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Esplicitazione delle componenti di forza per un WEC in alzata

In Figura 2.5 si riporta un esempio di corpo a sezione cilindrica, con diametro pari ad a, sottoposto allโ€™azione di una generica onda caratterizzata da lunghezza dโ€™onda ๐œ† e da ampiezza ๐ด๐‘ค.

50 Nicola Incampo, matr. 770407 Figura 2.5: Corpo con sezione circolare investito da unโ€™onda a bassa ripidezza ([5])

Se valgono le ipotesi:

๏‚ท Corpi stretti: lunghezza dโ€™onda ๐œ† โ‰ซ ๐‘Ž, dimensione caratteristica del galleggiante; tale dimensione caratteristica, per il caso di galleggiante sferico, la si ritrova nel suo diametro mentre, per un galleggiante cilindrico (con area di base parallela alla direzione di propagazione dellโ€™onda) รจ pari al diametro di base dello stesso;

๏‚ท Onde poco โ€œripideโ€: ampiezza dโ€™onda ๐ด๐‘ค โ‰ช ๐œ†;

allora รจ applicabile la teoria linearizzata mostrata in precedenza per determinare in maniera analitica i diversi contributi che vanno a formare le azioni dโ€™onda su un corpo semimmerso. Il corpo di generica geometria a cui si fa ora riferimento รจ rappresentato in Fig. 2.6 in cui:

๏‚ท ๐œ‰ = spostamento verticale del sistema a partire dalla posizione di equilibrio statico;

๏‚ท m = la massa del corpo;

๏‚ท mg = peso del corpo; in assenza di onde, mg viene detta forza di galleggiamento e ๐œ‰ = 0;

Nellโ€™equazione dinamica che verrร  scritta si considereranno soltanto le perturbazioni al sistema posto nella condizione di equilibrio, quindi non apparirร  il contributo dovuto alla forza peso. Per essere chiari questo non vale in generale ma dipende dalle caratteristiche geometriche e cinematiche del sistema meccanico interagente con le onde. Questo discorso sarร  approfondito nel momento in cui verrร  analizzato il lato prettamente meccanico del sistema.

51 Figura 2.6: Generico sistema WEC, caratterizzato da moto di heave, vincolato al fondale per

mezzo del PTO ([5])

In Figura 2.6 si nota la presenza del dispositivo PTO, Power Take-Off, che rappresenta la presa di potenza del sistema il quale, in un ipotetico sistema WEC reale trasformerebbe lโ€™energia meccanica in energia elettrica, ma che, in un modello in scala di laboratorio, viene rimpiazzato con un sistema volto alla dissipazione di energia, quale puรฒ essere ad esempio uno smorzatore viscoso o coulombiano, spesso posto in parallelo ad un elemento elastico. Si analizzano i singoli contributi previsti dalla teoria lineare:

๏‚ท Campi dโ€™onda incidente ๐œ™๐‘– e difratta ๐œ™๐‘‘

Contributi che danno luogo alle azioni esercitate dal moto ondoso sul corpo in analisi considerato fisso nello spazio. Questi due campi presi singolarmente soddisfano le condizioni al contorno sul fondo e alla superficie libera dellโ€™acqua, mentre la loro composizione soddisfa anche la condizione al contorno sulla superficie bagnata del corpo, rappresentata dalla seguente relazione:

๐œ•๐œ™๐‘‘

๐œ•๐‘›

= โˆ’

๐œ•๐œ™๐‘–

๐œ•๐‘› Sulla superficie bagnata S La pressione di eccitazione dovuta a questi due campi dโ€™onda che, integrata, provoca la spinta sul corpo, รจ pari a:

๐‘๐‘’ = โˆ’๐œŒ๐œ•(๐œ™๐‘‘+ ๐œ™๐‘–) ๐œ•๐‘ก

in cui ๐œŒ rappresenta la densitร  dellโ€™acqua. Integrando il campo di pressioni che si ha sulla superficie bagnata e proiettandola lungo la direzione verticale si ottiene la componente di spinta di eccitazione sul corpo lungo la direzione di heave:

