspecifica come variazioni dell'alvo, dolori addominali, tensione e gonfiore addominale, o per screening per carcinoma del colon. Nella malattia diverticolare l’anamnesi, l’esame obiettivo, gli esami di laboratorio costituiscono il primo approccio; a cui vanno integrati il clisma opaco a doppio contrasto che permette di valutare la morfologia dei diverticoli, l’estensione e la gravità della patologia o la colonscopia.(vedi figure 4,5,6 in appendice) La diagnosi di diverticolite può essere effettuata già in base alle caratteristiche cliniche (dolore localizzato al quadrante inferiore sinistro continuo ma talvolta accentuato da episodi crampiformi e dall’irradiazione posteriore) e alle alterazioni degli indici di flogosi ( leucocitosi neutrofila, incremento di VES e PCR ) specie in soggetti con dato anamnestico di disverticolosi. Il clisma opaco doppio contrasto,(figura 7,8 )fase acuta, sarà eseguito con mezzo di contrasto idrosolubile e dopo esecuzione di una radiografia diretta dell'addome e per escludere un
pneumoperitoneo. La tomografia assiale computerizzata con mdc è l’esame di scelta nella diagnosi di diverticolite e delle sue complicanze; essa è utile per valutare l’estensione della flogosi, lo spessore della parete intestinale, l’infiammazione del tessuto pericolico e mesenterico e la presenza di raccolte saccate e generalizzate. La colonscopia fino ad oggi controindicata nelle fasi acute di una diverticolite [126].
Storicamente, la radiografia a doppio contrasto era la procedura di scelta per la diagnosi dei diverticoli del colon. Anche se abbastanza precisa, questa tecnica è limitata ai pazienti asintomatici. Attualmente, TC, ecografia (US), e risonanza magnetica (RM) sono stati tutti descritti come modalità efficaci per fare e diagnosi di localizzazione di diverticolite e diagnosi differenziale da altre patologie intra- addominali. La TC in molti istituti è diventata la modalità diagnostica di scelta per delineare l'eziologia del dolore addominale. I rilevamenti su immagini di tomografia computerizzata sono identici sia nel colon destro che nel colon sinistro. Questi includono l'ispessimento della parete del colon(>4mm), la presenza di massa extraluminale, opacità e infiammazione del grasso pericolico, adiacente e raccolta di materiale di contrasto o liquido[127-130].Anche se la TC ha un tasso di
accuratezza diagnostica documentata del 90% al 95%, la diverticolite nel lato destro può essere radiograficamente scambiata per un' appendicite con ascesso, morbo di Crohn, infarto omentale, o tumore del colon [127-130].Un'altra modalità largamente utilizzata per valutare il dolore è l'ecografia. Questa conferisce molti vantaggi rispetto al TC in quanto non utilizza radiazioni ionizzanti, è prontamente disponibile in ogni ospedale, ed è conveniente economicamente.. Nel corso di un' ecografia, la presenza di strutture ipoecogene/anecogene arrotondate, sporgenti dalla parete intestinale ispessita, con o senza echi forti che rappresentano il gas, feci o fecaliti, è indicativo di diagnosi di diverticolite [131].L'ecografia, se effettuata da un operatore esperto, ha una sensibilità del 91,3% ed una
specificità del 99,8%[127,139-132].
Anche se entrambi, TC e l'ecografia, hanno una elevata sensibilità e specificità per la diagnosi di diverticolite del colon, hanno delle limitazioni. L'ecografia è operatore-dipendente e diversi studi descrivono casi di diverticolite del colon destro come appendicite mancando la diagnosi e questo può comportare un inutile intervento chirurgico al paziente [133]. La TC utilizzando radiazioni ionizzanti risulta essere una controindicazione relativa in gravidanza e per i
pazienti pediatrici. Per questi motivi, la risonanza magnetica è stata proposta come un' altra opzione diagnostica. Un recente studio condotto dai Paesi Bassi ha dimostrato che la risonanza magnetica è in grado di diagnosticare con precisione i pazienti con diverticolite[134].L' utilizzo della RMN può essere una valida alternativa in pazienti selezionati con controindicazioni per la scansione TC, in cui l'ecografia è non diagnostica.
La diverticolosi delle sezioni destre del colon è molto più frequente nelle popolazioni asiatiche ed africane rispetto agli europei, ma con l'aumento dei pazienti originari di quelle zone a causa dell'emigrazione e il loro successivo adattamento allo stile di vita occidentale, ha acquistato moltissima importanza clinica negli ultimi anni anche in Europa. Ciò rende il saper far diagnosi differenziale di questa localizzazione della malattia molto rilevante da parte del personale medico.
TERAPIA
Attualmente la terapia della diverticolite sintomatica non complicata si basa sull' impiego di antibiotici(Rifaximina, Mesalazina), associati a raccomandazioni su la modifica dello stile di vita(aumento dell'assunzione di fibre sotto forma di verdura e frutta nonchè cereali, con la dieta, riduzione dell'assunzione di grassi e carni rosse,)[1].
Rifaximina
Indicazioni terapeutiche
Le indicazioni terapeutiche comprendono : infezioni intestinali acute e croniche sostenute da batteri gram-positivi e gram-negativi, sindromi diarroiche, diarrea da alterato equilibrio della flora microbica
intestinale (diarree estive, diarrea del viaggiatore, enterocoliti), profilassi pre e post-operatorie delle complicanze infettive negli interventi di chirurgia del tratto gastroenterico, inoltre è anche usata come coadiuvante nella terapia delle iperammoniemie.