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Esempi di strutturazione dei record-unità base delle mappe delle conoscenze

Appendice 1.B Organismi ispettivi e controllo tecnico del costruito

3.2 L’impiego di mappe delle conoscenze nel dialogo tra gli attori nel processo edilizio per la

3.2.1 Esempi di strutturazione dei record-unità base delle mappe delle conoscenze

base per la registrazione. L’implementazione delle conoscenze avviene registrando molteplici parametri eterogenei, per cui devono essere strutturate le relazioni tra i singoli parametri e

Pagina 103 di 140 Prodotto (Pi) Attività (Aj) Attività (Ak) Operatore (Oi) Operatore (Or) Mezzi/attrezz (MAf) Materiale (Mp) Materiale (Ms) Materiale (Mt) Rischio (Ry) Rischio (Rz) Operatore (Of) Mezzi/attrezz (MAd) Mezzi/attrezz (MAg) Materiale (Mk) Rischio (Rw) Rischio (Ra) Rischio (Rb) Attività (Ap) Attività (A…)

devono essere indicati quali di questi risultino dei campi indipendenti e quali interrelati. Per i campi interrelati è necessario anche la definizione delle relazioni di legame. Nel caso di una strutturazione ai fini della sicurezza in cantiere106 l’interrelazione tra i vari campi del record deriva da un approccio di risk management insieme alla prassi normativa e tecnica. Gli step per la capitalizzazione della conoscenza sono i seguenti:

• Si crea la mappa di conoscenze attraverso un sistema di record rappresentanti i prodotti elementari;

• Nei record si inserisce quanto è emerso all'interno dell'impresa di riferimento in termini di conoscenze relative alla sicurezza: in questo modo si è formulata una prima strutturazione. Nella prima strutturazione le conoscenze sono state registrate attraverso la scomposizione in prodotti elementari degli interventi già realizzati che costituiscono il bagaglio esperienziale dell’azienda in esame;

• Ad ogni singolo prodotto elementare si associano le attività che si sono rese necessarie per la sua realizzazione. Ciascuna attività è stata valutata in funzione di:

 Operatori;

 Mezzi/Attrezzature;

 Materiali.

• In uno step successivo si valutano i diversi rischi tra loro correlati e quindi per ogni rischio è si individua una procedura di sicurezza attraverso la quale garantire il necessario livello di protezione e prevenzione;

• Nell'archiviazione delle conoscenze sono individuati degli ulteriori campi connessi che riportano i rischi, specifici di un’attività, e le procedure individuate.

Figura 45: Schema delle correlazioni tra i dati della mappa della conoscenza per la gestione della sicurezza in cantiere

Il rischio (R) è valutato e ponderato con la relazione:

(

)

K

F

M

R=

Dott. Ing. Filippo Melis - DOTTORATO DI RICERCA IN INGEGNERIA EDILE - Ciclo XXIII - UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CAGLIARI

"ANALISI DELLE CRITICITA' NEL PROCESSO EDILIZIO PER LE OPERE PUBBLICHE E STRUMENTI PER LA LORO GESTIONE"

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Rischio Rz

Materiale Ms

Frequenza assoluta: Fas N°volte Operatore Oi

Magnitudo assoluta: Mas Dati Inail,… Magnitudo Mz Frequenza Fz Intensità: Fz x Mz/K Attività Aj Procedura di sicurezza i Procedura di sicurezza j Procedura di sicurezza …. Attenuazione Magnitudo relativa: Mrel

Mezzo/Attrezz. MAf

Frequenza assoluta: Fa

Frequenza relativa: Frel

F=f(Fa, Frel) N°volte Operatore Oi Magnitudo assoluta: Ma M=f(Ma ,Mrel) Dati Inail,… Dati aziendali Dati Inail,… Dati aziendali Operatore Oi Competenza (K) K=f(Fo, n°volte) freq(Fo) N°volte=f(n°att, n°mat) Dati registro infortuni Attività Ap Attività Aj Attività Ak Attività A… ATTIVITA’ Rischio Ry Rischio Rz RISCHI Dove:

M

Magnitudo del danno causato da un evento

È legata sia a dati di carattere generale (schede tecniche dei mezzi e dei materiali, dati Inail, etc.) sia a dati aventi carattere specifico, legati allo stato d’uso e manutenzione delle macchine, delle attrezzature e dei materiali utilizzati;

R

Frequenza di accadimento di un evento

È deducibile da dati di carattere generale (Dati Inail, Ispesl, Asl, Istat) e da dati aventi carattere specifico, ossia risultanti da indagini effettuate sulla specifica impresa di costruzioni (registro infortuni o quasi infortuni).

K

Competenza

È specifica per l’operatore considerato e dipende dal suo livello di formazione e specializzazione, dall’affidabilità manifestata nell’arco del suo rapporto di dipendenza nell’impresa in questione, dall’esperienza maturata, etc.