52 Nicola Incampo, matr. 770407 ๐น๐‘’ = โˆ’ โˆซ ๐‘›๐‘ง๐‘๐‘’๐‘‘๐‘†

๐‘†

Figura 2.7: Configurazione del sistema per avere dalla cella di carico la misura della componente di eccitazione ([5])

In Figura 2.7 si puรฒ osservare la cella di carico per la lettura della forza di eccitazione, considerando perfettamente rigide le due asta tra cui la cella รจ montata.

๏‚ท Campo dโ€™onda di radiazione ๐œ™๐‘Ÿ

Contributo funzione del moto del corpo in acqua ferma; tale contributo soddisfa le condizioni al contorno sul fondo, alla superficie libera e sulla superficie bagnate del corpo in movimento:

๐œ•๐œ™๐‘Ÿ

๐œ•๐‘›

=

๐‘‘๐œ‰

๐‘‘๐‘ก

๐‘›

๐‘ง

Sulla superficie S bagnata

La pressione dovuta al campo di radiazione che, integrata sulla superficie bagnata del corpo e proiettata in direzione verticale fornisce la componente radiativa di heaving, si calcola nel seguente modo:

๐‘๐‘Ÿ = โˆ’๐œŒ๐œ•๐œ™๐‘Ÿ ๐œ•๐‘ก La relativa forza vale invece:

๐น๐‘Ÿ = โˆ’ โˆซ ๐‘›๐‘ง๐‘๐‘Ÿ๐‘‘๐‘†

53 Per analogia con il caso di eccitazione, si riporta in Figura 2.8 il corpo in moto in direzione verticale sul quale agisce la componente di forza di radiazione ๐น๐‘Ÿ che, essendo funzione del

moto del sistema, rientra nellโ€™insieme delle cosiddette Forze di campo.

Le forze di campo che in generale possono essere funzioni di accelerazione, velocitร  e spostamento del sistema su cui agiscono (in questo caso il sistema in esame รจ rappresentato dalla semplice boa vincolata al fondale), vanno dunque a modificare quelle che sono le caratteristiche strutturali del sistema, ossia le proprietร  inerziali, di smorzamento ed elastiche del sistema.

Figura 2.8: Il contributo di radiazione dovuto al moto del sistema in acqua ferma

In questo semplice caso di galleggiante con un grado di libertร  (quello verticale di heaving), vincolato a terra tramite il PTO, le proprietร  strutturali del sistema sono la massa del corpo e lo smorzamento e la rigidezza del PTO, ipotizzandolo composto dal parallelo di una molla di rigidezza K e da uno smorzatore viscoso di costante C.

54 Nicola Incampo, matr. 770407 Le forze sviluppate da un tale PTO sono dunque date dalla somma di un contributo elastico e di uno di smorzamento, quindi da un termine proporzionale allo spostamento tramite la costante K e da un altro proporzionale alla velocitร  tramite la costante C.

Considerando queste con verso opposto a quello del moto, preso questโ€™ultimo positivo verso lโ€™alto, si esprimono come segue:

๐น๐‘ƒ๐‘‡๐‘‚ = โˆ’๐ถ๐œ‰ฬ‡ โˆ’ ๐พ๐œ‰

๏‚ท Forza idrostatica di restoring

Se, in assenza di onde incidenti, il corpo viene fissato ad una quota ๐œ‰ โ‰  0, la forza di galleggiamento (o spinta di Archimede) in tal caso non andrebbe a bilanciare la forza peso. La differenza tra i due dร  origine alla forza idrostatica di restoring ๐น๐‘ ๐‘ก.

