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5.4 Finanziamento privato e i dati di Federculture

5.4.1 Le erogazioni liberali

Le erogazioni liberali, come viene riportato sul sito ufficiale dei MiBACT “sono liberalità in denaro a favore del settore pubblico o del settore privato no profit che possono costituire fiscalmente, a secondo della tipologia del soggetto erogatore oneri deducibili dal reddito (imprese) o oneri detraibili dall’imposta sul reddito (persone fisiche e enti non commerciali)”. Il D.P.R. 917/1986 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito stabilisce che le persone fisiche e gli enti non commerciali che effettuano erogazioni liberali in ambito artistico-culturale possono beneficiare di una detrazione di imposta del 19%. Le erogazioni liberali possono dunque essere esercitate da due figure: una persona fisica che presumibilmente trarrà dalla prestazione un vantaggio meramente morale (il mecenate) e la persona giuridica.

Un soggetto privato può quindi elargire delle donazioni, o erogazioni liberali, per motivi filantropici che trovano giustificazione nella natura stessa del bene e negli interessi stessi del mecenate.

Le erogazioni liberali sono inoltre la modalità di intervento più comune da parte delle Fondazioni Bancarie (soggetti privati senza fine di lucro, che non vengono trattati alla stregua delle pubbliche amministrazioni e dunque non hanno l'obbligo di rispettare le procedure di evidenzia richiesta dai soggetti

pubblici, anche se un carattere di trasparenza viene comunque richiesto attraverso, ad esempio, la pubblicazione degli esiti degli appalti).

Le erogazioni liberali da parte delle Fondazioni Bancarie si distinguono dalle sponsorizzazioni per il fatto di non avere come obiettivo la promozione dell'immagine dell'azienda per fini commerciali. Nel contratto di sponsorizzazione emerge chiaramente il concetto di “prestazione corrispettiva”, che invece non avviene nel caso delle erogazioni liberali riconducibili nello schema della donazione modale.

Così come per le sponsorizzazioni, anche le erogazioni liberali nella pratica possono assumere diverse forme di intervento, tre in particolare:

Erogazione liberale “pura” che prevede l'erogazione di una somma di denaro a fronte di un'iniziativa, un progetto o un bene.

Acquisto di un determinato bene o servizio. In questo caso la Fondazione si occupa direttamente di acquistare un bene facendo le veci della pubblica amministrazione o dell'ente non profit.

Accollo di debito, vi è l'impegno del benefattore a pagare alcune fatture al posto della pubblica amministrazione o dell'ente non profit.

Tra Fondazione e Istituzione non si stipula un contratto di sponsorizzazione, non c'è infatti da parte della fondazione l'interesse ad un ritorno di immagine insisto invece nella sponsorizzazione. Il contratto tra le due parti si esaurisce nella forma della donazione modale che non prevede nessuna forma di prestazione corrispettiva tra le parti. La legislazione in questo contesto ha segnalato che si posso considerare erogazioni liberali anche le elargizioni che danno luogo a un “pubblico ringraziamento” del beneficiario al mecenate (d.m. 3 ottobre 2002, attuativo dell'articolo 38 della legge 21 novembre 2000, n. 342)114, andando quindi a chiarire i confini tra sponsorizzazione ed erogazione liberale.

Le Fondazioni di Origine Bancaria, complessivamente 88, sono nate agli inizi degli anni Novanta, in attuazione della legge Amato n. 218 del 1990, si presentano come “soggetti non profit, privati e autonomi, che perseguono 114 Chieppa R. (2013), Il nuovo regime delle erogazioni liberali e delle sponsorizzazioni: il settore dei beni culturali e l'intervento delle fondazioni, rivista Aedon, Il Mulino

esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico. Dagli utili derivanti dalla gestione di questi investimenti traggono le risorse per sostenere attività d'interesse collettivo, in particolar modo nei settori della ricerca scientifica, dell'istruzione, dell'arte, della sanità, della cultura, della conservazione e valorizzazione dei beni ambientali e paesaggistici, dell'assistenza alle categorie sociali deboli e in tutti quei settori, fra quelli ammessi dalla legge, che ciascuna Fondazione ritenga di prevedere nel proprio statuto115.

Il ruolo è promuovere lo sviluppo dei territori di riferimento attraverso l'erogazione di risorse filantropiche da destinarsi al settore non-profit e agli enti locali (sono escluse dall'ambito di interesse della FOB le imprese e il profit in generale).

Chiaramente come erogatori di risorse finanziarie le FOB rappresentano un particolare punto d'appoggio per il terzo settore e per il settore dell'arte e della cultura. Si pensi ad esempio alle opere di restauro di edifici storici e sacri, l'organizzazione di eventi, manifestazioni, concerti, progetti espositivi.

Le FOB in cifre: nel corso del 2012 le Fondazioni di origine bancaria in Italia hanno erogato complessivamente 965,8 milioni di euro, per un totale di 22.204 interventi. Il settore dell'“arte, attività e beni culturali” è il principale ambito di intervento nel quadro dei “settori ammessi” e nel 2012.

Secondo quanto riportato nel XVIII rapporto dell'ACRI116 (Associazioni di Fondazioni e Casse di Risparmio spa) questo ambito di intervento ha ricevuto erogazioni per 305 milioni di euro, pari al 31,6% del totale, per un totale di 7.872 interventi (35,5%).

Sempre dal rapporto ACRI si evince inoltre che se negli ultimi dieci anni lo Stato ha ridotto il proprio impegno nella cultura del 32,5% investendo a oggi solo 1.500 milioni di euro (lo 0,2% del bilancio complessivo e lo 0,11% del Pil), mentre le Fondazioni nello stesso periodo, dal 2002 al 2012, hanno erogato fondi in maniera più continuativa con un flessione negativa delle risorse dell’1,8%. In generale - sempre secondo l'ACRI - questo testimonia un'attenzione costante verso il settore.

115http://www.acri.it/3_fond/default.asp

Federculture su questo tema segnala invece che le Fondazioni Bancarie registrano per il 2011 un decremento del 18,8% segnalando che nel complesso le voci di finanziamento alla cultura provenienti dal settore privato (sponsorizzazioni, erogazioni liberali e fondazioni bancarie) dal 2008 si sono ridotte del 35%117.