Questo collegamento ribadisce che la competenza dell’operatore non è generalizzata ma è valutata in funzione dell’uso di specifici mezzi, attrezzature e materiali di cui l’azienda è dotata. Quante più volte quell’operatore ha impiegato con successo quei mezzi/attrezzature o quei materiali, tanto più sarà elevato il valore della variabile “K”.

Questi due collegamenti indicano che la magnitudo e la frequenza dell’evento “i” sono funzione delle magnitudo e delle frequenze ottenute per l’operatore, per i mezzi/attrezzature e per i materiali coinvolti nella specifica attività.

Figura 46: Schema delle correlazioni tra i dati del record della mappa della conoscenza impiegata per la gestione della sicurezza in cantiere

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Un approccio similare è stato definito nello studio per la strutturazione dell’unità base per l’impiego di mappe di conoscenze a supporto del contenimento energetico negli edifici107. Dopo aver effettuato la scomposizione dell'oggetto edilizio attraverso una P.B.S. fino al livello di prodotto elementare, si sono definiti i seguenti aspetti:

• per gli aspetti di contenimento energetico, fin da subito appare necessario affiancare alla mappa delle conoscenze uno strumento di calcolo e di valutazione delle scelte tecniche effettuate;

• la complessità della valutazione del contenimento energetico è dovuta sia all’immensa mole normativa, sia alla trasversalità della tematica (aspetti impiantistici e di gestione dell’edificio); • ragionando in termini di contenimento energetico per prodotti elementari è possibile

affrontare quegli aspetti normativi più vincolanti legati alla trasmittanza o alla massa frontale: un’interrogazione della mappa, fornisce dei dati e delle informazioni di sintesi di una singola parte di edificio con la possibilità di archiviare le best practices ossia un prodotto elementare definito e conforme ai dettami normativi (ad esempio uno specifico pacchetto di involucro); • Attraverso l'affiancamento di un foglio di calcolo alla mappa delle conoscenze è possibile

poter fruire dinamicamente di informazioni sulla dispersione di calore dovuta all’impiego di un determinato prodotto elementare (per esempio un determinato tipo di involucro esterno) e accoppiare i risultati fra prodotti elementari diversi, valutando con facilità anche i ponti termici. La quantità di calore dispersa nei ponti termici si ottiene con un calcolo non complesso ma l’operazione è difficile perché occorre definire i diversi aspetti di interfaccia tra i due elementi costruttivi. Immagazzinando questi dati per record all’interno della mappa di conoscenze, invece, si ha un controllo efficace e rapido nelle scelte, a livello progettuale (e gestionale), dei diversi aspetti energetici dell’edificio. Attraverso le registrazioni delle interfaccia tra prodotti elementari è possibile associare i prodotti in sottoinsiemi e attraverso queste sub ordinazioni, effettuare valutare i “parametri di contorno” quali l’esposizione, eventuali fattori ombreggianti,….

Lo studio ha condotto alla strutturazione del record per gli aspetti di contenimento energetico: per esso risultano definiti due campi legati ai parametri che identificano il prodotto elementare all’interno del progetto e nell’ambito dell’edificio realizzato. Tale strutturazione consente di registrare la conoscenza insita nel progetto, quella legata a ciò che stato realmente realizzato e le informazioni circa i necessari interventi periodici per garantire un corretto utilizzo ed un’adeguata manutenzione dell’edificio in cui è inserito. I due aspetti (progettuale e costruttivo) del prodotto elementare costituiscono dei sub dati strutturati al loro interno attraverso molteplici parametri eterogenei e pertanto è necessario definire le relazioni tra essi.

Per necessità di sintesi si riporta il record definito per gli aspetti progettuali del prodotto elementare: esso comprende una serie di campi in cui per singolo oggetto fisico saranno registrati i suoi componenti (per esempio gli strati del pacchetto di involucro) e per essi le caratteristiche dei materiali sia in termini descrittivi che per valori espressi numericamente e riguardanti la durabilità, la trasmittanza (del materiale o dello strato), le dimensioni,…

In base a queste considerazioni risulta meno complessa la definizione di un record in cui capitalizzare anche le conoscenze inerenti gli aspetti della verifica e validazione del progetto o anche altri aspetti quali le valutazioni della direzione dei lavori o risultati delle operazioni di controllo sull'esecuzione sia in termini qualitativi (controllo tecnico del costruito) sia in termini quantitativi (S.A.L.,…). Nei paragrafi 4.2.3 e 4.2.4 si riportano le ipotesi formulate in tal senso.

Dott. Ing. Filippo Melis - DOTTORATO DI RICERCA IN INGEGNERIA EDILE - Ciclo XXIII - UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CAGLIARI

"ANALISI DELLE CRITICITA' NEL PROCESSO EDILIZIO PER LE OPERE PUBBLICHE E STRUMENTI PER LA LORO GESTIONE"

Pagina 106 di 140 Figura 47: Strutturazione dell’unità base della mappa di conoscenze a supporto del contenimento energetico negli

edifici

3.2.2 Ulteriore sviluppo del modello di mappa di conoscenze riguardante la fase di