La spinta di Archimede รจ pari al prodotto:

๐น๐ด๐‘Ÿ๐‘โ„Ž = ๐‘”๐œŒ๐‘‰๐‘–๐‘š๐‘š

dove ๐‘”, ๐œŒ e ๐‘‰๐‘–๐‘š๐‘š rappresentano rispettivamente costante di accelerazione gravitazionale,

densitร  dellโ€™acqua e volume del corpo immerso.

La forza di restoring, legata alla variazione di volume immerso nel tempo, in generale si esprime cosรฌ:

๐น๐‘ ๐‘ก = ๐‘”๐œŒฮ”๐‘‰๐‘–๐‘š๐‘š

Nellโ€™ipotesi di piccoli spostamenti attorno alla posizione di equilibrio statica la variazione di volume immerso nel tempo si puรฒ cosรฌ approssimare:

ฮ”๐‘‰๐‘–๐‘š๐‘š โ‰ˆ โˆ’๐‘†๐‘๐‘ ๐œ‰

in cui ๐‘†๐‘๐‘  rappresenta lโ€™area racchiusa dal perimetro definito dal battente idrostatico sul corpo galleggiante; il segno meno รจ dovuto alla convenzione con cui รจ stata scelta la coordinata libera.

La forza di restoring assume dunque la seguente forma: ๐น๐‘ ๐‘ก = โˆ’๐‘”๐œŒ๐‘†๐‘๐‘ ๐œ‰

in cui il prodotto ๐‘”๐œŒ๐‘†๐‘๐‘  puรฒ essere visto come una costante elastica equivalente di restoring, indicata con ๐‘˜๐‘Ÿ๐‘’๐‘ ๐‘ก, misurata in [๐‘/๐‘š].

Per cui, in relazione al contributo idrostatico, ricordando le ipotesi di piccoli spostamenti, รจ equivalente considerare al suo posto una molla fittizia avente costante di rigidezza pari a ๐‘˜๐‘Ÿ๐‘’๐‘ ๐‘ก, come riportato in Figura 2.10.

55 Figura 2.10: Molla lineare equivalente facente le veci del contributo idrostatico di restoring

([5])

Anche il contributo idrostatico, come quello di radiazione, ha le caratteristiche di una forza di campo essendo proporzionale allo spostamento del sistema, quindi tale da modificare il comportamento elastico della struttura a cui viene applicato.

Considerando ora tutte le forze presentate con i rispettivi versi e scrivendo lโ€™equilibrio dinamico in direzione verticale, si ottiene lโ€™equazione di moto del sistema meccanico galleggiante, vincolato a terra tramite il PTO, soggetto alla forzante dโ€™onda composta, a sua volta, dai tre contributi di radiazione, di eccitazione e di restoring; in Figura 2.11 vengono riportati tutti questi contributi, non esplicitati, presi positivi verso lโ€™alto nella scrittura dellโ€™equazione di equilibrio.

Figura 2.11: Equilibrio dinamico del sistema WEC analizzato ([5])

Lโ€™equazione di equilibrio dinamico del sistema in direzione verticale vale: ๐น๐‘’ + ๐น๐‘Ÿ+ ๐น๐‘ ๐‘ก+ ๐น๐‘ƒ๐‘‡๐‘‚โˆ’ ๐‘š๐œ‰ฬˆ = 0

56 Nicola Incampo, matr. 770407 Isolando in un membro dellโ€™equazione i termini strutturali e nellโ€™altro quelli di forzamento, si ottiene:

๐‘š๐œ‰ฬˆ + ๐ถ๐œ‰ฬ‡ + ๐พ๐œ‰ = ๐น๐‘’+ ๐น๐‘Ÿโˆ’ ๐‘˜๐‘Ÿ๐‘’๐‘ ๐‘ก๐œ‰

Vista la semplicitร  del sistema, รจ stato possibile esplicitare sia il termine di forzamento del sistema che scrivere lโ€™equazione del moto del sistema attraverso gli equilibri dinamici in direzione verticale; non sarร  possibile fare ciรฒ per EDS, essendo la geometria e la cinematica molto piรน complesse rispetto al WEC in alzata qui considerato, per cui si utilizzerร  il metodo delle equazioni di Lagrange, che consiste nella scrittura di determinate forme energetiche del sistema da derivare successivamente per la stesura delle equazioni di moto.

Non sono ancora stati esplicitati i termini di eccitazione e di radiazione poichรฉ รจ necessario fare una ulteriore ipotesi circa il contenuto in frequenza dellโ€™onda che investe il sistema. A riguardo si considererร  il caso di onda incidente monocromatica, esprimibile, in forma complessa, nel seguente modo:

๐œ™๐‘– = ๐›ท๐‘–(๐‘ง)๐‘’๐‘ฅ๐‘[๐‘–(๐œ”๐‘ก โˆ’ ๐‘˜๐‘ฅ)]

Allora il sistema essendo lineare sia per quel che riguarda la parte strutturale che quella di forzamento, puรฒ essere espresso da un modello scritto nel dominio delle frequenze, in cui รจ possibile eliminare la dipendenza dal tempo, essendo tutte le grandezze di tipo armoniche. Per cui si esprimono i vettori complessi rotanti di spostamento, forza di eccitazione e forza di radiazione:

๐œ‰ (๐‘ก) = ๐‘‹๐‘’๐‘–๐œ”๐‘ก ๐‘“

๐‘’(๐‘ก) = ๐น๐‘’๐‘’๐‘–๐œ”๐‘ก ๐‘“ ๐‘Ÿ(๐‘ก) = ๐น๐‘Ÿ๐‘’๐‘–๐œ”๐‘ก

in cui X, ๐น๐‘’ e ๐น๐‘Ÿ sono le ampiezze di tipo complesso dei suddetti vettori rotanti.

Si esprime il modello matematico del sistema (equazione del moto forzato) nel dominio dei numeri complessi:

๐‘š๐œ‰ ฬˆ(๐‘ก) = ๐‘“ ๐‘’(๐‘ก) + ๐‘“ ๐‘Ÿ(๐‘ก) + ๐‘“ ๐‘ ๐‘ก(๐‘ก) + ๐‘“ ๐‘ƒ๐‘‡๐‘‚(๐‘ก)

in cui i vettori rotanti ๐‘“ ๐‘ ๐‘ก(๐‘ก) e ๐‘“ ๐‘ƒ๐‘‡๐‘‚(๐‘ก) vengono esplicitati nel seguente modo:

๐‘“ ๐‘ ๐‘ก(๐‘ก) = โˆ’๐‘”๐œŒ๐‘†๐‘๐‘ ๐œ‰ (๐‘ก) = โˆ’๐‘˜๐‘Ÿ๐‘’๐‘ ๐‘ก๐œ‰ (๐‘ก) ๐‘“ ๐‘ƒ๐‘‡๐‘‚(๐‘ก) = โˆ’๐ถ๐œ‰ ฬ‡(๐‘ก) โˆ’ ๐พ๐œ‰ (๐‘ก)

Eโ€™ dunque possibile eliminare la dipendenza dal tempo nellโ€™equazione complessa, giungendo al modello lineare nel dominio delle frequenze del sistema analizzato:

โˆ’๐œ”2๐‘š๐‘‹๐‘’๐‘–๐œ”๐‘ก= (๐น

๐‘’+ ๐น๐‘Ÿโˆ’ ๐‘˜๐‘Ÿ๐‘’๐‘ ๐‘ก๐‘‹ โˆ’ ๐‘–๐œ”๐ถ๐‘‹ โˆ’ ๐พ๐‘‹)๐‘’๐‘–๐œ”๐‘ก

โˆ’๐œ”2๐‘š๐‘‹ โˆ’ ๐น

57 Nel caso di onda monocromatica, la forza di radiazione si scompone a sua volta in due contributi, uno proporzionale allโ€™accelerazione e lโ€™altro alla velocitร , entrambi chiaramente di tipo armonico.

Si riportano i casi del dominio del tempo in forma scalare e complessa, per poi anche qui considerare soltanto i vettori ampiezza complessa:

๏‚ท Espressione scalare: ๐น๐‘Ÿ(๐‘ก) = โˆ’๐ด๐œ‰ฬˆ(๐‘ก) โˆ’ ๐ต๐œ‰ฬ‡(๐‘ก)

๏‚ท Espressione complessa: ๐‘“ ๐‘Ÿ(๐‘ก) = โˆ’๐ด๐œ‰ ฬˆ(๐‘ก) โˆ’ ๐ต๐œ‰ ฬ‡(๐‘ก)

I termini A e B rappresentano i coefficienti di massa aggiunta [kg] e di smorzamento

idrodinamico [Ns/m]; esse, in generale, sono funzione della pulsazione dโ€™onda che investe

il sistema ma, per il caso di moto armonico, assumono valore costante. Quindi รจ solo in presenza di onde del genere che รจ possibile esprimere il contributo di radiazione nella precedente forma.

Lโ€™equazione del modello del sistema espresso nel dominio delle frequenze รจ dunque il seguente:

{โˆ’๐œ”2(๐‘š + ๐ด) + ๐‘–๐œ”(๐ต + ๐ถ) + (๐œŒ๐‘”๐‘†

๐‘๐‘ + ๐พ)}๐‘‹ = ๐น๐‘’

I termini A, B e ๐น๐‘’ sono tutti e tre funzione della pulsazione dโ€™onda ๐œ”.

Essi, per i casi di acque profonde e di geometrie del galleggiante abbastanza semplici, sono ricavabili da bibliografia (Figura 2.12).

Nel caso invece la geometria del natante assume una geometria piรน complessa e/o non si rispetta lโ€™ipotesi di lavorare in acque profonde, si puรฒ ricorrere a simulazioni numeriche, ad esempio a codici commerciali basati sul Boundary-Element-Method (BEM), attraverso alcuni software come Wamit, Ansys/Aqua, Aquaplus etc..

Oppure, un'altra via รจ quella di strumentare opportunamente un modello in scala di laboratorio e ricavare queste grandezze sperimentalmente.

Si riportano in Figura 2.12 gli andamenti di massa aggiunta e smorzamento idrodinamico, in funzione della pulsazione dโ€™onda, per un caso di boa sferica e in acque profonde [20].

58 Nicola Incampo, matr. 770407 Figura 2.12: In alto, andamenti di massa aggiunta e smorzamento idrodinamico per il caso di boa sferica di raggio pari a r=5 [mt] posta in acque profonde (100 metri circa), in funzione della

frequenza dellโ€™onda incidente. In basso, si ha invece lโ€™andamento del mod ulo della forza di eccitazione

La cosa piรน giusta da fare sarebbe quella di adoperare entrambi i metodi, cercando di ottenere una mutua validazione di essi.

59 In realtร , per il caso di acque basse, condizione in cui lavora il sistema EDS, il modello matematico del flusso potenziale potrebbe non essere valido a causa dellโ€™insorgere di non- linearitร ., di cui si parlerร  meglio nei capitoli 3 e 4, relativi alle fasi di costruzione delle equazioni di moto del sistema e di taratura sperimentale dei parametri strutturali ma, soprattutto, di quelli di forzamento.

Presa coscienza di questo fatto, lโ€™idea รจ quella di capire se lโ€™errore che si commette nellโ€™adoperare questo modello per acque basse รจ accettabile ed eventualmente cercare dei termini correttivi. Tale strategia si รจ resa necessaria poichรฉ in letteratura cโ€™รจ poco materiale riguardo alla modellazione analitica di forze esercitate da onde in acque basse.

2.6 Esplicitazione delle componenti di forza per un WEC a